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DIRITTO AMMINISTRATIVO E GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)

Docente: Pardini Valerio

Lezione 00202. In cosa consiste l'attività di amministrazione

L'attività di amministrazione è l'attività di amministrazione pubblica, ossia svolte in modo doveroso da determinati soggetti deputati espressamente dalla legge per la cura di interessi della collettività particolari o della collettività generale che compongono la prima. Si tratta di interessi individuati quali oggetto di cura di amministrazione della stessa legge o dagli stessi soggetti deputati all'amministrazione, nell'ambito della discrezionalità conferita a loro. Tali soggetti deputati all'esercizio dell'amministrazione sono denominati pubbliche amministrazioni. Sono delle organizzazioni in generale, non sempre dotate di personalità giuridica, che vengono disciplinate dal diritto pubblico e che sono sottoposte ad un proprio regime differente dalle organizzazioni.

giuridiche delle categorie previste nel codice civile. Inoltre, possono esservi altri soggetti, che non abbiano un carattere privatistico, come ad esempio la S.P.A, o persone fisiche che svolgono attività di amministrazione pubblica, secondo determinate disposizioni normative o per particolari circostanze. Infatti, per tale azione, vengono disciplinate dal diritto amministrativo. Lezione 00302. da dove derivano i principi generali In sede di interpretazione, nel caso in cui non si può decidere una controversia secondo precisa disposizione normativa, si avvale, secondo il criterio di analogia, alle disposizioni che regolano i casi simili o materie analogiche. Se non fosse sufficiente si ricorre ai principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato. Secondo quanto disposto dalla dottrina, tali principi, espressi e non, sono norme giuridiche, differenti da quelle particolari, poiché hanno una maggiore generalità delle relative fattispecie oltre alla funzione chesvolgono,connettiva di tutto l'ordinamento giuridico. I principi sono fondati sulle fonti più diverse. Alcune volte sono ricavati da una sola norma, altre volte la fonte viene trovata nei valori supremi dell'ordinamento medesimo e negli indirizzi politico-ideologici (c.d principi istituzionali). Un'importante parte dei principi della nostra disciplina, nel nostro ordinamento vigente, trova enunciazione direttamente nella Costituzione. In questo caso il principio ha un valore molto elevato, in quanto penetra l'intero ordinamento amministrativo e viene definito come principio generale dell'ordinamento giuridico dello Stato ai sensi dell'art. 12 preleggi. Quindi, tutta la normativa sottordinata deve essere interpretata mediate tali principi, tranne, dove ciò risulta possibile, l'illegittimità costituzionale della medesima. Sono sempre riconducibili anche i principi che non trovano direttamente fonte nella Costituzione, attraverso successive.astrazioni a qualche norma costituzionale. Dove vi è un ordinamento con costituzione rigida, non esistono principi che non sono riconducibili alla costituzione e che siano privi di copertura costituzionale. 03. che rapporto sussiste tra diritto amministrativo e i principi generali? Il diritto amministrativo, in quanto disciplina giuridica dell'azione concreta e dell'organizzazione dei pubblici poteri, si esprime in un sistema articolato e complesso di norme, anche mediante principi alcuni formulati dal legislatore ed altri ricavabili dall'interprete, in sede giurisprudenziale, dal complesso dell'ordinamento positivo. In sede di interpretazione, nel caso in cui non si può decidere una controversia secondo precisa disposizione normativa, si avvale, secondo il criterio di analogia, alle disposizioni che regolano i casi simili o materie analogiche. Se non fosse sufficiente si ricorre ai principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato. Secondo quanto

disposto dalla dottrina, tali principi, espressi e non, sono norme giuridiche, differenti da quelle particolari, poiché hanno una maggiore generalità delle relative fattispecie oltre alla funzione che svolgono, connettiva di tutto l'ordinamento giuridico. Poiché manca una disciplina legislativa di parte generale nel diritto amministrativo, salvo per alcuni disposizioni, è, per tale motivo prevalente l'importanza dei principi generali nell'applicazione del diritto. Tale caratteristica rende il diritto amministrativo fondamentalmente un diritto giurisprudenziale, dove il ruolo della giurisprudenza viene esaltato in questa sua qualità. Il ruolo della giurisprudenza è più incisivo rispetto a quello svolto in un sistema codificato o normato. Infatti, essa è configurata come fonte dell'ordinamento amministrativo.

Lezione 00403. Quali sono i principi che regolano i rapporti tra le fonti e in cosa consistono?

Le fonti sono

strutturati secondo il duplice principio della gerarchia e competenza. Il primo dispone che le fonti si trovano in una relazione di gerarchia. Infatti, le une sono rispettivamente sovraordinate-subordinate alle altre. Questo perché le prime hanno la forza o la capacità di disporre una disciplina che non può essere abrogata né abrogata dalle seconde, a pena di invalidità di queste ultime. Tale disciplina, viceversa, si impone ad esse. Il secondo principio, invece, disporrebbe che le fonti sono capaci di disciplinare una determinata materia e non altre a prescindere dalla loro posizione gerarchica. Tale criterio vale solo per alcune fonti e non per tutte. La competenza per materia delle diverse categorie di fonti, è prefissata dalla fonte superiore e la fonte sovraordinata stabilisce il procedimento di formazione della fonte subordinata. Entrambi i principi si intersecano tra di loro ed il primo assorbe il secondo. 4. le leggi regionali a quale ordine

Le leggi regionali operano nella sfera di competenza prevista dalla costituzione e per le regioni speciali dalle leggi costituzionali di approvazione dei relativi Statuti. Queste sono subordinate dalla legge dello stato, ma allo stesso tempo sono equiparate e dotate dello stesso valore formale.

Le leggi regionali sono limitate nella loro capacità di produzione normativa, tranne nei casi di potestà legislativa esclusiva delle regioni, dai principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello stato nelle differenti materie. Inoltre, la riforma costituzionale del 2001 ha allargato lo spazio normativo della legge regionale ed ha esteso le materie di competenza residuale o esclusiva a quelle non espressamente enumerate. Ha anche esteso l'ambito delle materie di competenza legislativa concorrente a settori fondamentali per l'assetto economico e sociale del Paese ed ha soppresso il sistema dei controlli statali.

sulle leggi regionali, che sono soggette, come le leggi statali, al sindaco della Corte costituzionale. Le leggi regionali, insieme agli atti normativi statali aventi forza di legge e le leggi ordinarie, costituiscono, in modo complessivo, l'area della legge nel nostro sistema vigente. Si tratta di un'area di produzione normativa dove molte materie sono riservate dalla Costituzione. 5. Quali sono gli ordini gerarchici delle fonti e quali fonti appartengono a ciascuno di essi? Le attuali fonti possono essere disposte su tre ordini gerarchici: le fonti costituzionali, le fonti primarie e le fonti secondarie. La Costituzione contiene numerosi principi e norme direttamente precettive in materia di amministrazione. Queste norme, secondo il principio di rigidità costituzionale del vigente ordinamento, si impongono a tutte le altre fonti; eventuali contrasti con i principi e norme costituzionali ne comporteranno l'invalidità. La Costituzione può essere modificata da.

leggi adottate mediante lo speciale procedimento di cui all'art.138, le leggi di revisione costituzionale. Le leggi adottate mediante il medesimo procedimento anche fuori dalle materie contemplate nella Costituzione assumono la stessa collocazione gerarchica delle prime. Le altre leggi costituzionali e le leggi di revisione vengono equiparate alla Costituzione, ma allo stesso tempo trovano dei limiti nella Costituzione. Per tale motivo esse sono passibili del giudizio di costituzionalità, in termini di oggetto e in termini di principi. Infatti, quelli supremi dell'ordinamento costituzionale vincolano anche le leggi di rango costituzionale. Per quanto riguarda il secondo ordine gerarchico delle fonti, esso è dato dalle leggi o leggi ordinarie e degli atti aventi forza di legge. Le leggi sono rispettivamente dello Stato e delle regioni, con reciproci rapporti in termini di competenza. È disposto dalla L. cost. 3/2001 che solo alcune materie sono riservate alla

legge dello Stato, ricadendo nella competenza legislativa esclusiva. Invece, altre materie sono riservate alle leggi dello Stato limitatamente alla determinazione dei principi fondamentali. Inoltre, le materie che non sono espressamente elencate sono riservate alla potestà legislativa delle Regioni. Le leggi ordinarie sono atti formali, approvati dalle Camere, secondo il procedimento enunciato dall'art.70 Cost. Oltre dai regolamenti parlamentari e promulgati dal presidente della repubblica. Le leggi ordinarie, atti emanati del Parlamento come organo rappresentativo della sovranità popolare, sono disposte per regolare la funzione legislativa. In casi eccezionale la funzione legislativa può essere esercitata dal Governo, attraverso decreti legislativi e decreti legge. Decreti legge e decreti legislativi sono emanati dal Presidente della Repubblica e sono equiparati alla legge quanto al loro valore formale. Questi producono norme legislative e sono sottoposti allostesso regime della legge ed alla loro forza, come capacità di produrre norme che si impongono su tutte le altre prodotte da fonti di pari grado precedenti, e da fonti inferiori. Le leggi regionali sono subordinate alle leggi dello Stato, ma, allo stesso tempo, a loro equiparate e dotate dello stesso valore formale. Sono altre fonti primarie i regolamenti delle Camere, della Corte costituzionale e del Presidente della Repubblica. Lezione 0054. Quali sono i regolamenti del Governo I regolamenti del Governo sono di due specie. La prima specie esprime il potere regolamentare che ha il Governo in via generale, senza bisogno di specifiche autorizzazioni legislative. Mentre, la seconda specie riguarda i regolamenti detti delegati che necessitano di specifica autorizzazione. I regolamenti della prima specie hanno come oggetto l'attuazione, l'esecuzione e l'integrazione degli atti legislativi, l'organizzazione e il funzionamento delle Amministrazioni pubbliche in base alleimo, si possono citare i regolamenti comunali, provinciali, regionali e nazionali.
Dettagli
A.A. 2020-2021
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SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aldablanco2020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Pardini Valerio.