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La Costituzione e la Cittadinanza nella maturità: possibili difficoltà per i maturandi
A partire da giugno prossimo, la Costituzione e la Cittadinanza saranno parte integrante della maturità e i maturandi potrebbero non essere pronti per la prova.
Allo stato attuale, in attesa di eventuali modifiche legislative, per il secondo ciclo di istruzione, l'art. 10, co. 7, del DPR 89/2010 – sempre emanato in attuazione dell'art. 64 del D.L. 112/2008 – ha disposto che, nei percorsi dei licei, le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione si sviluppano nell'ambito delle aree: storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto, con riferimento all'insegnamento di "Diritto ed economia" o, in mancanza di quest'ultimo, all'insegnamento di "Storia e Geografia" e "Storia".
Art. 1 comma 28 della Legge 107/2015: Le scuole secondarie di secondo grado introducono insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno anche utilizzando la
quota di autonomia e gli spazi di flessibilità
Chiarificazioni utili su Cittadinanza e Costituzione sono venute dalla CM 27.10.2010 n.86. In essa si precisa che«l’insegnamento/apprendimento di Cittadinanza e Costituzione è un obiettivo irrinunciabile di tutte le scuole», e che «èun insegnamento con propri contenuti, che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi», e che: tale insegnamento implica sia una dimensione integrata, ossia interna alle discipline dell’area storico-geografico-sociale, con ovvie connessioni con filosofia, diritto ed economia (dove sono previste), sia una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline, in riferimento a tutti i contenuti costituzionalmente sensibili e suscettibili di educare la personalità degli allievi in tutte le dimensioni.
Cittadinanza attiva a scuola significa: puntare sulla “messa in pratica dell’esercizio dei diritti e
Dei doveri dentro la scuola”, esercitando la democrazia diretta e deliberativa. La scuola deve essere considerata la “comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”.
Cittadinanza digitale significa: Essere Cittadini attivi nell’utilizzo della rete significa acquisire consapevolezza degli effetti delle azioni del singolo nella rete e di una nuova forma di responsabilità privata e collettiva, con l’obiettivo di prevenire anche azioni di “cyberbullismo”. significa acquisire consapevolezza degli effetti delle azioni del singolo nella rete e di una nuova forma di responsabilità privata e collettiva, con l’obiettivo di prevenire anche azioni di “cyberbullismo”.
Cittadinanza e Costituzione: sono i termini di un binomio inscindibile all’interno del quale ciascun elemento dà senso all’altro. Non
è pensabile, infatti, una Cittadinanza che non faccia riferimento a un sistema normativo e una Carta Costituzionale che non implichi un processo educativo.
Dal 2008 a oggi la Legislazione in materia di Cittadinanza e Costituzione non è cambiata. Molto intenso, invece, è il dibattito sul potenziamento di questo insegnamento e se debba continuare ad essere un insegnamento trasversale o diventare un insegnamento specifico, affidato: a un Docente specializzato.
Di diverso avviso sono i fautori dell’insegnamento obbligatorio di Cittadinanza e Costituzione, affidato a docenti specifici, debitamente formati. Su questo tema è intervenuto recentemente il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che ha presentato una proposta di legge ora in discussione alla Camera in Commissione Cultura che vuole rendere la materia obbligatoria in tutte le scuole italiane.
Essere cittadini attivi con il senso dell’Unione Europea vuol dire: non solo conoscere le tappe e le
linee fondamentali della normativa europea, ma anche le problematiche politiche ed economiche, e i programmi di azione deliberati e finanziati dalle istituzioni dei diritti e delle opportunità che consentono di sentirsi insieme cittadini italiani e cittadini europei.
I) I Padri della nostra Repubblica, subito dopo aver varato la Costituzione votarono all'unanimità una mozione per chiedere "che la nuova Carta Costituzionale trovi senza indugio adeguato posto nel quadro didattico della scuola di ogni ordine e grado, al fine di rendere consapevole la giovane generazione delle raggiunte conquiste morali e sociali che costituiscono ormai sacro retaggio del popolo italiano". Di chi fu la proposta? Moroi partiti del Centro-Sinistra: sostengono la necessità che l'educazione al rispetto, non solo delle regole, ma di sé e degli altri, sia trasversale ai processi formativi e non affidata a una materia specifica.
Il 17 marzo 1861, con la fondazione del
Regno d'Italia, lo Statuto Albertino divenne la carta fondamentale della nuova Italia unita e rimase formalmente tale: fino al biennio 1944-1946
Il decreto legislativo n. 62 del 2017, attuativo della legge n. 107 del 2015 (cosiddetta "Buona scuola"), stabilisce all'articolo 1, comma 3: che la valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza
Il Decreto ministeriale numero 769 del 26 novembre 2019 individua i cambiamenti negli esami di Stato a partire: dal prossimo giugno 2019
Il discorso ai Giovani sulla Costituzione fu pronunciato da Piero Calamandrei a: Milano
Il Discorso ai giovani sulla Costituzione fu pronunciato da: Piero Calamandrei
il DPR 585/1958 indicando i programmi da seguire, rispettivamente, nella scuola secondaria di I e di II grado, aveva stabilito che, nell'ambito dell'orario fissato per l'insegnamento della storia, il docente doveva destinare: due ore mensili alla trattazione degli argomenti
Il livello più importante, quello che permea di sé l'intera struttura di Cittadinanza e Costituzione è: il rispetto della dignità umana.
Il MIUR - facendo seguito alla C.M. n. 100 dell'11 dicembre 2008, che recava, tra l'altro, le prime informazioni sull'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, sollecitava le scuole ad approfondire temi, valori e regole a fondamento della convivenza civile e ad inserirli, per quanto possibile, nella programmazione degli interventi formativi - ha diramato il documento di indirizzo per la sperimentazione dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione: Nel marzo 2009.
Il progetto del Ministro Bussetti è a firma del deputato leghista Massimiliano Capitanio e disegna: un insegnamento "obbligatorio e curricolare", dai tre ai diciott'anni. Nelle scuole d'infanzia si prevedono "progetti di Educazione civica" e per la scuola primaria vengono fissate
33 ore annuali con una valutazione sulle conoscenze dal terzo anno delle elementari, quindi certificazioni "soft skills" alla fine del triennio delle medie e del biennio delle superiori. Il secondo ambito, la seconda leva educativa è: Alterità e relazione. Il terzo livello è quello della: partecipazione responsabile. Il vero cardine del sistema dei diritti statutari è costituito: dal diritto di proprietà. In quale provvedimento legislativo è contenuta la frase: "l'acquisizione delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione investe globalmente il percorso scolastico, su almeno tre livelli. Innanzitutto, nell'ambito della Storia e della Filosofia, lo studente è chiamato ad apprendere alcuni nuclei fondamentali relativi all'intreccio tra le due discipline e il diritto, anche nei percorsi che prevedono l'insegnamento di Diritto ed Economia (cui, in questo caso, "Cittadinanza e Costituzione".È affidata). Indicazioni nazionali per i licei
In quale provvedimento legislativo la scuola è stata definita come "comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con paridignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire" – per quanto qui interessa – "la formazione alla cittadinanza": Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
In quale provvedimento legislativo si sostiene che: La riforma Gelmini
L'insegnamento nella scuola secondaria di I e di II grado della disciplina Educazione civica è stato introdotto dal DPR 585/1958 che, a tal fine, ha previsto, dall'a.s. 1958/1959, l'integrazione dei programmi di insegnamento: della storia con quelli di educazione civica ad esso allegati
L'insegnamento nella scuola secondaria di I e di II grado della disciplina Educazione civica
è stato introdotto: dal DPR585/1958 che, a tal fine, ha previsto, dall'a.s. 1958/1959, l'integrazione dei programmi di insegnamento dellastoria con quelli di educazione civica ad esso allegati
L'Assemblea Costituente decise di nominare una Commissione per la Costituzione detta «dei 75», dal numero deisuoi componenti
L'incarico di redigere materialmente la Costituzione – coordinando tutte le proposte approvate dalle Sottocommissionie organizzandole in articoli – fu assegnato al Comitato di redazione detto anche «dei 18»
L'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione deriva dalla stessa Carta Costituzionale, ma divenne materia diinsegnamento con la denominazione di “Educazione civica” solo nel 1958 quando fu approvato il DECRETO DELPRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 1958, n. 585, Programmi per l'insegnamento dell'educazione civicanegli istituti e scuole di istruzione secondaria e artistica. (GU
Serie Generale n.143 del 17-06-1958). Chi era il Ministro della Pubblica Istruzione che fece approvare il DPR? Moro L'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, secondo la attuale configurazione normativa, si articola in: quattro grandi aree tematiche L'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, secondo la attuale configurazione normativa, si configura come un luogo di raccordo, come spazio comprensivo: di tutte le "Educazioni", che nel corso degli anni sono state inserite nel Sistema scolastico italiano La caratteristica forse più famosa dello Statuto Albertino e la differenza PIU' evidente con la Costituzione Repubblicana è: la flessibilità La Circolare di chiarimenti del 2010 parla anche di valutazione, aggiungendo, quasi in modo incidentale, che: Cittadinanza e Costituzione, "pur se non è una disciplina autonoma e dunque non ha un voto distinto", tuttavia entra a costituire il "complessivo voto delle discipline diL'area storico-geografica e storico-sociale, di cui essa è parte integrante, e influisce nella definizione del voto di comportamento, per le ricadute che determina sul piano delle condotte civico-sociali.