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ANALISI DEL RAPPORTO TRA PIL E DISOCCUPAZIONE
Abstract
Lo scopo della ricerca è quello di individuare l’esistenza di una correlazione tra il pil e il tasso di
disoccupazione, in particolare se all’aumentare dell’uno diminuisca l’altro.
Dopo la raccolta dei dati da siti internet (Istat ed Eurostat) e la creazione di una tabella in Excel i dati
sono stati analizzati attraverso una regressione.
Le informazioni ottenute insieme al grafico mostrano che esiste una correlazione tra le due variabili
e in particolare che all’aumentare del pil diminuisce la disoccupazione.
La ricerca non è significativa poiché il valore di t non rientra nei valori della tabella di significatività.
La ricerca inoltre presenta dei limiti.
I limiti riguardano la numerosità che avrebbe dovuto essere di 128. Per mancanza di dati precedenti
al 1999 i casi raccolti sono solo 17.
La ricerca ha contribuito a dare uno sguardo sulla situazione italiana di pil e disoccupazione e potrà
essere ripresa in seguito per approfondire queste conoscenze.
Introduzione
Lo scopo di questa ricerca è quello di osservare come cambia il tasso di disoccupazione in relazione
al pil della nazione.
Considerando il periodo in cui viviamo, contrassegnato dalla crisi economica e segnato da anni di
picchi e riprese è interessante andare a vedere se esiste, e come cambia, il tasso di disoccupazione
nei vari anni. È sicuramente un argomento attuale e dibattuto in cui si ricercano cause e soluzioni
del fenomeno e analogamente si fa a proposito della crisi.
Quindi il motivo della ricerca è quello di indagare se esista effettivamente una correlazione tra i due
fenomeni.
L’ipotesi è allora che esista una correlazione tra il pil e la disoccupazione e che al variare del pil varii
anche la disoccupazione.
Mi aspetto che all’aumentare del pil la disoccupazione diminuisca.
Metodo
I dati, che sono stati raccolti da siti internet, sono il tasso di disoccupazione in Italia e il pil italiano
negli anni dal 1999 al 2015.
È stata considerata la numerosità con G*power (tabella 1). La numerosità minima che avrei dovuto
utilizzare avrebbe dovuto essere di 128 casi ma per motivi di disponibilità dei dati ho dovuto
considerare meno casi.
Ne ho infatti presi in considerazione 17.
Si tratta di un disegno di ricerca sperimentale, in cui viene considerata come variabile dipendente
la disoccupazione e come variabile indipendente il pil.
Successivamente, dopo aver riportato i dati in una tabella Excel (tabella 2) è stata calcolata la
regressione, applicando il test ai dati su Excel e ottenendo i risultati presenti nella tabella 3.
Ne è poi stato costruito un grafico a dispersione, disponendo il pil sull’asse delle ascisse e la
disoccupazione sull’asse delle ordinate.
È stata inserita una linea di tendenza lineare al grafico (grafico 1).
In base ai dati è stata poi calcolata la disoccupazione predetta utilizzando i coefficienti risultanti
dall’analisi dei dati con la regressione, sommando il coefficiente dell’intercetta a quello della
variabile X 1 e moltiplicandoli per i valori del pil. Marianna Galli
Utilizzando la disoccupazione predetta ho calcolato l’errore standard, sottraendo al dato della
disoccupazione il dato della disoccupazione predetta, ottenendo i risultati presenti in tabella 4.
Tabella 1.
Tabella 2.
ANNO DISOCCUPAZIONE PIL (mln€)
1999 11,2 1.171.901,37 €
2000 10,3 1.239.266,33 €
2001 9,2 1.298.890,19 €
2002 8,8 1.345.794,24 €
2003 8,5 1.390.709,57 €
2004 7,4 1.448.362,70 €
2005 7,4 1.489.725,46 €
2006 6,5 1.548.473,44 €
2007 5,8 1.609.550,76 €
2008 6,4 1.632.150,83 €
2009 7,5 1.572.878,28 €
2010 8,1 1.604.514,52 €
2011 8,1 1.637.462,94 €
2012 10,3 1.613.264,96 €
2013 11,9 1.604.477,87 €
2014 12,5 1.611.884,02 €
2015 11,7 1.636.371,67 €
Tabella 3.
3.1 OUTPUT RIEPILOGO
Statistica della regressione
R multiplo 0,167769007
R al quadrato 0,02814644
R al quadrato corretto -0,036643798
Errore standard 2,108604036
Osservazioni 17
ANALISI VARIANZA
3.2 ANALISI VARIANZA gdl SQ MQ F Significatività F
Regressione 1 1,931541142 1,931541142 0,434424086 0,519816969
Residuo 15 66,69316474 4,446210983
Totale 16 68,62470588
3.3 Coefficienti Errore standard Stat t Valore di significatività Inferiore 95% Superiore 95% Inferiore 95,0% Superiore 95,0%
Intercetta 12,31032685 5,172719334 2,379855944 0,031021315 1,284936581 23,33571713 1,284936581 23,33571713
Variabile X 1 -2,26572E-06 3,43756E-06 -0,659108554 0,519816969 -9,59271E-06 5,06126E-06 -9,59271E-06 5,06126E-06
Marianna Galli
Grafico 1.
14,0
12,0
10,0 y = -2E-06x + 12,31
R² = 0,02815
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
0,00 € 200.000,00 € 400.000,00 € 600.000,00 € 800.000,00 € 1.000.000,00 € 1.200.000,00 € 1.400.000,00 € 1.600.000,00 € 1.800.000,00 €
Tabella 4.
ANNO DISOCCUPAZIONE PIL (mln€) DISOCCUPAZIONE PREDETTA ERRORE STANDARD
9,66 1,54
1999 11,2 1.171.901,37 € 9,50 0,80
2000 10,3 1.239.266,33 € 9,37 -0,17
2001 9,2 1.298.890,19 € 9,26 -0,46
2002 8,8 1.345.794,24 € 9,16 -0,66
2003 8,5 1.390.709,57 € 9,03 -1,63
2004 7,4 1.448.362,70 € 8,94 -1,54
2005 7,4 1.489.725,46 € 8,80 -2,30
2006 6,5 1.548.473,44 € 8,66 -2,86
2007 5,8 1.609.550,76 € 8,61 -2,21
2008 6,4 1.632.150,83 € 8,75 -1,25
2009 7,5 1.572.878,28 € 8,67 -0,57
2010 8,1 1.604.514,52 € 8,60 -0,50
2011 8,1 1.637.462,94 € 8,66 1,64
2012 10,3 1.613.264,96 € 8,68 3,22
2013 11,9 1.604.477,87 € 8,66 3,84
2014 12,5 1.611.884,02 € 8,60 3,10
2015 11,7 1.636.371,67 €
Risultati e discussione
Per verificare la significatività il valore calcolato deve essere uguale o maggiore al valore indicato
nella tabella di significatività per il t-test per dati indipendenti a due code al 5% che è di 1,132.
Essendo il valore di t (indicato come stat t) di -0,66, si può concludere che il risultato della ricerca
non è significativo.
Conclusione
La ricerca ha avuto lo scopo di indagare l’esistenza o meno di una correlazione tra il pil e il tasso di
disoccupazione in Italia.
È risultato che esiste una correlazione che, come si nota anche dalla pendenza della retta, è negativa.
Si evince quindi che all’aumentare del pil diminuisce il tasso di disoccupazione. Accetto di
conseguenza l’ipotesi nulla.
In riferimento alla numerosità calcolata con G*power, che prevedeva 128 casi, la ricerca ha dei limiti.
Infatti per mancanza di dati i casi considerati sono solo 17.
Il campione è quindi inferiore a quello minimo previsto inizialmente.