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Tipologie di variabili
Variabili indipendenti e dipendenti: classificate in base al ruolo che hanno nell'osservazione del comportamento della ricerca.
Variabili quantitative e qualitative: classificate in base al loro livello di misura.
Variabili continue e discrete: classificate in base al livello di misura.
La variabile dipendente è una misura del comportamento del soggetto, viene chiamata dipendente perché dipende dal valore di un'altra variabile, quindi varia col variare delle variabili indipendenti; è misurato sul campione.
La variabile indipendente è la causa di qualche modificazione degli stimoli e delle risposte, ogni variabile indipendente ha almeno due valori chiamati livelli.
Esempio: 30 adolescenti vengono convocati per un test di memoria, a 15 di loro prima di iniziare la prova viene detto che si tratta di un compito difficile, agli altri 15 non viene data alcuna indicazione. La variabile indipendente sono le informazioni sulla difficoltà della prova.
poiché manipolata. La variabile dipendente è il punteggio prova di memoria.VARIABILI E LIVELLI DI MISURA
Le variabili vengono precisate in base al livello di misura: continue e discrete, qualitative e quantitative, nominali e metriche.
VARIABILE CONTINUA
Può assumere un numero di valori infinito in un intervallo, come ad esempio il tempo di reazione a uno stimolo oppure l'età.
VARIABILE DISCRETA
Può assumere un numero di valori finito in un intervallo, come ad esempio il numero di figli oppure il numero di errori in un compito.
VARIABILE QUANTITATIVA
Varia in grandezza. (Età - quoziente di intelligenza)
LA VARIABILE QUALITATIVA
Cambia genere. (colore degli occhi, tipo di preferenza alimentare - patologia clinica).
VARIABILE CONTINUA
Variabili quantitative che possono assumere un qualsiasi valore in un insieme continuo.
LA VARIABILE DISCRETA
Variabili che rientrano in categorie distinte.
MISURAZIONE
COSA SIGNIFICA MISURARE ?
Comunemente, con
Il termine misurazione si intende l'operazione con cui si attribuiscono quantitativi a oggetti e situazioni.
Le operazioni preliminari alla misurazione includono la classificazione dei punti, la prima classificazione degli eventi e la definizione della relazione tra di essi e l'insieme dei numeri al fine di indicare la dimensione quantitativa.
Secondo Stevens, per misurare una proprietà è necessario assegnare un numero alle modalità in modo tale che le relazioni tra i numeri riflettano le relazioni tra le modalità della proprietà. Questo collegamento tra la realtà e le categorie con cui si etichettano è reso possibile da un insieme di regole di corrispondenza che, se rispettate, consentono di misurare i fenomeni psicologici e sociali in maniera corretta e accurata.
Tutti i tipi di variabili devono essere misurati sulla stessa scala per garantire la validità delle leggi in un campo scientifico di natura.
Le misurazioni quantitative devono soddisfare due condizioni:
- Il fenomeno è regolare da poter essere descritto in modo preciso.
- La legge deve essere semplice da poter essere espressa con un'equazione.
La misurazione è un assegnazione di valori numerici agli eventi o agli oggetti secondo regole che rappresentano le proprietà di tali eventi o oggetti con un sistema numerico. Le regole con cui i valori numerici sono assegnati determinano l'utilità della misura.
PRIMA CONDIZIONE: Il fenomeno è regolare da poter essere descritto in modo preciso. I dati troppo variabili possono nascondere la presenza di regolarità. La regolarità deve essere il più chiara possibile in modo da enunciare le leggi in maniera precisa.
SECONDA CONDIZIONE: La legge deve essere semplice da poter essere espressa con un'equazione. Se la legge comprende molte condizioni speciali, ne consegue che per poter essere accurata, le equazioni che la esprimono devono essere
complicata. Per questo motivo gli scienziati cercano la semplicità nelle leggi che usano per esprimere i loro dati.
LE SCALE DI MISURA
La funzione della scala di misura è che mette in corrispondenza gli Stati di oggetti su determinate proprietà e i numeri reali punto i numeri che costituiscono il sistema numerico possiedono proprietà diverse. In questo modo, possiamo distinguere tra diversi livelli di scale di misura punto si distinguono quattro tipi di scale a seconda delle leggi per cui i valori numerici sono assegnati agli oggetti:
- scale nominali
- scale ordinali
- scale a intervalli
- scale a rapporti
LIVELLI DI SCALA
Si parla di livelli di scala perché i quattro tipi distinti stanno in una precisa gerarchia, la prima rappresenta il livello più basso della misurazione, l'ultima è il livello più alto: e passando da un livello di misurazione ad uno più alto aumenta il numero di operazioni matematiche che possono essere compiute.
valori della scala.SCALE NOMINALE
La scala nominale rappresenta la forma più semplice di misurazione che permette di classificare gli oggetti in categorie. Questo tipo di scala è più semplice perché la sua regola per assegnare i valori numerici agli oggetti è la più semplice dei punti: gli oggetti dello stesso tipo ottengono lo stesso valore numerico, mentre gli oggetti di altro tipo ottengono un altro valore numerico.
Una scala nominale è un sistema di classificazione: ciascun singolo evento è assegnato a una classe. Per i dati a questo livello di scala si possono solo suddividere i referenti in categorie distinte. Quando si trasforma una proprietà invariabile si assegna un valore numerico per catalogarla. Le etichette che si decide di attribuire ad ogni categoria sono del tutto arbitrarie, con una sola operazione consentita: stabilire l'uguaglianza o la diversità tra due casi. L'unico confronto possibile tra gli elementi del sistema
empirico è quello che ci consente di stabilire se due elementi sono meno equivalenti. Se due elementi sono equivalenti allora appartengono alla stessa classe di equivalenza.SCALE ORDINALI
Una scala ordinale è una scala che dispone di oggetti a seconda della loro grandezza. La regola per assegnare i valori numerici in una scala ordinale è che la posizione ordinale del valore numerico sulla scala deve corrispondere al grado dell'attributo psicologico degli oggetti o eventi. La scala ordinale e la scala nominale misurano categorie reciprocamente esclusive ed esaustive. La loro differenza sta nel fatto che nella scala ordinale le diverse categorie sono ordinate gerarchicamente a seconda del valore che hanno rispetto alla proprietà considerata. Al livello di scala ordinale è possibile dire che un caso che in una graduatoria ha una posizione R ha un valore più elevato rispetto a una persona in una posizione R-1, e che quest'ultima ha un valore più elevato.
rispetto ad una persona in posizione R-2. In questa scala non è possibile quantificare la distanza tra il valore R e il valore R-1 e non è possibile dire se tra R e R-1 da un lato, ed R-1 ed R-2 dall'altro vi sia la stessa distanza. I numeri che vengono associati alle categorie esprimono la relazione d'ordine, sono dei semplici codici che servono a distinguere e ordinare, ma non dicono nulla sulla grandezza delle distanze tra le categorie. I numeri che vengono associati alle categorie non corrispondono alla quantità della proprietà misurata, ma rappresentano soltanto la relazione d'ordine tra le modalità. In poche parole, una scala ordinale descrive soltanto l'ordine di rango tra le modalità A e B ma non dà nessuna indicazione di quanto A sia più grande di B. Non è possibile effettuare alcuna operazione aritmetica sui numeri di questa scala perché i valori numerici sono arbitrari, posto che venga preservata la relazione.d'ordine tra i valori della scala. Esempio: immaginate di avere 5 tipi di verdure nel frigorifero e di classificarle secondo il vostro ordine di preferenza, assegnando 5 al vegetale preferito in senso assoluto. la scala da solo l'ordine di preferenza virgola non la differenza di preferenze fra gli oggetti.
SCALE A INTERVALLI
Caratteristiche principali della scala a intervalli:
- scala in cui le differenze fra i valori numerici hanno significato;
- consente di effettuare operazioni algebriche basate sulla differenza tra i numeri associati ai diversi punti della scala;
- non possiede uno zero assoluto;
- può avere uno zero convenzionale;
- può assumere valori sia negativi che positivi.
Agli elementi del sistema empirico vengono assegnati dei numeri tali per cui le differenze tra i numeri riflettono le differenze di intensità fra le modalità della proprietà.
Esempio: si può stabilire se la distanza tra il caso A e B è
la metà della distanza tra i casi C e D, oppure che la distanza tra i soggetti A e B è uguale alla distanza tra l'individuo C e B. Il numero rappresenta la quantità posseduta ma è arbitrario poiché la scala non ne possiede uno zero assoluto. Operazioni matematiche possibili:- addizione
- sottrazione
Un numero secondo una determinata grandezza di ordine. Il numero rappresenta realmente la quantità, lo zero indica assenza della caratteristica e non può assumere valori negativi.
Proprietà formali: costanza del rapporto tra valori (rapporti diretti tra le misure).
FOCUS GROUP
Tecnica di rilevazione qualitativa dei dati, utilizzata nella ricerca sociale, che si basa sulle informazioni che emergono da una discussione di gruppo su un tema o un argomento che il ricercatore desidera indagare in profondità.
DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE
- Tecnica di ricerca sociale, che ha utilità pratica e serve ad approfondire un tema o particolari aspetti di un argomento, mediante un'intervista rivolta ad un gruppo omogeneo di persone.
- Attraverso l'interazione che si crea tra i partecipanti, si possono generare idee in misura assai maggiore rispetto alla tecnica classica dell'intervista individuale.
- Il focus group permette di ottenere informazioni dettagliate e approfondite sulle opinioni, le percezioni, le esperienze e i comportamenti dei partecipanti.
- La discussione di gruppo è guidata da un moderatore, che facilita la conversazione e stimola la partecipazione di tutti i membri.
- Il focus group può essere utilizzato in diverse fasi di una ricerca, come ad esempio nella fase di ideazione, di sviluppo di prodotti o servizi, di valutazione di campagne pubblicitarie, di analisi di mercato, ecc.