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P
delle due (o piu) funizoni di domanda dei singoli gruppi: Q = q ,
i
i=1
con N numero di gruppi di acquirenti.
Da questo ti ricavi P in funzione di Q (chiamata funzione di domanda ag-
gregata). 3 70 2
1 − → −
− − p = 35 p = Q P = Q
Q = q + q = 20 p + 15
1 2 2 2 3 3
Ricordiamo di portare avanti due equazioni 5.1, noi considereremo solo la
seconda. Calcoliamo il ricavo totale: 70 2 2
∗ −
RT = P Q = Q Q
3 3
70 43 14
−
e deriviamo: Q = ottenendo:
3 3 43
→
Q = 14 P = , Π = 135.3
3
5.4 Discriminazione di primo tipo
Prima di tutto dobbiamo calcolare il costo marginale della funzione di costo :
dC 14
CM G = =
dq 3
e imporlo pari alla funzione di domanda aggregata:
70 2 14
− →
Q = Q∗ = 28
3 3 3 392
Cosı̀ ho ricavato un valore ottimo di Q* e posso trovare quello di CM G = .
3
Adesso devo trovare il valore dei ricavi totali [RT] e applico la formula:
q Q∗
Z Z
RT = p dq + P dq
a
0 q
5 28
Z Z 2
70 −
− q) dq = 394.
6̄
= (30 2q) dq + ( 3 3
0 5
. Infine calcoliamo i profitti come ricavi-costi:
392
−
Π = 394.
6̄ = 278
3
10
5.5 Discriminazione del terzo tipo
5.5.1 Metodo 1
Imponiamo i ricavi marginali ∗
dRT (q) d(p q )
i i i
RM G = =
i dq dq
i
pari al costo marginale [CMG]:
14
−
20 2q =
b 3
14
−
30 4q =
a 3
Otteniamo i valori di q e p , e il profitto totale è dato da:
i i N N
X X
−
Π = p q CM G q
tot i i tot i
i=1 i=1
5.5.2 Metodo 2
Dati i mercati p = 4−q e p = 2−q e il costo C = cQ, dobbiamo considerare
A A B B
l’impresa operante in due mercati separati.
Mercato A (con c < 4):
Impongo RMG=CMG da cui ottengo: 1
∗ −
q = 2 c
A 2
12
∗
p = 2 + c
A
1 −
∗ ∗ −c − c c + 4
Π = q p =
A A A 4
Mercato B (con c < 2):
Impongo RMG=CMG da cui ottengo: 12
∗ −
q = 1 c
B
12
∗
p = 1 + c
B
1
∗ ∗ −c − −
Π = q p = c c + 1
B B B 4
5.6 Condizioni di non discriminazione
±
Avendo N generiche funzioni di domanda Q = a b p , vogliamo i parametri
i i i i
(a ,b ) per cui non c’è bisogno di effettuare discriminazione. Per verificare questa
i i
condizione dobbiamo calcolare il profitto i-esimo del monopolista, ottenuto come
11
Π =Ricavi - Costi.
i
Con costi nulli avremo: 2
− −
Π = p q = p (a b p ) = a p b p
i i i i i i i i i i i
Volendo massimizzare i profitti deriviamo rispetto a p:
∂Π a
i i
→ − → ∗
= 0 a 2b p = 0 p =
i i i i
p 2b
i i
Non avendo discriminazione di prezzo, tutti i prezzi i-esimi devono equivalersi,
per cui: p = p = .. = p = .. = p
1 2 i N
6 Surplus ±
Data la funzione di domanda inversa p = α βq e il costo totale C = γq trovare
il surplus del consumatore [SC], del produttore dato da:
∗ −
SP = RicavoT otale[p q] CostiV ariabili[CV (q)]
e il welfare [w] in condizioni di monopolio e concorrenza perfetta.
−
Ex: p = 7 q e C = 3q
6.1 Formule
Surplus del Produttore [SP]: ∗ −
SC = p q cv(q)
p∗
Z
SC = S(p)dp
p min
1 ∗ −p
Q(p )
SC = min
2
Surplus del Consumatore [SC]: p∗
Z
SC = D(p)dp
p min
1 −
SC = Q(p p∗)
max
2 12
6.2 Monopolio Generale
Troviamo prima il profitto: 2
∗ − ± −
Π = p q C = αq βq γq
Ex: 2
− −
Π = 7q q 3q
E massimizziamo ∂Π i → − −
= 0 α 2βq γ = 0
q
i
Ex: − −
7 2q 3 = 0
Da cui troviamo un certo valore di q∗ = A = 2, p∗ = B = 5 = p (prezzo
e
di equilibrio) e Π∗ = D = 4. Definiamo, inoltre, il prezzo p = α come il
max
prezzo massimo che il consumatore è disposto a pagare per il prodotto (dato
→ −
dalla funzione di produzione quando la quantità q = 0 p = 7 0 = 7). Il
max
surplus del consumatore è dato da:
1 ∗ −
q (p p )
max e
2
Mentre il surplus del produttore è pari al profitto D (poiche in condizioni di
monopolio).
Da cui ricaviamo w = SC + SP
m
6.3 Monopolio esempio
Date 100 imprese abbiamo la curva di offerta aggregata (collegata al produttore)
1
S(p) = 200p, da cui p = Q; mentre la curva di domanda aggregata (collegata
200 1
− −
al consumatore) è D(p) = 6000 1000p, da cui p = 6 Q.
1000
Uguagliando domanda e offerta otteniamo p*=5, prendiamo anche il valore mas-
simo del prezzo a cui il consumatore a disposto a comprare p = 6, ricavato
max
dalla curva di domanda (poiche la domanda viene dal consumatore) quando la
quantità Q=0.
Il surplus del produttore è dato da:
p∗ 5
Z Z
SP = S(p) dp = 200p dp = 2500
0 0
Mentre il surplus del consumatore:
p 6
Z Z
max −
SC = D(p) dp = 600 1000p dp = 500
p∗ 5
13
6.4 Concorrenza perfetta
Ricorda che in concorrenza si ha RMG=CMG=p.
∂C
In questo caso p∗ = CM G = da cui troviamo q*.
∂q
Il surplus del consumatore è dato da:
1 ∗ −
q (p p∗)
max
2
. Mentre il surplus del produttore è nullo (per la concorrenza perfetta). Quindi
otteniamo w = SC + 0
c
6.4.1 Perdita netta di monopolio
−
E’ data da w w
c m
7 Strutture verticali
7.1 Due imprese in monopolio
7.1.1 Generale
Ho un’impresa a valle [A] ed una a monte [B] entrambe in monopolio, con due
funzioni di costo ciascuna. Ho anche due gruppi di acquirenti del prodotto B
[G , G ] con due diversi tipi di domanda su cui è applicata la discriminazione
1 2
di terzo tipo.
Ricordiamo che per il calcolo del profitto di un’impresa a monte I si usa la
seguente formula: −
Π = (p CM G )q
i i i
Senza integrazione (imprese indipendenti) Devo trovare il profitto della
struttura non integrata, quindi definisco i profitti di B rispetto ai due mercati
2
1 −
− = (p CM G )q .
= (p CM G )q e Π
Π B 2
B 1 B
B 2
1 ) trovo p , q e p , q in funzione di p . A questo
) e max(Π
Dai max(Π 1 1 2 2 A
B B
punto definisco Q = q + q poiché c’è discriminazione e calcolo Π =
tot 1 2 A
−
(p CM G )Q . Da qui massimizzo e trovo p con cui poi scopro gli al-
A A tot A
tri parametri.
Con integrazione Prima di tutto definisco un costo marginale integrato
come CM G = CM G + CM G in cui vengono considerati solo i coefficenti
int A B
fissi, questo perché i costi a monte vengono trasferiti a valle. Poi seguo lo stesso
procedimento di prima: 1 2
− −
Definisco i due profitti Π = (p CM G )q e Π = (p CM G )q ,
1 int 1 2 int 2
int int 1 2
massimizzo entrambi per trovare i valori ottimi di p , q , p , q , Π , Π e trovo
1 1 2 2 int int
1 2
il profitto totale come Π = Π + Π .
int int int
Da ricordare che Π > Π + Π , p > p
int A B int
14
7.1.2 Restrizioni verticali
Per poter imporre delle restrizioni verticali l’ambiente deve essere determin-
istico, ovvero l’impresa a monte deve conoscere le funzioni di domanda e di
costo delle imprese a valle. Inoltre nel caso avessi l’impresa A a monte in mo-
nopolio ed n imprese a valle in concorrenza perfetta non ci sarebbe bisogno di
restrizioni verticali poiché il profitto di A risulta pari al profitto che si avrebbe
nella struttura verticale integrata (almeno che le imprese a valle non facciano
sforzo promozionale).
Tariffa in due parti Per determinare la tariffa in due parti imponiamo:
T = F + p q
A
Oppure (in caso di input) T = F + p x
A A
L’impresa a monte deve determinare F = Π e p = CM G in modo tale
int A
da conseguire un profitto pari a quello con integrazione. Inoltre p = p , e
B int
abbiamo il sistema −
Π = Π F = 0
B int
Π = F = Π
A int
Prezzo imposto Se A volesse conseguire un profitto pari a quello che si
avrebbe in una struttura verticale integrata senza averla, allora deve imporre il
prezzo di vendita p .
B
Dato il profitto Π massimizziamo e troviamo i valori Π , q , p , poiché
int int int int
A impone il prezzo di vendita a B avremo p = p . Adesso devo trovare il
int B
valore di p (contenuto dentro C funzione di costo di B) per cui si verifica
A B
∗ −
Π = p q C = 0.
B B B
Quantità imposta L’impresa a monte A conosce la funzione di domanda
q = D(p) e quindi impone il livello di output q = D(p ) con p = p = p .
int int A int B
7.1.3 Esempio
Abbiamo un impresa a monte A in monopolio che vende il prodotto intermedio
ad un impresa a valle B anch’essa in condizioni di monopolio.
Gli acquirenti di B si dividono in due gruppi su cui viene fatta discriminazione
di terzo tipo.
Dati:
• Funzioni di costo : c = 3q c = (p + 2)q
A B A
• − −
Funzioni di domanda dei due gruppi: q = 60 p q = 50 2p
1 1 2 2
Calcola il profitto di entrambe le imprese con e senza integrazione verticale
15
Senza integrazione Ricordando che si parte sempre dal basso (impresa B),
calcoliamo il profitto massimo (derivata parziale rispetto a p ) dell’impresa B
i
per entrambi i gruppi di acquirenti:
B −
Π = 60 2p + p + 2 = 0
1 A
1
Da cui otteniamo due valori collegati alla variabile p :
A
12
p + 31
p = A
1 12
− p
q = 29 A
1
Facciamo lo stesso per il gruppo 2 e otteniamo:
12
p = p + 13.5
2 A −
q = 23 p
2 A
Il profitto totale di A è composto da entrambi i gruppi di acquirenti, quindi
32
− p e calcoliamo il profitto di A:
definiamo Q = q + q = 52 A
1 2 3
− − −
Π = (p 3)q = (p 3)(52 p )
A A A A
2
Massimizzando otteniamo i valori p = 18.8 e Π = 376.04 con cui possiamo
A A
trovare anche i restanti valori.
Con integrazione Anche a