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R
2 ∓∞
tinuità eliminabili) ed è O(1/x ) , quindi sommabile, intorno a .
j 2 π z
e ∈
Scegliamo la funzione ausiliaria f (z) = , in modo che, per z = x , l’integrando sia il coefficiente
R
2
2 z + z −1/2
dell’immaginario di f (x) . Le singolarità di f sono gli zeri del denominatore, cioè 0 e , che risultano poli
semplici, entrambi reali. L’integrale si calcola dunque mediante la formula
+∞ +∞
Z Z
sen 2 π x
I = dx = Im V.P. f (x) dx = Im π j R[0] + π j R[−1/2] = π Re R[0] + R[−1/2] .
2
2 x + x
−∞ −∞ 9
(L’integrale di f (x) va inteso nel senso del valor principale, per la presenza dei due poli reali.) Inoltre
j 2 π z
j 2 π z e
e = 1 , R[−1/2] = =1
R[0] = 2 z + 1 4 z + 1
z=0 z=−1/2
e l’integrale cercato vale I = 2 π . −π/4 →
Ex. 18i) Osserviamo che l’integrando ha una discontinuità eliminabile in , è continuo in e per x
R−{−π/4}
√
−3
±∞ è O(x ) ; pertanto l’integrale converge assolutamente. Osserviamo pure che sen x + cos x = 2 sen x + π/4
e quindi l’integrale cercato I è uguale a
√ +∞ i π/4 ix
Z e e
I = 2 Im V.P. dx .
2 2
(4x + π) (x + π )
−∞
Equivalentemente, troviamo I = Re I + Im I , dove
1 1 +∞ ix
Z e
I = V.P. dx .
1 2 2
(4x + π) (x + π )
−∞ −π/4
Notiamo che l’integrale I è inteso nel senso del valor principale, poiché per l’integrando il punto è un infinito
1
del primo ordine (non piú discontinuità eliminabile). Calcoliamo dunque I . A tal fine consideriamo la funzione
1
ausiliaria iz
e .
f (z) = 2 2
(4z + π) (z + π )
−π/4 ±π
Essa f ha poli semplici nei punti e i , quindi I = 2π i R[π i] + π i R[−π/4] . Essendo
1 √
−π
iz ix −
2
e e 2 (1 i)
e
R[π i] = = = ,
, R[−π/4] = 2 2 2
2z (4z + π) 2π i (4π i + π) 4 (x + π ) 17π
z=π i z=−π/4
abbiamo √ √
−π −π
− −
e 2 2 (1 i) e (1 4 i) 2 2 (1 + i)
I = + i = +
1 π (1 + 4 i) 17π 17π 17π
e quindi l’integrale cercato è √ √ √
−π −π −π
− −
2 2 + e + 2 2 4e 2 3e
4
I = = .
17 π 17 π
Ex. 18l) L’integrale è assolutamente convergente, poiché l’integrando è continuo in ed infinitesimo di ordine 3
R
→ ∓∞
per x . Inoltre +∞ +∞ +∞ +∞
Z Z Z Z
x + cos x x cos x cos x
I := dx = dx + dx = 0 + dx ,
4 4 4 4
x + 4 x + 4 x + 4 x + 4
−∞ −∞ −∞ −∞
j z
e
4 ∈
essendo x/(x +4) funzione dispari. Consideriamo la funzione ausiliaria f (z) = , che per z = x ha parte
R
4
z +4 √
4 4 ,
reale coincidente con l’integrando dell’ultimo integrale. Le singolarità di f sono gli zeri del denominatore, cioè
√ π
π )
( +k
j
vale a dire z = , per k = 0, 1, 2, 3 ; sono poli semplici. Essendo il coefficiente nell’esponenziale nella
2 e 4 2
k −1
definizione di f positivo, consideriamo i poli con coefficiente dell’immaginario positivo z = 1 + j e z = + j .
0 1
Dunque +∞ jx
Z e
dx = 2 π j R[z ] + R[z ] .
0 1
4
x +4
−∞
4 jzk 3 jzk
−4 −z
D’altra parte z = e R[z ] = e /(4 z ) = e /16 , quindi
k k
k k −1 −1
1 + j 1 + j + j + j
−1+j −1−j
j(1+j) j(−1+j)
− − − −
R[z ] = e = e , R[z ] = e = e .
0 1
16 16 16 16
Pertanto +∞ jx
Z π π
e −1 −j −1 −j
j j
− −
dx = j e (1 + j) e + (−1 + j) e = e (1 j) e + (1 + j) e
4
x +4 8 8
−∞ π π
−1 −1
j
−
= e Re (1 j) e = e (cos 1 + sen 1) .
4 4
Tale valore è reale (com’era chiaro, essendo il coefficiente dell’immaginario dell’integrando funzione dispari) e quindi
coincide con l’integrale cercato I .
Ex. 18m) La funzione integranda è continua e l’integrale è assolutamente convergente. Osserviamo che, essendo la
funzione integranda pari, risulta +∞ +∞ 2
2
Z Z + cos x
x + cos x 1 x
dx = dx
4 4
1 + x 2 1 + x
−∞
0 2 iz
z + e
Per il calcolo dell’ultimo integrale, scegliamo la funzione ausiliaria f (z) = . La funzione f presenta nel
4
1 + z
i π/4 i 3π/4
semipiano Im z > 0 due poli del primo ordine nei punti e e e , quindi
+∞ 2
Z x + cos x i π/4 i 3π/4
dx = 2π i R[e ] + R[e ] . (11.1)
4
1+ x
−∞ 10
2 iz 4
Ponendo A(z) = z + e e B(z) = 1 + z , abbiamo f (z) = A(z)/B(z) e
√ √ √ √
i π/4 −1/ −1/
ie 2+i/ 2 2−i/ 2
i π/4 −i
i + e i + e
A(e ) + e −i
i π/4 i π/4 i 3π/4 π/4 i π/4
− −R[e
= = ]
R[e ] = e , R[e ] = e =
0 i π/4 i 3π/4 4 4
B (e ) 4e
Pertanto, guardando le parti reali nei due membri della (11.1), pg. 10, troviamo
√ √
+∞ 2 √
Z x + cos x π i
h −1/ 2
√
dx = cos 1/ 2 + sen 1/ 2
1 + e
4
1 + x 2 2
0
Ex. 18n) Osserviamo preliminarmente che l’integrando ha una discontinuità eliminabile in 1 ed è infinitesima a
+∞ di ordine 2 ; pertanto l’integrale è assolutamente convergente. Inoltre, essendo l’integrando una funzione pari,
− ∞,
l’integrale cercato è la metà di quello esteso all’intervallo ] +∞[ . Per calcolare quest’ultimo, consideriamo la
2 iπz
z + e ∈
funzione ausiliaria f (z) = , la cui parte reale per z = x si riduce all’integrando. La funzione f è priva
R
4 −
z 1
di singolarità reali e l’unica singolarità con coefficiente dell’immaginario positivo è un polo semplice in i . Pertanto
+∞ 2 iπz
Z x + e dx = 2πi R[i] . (11.2)
4 −
x 1
−∞
−π −π
3 −
Inoltre R[i] = (−1 + e )/(4i ) = (1 e )/(4i) e quindi, guardando le parti reali in (11.2), pg. 11 (le parti
immaginarie sono nulle, com’è chiaro essendo il coefficiente dell’immaginario dell’integrando una funzione dispari),
troviamo +∞
+∞ −π
2
2 −
Z
Z x + cos π x
x + cos π x 1 1 e
dx = dx = π.
4 4
− −
x 1 2 x 1 4
−∞
0 −1
Ex. 18q) La funzione integranda è discontinua in ; l’integrale è inteso nel senso del valore principale. Per il
iz 3
calcolo, consideriamo la funzione ausiliaria f (z) = e /(1 + z ) . Essa ha tre poli del primo ordine negli zeri del
3 −1 −1
, vale a dire nelle radici cubiche di . Quelli rilevanti per il calcolo sono , sull’asse reale,
denominatore 1 + z
iπ/3
e e , nel semipiano Im z > 0 . Dunque
+∞ iz
Z e i π/3
V.P. dx = 2π i R[e ] + π i R[−1] .
3
1 + z
−∞
iπ/3
−i iπ/3 ie i2π/3
Inoltre R[−1] = e /3 , R[e ] = e /(3e ) , quindi iπ/3 !
+∞ ie
Z cos x + i sen x iπ e π i5π/6
−i −iπ/6+e
i(π/2−1)
dx = e + 2 =
V.P. e + 2e .
3 i2π/3
1 + x 3 3
3e
−∞
Infine, uguagliando i coefficienti delle parti immaginarie nei due membri, abbiamo √
+∞ √ √
Z π 1 π π 1 1
π
sen x − −
3/2 3/2
− − −
sen 1 + 2e sen = cos 1 + e 3 sen cos
V.P. dx =
3
1 + x 3 2 2 6 3 2 2
−∞
Ex. 18r) L’integrale converge assolutamente, poiché l’integrando è continuo in (il punto 1 è una discontinuità
R
2 ∓∞
eliminabile) ed è O(1/x ) , quindi sommabile, intorno a .
j π z
z e ∈
Scegliamo la funzione ausiliaria f (z) = , in modo che, per z = x , l’integrando sia il coefficiente
R
3 −
z 1 √ 2
3 j π k
dell’immaginario di f (x) . Le singolarità di f sono gli zeri del denominatore, cioè 1 = z = e , con k = 0, 1, 2 .
3
k
Sono poli semplici. Essendo il coefficiente nell’esponente positivo, consideriamo i poli con coefficiente dell’immaginario
non-negativo e quindi l’integrale si calcola mediante la formula
+∞ +∞
Z Z
x sen π x
dx = Im V.P. f (x) dx = Im π j R[z ] + 2 π j R[z ] = π Re R[z ] + 2 R[z ] .
I = 0 1 0 1
3
1 + x −∞
−∞
(L’integrale di f (x) va inteso nel senso del valor principale, per la presenza del polo semplice in 1 .) Osserviamo
inoltre che j π z j π zk
z e e
R[z ] = = ,
k 2
3 z 3 z k
z=z
k
jπ −1/3
quindi R[z ] = R[1] = e /3 = e
0 √
√ √
3
1 2
√ √
− −j
jπ +j π 3 3
7
" # !
2 2 3 − −j −
π
1 3 e e 3 j
e 2 6 2
− −
R[z ] = R + j = = = +
1 2 2 3 3 3 2 2
Pertanto √ √
√ √
π π π
3 3
− −
− − −
I = 3e = 1+ 3 e
2 2
3 3 3
11 π
i z
−
i z e 2 ∈
, in modo che, per z = x , il coefficiente
Ex. 18s) Scegliamo la funzione ausiliaria f (z) = R
3 −
z 1
dell’immaginario di f (x) è la funzione integranda. Notiamo che f è olomorfa (ha una singolarità eliminabile)
2
±i π
in z = 1 ; la funzione presenta nelle altre due radici cubiche dell’unità e poli semplici. Essendo positivo il
3
coefficiente nell’esponenziale nella definizione di f , applichiamo il teorema dei residui a f sul semicerchio D di
R
≥
centro 0 e raggio R > 1 formato dai punti z con Im z 0 . Per il teorema del grande cerchio, passando al limite
→
per R +∞ , otteniamo come al solito π
+∞ − x
x sen
Z 2 2
i π i π
2 dx = Im 2 π i R [e ] = 2 π Re R [e ] .
I = 3 3
f f
3 −
x 1
−∞
D’altra parte, π