vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I CASI DI ISOLAMENTO
Ai sensi dell'art.33 l.n.354/1975, l'isolamento continuo, negli istituti penitenziari, è ammesso: quando è prescritto per ragioni sanitarie; durante l'esecuzione della sanzione della esclusione dalle attività in comune; per gli imputati durante la istruttoria e per gli arrestati nel procedimento di prevenzione, se e fino a quando ciò sia ritenuto necessario dall'autorità giudiziaria.
LE LIMITAZIONI DELLA LIBERTÀ PERSONALE
La Costituzione italiana prevede, all'art.13, l'inviolabilità della libertà personale, disponendo che "non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge." Qualsiasi eventuale limitazione, può essere prevista solo in
Casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, e l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. È altresì punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
Lezione 007I NUOVI GIUNTI05. Con la circolare n. 3233/5683 del 30 dicembre 1987, è stato istituito un servizio, denominato "Servizio nuovi giunti", da attivare al momento del primo ingresso in istituto per tutti i detenuti. Nella fase iniziale della carcerazione è, infatti, possibile il verificarsi di reazioni psichiche o comportamentali anomale rispetto ai normali stressanti. Si tratta di reazioni che vengono classificate come "disturbi".
dell'adattamento": reazioni emotive di eccitazione, distruttive, ansiose, depressive. Alcuni tipi di queste reazioni, sia auto che eteroaggressive, sono dovute al clima particolarmente teso dell'ambiente carcerario, ai valori della sottocultura violenta in esso dominanti e, soprattutto, al carico di frustrazione che la carcerazione comporta. Il servizio consiste in un presidio psicologico ed è destinato ai nuovi giunti, intendendosi per tali quei detenuti o internati provenienti dalla libertà. Nei confronti, invece, di coloro che giungono in istituto in seguito a trasferimento o a temporanea assegnazione o per transito, il servizio è attivato solo nel caso in cui, dall'esame della cartella, risulti che questo non è stato espletato nell'istituto di provenienza.
Lezione 00803. LE MISURE ALTERNATIVE
Previste nella legge 354/1975, le misure alternative alla detenzione si applicano nei casi in cui la condanna sia irrevocabile e consentono
al destinatario di espiarla in un contesto diverso dal carcere. La competenza a decidere sulla concessione delle misure alternative è affidata al Tribunale di sorveglianza. Le misure alternative previste dall'ordinamento penitenziario sono la semilibertà, le diverse forme di detenzione domiciliare e di affidamento in prova al servizio sociale.
La semilibertà può essere considerata come una misura alternativa impropria, in quanto, rimanendo il soggetto in stato di detenzione, il suo reinserimento nell'ambiente libero è parziale. La detenzione domiciliare consiste nell'esecuzione della pena nella propria abitazione o in altro luogo di privata dimora, in luogo pubblico di cura, assistenza e accoglienza e, solo in caso di donne incinta o madri di prole di età inferiore ad anni dieci con lei convivente, di case famiglia protette. L'affidamento in prova al servizio sociale è considerata la misura alternativa alla detenzione per eccellenza.
in quanto si svolge totalmente nel territorio, mirando ad evitare al massimo i danni derivanti dal contatto con l'ambiente penitenziario e dalla condizione di privazione della libertà.possono consistere in trattamenti contrari al senso diumanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. E’ sulla base della circostanza, che può essere quella di ‘presunto innocente’ o ‘colpevoledefinitivamente’ che si articola il trattamento che, nel primo caso, si esprime attraverso interventi di sostegno; nel secondo rieducativi.
Il trattamento degli imputati deve essere rigorosamente informato al principio che essi non sono considerati colpevoli sino alla condanna definitivae deve essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto delle dignità della persona. Il trattamento è inoltre improntato ad assolutaimparzialità, senza discriminazioni in ordine a nazionalità, razza e condizioni economiche e sociali, a opinioni politiche e a credenze religiose. Neiconfronti dei condannati deve essere attuato un trattamento rieducativo che tenda, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno,
al reinserimento sociale degli stessi.
Lezione 01802. L'INGRESSO IN CARCERE
L'ingresso in carcere è disciplinato dall'art. 94 delle disposizioni attuative del codice penale. Suo presupposto è l'esistenza di un atto motivato dell'autorità giudiziaria nei casi e nei modi previsti dalla legge. L'ingresso in carcere prevede diverse procedure iniziali tra cui l'immatricolazione.
Si tratta di un atto dovuto poiché da questo istante si crea il fascicolo personale della persona reclusa che lo seguirà, anche se trasferito altrove, fino alla scarcerazione. Tale fascicolo, oltre i dati anagrafici, contiene le foto segnaletiche, le impronte digitali nel frattempo acquisite ed eventuali dichiarazioni di problemi con altri detenuti. Queste procedure vengono eseguite dall'Ufficio Matricola dove avviene la perquisizione, con ritiro di orologio, cintura e di tutti gli oggetti di valore, nonché di quelli che richiedono
Particolari controlli. Contestualmente si può chiedere di avvisare i familiari e si possono chiedere informazioni generali sulle procedure del carcere. Le tappe successive prevedono, da parte dell'istituzione, la verifica delle possibilità che la persona ha di affrontare la detenzione e l'individuazione di eventuali problemi di salute, uso di farmaci, o dipendenze, tramite la visita sanitaria obbligatoria e il colloquio con lo psicologo "nuovi giunti" dell'istituto.
Lezione 02204. SEX OFFENDERS
I sex offender non costituiscono una tipologia omogenea di individui. Rientrano nella categoria coloro i quali commettono reati a sfondo sessuale contro qualsiasi essere umano, si tratti di uomini, donne o bambini. Essi sono identificati con l'articolo 609 bis c.p., il quale descrive le tipologie di reato che riguardano la violenza sessuale: "chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o
subireatti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: abusandodelle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto; o traendo in inganno la persona offesa per essersi ilcolpevole sostituito ad altra persona”.Poiché i criminali sessuali sono particolarmente recidivi, la sola detenzione non è certamente una strategia risolutiva. Per questo motivo sono statiproposti diversi progetti di intervento psicologico da applicare durante la fase detentiva. Tali trattamenti non sono ad oggi obbligatori, in quantonon tutti i sex offender decidono di sottoporsi ad intervento terapeutico. Ciò presupporrebbe, infatti, l’ammissione di un problema che lirenderebbe responsabili delle loro azioni. Il trattamento psicologico si basa solitamente su un approccio cognitivo-comportamentale e lavora sia sui comportamenti.disfunzionali che sulle distorsioni del pensiero. L'obiettivo principale è la prevenzione della ricaduta che è molto frequente per questo tipo di reati. Le sedute individuali sono affiancate da interventi di tipo psicosociale, in cui viene coinvolta la famiglia per la migliore riuscita dell'intervento.
Lezione 02501. L'UFFICIO MATRICOLA
Il nuovo giunto viene condotto all'Ufficio Matricola, dove viene aperta una pratica e viene assegnato un numero di matricola. La pratica così costituita, contiene, oltre i dati anagrafici, le foto segnaletiche, le impronte digitali nel frattempo acquisite ed eventuali dichiarazioni di problemi con altri detenuti. Ad essa vengono allegati tutti gli atti che riguardano il detenuto, nonché la posizione giuridica. Nell'ufficio matricola avviene anche la perquisizione, con ritiro di orologio, cintura e di tutti gli oggetti di valore, nonché di quelli che richiedono particolari controlli.
Inoltre, ogni
La comunicazione tra l'autorità giudiziaria e il detenuto avviene attraverso questo ufficio. Nell'ufficio matricola vengono quindi registrati tutti i movimenti.