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Con la configurazione di diametri scelta, i cui valori sono visibili nei file excel relativo ai
risultati ottenuti, si nota che per ogni nodo della rete è verificato il vicolo imposto sul carico
idraulico a eccezione del nodo n34: ciò è dovuto dalla pompa assegnata per il sollevamento
della risorsa idrica dalla falda in quanto la sua prevalenza fornisce un carico idraulico nel
suddetto nodo superiore al carico idraulico massimo consentito. Per ovviare al problema è
stata diminuita la prevalenza della pompa. La nuova curva caratteristica della pompa viene
riportata di seguito: Figura 4 – Curva caratteristica della pompa.
Per quanto riguarda i vincoli sulla velocità di scorrimento in rete si assumono i seguenti valori
limite:
o = 2 ⁄,
rappresenta la velocità massima di scorrimento dell’acqua in rete.
Bisogna sottostare a tale prescrizione in quanto stiamo progettando e simulando la
rete di distribuzione idrica in condizioni di moto permanente;
o ≅ 0,1 ⁄,
rappresenta la velocità minima di scorrimento dell’acqua in rete.
Tuttavia, tale vincolo non è così stringente come la velocità massima, in quanto vi sono
delle situazioni in cui non è possibile ottenere valori superiori. Ovviamente, il
mantenimento delle velocità entro un certo range ci consente di ridurre il tempo di
permanenza dell’acqua nel sistema, che influenza poi le sue caratteristiche qualitative.
Analizzando la configurazione di diametri scelta si nota che la prescrizione relativa alla
velocità massima è verificata per ogni tubazione che compone la rete di distribuzione idrica. La
velocità minima invece risulta non verificata per alcuni rami della rete, ma, poiché per la
configurazione della rete sono stati selezionati i diametri più piccoli compatibili con i vincoli
imposti dei carichi idraulici, non è possibile aumentare ulteriormente la velocità. In molti di
≅ 0,1 ⁄,
questi rami tuttavia la velocità è vicina a e quindi possono essere
considerate accettabili. Completata la configurazione definitiva di progetto, possiamo
calcolare il costo associato alle sole tubazioni adottate che risulta pari a 321586,46 euro.
Simulazione su periodo esteso
La Extended Period Simulation (EPS) ci consente di valutare il funzionamento della rete di
distribuzione idrica nell’arco delle 24 ore, andando a visualizzare come variano le portate e i
carichi idraulici. Essa va a risolvere il sistema di equazioni di continuità e di moto, espresse in
forma matriciale, ad istanti successivi, la cui distanza temporale è costante sull’intero periodo
= 1: 00 ;
di simulazione ed è presa pari risolvendo una successione
di moti permanenti possiamo avere una conoscenza discreta delle variabili. Ad ogni istante il
software va ad aggiornare la actual demand ai nodi sfruttando la curva di consumo giornaliero
(Pattern Demand), mentre i livelli dei due serbatoi rimangono invariati in quanto sono dei
reservoir. Possiamo quindi visualizzare l’andamento della portata nei rami durante il periodo
di simulazione pari a 24 ore; se per esempio consideriamo i rami p10 e p11:
Figura 5 - Andamento portata nelle 24 ore dei rami p10 e p11.
Si può notare che la portata assume anche valori negativi; ciò significa che il ramo considerato è
percorso, durante la simulazione, nella direzione opposta a quella da noi assegnata. Per
quanto riguarda i nodi, possiamo visualizzare la variazione di pressione e di domanda
nell’arco delle 24 ore; se ad esempio consideriamo i nodi n8 e n9:
Figura 6 - Andamento pressione nelle 24 ore nei nodi n8 e n9.
Figura 7 - Andamento domanda nelle 24 ore nei nodi n8 e n9.
Si può notare l’andamento speculare della pressione e della domanda, infatti si ha una
⁄
diminuzione del termine in corrispondenza dei picchi di domanda e viceversa. Inoltre, la
variazione della actual demand ovviamente segue l’andamento della curva dei consumi
giornalieri considerata. A questo punto possiamo calcolare l’energia necessaria alla pompa da
pozzo per il corretto funzionamento della rete di distribuzione idrica. In EPANET è presente un
comando che ci permette di ricavare immediatamente il quantitativo di energia assorbita
dalla pompa in una giornata di simulazione.
Analiticamente, questa energia viene calcolata ad ogni intervallo temporale tramite la
seguente formula: ∙ ∙
= ∙ = ∙
1000 ∙ η
Dove:
o rappresenta la input power della pompa;
o è la portata sollevata della macchina;
o è la prevalenza della pompa;
o è il peso specifico dell’acqua;
w
o 0,75;
rappresenta il rendimento della pompa, supposto costante e pari a
o 1 ,
rappresenta il periodo di funzionamento della pompa; esso è pari a in quanto
è coincidente con il time step utilizzato per la simulazione.
Quindi per ottenere l’energia assorbita nell’arco della giornata basta sommare il contributo
relativo alle 24 ore, in quanto si considera un funzionamento costante. Moltiplicando per 365
giorni si ottiene la potenza necessaria per il corretto funzionamento del sistema nell’anno:
= 857,12 ∙ 365 = 312848,8 ∙ ℎ⁄
,
Inoltre, possiamo determinare l’indice di resilienza , che ci consente di valutare la capacità
del sistema di adattarsi a cambiamenti a lungo termine. In particolare, tale parametro globale ci
fornisce la potenza residua della rete ancora dissipabile, che è calcolate nel seguente modo:
∗
∗
−
= = 0,6
∗
Dove: ∗
o rappresenta la massima potenza dissipata internamente alla rete di distribuzione
idrica, associata quindi al valore minimo di carico idraulico ai nodi :
,
∗ = − ∙ ∑ ∙
, ,
1
1
∑
= ∙ ∙ è la potenza totale disponibile all’ingresso del sistema, che
viene calcolata considerando la portata e il carico idraulico dei due serbatoi presenti,
mentre è la water demand ai nodi della rete;
,
∗
o è la potenza dissipata internamente al sistema in un dato istante, che in tal caso
facciamo riferimento al momento di massima richiesta idrica:
∗ = − ∑ ∙
,
è il carico idraulico ai nodi nell’istante di massimo consumo.
Il valore dell’indice di resilienza ottenuto per la rete in esame è piuttosto elevato, ciò implica
che la rete presenta una buona capacità di adattarsi a differenti situazioni.
Analisi della qualità dell’acqua distribuita:
La qualità dell’acqua è legata al tempo di permanenza in rete, alla concentrazione delle
sostanze reagenti presenti al suo interno e alla miscelazione di differenti risorse idropotabili
all’interno del sistema. Questi aspetti possono essere valutati accoppiando alla EPS il modello
della qualità dell’acqua, considerando una durata di simulazione superiore alle 24 ore ed un
time step di qualche minuto; in tal caso la total duration è pari a 48:00 ore ed il quality time
step è di 00:05. L’analisi del tempo di permanenza dell’acqua in rete (age), è legato
unicamente ad aspetti idraulici quali portata e velocità di scorrimento, che sono ottenuti dalla
simulazione su periodo esteso. Quindi la Age analysis ci consente di valutare l’evoluzione del
tempo di permanenza dell’acqua in rete su tutto il periodo di simulazione; ad esempio
consideriamo il nodo n8: Figura 8 - Age analysis nodo n8.
Il nodo n8 presenta un tempo di percorrenza ridotto in quanto è un nodo principale. Il picco è
= 0,85 ,
pari a quindi prima dell’ora di massimo consumo. In corrispondenza dell’ora
8,6ℎ 0,05
di massimo consumo il tempo di permanenza scende drasticamente a valori di circa.
Ovviamente all’aumentare dell’età dell’acqua si ha un peggioramento delle caratteristiche
qualitative della risorsa inizialmente immessa nel sistema. Valutando nel complesso la rete:
Figura 9 - Age analysis della rete di distribuzione idrica alle ore 8.
Si nota che i nodi più lontani dai reservoir presentano in media un tempo di permanenza
dell’acqua in rete superiore. La chemical analysis ci permette di valutare il decadimento di una
sostanza reagente all’interno della rete di distribuzione idrica durante l’intera simulazione; nel
nostro caso andiamo ad analizzare il decadimento del cloro. Per prima cosa si va a definire la souce
quality dei reservoir, che rappresenta la quantità di cloro presente nella risorsa immessa nel
0,6 ⁄.
sistema, che è pari a Dopo di che si inserisce il global bulk coefficient, che rappresenta il
coefficiente globale legato alla reazione della sostanza con la massa fluida in movimento, ed il
global walk coefficient, che è un parametro sempre globale che definisce la reazione tra la
sostanza e la parete interna della condotta. Tale analisi ci permette quindi di valutare il
decadimento del cloro nella complessità del sistema, tuttavia bisogna sempre ricordare che i
parametri sono globali mentre nella rete solitamente sono presenti tubazioni di vari materiali,
posate in diversi momenti e percorse nel tempo da acque con qualità differente, per cui la
calibrazione dei parametri è piuttosto complessa. Consideriamo ad esempio l’andamento della
concentrazione di cloro nel tempo in corrispondenza del nodo n8, il quale presenta un tempo di
permanenza molto piccolo: Figura 10 - Chemical analysis nodo n8.
In cui si nota, come ci si poteva aspettare, che il decadimento della concentrazione del cloro
è abbastanza ridotto in quanto è strettamente correlato all’età dell’acqua in rete. Valutando nel
complesso la rete di distribuzione idrica:
Figura 11 - Chemical analysis della rete di distribuzione idrica alle ore 8.
Si nota che il decadimento del cloro è superiore sempre nei punti più lontani dagli accumuli,
che presentano elevati tempi di permanenza dell’acqua in rete.