vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Mercurio (Hg
12. )
Sono operative cinque nuove stazioni fisse di monitoraggio in Sicilia della qualità dell’aria
posizionate negli agglomerati IT1901 (Termini Imerese e Partinico), IT1900 (Trapani ed Enna) e
IT1902 (Misterbianco), oltre alle stazioni delle principali città siciliane ( Palermo, Siracusa, Catania,
Messina). 6
La qualità dell’aria del Comune di Camporeale è accettabile, complice la bassa intensità di traffico e
la lontananza dai grandi centri industriali. L’unico inquinante dell’aria risulta essere l’ozono (O ).
3
3.3 Acqua
3.3.1 Quadro Normativo di riferimento
Il D. Lgs 152/06, nell’allegato 1 “Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli
obiettivi di qualità ambientale” definisce, per diverse categorie di corpi idrici, i criteri che devono
essere soddisfatti per l’inclusione degli stessi nella categoria dei corpi idrici significativi.
Secondo il seguente allegato sono significativi almeno i seguenti corpi idrici:
• Tutti i corsi d’acqua naturali di primo ordine (cioè quelli recapitanti direttamente in mare) il
2
cui bacino imbrifero abbia una superficie maggiore di 200 km ;
• Tutti i corsi d’acqua naturali di secondo ordine (cioè quelli recapitanti direttamente in un
corso d’acqua di primo ordine) il cui bacino imbrifero abbia una superficie maggiore di 400
2
km ;
• I laghi naturali avente superficie dello specchio liquido, riferita al periodo di massimo invaso,
2
pari a 0,5 km o superiore;
• 2
I corpi idrici artificiali (invasi) aventi superficie dello specchio liquido pari a 1 km o
3
superiore oppure aventi volume di invaso almeno pari a 5 Mm ;
• Le acque di transizione, comprendenti le lagune, i laghi salamastri e gli stagni costieri;
• Le acque marine costiere comprese entro la distanza di 3000 metri dalla costa e comunque la
batimetrica dei 50 metri;
• Non sono significativi i corsi d’acqua che per motivi naturali hanno avuto portata uguale a
zero per più di 120 giorni l’anno, in un anno idrologico medio.
3.3.2 Acque superficiali
Nel territorio di appartenenza al Comune in questione ovvero Camporeale non sono presenti acque
superficiali; intorno al territorio comunale sono presenti alcuni bacini idrografici di cui il Comune
usufruisce in parte. I bacini idrografici in questione sono quello dello Jato e quello del Belice le cui
2 2
superfici coprono rispettivamente 193,263 Km e 955,298 Km . Il bacino Jato rappresenta una risorsa
vera e propria per il Comune di Camporeale come vedremo in seguito ( par. 3.4.2 Assetto
idrogeologico)
3.3.3 Acque sotterranee 7
Per quanto riguarda le acque sotterranee vale lo stesso discorso delle acque superficiali; non esistono
grandi bacini idrografici sotterranei; il Comune di Camporeale usufruisce prevalentemente dalle
acque provenienti dalla Contrada Figurella, che consistono in pozzi sotterranei.
3.4 Suolo
Quadro normativo nazionale
Con la L. 183/89 viene avviato un profondo processo di riorganizzazione delle competenze in
materia di gestione e tutela del territorio, con la ripartizione dei compiti e dei poteri tra Stato,
Autorità di bacino, Regioni e Comuni.
Il carattere di riforma di tale legge è riconoscibile in diversi aspetti: tra le novità più incisive vi è
sicuramente la scelta dell’ambito territoriale di riferimento per lo svolgimento delle attività di
pianificazione e programmazione in materia di difesa del suolo.
Applicazione della normative alla Regione Sicilia
Con Decreto 4 luglio 2000, n. 298, l’Assessore Regionale del Territorio e Ambiente ha adottatato il
Piano Straordinario di bacino per l’assetto idrogeologico, ai sensi del comma 1 bis del D.L. n.
180/98. Nel Piano sono state individuate le aree a rischio “elevato” per frana e inondazione su
cartografia in scala 1:50.000. In tali aree sono state adottate le misure di salvaguardia transitorie
comportanti limitazioni d’uso al fine di mitigare le condizioni di rischio.
3.4.1 Geologia
La storia della Sicilia è molto complessa, sia per la sua collocazione in un’area del Mediterraneo che
è caratterizzata da un’estrema mobilità tettonica, sia per le caratteristiche sedimentarie delle rocce
depositatosi in differenti domini paleogeografici, sia per le vicissitudini tettoniche che si sono
succedute dal Paleozoico superiore al Quaternario. Le formazioni litologiche presenti in Sicilia
possono essere raggruppate, sulla base delle caratteristiche petrografiche, sedimentologiche,
tessiturali, in diversi complessi litologici. Il comune di Camporeale approssimativamente appartiene
al complesso argillo-marnoso. In queste aree si ha la maggiore distribuzione di dissesti,
prevalentemente colamenti, in minor misura scorrimenti rotazionali e fenomeni di erosione
concentrata. Da segnalare la connessione tra processi gravitativi e dinamica fluviale: in taluni casi,
l’accumulo del materiale franato sui corsi d’acqua ne ha provocato la deviazione e addirittura lo
sbarramento.
3.4.2. Assetto idrogeologico
- Analisi del bacino del Fiume Jato 8
Il territorio comunale di Camporeale è compreso nel bacino del F. Jato per una piccola porzione e
ricade nel settore meridionale di questo. La morfologia del territorio è caratterizzata da rilievi
collinari di natura arenaceo-conglomeratica e/o argillosa. Nell’area in esame sono stati censiti n. 6
dissesti (Tab. 2.3).
Tabella 2.3 - Numero e superficie dei dissesti nel comune di Camporeale
3.4.3 Aree a rischio desertificazione
Analisi del bacino del Fiume Jato
Il censimento dei fenomeni franosi presenti nell’intero bacino ha portato alla individuazione di n. 115
dissesti. Di ogni dissesto censito è stata definita la pericolosità, calcolata sulla base delle linee
guida dell’A.R.T.A.. In particolare, sono state classificate le seguenti zone per ciascun grado di
pericolosità:
- Area a pericolosità molto elevata (P4) N. 4 per una superficie complessiva di 9.69 Ha;
- Area a pericolosità elevata (P3) N. 12 per una superficie complessiva di 48.39 Ha;
- Area a pericolosità media (P2) N. 63 per una superficie complessiva di 365.05 Ha;
- Area a pericolosità moderata (P1) N. 35 per una superficie complessiva di 190.43 Ha;
- Area a pericolosità bassa (P0) N. 1 per una superficie complessiva di 2.75 Ha.
Nella Figura 2.3 è stato elaborato un grafico in cui viene rappresentata la distribuzione percentuale
della pericolosità nell’intero bacino sia relativamente al “numero” di aree coinvolte che alla
superficie delle stesse. 9
Nel territorio del comune di Camporeale nell’ambito dei 6 dissesti censiti, sono state individuate 2
classi di pericolosità. In particolare:
- N. 3 aree ricadono nella classe a pericolosità media (P2) per una superficie complessiva di 7.06 Ha;
- N. 3 aree ricadono nella classe a pericolosità elevata (P1) per una superficie complessiva di 5.35Ha;
In relazione alla determinazione delle classi di rischio sono state individuate n. 7 aree a rischio di cui:
- N. 6 aree a rischio medio (R2) per una superficie complessiva di 2338.7 mq;
- N. 1 aree a rischio elevato (R1) per una superficie complessiva di 417.5 mq;
Nelle aree a rischio R2 ricadono i seguenti elementi vulnerabili: strade provinciali,strada comunale,
case sparse.
L’area a rischio R1 caratterizza un laghetto collinare. 10
3.5 Popolazione e salute umana 11
3.5.1 Inquinamento acustico
La Legge Quadro sull’inquinamento acustico n. 447/95 del 26 ottobre 1995 ha stabilito i principi
fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno ed abitativo all’inquinamento acustico; le
strategie di azione atte a raggiungere i suddetti obiettivi si sviluppano secondo le finalità della norma
su un doppio binario, vengono previste attività di “prevenzione ambientale” (classificazione acustica
del territorio comunale, valutazioni di impatto acustico), ed attività di “protezione ambientale”
(monitoraggio dei livelli di inquinamento acustico, piani di risanamento).Nella Legge Quadro viene
individuato un sistema pubblico – privato nel quale per ogni soggetto (Stato, Regioni, Province,
Comuni, Privati), vengono definite le competenze e gli obblighi in materia. Attualmente sul territorio
regionale le possibilità di un’azione incisiva di tutela sono fortemente limitate dalla mancanza della
Legge regionale prevista dall’art. 4 della Legge Quadro; provvedimento che secondo il dettato della
norma nazionale deve individuare tra l’altro, i criteri sulla base dei quali i comuni possano assolvere
all’obbligo della classificazione del territorio comunale, stabilito dall’art. 6 della stessa norma.
In quanto il Comune di Camporeale si trovi in una posizione “tranquilla”, lontana dal traffico dei
trasporti e dal traffico veicolare gode di un inquinamento acustico ridotto. La densità di popolazione
è bassa e vi è una bassa concentrazione di attività commerciali e industriali; la linea ferroviaria è
inesistente.
3.6 Energia
La Regione Sicilia, ha recepito i dettami delle direttive CE e della normativa nazionale approvando
con Delibera di Giunta Regionale n°1 del 3 Febbraio 2009 e successivo decreto di emanazione il
Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana (PEARS).
Nel Comune di Camporeale è presente una centrale eolica di cui possiamo vedere i dettagli nella
seguente tabella: 12
Si parla molto di questa centrale eolica, soprattutto della sua attività; probabilmente ne verranno
attivate altre nella zona visto il buon funzionamento. Oltre a questa centrale sono utilizzati a livello
di energia nel Comune di Camporeale numerosi pannelli solari.
3.7 Rifiuti
Per quanto riguarda i rifiuti c’è una vera e propria confusione da cui uscirne sembra ormai un sogno
mai realizzabile. Questo tema riguarda non solo il Comune di Camporeale ma addirittura tutta ’Italia.
L’emergenza rifiuti è scattata da un pezzo e ogni giorno si discute come risolvere la questione. Sono
stati realizzati piani e decreti per cercare di migliorare la situazione, ma non si capisce ancora oggi
dove vengono portati i rifiuti appartenenti al Comune di Camporeale. Quel che si sa è che era stata
approvata una proposta per costruire una discarica all’interno del territorio comunale, ma fin ora non
è accaduto nulla di concreto. I rifiuti di Camporeale vengono recapitati alla discarica di Siculiana o
alla discarica di Partinico; in quest’ultima è capitato che i cancelli sono rimasti chiusi in modo da
non far entrare i camion carichi così come nella discarica di Bellolampo.
3.8 Mobilità e trasporti
Il comune di Camporeale non è collegato con autostrade e con linee ferroviarie. Sono presenti invece<