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Atman

Più piccolo del piccolo e più grande del grande: non è spaziale, nè temporale. L'

è al di là della catena samsarica (di morte e rinascita), quindi colui che capisce ciò

(jnana-yoga) si libera dall'angoscia.

Struttura dell'anima (buddhi),

- l'auriga del carro è l'intelletto il primo momento conoscitivo (quando si

realizza qualcosa) (manas),

- le redini sono la mente cioè il "sensorio comune", ciò che collega le

percezioni sparse che vengono mandate dai sensi

- i cavalli sono i sensi, divisi in cinque sensi di azione (andare, prendere, parlare,

avere rapporti sessuali, defecare) e cinque di percezione (vista, gusto...)

- il carro è il corpo Atman

- il padrone del carro è l' : sta seduto e non fa niente, non è soggetto di azione

(karman) l'Atman,

Per isolare si può provare a fermare le azioni del resto della scena: bloccare i

cavalli e le redini, silenziare...Questo è il principio dello Yoga ("controllo" o "unione").

Tutta l'immagine serve a sottolineare l'unità psicofisica tra anima e corpo, l'unico

l'Atman.

elemento a rimanere in disparte è

Nella catena samsarica tutti gli elementi sono coivolti (mente, corpo, intelletto,

l'Atman. l'Atman,

sensi...), tranne E' quindi essendo l'unico elemento che permane,

che si trasmette da una vita all'altra? Possibile.

Il "fruitore" è il complesso psicofisico (anima, sensi, mente) ed è connesso all'Atman.

Testo 4: immagine dei due uccelli, uno mangia la bacca (rappresenta il fruitore),

l'altro guarda (rappresenta l'Atman). Essi sono una cosa sola, ma non si sa bene in che

relazione siano.

bukti mukti

La (fruizione del mondo) è contradditoria alla (liberazione dalla

catena samsarica): finchè fruisci del mondo, siano azioni buone o cattive, non ti

libererai mai della catena. Per liberarsi bisogna controllare la "città dalle undici porte"

(i dieci sensi più la mente), bisogna liberarsi dalla fruizione del mondo.

Shramani Brahmani

e

Shramana "shram", shramana

- : fare uno sforzo. Gli quindi sono considerati "gli

asceti", "quelli che si sforzano". Il termine "shram", spostandosi verso il Nord, si

sarebbe trasformato fino a costituire il termine "sciamano".

shramana

Gli fanno un percorso per raggiungere quel luogo metafisico al di là della

vita e della morte, non conducono una vita ordinaria, spesso diventano asceti

itineranti, eremiti o monaci mendicanti. Ajtvika, Jaina, Buddhisti: principali esponenti

shramanica.

della tradizione

Brahmana

- , invece, cercano di raggiungere anche loro questo stato di benessere

puro, ma vivono una vita ordinaria, spesso hanno una famiglia, appartengono alla

classe sacerdotale e sono i difensori assoluti del Veda.

2. Alberto Pelissero - Come scrivere un manuale di filosofie dell'India oggi?

- Robert Irwin, "Lumi dall'Oriente" (perfetta antitesi ad "Orientalismo" di E.Said)

- Immaginare il pubblico del proprio testo e scrivere di conseguenza

- Scegliere una bibliografia adatta da annettere al proprio libro (ogni presentazione del

pensiero indiano, a seconda di come sia presentata e strutturata, riflette un giudizio

specifico sul pensiero)

- Ripartizione dei sei sistemi filosofici indiani: non è oggettiva, si impone sulla realtà

schematizzandola e, a volte, deformandola (es. R.Perrett, "An introduction to indian

philosophy": testo che prescinde dalla suddivisione classica nei sei sistemi)

- Come presentare i sistemi? Una possibilità è quella di presentare prima la corrente

filosofica più lontana dal pensiero dell'autore, poi quelle un po' meno lontane, poi

quelle più vicine, poi quella dell'autore. Questo tipo di impostazione prende il nome di

"inclusivismo": l'autore include anche le posizioni più lontane nella propria visione ed

interpretazione. La critica su questo metodo dice che, cos' facendo, l'autore non

include una visione aliena, ma la deforma e la presenta paragonandola e facendo

riferimento alla propria corrente di pensiero (accusa di essere presentazione non

oggettiva - può esistere una presentazione oggettiva? -). Questa soluzione cambia il

nome da "inclusivismo" a "prospettivismo": vedere i sistemi e collocarli da una certa

prospettiva. "Darshana": sistemi filosofici indiani, "visioni", "punti di vista". "Teoria":

dalla radice greca "orao", vedere. Perchè tutti i sistemi classificatori si basano sulla

vista, sulla conoscenza visiva? E' questa l'unica forma di conoscenza e di strutturare

una presentazione delle filosofie indiane?

- L'approcio inclusivista non è sufficiente: non mostra le profonde differenze e

opposizioni tra le varie correnti di pensiero. Si arriva quindi a presentare le varie

filosofie in tutte le loro diversità e asprezze reciproche

- Attenzione per il linguaggio: in India le scienze hanno un'impostazione linguisitca (in

Occidente hanno un impianto matematico, logico), la parola "grammatica" in sanscrito

si dice come "filosofia del linguaggio"

3. Jainismo karman

Processo di eliminazione del karman.

Jiva, ossia un elemento vivente individuale che è ricoperto dal Bisogna

karman

eliminare la "crosta" di per far tornare il Jiva alla sua purezza originaria.

karman?

Ma come si fa ad eliminare il Non posso eliminarlo con l'agire, perchè

karman.

produrrei altro Si può raggiungere però un rovesciamento del meccanismo del

karman: karman

posso accumulare talmente tanto che ad un certo punto, anzichè

aggiungersi, esso inizierà a togliersi. karman?

Come si può invertire il corso del Abbracciando la non violenza,

agendo senza la minima intenzione di nuocere a qualcun altro (es. quelli che girano

con una mascherina e una scopetta in mano per non ingerire o calpestare insetti; è un

problema anche vestirsi e mangiare senza nuocere a nessuno). Una delle soluzioni

jaina,

riguardo il cibo, nel mondo è quella del non cibarsi: per non compiere azioni

karman),

contro altri esseri viventi (e quindi liberarsi del si fa a meno di mangiare. Ma

gli esseri viventi sono tutti uguali e hanno tutti lo stesso diritto? Solo le piante godono

di uno statuto un po' inferiore, situazione a confine tra l'oggetto e l'essere vivente. Ma

proprio per le sue caratteristiche (è un essere vivente ma non si muove, è quieta, non

nuoce a nessuno), spesso la pianta è adottata come modello di perfezione.

jainismo brahman

Per il non esiste il , l'assoluto, lo stato superiore. L'individuo, il

jiva, è già fondamentale di per sè. Non c'è alcun concetto di Dio, di ulteriorità.

Esiste solo lo stesso ciclo samsarico di vita e rinascita.

Jina jainismo,

: il vincitore della catena samsarica, il fondatore del colui che ha

interrotto la catena samsarica, è considerato onniscente (è quindi l'unica figura simile

a un dio).

jaina

I sono ancora presenti oggi in India, anche se in un numero molto ridotto. La loro

jaina,

tradizione nasce intorno al I millennio a.C., nella storia indiana si hanno sovrani

jainismo,

divisioni in due gruppi all'interno del produzione immensa di testi filosofici

(che sostengono il "multilateralismo", ossia la perenne conoscenza parziale della

realtà cui l'uomo è destinato), grande produzione di favolistica.

4. Buddhismo

Siddhartha è un personaggio storico, di famiglia principesca. Dopo aver avuto un

figlio e un harem conobbe esperienze di dolore, morte, sofferenza. Decide quindi di

intraprendere una via di ascetismo insieme ad un gruppo di "shramana", uomini che

non agiscono (tendono a non mangiare, non lavarsi, gli uccelli nidificano nei loro

capelli...). Siddhartha, che faceva parte di questo gruppo, un certo giorno decide di

distaccarsi dai shramana, considerati automaceratori, decide di andare al fiume a

lavarsi e accetta anche una ciotola di riso offertagli da una donna. Ritenuto traditore

dai shramana. Siddhartha si allontana e arriva sotto un albero, dove riceverà la

famosa rivelazione. Questo momento è noto come "il risveglio" e lo stesso

Siddhartha viene soprannominato "Buddha", "lo svegliato".

Primo discorso del Buddha (vedi testo):

- Pubblico: gli ascoltatori sono proprio quei compagni che l'avevano ritenuto traditori

- Contenuto: Buddha invita a compiere un "cammino di mezzo", nè ascesi nè

piacere, non vuole gli estremi di desideri bassi nè di automacerazione ascetica

nibbana

- Obiettivo: il cammino di mezzo conduce al " " (nirvana), corrispondente alla

mukti (uscita dalla catena samsarica)

- Come? In cosa consiste la via di mezzo? Nell' "ottuplice sentiero": otto azioni

"rette" che conducono al nirvana

Quattro nobili verità

Il Buddha è come un medico: deve diagnosticare la malattia, trovare la causa, dire se

è curabile o no, dire come si cura

dukkha

1. La malattia: " ", sofferenza e frustrazione (nascita, vecchiaia, malattia, non

soddisfare un desiderio, separazione da ciò che è piacevole), "i cinque aggregati

dell'attaccamento (i cinque aspetti della personalità, noi siamo questi cinque aspetti e

niente altro, non si parla di atman) sono dolore"

2. La causa della malattia è la sete (sete di desiderio, sete di esistenza o sete di

non esistenza), la sete non è desiderio, è qualcosa di molto più profondo. La sete non

è libido, non è bramosia, è ancora più elementare, la sete è inestinguibile (un

desiderio invece si può reprimere e quindi estinguere almeno parzialmente), è una

perenne tensione interna verso l'esistenza, verso il desiderio o verso la non esistenza

(sete di non esistere è quella di chi si automacera)

3. E' curabile? Per il Buddha la sete è curabile (è la cessazione della sete, il distacco

dalla sete, l'abbandono della sete, la rinuncia della sete, la liberazione dalla sete, la

non dipendenza dalla sete)

4. Come? Con il sentiero a otto membri o "ottuplice sentiero": retta visione, retta

intenzione, retta parola, retta azione, retto modo di vivere, retto sforzo, retta

consapevolezza, retta concentrazione.

Questo sentiero può essere diviso in tre parti:

- Visione, intenzione e parola: come io vedo le cose e le presento attraverso

l'intenzione e la parola

- Azione, modo di vivere: dopo aver vist

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/17 Filosofie, religioni e storia dell'india e dell'asia centrale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Calgaro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofie dell'India e dell'Asia Orientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marchignoli Saverio.