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Depuis le titre du livre on sait que Giorgio

Vasari était peintre, qu’il venait d’Arezzo

(Toscane) et le thème de son oeuvre. Le Vite

• Dédié à Cosimo I de’Medici

• Chef d’oeuvre historiographique de tout les temps

• Début de la rédaction: 1546

• Nos connaissances de la Renaissance florentine sont dues à ce livre

• Michelangelo: modèle pour Vasari, en particulier pour ses théories

• Attribution à Florence de la renaissance moderne de l’art, qui culmine avec Michelange,

qui est defini comme «génie florentin et le plus grand auteur romain, seul vivant digne de

figurer entre les innovateurs»

• 2 editions Quelques descriptions linguistiques

• Fiorenza vs Firenze Vasari: on voit qu’il utilise les deux

« Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande

che per mare e per terra batti l'ali, Ҫ

termes pour designer la ville. a donne

e per lo 'nferno tuo nome si spande! » une idée de période de changement.

(vv. 1-3)

Chant XXVI de l’Enfer de Dante Alighieri

Sei poeti toscani (1544);

Minneapolis, Institute

of Art Style du livre

• Ecrit entre des nouvelles et traité, deux style courant à cette époque; p.ex «Decameron»

de Boccaccio et «Le Prince» de Macchiavelli

• Vite divisé en 3 en siècles: XIV, XV, XVI

• Vasari y voit un climax des arts (peinture, sculpture et architecture)

• Départ de Cimabue et on arrive jusqu’à Michelangelo, qui est consideré comme l’apogée,

après lequel il y a que le declin

• À chaque âge il correspond un style (manière)

Période historique

Pour l’Italie c’est une période historique difficile, en

particulier pour la tranquillité géopolitique

Il y avait toujours des intérêts entre les seigneurs et les

royaumes

La conoscenza storica, De Bernardi et Guarracino

Giotto (1266 – 1336)

Né a Vespigiano

Histoire de Cimabue

Histoire du Pape Benedict IX (cercle)

Amitié avec Dante (qui cite Giotto dans le

Purgatoire de la Divine Comedie) Portrait de Giotto,

anonyme du XVI

siecle, Louvre

La Basilique de Assisi

«…, si condusse in Ascesi, città dell’Umbria, essendovi chiamato da Fra Giovanni di Muro

della Marca, allora generale de’Frati di San Francesco; dove, nella chiesa di sopra, dipinse a

fresco, sotto il corridore che attraversa le finestre, dai due lati della chiesa, trentadue storie

della vita e fatti di San Francesco, cioè sedici per facciata, tanto perfettamente, che ne

acquistò grandissima fama…» La Prêche aux

Oiseaux, Giotto,

Basilique St.

Image: Wikipedia François, 1292-6

Michelangelo

Buonarroti (1475-1564)

Né à Caprese, près de Arezzo, d’une famille

florentine

Le père n’était pas content de la passion du fils

pour le dessin

À 14 ans il entre dans la bottega du Ghirlandaio Jacopino del Conte,

Portrait de Michel-

Ange

Michelangelo Buonarroti (suite)

• «Per il che tornato Domenico [Ghirlandajo], e visto il disegno di Michelangelo, disse:

Costui ne sa più di me; e rimase sbigottito della nuova maniera e della nuova imitazione

che del giudizio datogli dal cielo aveva un simil giovane in età così tener; che in vero era

tanto, quanto più desiderar si potesse nella pratica d’uno artefice che avesse operato molti

anni. […] per che in Michelagnolo faceva ogni dì frutti più divini, come apertamente

cominciò a dimostrarsi nel ritratto…»

• «Era talmente la fama di Michelagnolo, per la Pietà fatta, per il Gigante di Fiorenza e per

il cartone [della battaglia di Casina], nota, che essendo venuto, l’anno 1503, la morte di

papa Alessandro VI, e creato Giulio secondo; che allora Michelagnolo era di anni

ventinove in circa, fu chiamato, con gran suo favore, da Giulio secondo, per fargli fare la

sepoltura sua, e per vitatico gli fu pagato scudi cento da’suoi oratori.»

Pietà (1497-99) Fare clic sull'icona per inserire un'immagine

«E gli fe’fare [cardinale Rouano, franzese] una Pietà di

marmotutta tonda: la quale finita, fu messa in San Pietro nella

cappella della Vergine Maria della Febbre …»

«Fra le cose belle vi sono, oltra i panni divini suoi, si scorge il

morto Cristo; e non si pensi alcuno di bellezza di membra e

d’artificio di corpo vedere uno ignudo tanto ben ricerco di

muscoli, vene, nerbi, sopra l’ossatura di quel corpo, né ancora

un morto più simile a quel morto, di quello. Quivi è dolcissima

aria di testa, ed una concordanza nelle appiccicature e

congiunture delle braccia, e in quelle del corpo e delle gambe, i

polsi e le vene lavorate, che in vero si maraviglia lo stupore,

che mano d’artefice abbia potuto sì divinamente e

propriamente fare in pochissimo tempo cosa si mirabile; che

certo è un miracolo che un sasso, da principio senza forma

nessuna, si sia mai ridotto a quella perfezione, che la natura a

fatica suol formare nella carne. Poté l’amor di Michelagnolo, e

la fatica insieme in questa opera tanto, che quivi (quello che in

altra opera più non fece) lasciò il suo nome scritto attraverso in

una cintola che il petto della Nostra Dama soccinge…»

La Pietà, Michelangelo, Basilique

de St. Pierre, Vatican

Conclusion: points différents dans la narration

entre Giotto et Michelangelo

Giotto Michelangelo • Longue histoire

• Courte histoire • On s’aperçoit que l’auteur (Vasari) a écrit un petit peu par ouï-dire et beaucoup par temoignage direct

• On s’apercoit que les temoignages sont beaucoup par ouï-dire, pas par temoignages directe (les deux artistes se connaissaient)

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
19 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Babi9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Valterio Aurelia.