Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
Fotografia intimista Pag. 1 Fotografia intimista Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fotografia intimista Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fotografia intimista Pag. 11
1 su 11
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Nel 1988 una mostra“At Twelve” (1988) mette in scena ragazze adolescenti mostrandone i

cambiamenti fisici, la maturazione, le inquietudini e le speranze, scaturendo critiche.

Nel 1992 “Immediate Family” scatenò un vero e proprio pandemonio di polemiche. In quest’opera

Sally ha mostrato i suoi figli, in bilico fra infanzia ed adolescenza, per lo più nudi e ritratti in contesti

naturali e familiari. La società “perbenista” e “benpensante” le si è rivoltata contro additandola

come madre snaturata, una madre che espone i suoi figli piuttosto che proteggerli, sfruttandoli per

tornaconto personale.

Dopo una serie di pubblicazioni sui suoi vecchi lavori, il 2003 la vede protagonista di un nuovo

progetto “What Remains” avente a che vedere con la decadenza, la decomposizione ed il legame

fra morte e natura.

Il suo lavoro sulla famiglia, sul tempo, sulla decadenza e la morte continua nel progetto “Proud

flesh” che la sta impegnando attualmente, avente come soggetto, suo marito, affetto da distrofia

muscolare.

Affinità e differenze fra Nan Goldin e Sally Mann

Osservando l’operato delle due artiste ho riscontrato delle affinità concettuali e delle differenze

soprattutto tecniche: entrambe lavorano all’interno di una sfera intima e personale, in entrambi i

casi c’è un inquietudine, se vogliamo data dal senso di instabilità del futuro; nel caso di Sally Mann

c’è forse una maggiore speranza e illusione data dall’età dei soggetti che devono ancora entrare

del tutto nell’età adulta, del caso di Nan Goldin più che speranza c’è rassegnazione, essendo i

soggetti già adulti e quindi immersi in un mondo fatto di difficoltà esistenziali e fisiche. Il presagio

della morte è presente in entrambi i casi, nel caso di Sally Mann è celato nel racconto della

crescita di questi bambini e del conseguente invecchiamento del genitore che adesso li osserva,

un giorno non lo farà più, mentre con Nan Goldin è più diretto nelle crude immagini di droga e Aids.

Per quanto riguarda le immagini e la tecnica, Nan Goldin è senza dubbio più diretta, i suoi scatti

sono più crudi, sporchi e maleducati, nelle fotografie di Sally Mann c’è un senso estetico più

ricercato, e le tematiche sono espresse in un modo molto più velato.

Indietro nel tempo

Jacques Henry Lartigue

Courbevoie, 13 giugno 1894 – Nizza, 12 settembre 1986 un fotografo e pittore francese.

Come già detto, le immagini personali in fotografia sono sempre esistite ma mai del tutto finalizzate

ad essere esposte, un esempio di archivio familiare del passato, che è invece stato

successivamente pubblicato è quello del giovane Lartigue. Egli attua un opera di carattere intimo

che inizia fin da bambino, come un gioco, in modo amatoriale. Il suo tema preferito era il

movimento, infatti mette in posa i familiari e i parenti in posizioni strampalate, molto moderne per

l’epoca. Ritrae il mondo che gli sta attorno: parenti e amici, e più in generale la quotidianità della

borghesia.

Un altro dei soggetti preferiti da Lartigue è rappresentato dalle eleganti dame a passeggio al Bois

de Boulogne, che inizierà a fotografare a partire dal 1910, all'età di sedici anni. Ed è proprio grazie

a queste immagini che successivamente verrà considerato come uno dei precursori della fotografia

di moda.

Sempre in questi anni inizia a delinearsi la filosofia che poi caratterizzerà non solo la propria arte

ma l'intera sua vita: il culto della felicità, la ricerca di un idillio che non possa essere turbato da

traumi profondi.

La sua opera è molto autobiografica, egli fotografa per se stesso, per costruire il suo album di

famiglia, infatti egli stesso raccoglie le foto in moltissimi album che racconteranno più di 80 anni.

Attraverso le sue foto ci fa entrare nella sua intimità e in quella dei soggetti rappresentati. La

natura autobiografica del suo lavoro è accentuata dal fatto che esiste un diario che egli ha scritto in

cui parallelamente esprime riflessioni e pensieri sulle immagini scattate.

Successivamente la sua attività amatoriale diventa professionale tanto da realizzare ritratti di

personaggi famosi. Era più che altro riconosciuto come pittore, il suo lavoro è stata scoperto

quando era già grande. Dopo la seconda guerra mondiale le foto di Lartigue diventano sempre più

diffuse, soprattutto sulla stampa cattolica

Nel 1963 allestisce la prima mostra fotografica personale al Museum of Modern Art di New York ,

nel 1966, in concomitanza con una mostra al Photokina di Colonia, pubblica l'Album de Famille.

Tale opera, divulgata in tutto il mondo, rappresenterà la consacrazione del Lartigue fotografo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Parnazzus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e storia della fotografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Accademia delle Belle Arti di Firenze - LABA o del prof Cardillo Carmen.