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FORME DI MERCATO
Concorrenza perfetta
Esistono varie forme di mercato, la più semplice è detta Concorrenza perfetta.
Nel mercato di concorrenza perfetta sono presenti molte imprese e nessuno ha il
potere sul prezzo, nessuno può decidere di fissare il prezzo, perche il prezzo è
dato, per questo le imprese che operano in concorrenza perfetta sono detta
“price taker”.
Le caratteristiche della concorrenza perfetta sono:
Presenza di una moltitudine di imprese
• Omogeneità del prodotto
• Perfetta informazione
• Assenza di barriere all’entrata
• I venditori agiscono indipendentemente
•
Ogni imprese dunque deve solo decidere quanto produrre, quanto al prezzo,
sarà quello di mercato (price taker). La domanda del prodotto dell’impresa è
infinitamente elastica (orizzontale, parallela all’asse delle ascisse, graficamente)
e i beni offerti dai vari venditori sono sostituibili tra loro. Se il prezzo è dato, il
ricavo totale ( RT ) cresce proporzionalmente alla quantità venduta, il ricavo
medio e marginale sono costante come il prezzo ( RM = P ). La massimizzazione
del profitto è l’obiettivo dell’impresa.
P
RT = 500 (PxQ)
RT’ =510
Ricavo totale = 10
ΔRT
10 MR = 10 = P
50 51 Q
Il Ricavo marginale (RM) ci dice come varia il ricavo totale al variare di una unità
della quantità prodotta. L’incremento della quantità prodotta comporterà anche
un aumento dei costi di produzione, quindi una variazione al costo marginale
(MC)
Se RM>MC, l’aumento della quantità aumenta il profitto
Se RM<MC, l’aumento della quantità ridurrà il profitto
Se RM = MC, il profitto è massimo
Qualunque sia il prezzo (P), l’impresa sceglie un livello di quantità (Q1 nella
figura seguente) in corrispondenza del quale P=MC
IMPRESA SETTORE
Profitto
MC
AC
P D = RM = P
Q1 Q
I Ricavi totali sono dati dall’area del quadrato che ha come base Q1 e come
altezza P, il profitto invece è rappresentato dal rettangolo tra la curva di costo
medio e la retta del prezzo. Nel caso in cui il prezzo fosse al di sotto del AC, vi
sarà una perdita, e l’impresa potrebbe sospendere la produzione
temporaneamente, a causa dei costi fissi già sostenuti.
Il prezzo di mercato si forma, dall’incotrno tra domanda e offerta ( al livello di
settore), la curva di offerta del settore è costituita dalla somma di tutte le curve
di offerta individuali.
La possibilità del profitto è limitata al breve periodo, in quanto nuove imprese
potranno accedervi, attratte appunto dal profitto, e quindi vi sarà una riduzione
dei prezzi e un aumento di produzione, facendo quindi, graficamente, spostare la
curva di offerta a destra, (Offerta1) e riducendo quindi i profitti.
Offerta
Offerta1
P
P1
Domanda
Q Q1
MONOPOLIO
Il monopolio rappresenta il caso estremo di concorrenza imperfetta, in cui un
solo venditore ha il controllo totale del mercato, ed è “price maker”, cioè può
fissare liberamente il prezzo di vendita del prodotto, o scegliere la quantità da
produrre e lasciare che sia il mercato a decidere il prezzo.
Il monopolio presenta delle barriere all’entrata, diversamente dalla concorrenza
perfetta, tali barriere sono dovute a, per esempio, la detenzione da parte di una
sola impresa del controllo di una risorsa chiave del processo di produzione,
oppure dalla protezione legale (Brevetti, proprietà intellettuale), o ancora dai
costi di produzione troppo elevati per una moltitudine di imprese, costi invece
sopportati da una singola impresa (monopolio naturale) ed infine alla
differenziazione del prodotto, che lo rende unico, o a tattiche aggressive.
Come detto, il monopolista ha il controllo del mercato, può quindi aumentare la
quantità prodotta e venduta e ridurre il prezzo. La curva di domanda, inclinata
negativamente, costituisce l’unico vincolo alla capacità di esercitare il suo potere
di mercato.
Anche per il monopolio il fine è quello massimizzare il profitto, e esattamente
come nella concorrenza perfetta l’ottimo è dato dall’uguaglianza fra il costo
marginale e il ricavo marginale. Ricavo marginale è sempre inferiore al prezzo.
P
MC
Extraprofitto
Pm AC