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FASE II

Obiettivo:-Determinare la migliore tipologia di involucro ai fini di minimizzare le dispersioni termiche, rispettando le

prescrizioni di legge sul comportamento estivo.

-Calcolare le dispersioni termiche e gli apporti gratuiti totali per la configurazione forma-orientamento ottimale (caso 6)

adottando la tipologia di involucro determinata come sopra.

Obiettivo finale della progettazione efficiente, per l’ esercitazione, sarà quello di raggiungere valori di trasmittanza inferiori al

50% dei valori di legge in vigore dal 2010. 2

Il modulo della trasmittanza termica periodica (Y ) deve essere inferiore a 0,12 W/m K per le superfici opache.

ie

Ora sostituendo ai calcoli della fase 1 caso 6 i nuovi valori di U per le superfici opache e i nuovi valori di FS per le superfici

trasparenti si calcola nuovamente il fabbisogno termico totale.

Conclusioni: il nuovo valore del fabbisogno termico globale risulta notevolmente diminuito ed è pari a 6248,42

FASE III

Obiettivo: - per ogni superficie opaca e trasparente dell’ involucro progettato, verificare l’ assenza di condensazione

superficiale.

- per ogni superficie opaca dell’ involucro, verificare l’ assenza di condensazione interstiziale del caso 6 oppure nel caso di

presenza di condensazione, verificare che questa sia inferiore ad una soglia data e che rievapori nel periodo estivo.

Per la condensa superficiale si richiede di determinare la temperatura di rugiada T e confrontarla con la temperatura della

r

parete interna T verificando che sia valida la condizione T > T in tal modo non si verifica la formazione di condenza

pi pi r

interstiziale.

La condizione T > T risulta rispettata quindi non si verifica condensa superficiale

pi r

Ora verifico se c’è condensa interstiziale nelle pareti esterne:

Grafico delle pressioni di saturazione:

Osservazioni: i due grafici non si

intersecano quindi non ho condensa

interstiziale nelle pareti esterne FASE IV

Obiettivo: Verifica delle condizioni di comfort per il periodo estive nell’ ipotesi di assenza di impianto di climatizzazione

La verifica va svolta con riferimento a condizioni medie del mese di giugno

Procedura operativa: ho definito un layout interno di un piano dell’ edificio indicando due locali significativi, per ognuno dei

locali calcolo il valore medio della temperatura dell’ aria all’ interno dello spazio non climatizzato supponendo che non ci sia

< t

ventilazione. Poi ho determinato la portata di ventilazione necessaria per mantenere t a valori accettabili, cioè t o = a +3

i i e

o ti <26 °C. valuto quindi se tale portata di ventilazione è realizzabile e se è eccessiva progetto eventuali schermazure

(frangisole, tende…) o aggetti necessari a ricalcolare la portata di ventilazione necessaria con le schermature. Infine calcolo il

PMV (Predicated Mean Vote”)

Layout locali significativi:

1- Camera matrimoniale

2- Camera singola

Conclusioni: Bisognava verificare che il numero di ricambi d’ aria non fosse eccessivo (<20) e verificare che l’ effetto

combinato ottenuto sia maggiore o uguale al numero di ricambi d’ aria, in caso negativo bisognava aggiungere eventuali

frangisole o aggetto orizzontali, nel nostro caso l’ effetto combinato risulta uguale al numero di ricambi d’ aria in entrambi i

casi. FASE V

Obiettivo: determinare in modo semplificato le potenze termiche e frigorifere dei generatori e confrontare i risultati,

verificando anche l’ incidenza dei diversi contributi (perdite di trasmissione/ventilazione nel caso del riscaldamento e

rientrate solari/altri contributi nel caso dl raffrescamento.

Procedura operativa: ho calcolato la potenza termica dispersa per trasmissione e ventilazione in condizioni invernali,

dopodichè ho ho determinato la potenza termica totale del generatore per riscaldamento, ho inoltre trovato le potenze

termiche delle rientrate solari, dei carichi endogeni, dei carichi per trasmissione termica dell’ involucro e per ventilazione in

condizioni estive di progetto. Ho infine determinato la potenza frigorifera totale del generatore per raffrescamento.

La potenza di raffrescamento è somma dei carichi per trasmissione termica, dei carichi di ventilazione, delle rientrate solari

(Q sol) e dei carichi endogeni (Q endogena).

La potenza di riscaldamento invece è somma delle perdite per trasmissione e delle perdite per ventilazione.

Conclusioni: il generatore a cui serve più potenza è quello del riscaldamento.

FASE VI

Obiettivo: Determinare, per almeno due ambienti significativi del progetto, il fattore medio di luce diurna (FLD) verificandone

il rispetto della normativa vigente e apportando eventuali migliorie all’ apporto di luce naturale nei locali considerati.

Vengono scelti per la fase VI le stesse stanze della fase IV ossia la camera matrimoniale e la camera singola poste al secondo

piano. Osservazioni: Il valore di FLD ottenuto è eccessivo (3,23) quindi si è deciso di abbassare il

valore di trasmissione luminosa mettendo una tenda plissè di colore grigio.

L’ intonaco dell’ interno della stanza è di colore bianco.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
20 pagine
10 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher barber-polimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica tecnica ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Oliaro Paolo.