vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
RELAZIONE DI FISICA GENERALE II
OBIETTIVI DELL’ESPERIENZA IN LABORATORIO
Le due esperienze di laboratorio si proponevano di misurare i valori del
campo magnetico
per mezzo di una sonda Hall in modo da raggiungere i seguenti obiettivi:
-Disegnare una mappa del campo magnetico di un magnete permanente
fatto a disco
tracciando alcune linee di flusso.
- Individuare l'asse di simmetria del magnete.
-Determinare il momento magnetico del magnete.
MATERIALE UTILLIZZATO
Magnete permanente: un magnete a forma di disco fissato su una
torretta.
Sonda ad effetto Hall: strumento usato per calcolare il modulo del campo
magnetico
Supporto per la sonda: apparato dotato di slitte e viti che permettevano
di orientare
nello spazio la sonda e in particolare di traslarla lungo un piano xy.
Rilevatore: un rivelatore elettronico che elaborava i dati della sonda e
forniva il
valore del campo rilevato in gauss (G = 10-4 T).
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
L’esperienza di laboratorio consisteva nel rilevare con la sonda Hall,
collegata al indicatore elettronico, il modulo dell'induzione magnetica del
magnete fisso su un
piano xy. Per prima cosa si è dovuto determinare tale piano per cui si è
orientata la
sonda in modo tale che nel punto (0,0) (assunta come posizione centrale
del magnete)
si avesse esattamente il massimo valore di B in verticale. Fissata la sonda
su questo
piano si è orientata in modo tale da sfruttare l'effetto Hall causato da tale
magnete procedendo alle misurazioni.
Tali misurazioni sono state effettuate posizionando la sonda in modo
parallelo dapprima
all'asse y seguendo le tacche su una scala che, ci assicurano
l'angolazione, in modo da calcolare la componente Bx in quanto per
effetto Hall tale
dispositivo è sensibile unicamente alla componente del campo che è ad
esso
perpendicolare. Il valore rilevato dell'induzione magnetica veniva
visualizzato dal
display del rilevatore elettronico e così facendo si è potuto, senza ulteriori
calcoli,
procedere nel “mappare” il campo ossia nello spostare la sonda lungo gli
assi x e y
per registrare passo per passo i valori misurati. Tale misurazione è stata
fatta per un
numero fisso di punti del piano descritti da coordinate
(x,y) equispaziate e rispettate seguendo le indicazioni delle scale
graduate del
supporto che avevano una precisione di mezzo centimetro. L'asse x è
stato suddiviso
in 17 parti e l'asse y in 21 separate di 5 mm. Successivamente la sonda è
stata ruotata di 90° in modo da
risultare parallela all'asse x e da rilevare la componente By per ogni
singolo punto del
piano. Per confrontare l'esattezza di tali valori è stato necessario misurare
anche il diametro del magnete per mezzo di un calibro con la precisione
di 0,05 mm.
RACCOLTA E RIELABORAZIONE DEI DATI
Nelle tabelle sottostanti sono riportati i valori di Bx e By calcolati con la
sonda Hall. Sapendo che queste due componenti del campo sono
perpendicolari tra
loro è possibile applicare il teorema di Pitagora per ricavare il modulo del
vettore di
induzione magnetica. In ogni punto tale modulo è stato riportato nella
terza tabella.
Nella quarta sono invece riportati i valori della tangente dell'angolo che
tale vettore forma con l'asse x del piano di riferimento:
Come si nota, le ultime due tabelle sono in effetti matrici di dati che
sono state ricavate grazie all'utilizzo del software di calcolo Matlab che,
come si vede, ci ha permesso anche di rappresentare vettorialmente il
campo magnetico
calcolato rappresentando su un grafico punto per punto un tratto
tangente al campo di
intensità proporzionale ai dati sperimentali il cui verso è denotato dalla
freccia.
Su tale grafico è però rappresentato anche l'asse del magnete. Si tratta
dell'asse
effettivo e non di quello teorico y = 0. Se infatti x fosse il vero asse di
simmetria le
componenti y del campo nei suoi punti dovrebbero essere nulle mentre in
punti
simmetrici dovrebbero essere antiparalleli. Dalle tabelle precedenti si
nota subito che
ciò non è verificato e questo può essere stato causato da motivi di
costruzione e di
fissaggio della calamita per cui l'asse effettivo è l'asse x' rototraslato
rispetto al nostro
sistema di riferimento. Prima di andare oltre indichiamo con la seguente
figura il
piano xy sperimentale con i punti presi in considerazione nelle rilevazioni: