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P
opt
dobbiamo calcolare che rappresenta il numero di fotoni che raggiungono la superficie
υ
h
nell’unità di tempo.
In condizioni stazionarie, il rate di generazione di coppie deve essere uguale al rate di
n
≡
ricombinazione. Il rate di generazione di portatori per unità di volume lo indichiamo con G τ
dove n è il numero di portatori generati e τ è il tempo di vita dei portatori.
Dobbiamo avere
P
η opt
υ
h
= dove η è l’efficienza quantistica e rappresenta il rapporto fra il numero di coppie
G WLD
elettrone lacuna generate per unità di tempo diviso il numero di fotoni che incidono per unità di
tempo.
Se η=1 allora per ogni elettrone che arriva si genera una coppia elettrone-lacuna.
P
opt
υ
h
=
In condizione ideali, in cui un fotone genera una coppia avremo G WLD
Possiamo calcolare n, ricordando che
P
η opt
υ
h
τ τ
= =
n G WLD
Definiamo corrente di fotoconduzione (o fotocorrente o di polarizzazione) la quantità
’
I =JA =JWD dove J è la densità di corrente e A’ è la sezione. Poiché J=σE= avremo
qµ nE
p n
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Anno Accademico 2002/2003 Laurea Specialistica in Ingegneria delle Telecomunicazioni
Corso di Fisica III P
η opt
υ
h τ dove la quantità rappresenta la velocità di drift e la
I =JWD= qµ nEWD=qµ E WD µ E=v
p n n n d
WLD
L
=
t
quantità rappresenta il tempo di transito nel materiale, ovvero il tempo di percorrenza del
tr v d P P
opt opt
τ υ
υ
h h
η
η
= =
I q q I
tratto di lunghezza L. Avremo quindi , dove la quantità rappresenta
ph
WLD t WLD
p tr τ
=
I I
la corrente di fotoconduzione primaria. Perciò avremo .
ph t
p tr τ
I p
= =
g
Si definisce amplificazione di corrente (o photo current gain) la quantità e ha un
I t
ph tr
6 .
range enorme di variabilità, infatti 1<g<10
Nei semiconduttori tradizionali g può essere molto elevato. τ è tanto maggiore, quanto minori sono
le impurità nel cristallo. Per materiali semiconduttori policristallini τ è piccolo, poiché v τ<L. Nei
d
materiali policristallini è limitato da difetti che possono essere interni ai policristalli (difetti intra-
grano) o fra due microcristalli (difetti di bordo-grano). Per ridurre l’influenza dei difetti di bordo
grano conviene avvicinare gli elettrodi in modo che due elettrodi di segno opposto stiano all’interno
del singolo grano. Si usano i cosiddetti contatti interdigitati, che sono di grande utilizzo nel campo
della radiazione UV o dei raggi X. Con questi contatti si generano campi elevatissimi, perciò
elevata v e ridotto t , quindi si ha guadagno più elevato. Variando il potenziale tra i due contatti
d tr
metallici si può variare l’intensità del fascio, quindi modularla ed usarla in sistemi di trasmissione.
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Corso di Fisica III
Fotodiodi
Un fotodiodo è una giunzione pn polarizzata inversamente. Quando un fotone arriva sul
semiconduttore, in prossimità della zona di svuotamento, si genera una separazione delle coppie
elettrone-lacuna e si ha così una fotocorrente. Per il funzionamento del fotodiodo ad alte frequenze
sono necessari tempi di transito t brevi e ciò richiede dimensioni piccole della regione di
tr
svuotamento. Per avere alta efficienza quantistica η (per essere molto sensibile), il dispositivo
dovrebbe avere grandi dimensioni della regione di svuotamento. Perciò si deve trovare il giusto
compromesso fra alta velocità di risposta e alta efficienza quantistica. Si definisce ancora
υ P
I h
η
η opt
=
≡ I q
, che si ricava da . η dipende fortemente dalla frequenza e quindi dalla
υ
h
q P
opt
lunghezza d’onda della radiazione utilizzata; infatti uno dei fattori chiave che determina l’efficienza
quantistica è il coefficiente di assorbimento α della sostanza. Se la radiazione non è assorbita
abbiamo bassa η. La profondità di penetrazione è inversamente proporzionale alla lunghezza
d’onda. Il silicio è trasparente all’infrarosso, ma è opaco al visibile. Possiamo definire una
lunghezza d’onda di taglio λ tale che per ogni λ >λ avremo α che tende a 0.
T T
Oltre a η, consideriamo anche un altro fattore di merito, che è chiamato responsività o sensibilità
η I
q p
ℜ = = ℜ
del dispositivo e si indica come . Dalla definizione di η abbiamo che , quindi
υ
h P
opt
q
η
ℜ = .
υ
h
Abbiamo fotodiodi di tipo:
p-i-n, in cui lo spessore della regione di svuotamento può essere progettato in modo da
ottimizzare l’efficienza quantistica e la risposta in frequenza e viene usato per la rilevazione
delle microonde. L’assorbimento di luce nel semiconduttore produce la generazione di
coppie elettrone - lacuna. Le coppie generate nella regione di svuotamento o nelle sue
vicinanze vengono separate dal campo elettrico e trascinate lungo la regione di svuotamento,
dando origine a una corrente che fluisce nel circuito.
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Corso di Fisica III
Metallo-semiconduttore, si genera una giunzione tra il metallo e la regione drogata e sono
particolarmente adatti per applicazioni dell’ultravioletto e della luce visibile. Allo scopo di
evitare grosse perdite per assorbimento e riflessione, il contatto metallico attraverso il quale
viene illuminato il diodo deve essere molto sottile e deve essere impiegato un rivestimento
antiriflesso ed è possibile scegliere un metallo o uno strato antiriflesso tali che una gran
parte della radiazione incidente venga assorbita presso la superficie del semiconduttore.
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