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D= R-C= 130.000 – (80.000+7.000+12.000+10.000) = 21.000
EVA= - I + Da = - 80.000 + (21.000*4,3553) = 11.461,3
ALTERNATIVA B
INVESTIMENTO=120.000
RICAVI=135.000
ONERI=12.000
MANODOPERA=75.000
ENERGIA=6.000
AMMORTAMENTO=20.000
SPESE=12.000
MANUTENZIONE=11.000
VITA FISICA=6 ANNI
COSTO CAPITALE=10%
D= R-C= 135.000 – (75.000+6.000+12.000+11.000) = 31.000
EVA= - I + Da = - 120.000 + (31.000*4,3553) = 15.014,3
Per scegliere quale alternativa utilizzare, bisogna calcolare l’indice di profittabilità. La
percentuale maggiore significa maggiore guadagno, perciò indica l’alternativa da
scegliere.
IPA = EVA/I = 11.461,3/80.000 = 14,3 %
IPB = EVA/I = 15.014,3/120.000= 12,5%
L’alternativa A è più conveniente.
ES.3 UN CENTRO BENESSERE VALUTA LA CONVENIENZA DI UN INVESTIMENTO CON UN
PERIODO SOGLIA DI 3 ANNI
INVESTIMENTO=190.000
RICAVI=110.000
COSTI=100.000 di cui: AMMORTAMENTI=23.000
ONERI=15.000
VITA UTILE=5 ANNI
COSTO CAPITALE=10%
VALORE RESIDUO=30.000
D= R-C= 110.000-(100.000-23.000-15.000)=48.000
D5=48.000+30.000=78.000
Costruiamo una tabella per visionare meglio la situazione
t I D i=10% Da Flusso
accum.
0 -190.000 -190.000
1 48.000 *0,9091 43.636,8 -146.363,2
2 48.000 *0,8264 39.667,2 -106.696
3 48.000 *0,7513 36.062,4 -70.633,6
4 48.000 *0,6830 32.784 -37.849,6
5 78.000 *0,6209 48.430,2 +10.580,6
L’investimento non è conveniente, perché al periodo soglia di 3 anni, non si è riusciti a
pareggiare le entrate con le uscite. Solo all’ anno 5 si ha un saldo positivo.