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DELLA PERSONA:

Wojtasik propone cinque modelli : esperto, informatore, consulente, custode, affidabile e

lassista.

Esperto = riferimento a teorie comportamentali, superiorità significativa del consulente

rispetto all'utente. Il consulente talvolta manipola l'utente fornendogli soluzioni già

confezionate. Questo approccio è da preferirsi in quelle situazioni nelle quali l'obiettivo sia

quello di fare imparare alcuni comportamenti concreti e di supportare una persona che ha

difficoltà, solitamente legate ad una scarsa capacità di autoanalisi e di una limitata conoscenza

del mercato del lavoro.

Informatore = esperto che si concentra meno sulle caratteristiche della persona e più sugli

aspetti di informazione.

Lassista = aiuta la persona ad avere più coscienza di sé stessa, dei propri conflitti. Punti di forza

della persona. Preferibile in quelle situazioni in cui l'obiettivo è quello di rendere la persona

autonoma in merito alle scelte professionali.

Consulente = approccio cognitivista. Schemi cognitivi. Presa di coscienza delle proprie

caratteristiche, dei propri limiti, degli eventuali blocchi inconsci e di una consulenza di

orientamento. Adatto alle situazioni nelle quali l'obiettivo è quello di verificare la fattibilità di un

progetto.

Custode affidabile = persona calda, accogliente, esperta. Suggerisce soluzioni e da indicazioni

quando vengono chieste. Responsabilità della scelta finale resta alla persona.

TEORIE DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE:

Tra le teorie della stratificazione troviamo quella funzionalista (di Davis e Moore) secondo la

quale in ogni società non tutte le posizioni hanno la stessa importanza funzionale, in ogni

società il numero delle persone dotate di quelle capacità che possono essere convertite in

competenze appropriate è scarso, la conversione delle capacità in competenze implica un

periodo di addestramento, per indurre le persone capaci a sottoporsi a questi sacrifici è

necessario dare loro delle ricompense. Secondo la teoria del conflitto la stratificazione sociale

non svolge una funzione di vitale importanza alla sopravvivenza del sistema sociale. Ritengono

che le disuguaglianze esistono perché i gruppi sociali che se ne avvantaggiano sono in grado di

difenderle dagli attacchi degli altri, in una situazione di conflitto. All'interno delle teorie di

conflitto troviamo il pensiero di Marx, che afferma che la base delle classi sociali è nella sfera

economica. L'asse portante delle classi si trova nei rapporti di produzione e nelle relazioni di

proprietà. Marx prende in considerazione la piccola borghesia, il sottoproletariato, la

distinzione tra classi in sé e per sé. Weber, a differenza di Marx che aveva concentrato tutta la

sua attenzione sulle classi, era convinto che le fonti delle disuguaglianze andassero ricercate in

tre sfere economiche: economia, cultura e politica. Infine, secondo Lenski, introduce il concetto

di squilibrio di status per spiegare alcune forme di comportamento. Quando lo status ascritto

(ad esempio quello di genere) è alto, mentre lo stato acquisito (esempio titolo di studio) è

basso l'individuo tende a reagire in modo intrapunitivo (ricercare in sé stesso la causa dello

squilibrio). Quando invece è alto lo status acquisito e basso quello ascritto l'individuo tende a

rispondere in modo extrapunitivo (attribuendo agli altri l'origine dei suoi mali).

TEORIE DELL'ISTRUZIONE:

Le principali teorie dell'istruzione sono la teoria funzionalista, quella marxista e quella

weberiana. Secondo i funzionalisti l'espansione dell'istruzione sarebbe una conseguenza della

modernizzazione. Il principale esponente di questa teoria è Collins, secondo il quale il livello di

qualificazione richiesto cresce attraverso l'aumento della percentuale dei posti di lavoro che

richiedono un altro livello di qualificazione, esso cresce anche secondo la tendenza degli stessi

posti a un innalzamento del livello di qualificazione richiesto. inoltre l'istruzione fornita dalle

É

istituzioni scolastiche che provvede il livello di classificazione richiesto. Ne consegue che man

mano che il livello di qualificazione richiesto cresce, aumenta la percentuale della popolazione

che deve passare attraverso le istituzioni scolastiche.

Secondo la teoria Marxista è necessario guardare non hai bisogni ma ai rapporti di produzione

e alla lotta fra classi sociali. Bowles e Gintis hanno sostenuto che il sistema scolastico serve a

riprodurre il sistema capitalistico.

Infine secondo Weber è impossibile analizzare i sistemi di istruzione senza tenere conto della

stratificazione sociale. Per Weber i tipi fondamentali di potere sono tre e per ogni potere vi è

un diverso ideale educativo. Al potere carismatico corrisponde l'ideale dell'iniziato, della

persona che ha accesso ad un sapere segreto tramite cerimonie (un eroe guerriero, un

guaritore, un esorcista ecc...). Al potere tradizionale corrisponde l'ideale dell'uomo colto. Il fine

dell'educazione è in questo caso il raffinamento della persona. Al potere legale- razionale

corrisponde l'ideale dello specialista. L'istruzione che viene fornita ai giovani ha un'immediata

utilità pratica.

CLASSE IN SE' E CLASSE PER SE':

Per Marx la classe in sé rappresentava un insieme di individui che si trovano nella stessa

posizione rispetto alla proprietà dei propri mezzi di produzione. Usava il termine classe per sé

quando questi individui prendevano coscienza di avere degli interessi comuni e di appartenere

alla stessa classe.

SPIEGARE UN PO' IN GENERALE I PUNTI FONDAMENTALI CHE TOCCA IL LIBRO “IL

CONSUMATTORE”:

Vengono proposte delle differenze tra i giorni nostri e il metodo di produzione del passato.

Oggi la produzione di massa è molto diminuita, lasciando il posto a modalità come quella just in

time (produrre cioè solo ciò che è stato già venduto o che si prevede di vendere in tempi brevi).

Contemporaneamente nelle nuove aziende ci si accorge che il consumatore , quando sa

esattamente cosa vuole dal mercato, è un elemento importante per la creatività dell'azienda.

Ma esso non si conosce abbastanza bene, le imprese infatti vogliono educare il consumatore a

essere più interventista, in quanto ne uscirebbero più avvantaggiate. Ad esempio uno sportivo

sa esattamente il prodotto che gli serve, il modello di scarpa ecc...una “persona normale” no. Il

termine “ConsumAttore” fa proprio riferimento a questo concetto: il coinvolgimento da parte

dell'impresa di un consumatore che conosce sé stesso, che sa quello che vuole e che è quindi

attivo nel mercato.

Un'altra differenza la si trova nel fatto che una volta, più si sprecava più si sottolineava la

propria potenza. Il potere veniva esibito come capacità di consumo, ora il potere viene

esercitato all'interno della produzione. Nel circuito capitalistico non c'è spreco, tutto quello che

si guadagna viene re-investito.

CONCETTO DI VALORE IN SOCIOLOGIA:

I sociologi hanno individuato una serie di caratteristiche che accomunano i valori. Innanzitutto

essi appaiono come orientamenti dai quali discendono i fini delle azioni umane. In secondo

luogo indicano un “dover essere” che va al di là dell'essere, una tensione verso uno stato di

cose ritenuto ideale e desiderabile, ma che non è, o non è ancora, realizzato. In terzo luogo i

valori esistono come fatti sociali in quanto vengono fatti propri dagli individui i quali orientano

in base ad essi il proprio agire. Infine i valori sono sempre soggettivi, in quanto esistono perché

vi sono dei soggetti che li scelgono ma sono anche oggettivi poiché le costellazioni di valori

sono prodotte da dinamiche sociali di lungo periodo.

Ci sono i valori universali (come la vita, la pace, la libertà ecc...), Marx affermò che i valori

dominanti di una società sono i valori della classe dominante, ma in questo modo escludeva la

possibilità di valori universalmente condivisi.

I GRUPPI SOCIALI E LE LORO PROPRIETA':

Il gruppo sociale è un insieme di persone fra loro in interazione, le quali si definiscono membri

del gruppo e sono definite come tali da altri. Per quanto riguarda le proprietà relative alla

dimensione l'interazione può essere diretta (faccia a faccia) o indiretta (ad esempio in

un'azienda). Simmel individua le diadi e le triadi. La diade (gruppo di due persone) ha una

caratteristica particolare: se un membro decide di uscire dalla relazione, il gruppo scompare. Le

triadi producono delle forme atipiche : il mediatore, il tertius gaudens e il divide et impera. Nei

piccoli gruppi, quelli con componenti in numero pari mostrano maggior tasso di disaccordo

rispetto a quelli con numero dispari. Tra le proprietà relative ai confini troviamo il grado di

completezza (rapporto tra membri del gruppo e persone che hanno i requisiti richiesti per

l'appartenenza). Abbiamo poi le proprietà strutturali: il ruolo (insieme di comportamenti che in

un gruppo ci si aspetta da una persona), densità sociale (concentrazione spaziale delle persone

e del volume delle loro interazioni), ruolo specifico e diffuso, gruppi totalitari e segmentali,

gruppi primari e secondari, gruppi formali e informali.

COMPORTAMENTO COLLETTIVO:

Si riferisce a un insieme di individui sottoposti a uno stesso stimolo, che reagiscono e

interagiscono fra loro in situazioni senza riferimento a ruoli definiti. 3 principali tipi di

comportamento collettivo: panico, folla e pubblico.

ABBANDONO SCOLASTICO E BULLISMO:

Il bullismo, per essere considerato tale, deve possedere tre caratteristiche: intenzionalità,

persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione. Il bullismo può dividersi in diretto

(relazione diretta tra vittima e bullo, bullismo fisico, verbale, psicologico, cyberbullismo) o

indiretto (danneggia la vittima nelle sue relazioni con altre persone, escludendola e

ignorandola, soprattutto per mezzo del bullismo psicologico).

Per quanto riguarda l'abbandono scolastico, ci sono diversi fattori : ambiente socioculturale,

clima familiare, qualità dell'istruzione scolastica, rapporto con gli insegnanti. I tipi di disagio

possono essere: non grave (stato di malessere per comportamenti di insuccesso, l'individuo si

chiude in sé stesso, diventa più aggressivo), intermedio (comportamenti trasgressivi, uso

occasionale di stupefacenti, appartenenza a bande ecc...), grave (comportamenti autolesivi e

trasgressivi illegali come il furto, lo spaccio ecc...). Il soggetto è caratterizzato dall'avere una

bassa autostima, una scarsa motivazione.

FORME DI CRIMINALITA':

Tra le forme di crim

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
7 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicowhynot4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Boccato Angelo.