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BUONA SCUOLA
10. Autonomia della Di quale Piano devono essere promotori i Leader educativi?
2. Del Piano di studi collettivo.
4. Del Piano di studi collegialmente approvato.
1. Del Piano di studi individuale
3. Del Piano dell'offerta formativa.
"Ripubblicazione 107"
11. Che cosa ha inteso disciplinare la del testo della legge 13 luglio 2015, n. (La buona scuola)?
L'autonomia
2. delle istituzioni scolastiche.
4. I piani di studio.
L'organizzazione
3. delle istituzioni scolastiche.
1. La direzione delle istituzioni scolastiche.
l'autonomia "BUONA SCUOLA" dell'offerta
12. Con della di quanti anni diventano i Piani formativa (POF)?
1. biennali
2. triennali
4. pluriennali
3. quadriennali
l'autonomia "BUONA SCUOLA" dell'offerta
13. Con della da chi sono elaborati i Piani formativa (POF)?
1. Collegio dei docenti.
3. Collegio dei docenti e studenti
4. Collegio docenti/famiglie
2. Collegio degli studenti
"BUONA SCUOLA".
- Consiglio di Presidenza
- Consiglio dei docenti
- Consiglio superiore docenti-famiglie-studenti
- Consiglio di circolo o d'Istituto
Autonomia della "BUONA SCUOLA". Cosa vengono potenziate con la Buona Scuola?
- Le competenze filosofiche: pedagogia per gli studenti stranieri e filosofia per tutti.
- Le competenze linguistiche: inglese per gli studenti stranieri e Italiano per tutti.
- Le competenze scientifiche: biologia per gli studenti stranieri e medicina per tutti.
- Le competenze linguistiche: per gli studenti stranieri e per tutti.
Autonomia della "BUONA SCUOLA". Che cosa sono diventati i dirigenti scolastici?
- Manager.
- Leader educativi.
- Educatori Professionale Scolastici (EPS).
- Progettisti scolastici.
Autonomia della "BUONA SCUOLA". I Leader educativi hanno la possibilità,
A partire dal 2016, di mettere in campo la loro squadra individuando, sui postiche si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum più adatto per realizzare che cosa?
- Il progetto formativo scolastico comunale
- Il progetto formativo scolastico regionale
- Il progetto formativo scolastico provinciale
- Il progetto formativo del loro istituto
Autonomia della "BUONA SCUOLA". L'individuazione dei docenti da parte dei presidi avviene all'interno di quali ambiti?
- Ambiti scolastici
- Ambiti zonali
- Ambiti regionali
- Ambiti territoriali
"BUONA SCUOLA". L'individuazione "ambiti territoriali"?
- Dagli Uffici Scolastici Regionali
- Dagli Uffici Scolastici Provinciali (ex Provveditorati)
- Dagli Uffici Scolastici Comunali
- Dagli Uffici Scolastici Zonali
Autonomia della "BUONA SCUOLA". I dirigenti scolastici possono ridurre il numero di
alunni per classe per evitare quale fenomeno?- Il fenomeno delle aule-stalle.
- Il fenomeno delle aule-pollaio.
- Il fenomeno delle aule-gabbia.
- Il fenomeno delle aule-cella.
“BUONA SCUOLA”. l’offerta
- Come deve essere declinata formativa?
- è declinata in base alle previsioni del piano di studi degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.
- è declinata in base alle volontà complementari degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.
- è declinata in base alle esigenze degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.
- è declinata in base a scelte coordinate dei docenti e degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.
“BUONA SCUOLA”. dell’attività
- Autonomia della Che cosa possono organizzare, nei loro spazi, le istituzioni scolastiche, nei periodi di sospensione didattica,in
collaborazione con famiglie, realtà associative e del terzo settore?
4. Attività di collaborazione con la Protezione Civile.
1. Attività di sostegno.
3. Attività educative, ricreative e culturali.
2. Attività di programmazione scolastica.
23. Il candidato descriva i principali punti introdotti dalla legge 13 Luglio 2015 n° 107 "La Buona Scuola".
24. Il candidato argomenti in che cosa consiste principalmente l'autonomia relativa a "La Buona Scuola".
Lezione 013 "Specialista formazione"
01. La classificazione della figura di di può essere ulteriormente suddivisa in tre sotto figure. Quale è errata?
4. Il programmatore.
3. Il progettista.
1. Il ricercatore.
2. Il docente. "Tecnico formazione"
02. La classificazione della figura di di può essere ulteriormente suddivisa in tre sotto figure. Quale è errata?
2. Il formatore programmatore.
1. Il formatore organizzatore.
4. Il formatore manager. "tutor".
Il formatore03. Il candidato dia una definizione di apprendimento in contesti informali.
04. Il candidato indichi quali sono le figure professionali orientate alla formazione.
05. IL CANDIDATO DESCRIVA COME SI COSTRUISCE UN CORSO DI FORMAZIONE.
01. Una suddivisione professionale dei formatori la si ha nello sviluppo delle specializzazioni di ruolo che gli stessi hanno scelto. Quale è errata?
2) Formatore processista.
1) Formatore docente.
3) Formatore progettista.
4) Formatore realizzatore
01. Sussistono alcune attività formative che vengono svolte in occasione di alcune fasi critiche della carriera aziendale? Quale fine di queste attività è errato?
3. Attività formative che hanno il fine di fornire le conoscenze necessarie ad implementare le skills funzionali a ricoprire i nuovi ruoli.
4. Attività formative che hanno il fine di unificare i sistemi gestionali e operativi. all'azienda,
2. Attività formative che hanno il fine di fornire
aggregazione e senso di appartenenza tramite la diffusione e la socializzazione di valori e obiettivi condivisi dell'intervento.
1. Attività formative che hanno il fine di portare a conoscenza del vertice aziendale la componente strategica formativa.
2. Nelle organizzazioni aziendali i processi formativi devono tenere conto della nascita di nuove realtà.
3. di nuove professionalità.
4. di nuovi processi.
5. di nuove esperienze.
3. Particolare risalto viene attribuito alla comunicazione ed al coinvolgimento, presupposti e modalità importanti ai fini della costruzione di una "squadra aziendale".
1. di una "squadra lavoro".
2. di una "squadra studio".
3. di una "squadra vertice".
4. di una "squadra formazione".
4. Il candidato descriva la relazione che intercorre tra aree e attività formative.
5. Il candidato indichi quali sono le diverse aree formative.
Lezione 018
1. Cosa occorre per il
01. Le fasi del processo di comunicazione sono:
- Mantenimento e il ripristino nei contenuti del messaggio
- Controllo e verifica
- Codificazione e verifica
- Modificazione e verifica
- Ripetizione e verifica
02. Gli effetti dei sistemi di comunicazione sono:
- Quattro (trasmissione verbale, trasmissione non verbale, trasmissione efficiente del contenuto e trasformazione del contenuto)
- Tre (trasmissione verbale, trasmissione efficiente del contenuto e trasformazione del contenuto)
- Uno (trasmissione verbale)
- Due (trasmissione efficiente del contenuto e trasformazione del contenuto)
03. Le tipologie della comunicazione secondo le "caratteristiche" sono:
- Informativo
- Comportamentali
- Culturali
04. Le tipologie della comunicazione secondo la "forma" sono:
- Due persone
- Piccolo gruppo
- Medio gruppo
- Grande gruppo
05. Le tipologie della comunicazione secondo la "forma" sono:
- Razionali
- Emotivi
- gruppo medio gruppo grande gruppo–
- verbali non verbali
- razionali - emotivi–
- informativo comportamentali culturali
05. Quali sono i principali problemi della comunicazione oltre a competenze e preparazione?
l’apprendimento.
- Raccomandazioni per potenziare
- Raccomandazioni per attivare le collaborazioni.
- Raccomandazioni per ridurre le attività inutili.
- Raccomandazioni per ridurre l’ansia.
06. Cosa può portare alla paralisi ed al crollo di un sistema di comunicazione e di integrazione?
- Informazioni inappropriate.
- Errate informazioni.
- Un sovraccarico di informazioni.
- Informazioni inconsistenti.
07. Che cos’è una comunicazione?
E’ l’insieme di azioni attraverso le quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi.
E’ l’insieme dei processi attraverso i quali un sistema (fonte) influenza un altro
sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi. E' l'insieme di segnali attraverso i quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi. E' l'insieme delle attività attraverso le quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi. 08. Qual è una componente essenziale della comunicazione? 3. Il feedback. L'attività. 2. 4. La ricerca. 1. Lo strumento. 09. La comunicazione tecniche e metodi. Cosa non coesiste nello scambio di informazioni? 2. Flusso di autorità 3. Comunicazioni laterali 1. Flusso di gruppo 4. Comunicazioni informali 10. Il candidato indichi quali sono le principali tipologie di comunicazione. 11. Il candidato descriva sinteticamente tecniche e metodi collegati alla comunicazione.comunicazione.cos'è l'apprendimento?
1) L'apprendimento dell'intuizione è una comunicazione del comportamento, di natura relativamente permanente, che avviene come risultato della pratica e dell'esperienza.
4) L'apprendimento dell'intuizione è una modificazione del comportamento, di natura relativamente permanente, che avviene come risultato della pratica e dell'esperienza.
2) L'apprendimento dell'intuizione, dell'esperienza è una situazione del comportamento, di natura relativamente permanente.