Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MP MP
p≅ (0,1 – 0,03) 0,5 + (– 0,06 + 0,02) 0,5 – 0,01 = 0,005 = 0,5% (1)
p≅ (0,1 – 0,03) 0,7 + (– 0,06 + 0,02) 0,3 – 0,01 = 0,027 = 2,7% (1)
p e
X
A2) = ragione di scambio = . (1)
RS p M
In questo caso il bene esportato è il prodotto e il bene importato è costituito dalla materia prima.
Pertanto, si ha: ≅ − +
RS p p e (1)
X M
≅
RS 0,5% + 6% – 2% = 4,5% (1)
≅
RS 2,7% + 6% – 2% = 6,7% (0)
B) la ragione di scambio considera i prezzi dei beni scambiati internazionalmente. il tasso di cambio
reale il livello generale dei prezzi dei beni nei due paesi. (1)
C) Nel meccanismo di riequilibrio che opera in cambi flessibili è la variazione del cambio nominale
che implica la variazione del cambio reale necessaria per assicurare la maggiore (o minore)
competitività; nel caso di cambio fissi è la variazione dei prezzi interni ed esteri che implica la
necessaria variazione del cambio reale; per le politiche di riequilibrio in caso di problemi di
competitività si agisce ancora una volta sul cambio nominale o sui prezzi interni (4).
ECONOMIA GLOBALE E POLITICA ECONOMICA
INTERNAZIONALE – prof. Acocella
Esame del 24 giugno 2008
AVVERTENZA. Scrivete subito cognome e nome in stampatello su entrambi i fogli. Non usate altri fogli oltre quelli
distribuiti e riconsegnate tutti quelli ricevuti, salvo il testo delle domande che può essere trattenuto, se non è stato usato
per appunti o calcoli. Si consiglia di leggere attentamente il testo dell'esame prima di iniziare a scrivere. Eccetto nei
casi di consegna anticipata, il ritiro degli elaborati sarà curato dai docenti al termine del tempo, banco per banco.
Esercizio n. 1 (max 45 righe)
1. si espongano le ragioni a favore del coordinamento internazionale, indicando per ognuna
almeno due esempi concreti;
2. si spieghi, anche con un esempio, perché non di rado alcuni paesi si sottraggono al
coordinamento stesso, nonostante che gli effetti di esso siano favorevoli;
3. alla luce dei problemi di cui al punto precedente, quali sono gli accorgimenti da usare per
favorire il maggiore allargamento possibile del coordinamento?
4. in un’unione monetaria, date le istituzioni fiscali del tipo di quelle dell’UME, qual è il
principale meccanismo che dovrebbe favorire l’assorbimento di shock asimmetrici?
Esercizio n. 2 (max 45 righe)
a) illustrare le modalità e le strategie con le quali deve essere perseguito l’obiettivo della stabilità
dei prezzi nell’UEM, fornendo le giustificazioni della scelta di tali modalità e strategie.
b) spiegare – anche con l’ausilio di grafici - in quali condizioni il targeting esclusivo dell’inflazione
(ossia, l’adozione dell’unico obiettivo dell’inflazione) consente (e quando non consente) anche la
stabilizzazione della produzione.
c) chiarire la natura dell’indipendenza della BCE, differenziandola da quella di altre banche
centrali;
d) discutere alla luce di dati di fatto la seguente affermazione, chiarendo il significato dei termini in
essa contenuti: ‘l’indipendenza della banca centrale migliora la performance macroeconomica’.
Esercizio n. 3
In un sistema economico si abbia:
π ⋅
= −
FL M mY m X m Y m
= 10; = 220; ; = ; = 0,265 + 0,5 ; = ; =
e
w u
0
,
58 5 w w w
r
Y
0,121 – 0,3 ; = 5.000; il margine di profitto interno cresce del 2%; la produttività interna
e w
r
non varia; l’inflazione nel resto del mondo cresce del 6%; il cambio nominale si apprezza del 3%
a) Si determinino le implicazioni sui valori delle esportazioni e delle importazioni di un obiettivo di
inflazione pari al 10%; qualitativi
b) Si ipotizzi un obiettivo di inflazione minore del 10%; si illustrino in termini gli effetti di
questo minore obiettivo di inflazione sul saldo dei movimenti internazionali di beni, chiarendo tutti gli
effetti;
c) si illustrino gli effetti sulle esportazioni e le importazioni nel caso in cui valga la teoria della parità dei
poteri di acquisto e l’obiettivo di inflazione interno è pari al 10%;
d) si spieghi dettagliatamente il meccanismo che assicura la fissità del cambio nominale nei sistemi
monetari a cambi fissi diversi da quello aureo.
e) il bisogno di emettere DSP sorse quando la bilancia dei pagamenti degli Usa era in avanzo o in
disavanzo? Spiegare perché-
ECONOMIA GLOBALE E POLITICA ECONOMICA
INTERNAZIONALE – prof. Acocella
Esame del 24 giugno 2008
Soluzioni
Esercizio n. 1
1.
a)esistenza di esternalità e beni pubblici globali (difesa da contagi per la salute; stabilità finanziaria) (1)
b)trasmissione di effetti macroeconomici, positivi o negativi (impulso alla domanda di un paese derivante da
espansione della domanda in altri paesi; aumento tasso di interesse o svalutazione in un paese); (2)
c)necessità di evitare la corsa al ribasso nella tassazione o nella fissazione di limiti all’azione dei privati; (2)
2. gli effetti del coordinamento internazionale sono positivi per l’insieme dei paesi, ma non è detto che un
singolo paese non possa trarre vantaggi da un atteggiamento di free riding, come appunto nel caso della
tassazione; (1) è vero che la concorrenza fiscale può lasciare tutti i paesi in una posizione peggiore perché
porta a rinunciare a spese pubbliche potenzialmente produttive, ma questo non è necessariamente vero per un
singolo paese, se gli altri n-1 paesi decidono di tenere aliquote di imposta elevate e il paese considerato
abbassa le aliquote in modo da attrarre tanti investimenti da procurare un elevato gettito. (1)
3. i paesi che possono defezionare possono essere oggetto di sanzioni o compensazioni; queste ultime in
particolare per tener conto delle posizioni di partenza dei paesi più svantaggiati. (2)
4. in un’unione monetaria del tipo dell’UME, date le istituzioni fiscali, il principale meccanismo che
dovrebbe favorire l’assorbimento di shock asimmetrici è dato dalla flessibilità dei prezzi e dei salari. Non
possono operare meccanismi come la variazione del tasso di cambio o trasferimenti fiscali. (2)
Esercizio n. 2
a) l’obiettivo della stabilità monetaria è misurato in termini di tasso di inflazione; questo viene indicato
dall’IAPC a livello europeo e il valore massimo del tasso di inflazione deve essere inferiore (ma vicino) al
2% nel medio periodo. Si è scelto anzitutto di esprimere l’obiettivo della stabilità monetaria in termini di
tasso di inflazione; sono tollerabili, poi, fenomeni di volatilità nel breve periodo e si lascia libera la banca di
reagire nel modo ritenuto più opportuno ad essi; non ci si preoccupa, similmente, dell’inflazione in singoli
paesi o regioni, ma di quella media dell’UEM; (2) le strategie con le quali deve essere perseguito l’obiettivo
della stabilità dei prezzi è fondata su 2 pilastri (quello monetario, basato sulla equazione quantitativa della
moneta; mettere formula e previsioni effettive per fissare al 4,5% annuo l’incremento di M3; v. p. 226 de
grauwe); (2) l’altro pilastro comprende una molteplicità di indicatori, come i salari, il cambio, i prezzi delle
obbligazioni, misure dell’attività reale. (1)
b) il targeting esclusivo dell’inflazione consente anche la stabilizzazione della produzione quando si è di
fronte a shock di domanda, mentre di fronte a inflazione derivante da shock di offerta, esso porterebbe ad
una ulteriore riduzione della produzione (grafico p. 227). (3 )
c) l’indipendenza della BCE è sia politica (capacità di scegliere i propri obiettivi) che operativa (capacità di
scegliere le modalità per realizzarli), a differenza di quella di altre banche centrali; ad es., la bank of england
gode soltanto di indipendenza operativa; (2)
d) da ciò che si è detto al punto b) l’indipendenza della banca centrale può non migliorare la performance
macroeconomica, ma semplicemente ridurre l’inflazione, in caso di shock di offerta. (1)
Esercizio n. 3
=
P
a) 10% :
.
π −
= − + +
0,58 5u
P w g u u
(1 ) ; 0,1 = – 0 + 0,02; 5 = 0,58 + 0,02 – 0,1 = 0,5; = 0,1
U u N FL U
= FL = 0,1 × 220 = 22; = – = 220 – 22 = 198
π
Y N
= = 10 × 198 = 1980
e p e p
= + – = 0,1 + 0,03 – 0,06 = 0,07 [1]
w
r
m e
= 0,265 + 0,5 = 0,265 + 0,5 × 0,07 = 0,265 + 0,035 = 0,3
r
M mY
= = 0,3 × 1980 = 594 [1]
m e
= 0,121 – 0,3 = 0,121 – 0,3 × 0,07 = 0,1
w r
⋅
X m Y
= = 0,1 × 5.000 = 500 [1]
w w
b1) in corrispondenza di un obiettivo di inflazione minore del 10% il saldo dei movimenti di beni
aumenterà per due ragioni: da un lato, migliora la competitività; dall’altro, se vale la curva di
Phillips, in corrispondenza di una minore inflazione si otterranno un maggior tasso di
disoccupazione e un minor livello della domanda e, pertanto, il fattore domanda opererà nello stesso
senso del fattore competitività, aumentando il saldo dei movimenti di beni. [2]
b2) la riduzione del reddito associata ad una minore inflazione, a parità di offerta nominale di
moneta, implicherà un più basso tasso di interesse interno, che, a parità di tasso di interesse nel resto
del mondo, porterà ad un minor saldo dei movimenti di capitale. [2]
e m M mY
=0 e quindi = 0,265 = = 0,265 × 1980 = 624,7
c) se vale la tppa, ;
r ⋅
m X m Y
= 0,121; = = 0,121 × 5.000 = 605; [1]
w w w
d) la fissità dei cambi è assicurata dall’intervento delle banche centrali; ove il cambio tenda ad
apprezzarsi e ad andare oltre il limite superiore, per effetto di un eccesso di domanda di moneta
nazionale, la banca centrale soddisfa questo eccesso, fornendo moneta nazionale in cambio di valuta
estera; al contrario, ritira moneta nazionale e offre valuta estera, quando il cambio tende a
deprezzarsi e ad andare oltre il limite inferiore, per effetto di un eccesso di domanda di valuta estera
;
[2]
e) il bisogno di emettere DSP sorse quando la bilancia dei pagamenti degli Usa era in avanzo,
perché in questa situazione vi era scarsa liquidità internazionale. [1]
ECONOMIA GLOBALE E POLITICA ECONOMICA
INTERNAZIONALE – Acocella - 7 luglio 2008
AVVERTENZA. Scrivete subito cognome e nome in stampatello su entrambi i fogli. Non usate altri fogli oltre quelli
distribuiti e riconsegnate tutti quelli ricevuti, salvo il testo delle domande che può essere trattenuto, se non è stato usato