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Esternalità negative e il Teorema di Coase
Prendendo come esempio di esternalità negativa produttore - produttore, considerando sempre l'economia ambientale: un'impresa idroelettrica che si trova a monte di un fiume inquina l'acqua, cambiandone la temperatura, l'impresa ittica che si trova a valle avrà un danno nella sua produzione. Un modo per ovviare a tale esternalità potrebbe essere il Teorema di Coase che impone però che il fiume sia di proprietà e che non vi siano costi di transazione. Altro concetto questo ripreso dalla microeconomia. Grazie al teorema di Coase un inquinamento del fiume potrebbe essere ripagato agli utilizzatori se questi sono proprietari del fiume, tramite un indennizzo, o se non sono loro i proprietari possono avere una riduzione dei costi. Ma per far si che questo Teorema funzioni si devono avere diritti di proprietà, assenza di costi di transazione e gli individui che causano le esternalità devono essere pochi e ben definiti.
Il diritto di proprietà è alla base del risarcimento o della responsabilità degli eventi. L'assenza di costi di transazione permette di poter scambiare il bene in base all'effettiva utilità e i soggetti che devono essere pochi e ben definiti servono per identificare chi deve pagare e chi deve essere risarcito.
Cosa si intende per internalizzazione dei costi ambientali e perché è necessario farlo?
Per internalizzazione dei costi ambientali si intende il dare un valore economico al danno ambientale quindi al bene ambientale che viene leso. Ciò è necessario affinché il bene abbia lo stesso valore sia nelle scelte pubbliche che private.
Definire quali sono gli elementi che costituiscono il VET e spiegarli uno a uno
Elementi costitutivi del VET (Valore Economico Totale) sono:
- Valore d'uso: somma del valore d'uso diretto ed indiretto più quello opzionale, che deriva dal consumo del bene che si ricava dalla.
Soddisfazione dell'individuo che utilizza il bene. Valore d'uso indiretto: deriva dal beneficio di un utilizzo indiretto. Valore d'uso opzionale: deriva dalla scelta di utilizzare un bene in futuro. Valore non d'uso: somma del valore d'esistenza e lascito. Valore d'esistenza: deriva dal sapere che un bene esiste ed esisterà in futuro. Lascito: legato ad altruismo intergenerazionale ossia la consapevolezza che le generazioni future potranno usufruirne.
Definire il concetto di fallimento del mercato
Per fallimento del mercato si intende quella situazione in cui l'allocazione di beni e servizi viene effettuata tramite libero mercato e quindi in modo non pareto-efficiente.
Quali sono i fallimenti del mercato?
Tutte le condizioni che allontanano un sistema dalla concorrenza perfetta si chiamano fallimenti del mercato: Beni pubblici, in quanto non sono scambiati in nessun mercato, di cui abbiamo parlato.
delle caratteristiche nella lezione precedente; Esternalità, effetti che ricadono su soggetti che non hanno contribuito alla causa, quindi che ricevono dei benefici o dei costi senza né pagarli né esserericompensati, di cui parleremo in modo più approfondito; Asimmetrie informative, intese come una diversa informazione delle parti; Potere di monopolio. Definire la Pareto efficienza Definizione di efficienza paretiana: ogni allocazione è pareto efficiente se ogni cambiamento arrecherebbe danno ad almeno uno dei soggetti. Miglioramento in senso paretiano: si ha quando non trovandosi in pareto efficienza un cambiamento arrecherebbe vantaggio ad uno o più soggetti senza arrecare danno. L'unico mercato che rispetta la pareto efficienza è la concorrenza perfetta, in quanto è l'unico mercato dove il ricavo marginale uguaglia il prezzo, quindi l'unico mercato in cui si ha il prezzo uguale al costo marginale. Lezione 26 Quali sono ipossono suddividere i metodi di valutazione ambientale? I metodi di valutazione ambientale possono essere suddivisi in due tipologie principali: metodi indiretti e metodi diretti. I metodi indiretti si basano sull'osservazione di beni privati regolamentati dal mercato. Tra questi metodi, si può citare il metodo del prezzo edonico, che viene utilizzato nel caso in cui i beni ambientali non siano tangibili, come ad esempio un paesaggio o l'aria pulita. Un altro metodo indiretto di valutazione è quello del costo di viaggio. I metodi diretti, invece, stimano il valore ambientale simulando un mercato ipotetico e creano delle stime di prezzo. Alcuni esempi di metodi diretti sono: - Il metodo della valutazione contingente - Il costo di ripristino - Spese difensive Questi metodi diretti consentono di valutare in modo più preciso il valore economico dei beni ambientali.possono suddividere le informazioni ambientali? Le informazioni legate all'ambiente in genere sono suddivise in tre tipologie: 1. Informazioni dovute: rappresentano il livello informativo minimo necessario per le comunicazioni obbligatorie agli organismi competenti, che devono essere fornite in ottemperanza a norme legislative specifiche. Tali informazioni necessitano di una rilevazione limitata alle problematiche principali, come ad esempio lo smaltimento dei rifiuti, e forniscono dati esclusivamente quantitativi. Tali informazioni possono essere sottoposte a verifica degli organi competenti. 2. Informazioni per il controllo: sono rappresentate da dati necessari ad un'attività interna di auditing e per il controllo dei risultati ottenuti nel campo del miglioramento delle performance ambientali interne al sistema azienda. 3. Informazioni per la comunicazione: rappresentano il complesso dei dati che l'impresa intende comunicare all'esterno, in base alla sua strategia di comunicazione ambientale. Queste informazioni possono includere sia dati quantitativi che qualitativi e possono essere utilizzate per promuovere l'immagine e la reputazione dell'azienda in termini di sostenibilità ambientale. È importante tenere conto di queste tre tipologie di informazioni ambientali per garantire una gestione efficace e trasparente degli impatti ambientali delle attività aziendali.La politica aziendale è tesa a migliorare il rapporto con il pubblico in termini di immagine aziendale. In questo modo si dimostra la sensibilità in materia di rispetto dell'ambiente.
Lezione 28
Definire le fasi che devono essere espletate per la creazione del bilancio ambientale:
Per la formazione del bilancio ambientale devono essere espletate le seguenti fasi:
- Raccolta e classificazione dei dati: questa può avere per oggetto sia il singolo impianto o l'intera azienda, ecc. Per poter raccogliere i dati, prima di tutto si deve dare la definizione dei fenomeni e degli aspetti da osservare in funzione del soddisfacimento delle esigenze informative e dei limiti organizzativi e strutturali. Per la raccolta dei dati si deve definire le unità di misura di riferimento per l'espressione del fenomeno. L'attività di raccolta dei dati fisici deve essere effettuata tramite modalità di rilevazione continuativa oppure con metodologie statistiche di indagine a campione.
Il bilancio ambientale si configura come un vero e proprio strumento contabile in grado di rappresentare l'insieme organico di interrelazioni dirette fra l'impresa e l'ambiente naturale. Il bilancio economico-finanziario ha come fine quello di delineare lo stock di elementi in rimanenza di un periodo a disposizione del periodo successivo. Il bilancio ambientale, invece, rappresenta lo strumento di raccolta delle grandezze flusso riguardanti gli effetti ambientali della gestione. Infine, il bilancio economico-finanziario, a differenza di quello ambientale non determina direttamente un risultato e nemmeno mette in evidenza in modo esplicito un bilancio.
Lezione 29: cosa costituisce un conto satellite?
Interfaccia tra il sistema economico e l'ambiente.
In linea generale, la contabilità ambientale rappresenta per le imprese l'insieme di strumenti e procedure utilizzati per misurare, monitorare e comunicare l'impatto ambientale delle proprie attività. Questo permette alle imprese di valutare e gestire in modo più efficace i rischi e le opportunità legate all'ambiente, migliorando la sostenibilità delle proprie operazioni.
La contabilità ambientale è uno strumento volontario, non ancora univocamente standardizzato, finalizzato all'analisi dell'interazione tra l'impresa e l'ambiente naturale. Consente all'azienda di monitorare lo stato dell'ambiente e di valutare concretamente le implicazioni ambientali, positive o negative, delle sue attività produttive. Permette inoltre di rileggere e interpretare le misure intraprese per limitare gli effetti negativi sull'ambiente e di procedere ad azioni di miglioramento delle sue politiche in direzione della sostenibilità. La contabilità ambientale nasce con l'esigenza delle imprese di integrare con ulteriori e diversificate informazioni i dati economici dei tradizionali sistemi contabili al fine di migliorare la capacità di gestione della variabile ambientale e di darne comunicazione appropriata. Descrive le diverse interrelazioni tra economia e ambiente.
Riconducibili i target dell'implementazione di un sistema di contabilità ambientale? I target dovrebbero essere raggiungibili e realistici, cioè non troppo elevati ma nemmeno troppo modesti. Una strategia per il futuro deve essere ovviamente ambiziosa, ma al contempo gli attori coinvolti (e anche l'ambiente) vogliono raggiungere risultati concreti e tangibili. I target dovrebbero rappresentare il compromesso tra ciò che si è intenzionati ad ottenere e ciò che è realmente fattibile. Le linee guida messe a punto per l'implementazione di un sistema di gestione ambientale nelle piccole e medie imprese, suggerisce che gli obiettivi siano "SMART" (intelligenti), cioè:
- Specifici: Concentrarsi su importanti fattori di performance; evitare espressioni generiche come 'essere più rispettosi dell'ambiente'.
- Misurabili: Non si può gestire ciò che non si può misurare.