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I I IC (Q) + D (Q) = C (Q) + t

Ottenendo: It = D (Q)

La tassa fa aumentare il prezzo e più la domanda è rigida, più la tassa verrà traslata sul consumatore.

L’introduzione di una tassa necessita di una quantità elevata di informazioni da parte del regolatore ambientale.

Quando viene imposta una tassa, chi inquina valuta l’opportunità di abbattere meno e pagare più tassa o abbattere di più e pagare meno tassa.

Il problema che l’inquinatore si pone è il seguente: min [C(A) + t(Q -A)]0

Ottenendo: IC (A) = t 7

La tassa t* deve essere uguale al costo di abbattimento valutato in A*.

2.2- Standard

Con lo standard l’autorità di regolazione ambientale impone direttamente il livello socialmente efficiente di abbattimento.

2.3- Tassa e Standard con informazione scorretta sulla funzione di danno ambientale e corretta sulla funzione di costo marginale di abbattimento.

Danno marginale reale

Danno marginale atteso

marginale atteso è stato sottostimato e di conseguenza vi è un eccesso di inquinamento sia con la tassa che con lo standard. 92.4- Tassa e Standard con informazione scorretta sulla funzione di costo marginale di abbattimento ma corretta sulla funzione di danno ambientale.

DANNO CON EFFETTO SOGLIA

t = Tassa imposta in base al costo marginale di abbattimento atteso.

aQ = Standard imposto in base al costo di abbattimento atteso.

at* e Q* = Tassa e standard in base al costo di abbattimento reale.

In caso di effetto soglia è preferibile usare lo standard in quanto l'errore commesso con esso è minore rispetto a quello che si commetterebbe con la tassa. 10

DANNO SENZA EFFETTO SOGLIA

t = Tassa imposta in base al costo marginale di abbattimento atteso.

aQ = Standard imposto in base al costo di abbattimento atteso.

at* e Q* = Tassa e standard in base al costo di abbattimento reale.

In assenza di effetto soglia è preferibile utilizzare la tassa in quanto

l'errore commesso con essa è inferiore di quello che si commetterebbe fissando uno standard.

112.5- Sussidi alla riduzione delle emissioni

Sono uno strumento alternativo alle tasse ma che porta allo stesso risultato.

Il sussidio è visto dall'impresa come un ricavo e di conseguenza cercherà di massimizzare i ricavi derivanti dal sussidio al netto dei costi di abbattimento: max [sA - C(A)] ottenendo: IC (A) = s

Ovvero l'impresa abbatterà fino a quando il sussidio per unità di abbattimento non eguaglierà i costi marginali di abbattimento.

Il sussidio ottimo s* deve essere pari al costo marginale di abbattimento valutato in IA*. Ovvero: s*=C (A*) s

Se il sussidio è troppo basso ( ) le imprese abbatteranno di meno e di conseguenza inquineranno di più. 12

Il sussidio ha come vantaggio quello di incentivare la scoperta e l'utilizzo di nuove tecnologie di abbattimento più efficienti ma può anche creare un

effettoindesiderato incentivando nuove imprese ad entrare nel settore ed intraprenderel'attività inquinante, accrescendo l'inquinamento generale.

2.6- Depositi rifondibili

Consistono nel versare un deposito che sarà restituito una volta che il rifiuto saràsmaltito correttamente.

D(w)= Danno dovuto allo scaricare i rifiuti nell'ambiente.

C(R)= Costo derivante dal corretto smaltimento dei rifiuti.

d= Deposito rifondibile.

L'ottimo si ottiene massimizzando: max [D(w) + C(R)]

I IOvvero: D (w ) = C (R )s s 132.7- Responsabilità legale come strumento

La responsabilità legale ha come scopo quello di indurre gli agenti economici adinternalizzare costi esterni ed assumere un efficiente livello di precauzione.

Responsabilità oggettiva

L'inquinatore è responsabile per i danni prodotti indifferentemente dal livello diprevenzione messo in atto.

L'inquinatore sceglierà il livello di prevenzione (X) che minimizza i suoi

costi privati.

Poniamo: wX = Costo della prevenzione

L[D(X)] = Risarcimento per responsabilità

E[L(X)] = Valore atteso del risarcimento

L’inquinatore risolverà quindi: min { Wx + E[L(X)] }x

Se l’inquinatore ritiene di dover pagare l’intero ammontare del risarcimento allora:

E[L(x)] = E[D(x)]

e di conseguenza: I IE[L (x)] = E[D (x)]

L’inquinatore sceglierà il livello ottimale di prevenzione.

Se l’inquinatore ritiene che la probabilità di pagare l’intero ammontare del risarcimento sia minore di uno il problema sarà:

max { B(q) - [C(x*)+p(x*)D(x*) ]q }q con q= livello di attività

ottenendo: IB (q) - [C(x*)+p(x*)D(x*)] = 0

Il livello efficiente di attività è quello che eguaglia il beneficio al costo marginale atteso.

Responsabilità per colpa 14

L’inquinatore è responsabile dei danni solo se adotta un livello di prevenzione X<X*

In questo caso un a volta raggiunto il livello di prevenzione (X*)

richiesto non vi è più nessun ostacolo all'aumento della produzione e di conseguenza del livello di rischio. Ora è la vittima a dover prevenire il danno in quanto non riceverà nessun risarcimento se l'inquinatore è stato diligente. Differenze tra le due responsabilità: 1) Quando il livello di attività è determinante per il rischio è meglio utilizzare la responsabilità oggettiva. 2) Quando si vuole incentivare la vittima a prevenire è meglio la responsabilità per colpa. 2.8- Permessi negoziabili di inquinamento: Permettono di risolvere in parte il problema dello svantaggio informativo. Supponiamo di fissare uno standard Q* e di distribuire casualmente i permessi tra gli operatori di mercato. Questi inizieranno a scambiarsi i permessi sino a raggiungere un equilibrio con un'allocazione delle emissioni cost-effettiva. Il problema da risolvere è: max [B(Q) - pQ] Ovvero massimizzare ibenefici derivanti dall'inquinamento al netto del costo dei permessi necessari per quel livello di inquinamento. Il massimo si avrà quando: Ip = B (Q) La curva di domanda aggregata dei permessi negoziabili di inquinamento si otterrà sommando orizzontalmente le diverse curve di domanda delle singole imprese. L'offerta aggregata invece è sempre data dallo standard Q* fissato. 162.9- Standard sulle Emissioni e sulle Concentrazioni Uno dei problemi che sorge quando si vuole costruire un mercato non è solo quello di regolamentare la totalità delle emissioni ma di regolamentare anche le concentrazioni. Nasce per questo una distinzione tra PUNTO DI EMISSIONE e PUNTO DI RILEVAZIONE. Più il punto di emissione è lontano dal punto di rilevamento, minore sarà il COEFFICIENTE DI TRASFERIMENTO ad esso associato. Il problema sarà: nim [C (A ) + C (A )]1 1 2 2 e come condizione di ottimo si avrà: I1 I2 [C (A )]/a = [C (A )]/a1 1 2 2

a e a coefficienti di trasferimento.

CAPITOLO 3

Metodi di valutazione economica ambientale

Metodi indiretti

I metodi indiretti ricavano la valutazione del bene ambientale indirettamente dalla valutazione di un bene di mercato collegato ad esso.

3.1- Metodo del prezzo edonico

Questo metodo si basa sul fatto che il prezzo di un bene è influenzato da molte caratteristiche e tra queste è possibile trovare la "qualità dell'ambiente".

Prendiamo come esempio un consumatore che deve scegliere come allocare il suo reddito Y tra l'abitazione Z (che comprende anche la qualità dell'aria) e un altro bene X.

ϴ = Somma disponibile per l'abitazione.

Y-X=Il consumatore massimizza la sua utilità nel punto di tangenza E.

Possiamo ora tracciare la curva del prezzo edonico p (z).

Ogni punto della curva rappresenta la disponibilità a pagare di un determinato gruppo di persone che ha scelto quella determinata qualità.

dell'aria. Non dimentichiamoci che diverse persone sono dotate di diverse preferenze sia per la qualità dell'aria (Z) che per altre caratteristiche (α).

fIP (z) = (z, α)

Il prezzo edonico è quindi visto come la disponibilità marginale a pagare di diversi individui con diverse preferenze.

3.2- Valore statistico della vita

La valutazione della vita statistica è un problema che si affronta con il metodo del prezzo edonico.

Partiamo con il presupposto di voler valutare il valore statistico della vita in base alle remunerazioni e alla rischiosità del lavoro.

Poniamo: π= probabilità di morte, w= remunerazione con: w=f(π)

La remunerazione è una funzione della probabilità di morte associata al tipo di lavoro.

Questa è una stima di una funzione di prezzo edonico da cui possiamo ricavare il prezzo edonico marginale: p =[ߡw]/[ߡπ]

3.3- Metodo delle spese difensive

Le spese difensive sono quelle spese affrontate per

difendersi dal male ambientale. Dalla valutazione di queste spese è possibile stabilire quanto le persone valutino il male ambientale. Poniamo:

p= inquinamento

Q= qualità della vita

D= spese difensive

Le spese difensive crescono a crescere della qualità della vita, che si vuole mantenere costante. Se voglio mantenere la qualità della vita costante al crescere dell'inquinamento, è necessario aumentare le spese difensive.

203.4- Metodo del costo di viaggio

Tiene in considerazione quanto un consumatore sia disposto a spendere per visitare un bene ambientale e, di conseguenza, quale sarebbe la sua disponibilità a pagare per il suo miglioramento.

Prendiamo come esempio un generico consumatore e poniamo:

q= livello di qualità del parco naturale

v= numero di visite del consumatore

p = costo effettivo del viaggio

w= salario per unità di tempo

L= tempo di lavoro

Il reddito del consumatore è dato da wL. Il reddito può essere speso tra un

qualsiasi paniere di beni X e il costo dei viaggi p v.0

Il vincolo di bilancio sarà: wT=X+ p vv

Con: T= tempo di lavoro + tempo di trasporto + tempo del viaggio

e: p = costo effettivo del viaggio + costo opportunità del mancato lavoro

La funzione di utilità del consumatore comprenderà il consumo del bene x, le visite e la qualità del parco. Quindi sarà: U (x, v, q)

Il consumatore massimizza la sua utilità sotto il vincolo di bilancio, ricavando la funzione: fv= (p , q, wT)v

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
23 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saponemarco98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dell'ambiente e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Crea Giovanni.