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ACCELERAZIONE DEL BARICENTRO DEL VEICOLO

Indice di Decelerazione della Testa dopo l’Impatto (P.H.D.) 

≤ 20⋅ g con t>T

19. Classificazione di una terra secondo la norma UNI10006: indicare le linee generali dello schema di

catalogazione, indicando quali e quante prove di laboratorio sono necessarie per giungere ad una corretta

classificazione;

Per prima cosa si calcola l’indice dii gruppo. IG= 0,2*a + 0,0005*b*c + 0,01*b*d

0 ≤ IG ≥ 20

a= passante al setaccio 0,075 - 35%

b= passante al setaccio 0,075 – 15%

c= LL – 40%

d= IP – 10%

A seconda dell’IG, del limite di liquidità LL e dell’indice di plasticità IP si classificano le terre in gruppi i:

terreni granulari . (gruppi A1-A3) e terreni fini (gruppi A4-A7). Per poter classificare correttamente una

terra è necessario eseguire l’analisi granulometrica e in laboratorio. Essa viene . eseguita tramite la

costruzione della curva granulometrica (campione di terreno che passa attraverso dei setacci . . determinando

così le dimensioni dei singoli grani.

20. Indicare quali siano le ipotesi alla base di un corretto processo di dimensionamento di una

pavimentazione stradale attraverso l’uso del catalogo. Illustrare, aiutandosi con uno schema qualitativo di

scheda, quali parametri di ingresso sono necessari per la corretta consultazione dello stesso.

Rappresenta uno strumento per la progettazione degli strati di pavimentazioni stradali secondo tre distinte

tipologie: flessibili, semirigide, rigide. La progettazione degli spessori dagli strati, per data tipologia di

pavimentazione, è strettamente vincolata alla qualità portante del terreno di sottofondo. Per il calcolo

esistono due diversi metodi, quello empirico-teorico e quello razionale. Indicatore di stato funzionale e

strutturale, stima del traffico.

21. L’osservatore in movimento: descrivere graficamente la relazione esistente tra l’angolo di visione

periferica e la velocità di avanzamento;

ok 22. Descrivere il fenomeno dell’aquaplaning di tipo viscoso;

Nelle condizioni in cui sussiste l’incapacità da parte del pneumatico di “tagliare” il sottilissimo velo d’acqua

rimasto sulla pavimentazione dopo che la maggior parte del fluido è stato già spostato dal battistrada in

rotolamento, si è presenza di Aquaplaning di tipo viscoso. Tale condizione può verificarsi a causa sia di una

tessitura del piano stradale, che a causa di un elevato grado di usura del battistrada, e risulta indipendente

dalla velocità di marcia del veicolo.

23. Sistemi di ritenuta a corredo di una infrastruttura stradale: descrivere i parametri di deformazione di una

barriera W(Larghezza operativa) e Dn (deflessione dinamica massima);

W= è la larghezza operativa, ovvero è la distanza tra la posizione iniziale del frontale e la massima

sporgenza dinamica del sistema veicolo-barriera;

D= è la deflessione dinamica massima, cioè lo spostamento dinamico frontale della barriera.

24. La portanza di un sottofondo secondo il metodo di Westergaard: scrivere e commentare la formula

esplicativa e le relative grandezze che la compongono in specifica relazione alle prove in situ di carico con

piastra;

25. L’osservatore in movimento e psicologia della visione: descrivere analiticamente e graficamente le

relazioni esistenti tra la velocità, la percezione di disagio e/o pericolo nonché la visione di un ostacolo posto

sul ciglio destro della corsia durante la fase di avvicinamento allo stesso;

26. Il fenomeno dell’aderenza: descrivere il fenomeno con specifico riferimento al contributo fornito dalla

micro e macro tessitura del piano stradale;

L’aderenza è la capacità delle superfici a contatto di “aggrapparsi” mutuamente e tale fenomeno si manifesta

all’ interno dell’area individuata dalla superficie d’impronta.

L’adesione: si esplica solo se le superfici a contatto sono asciutte e interessa il fenomeno della

microtessitura. L’isteresi: il passaggio della gomma sopra le macroasperità della pavimentazione stradale da

vita ad una distribuzione asimmetrica di pressioni, la componente orizzonatale di tale pressioni si oppone

allo slittamento. Può esplicarsi anche sotto la presenza di film d’acqua. Interessa la macrotessitura.

27. I criteri di dimensionamento della clotoide (rettifilo-curva) secondo il DM2001: indicare le motivazioni

principali che stanno alla base di ogni criterio e le relative relazioni analitiche;

L’ inserimento di una curva a raggio variabile per il raccordo di due elementi a curvatura differente, ha una

triplice motivazione:

1) Limitare il contraccolpo ( primo criterio- dinamico )

2) Limitare la pendenza relativa al ciglio esterno della carreggiata rispetto all’asse stradale sovrapendenza (

secondo criterio ).

3) Migliorare la percezione dell’andamento del tracciato ( terzo criterio ).

28. Il coordinamento plano-altimetrico di un tracciato stradale: descrivere il fenomeno prospettico

dell’effetto “mascheramento” e gli eventuali accorgimenti mitigativi;

Si verifica nella discontinuità nei rettifili, quando un raccordo verticale concavo è inserito in un lungo

rettifilo, senza impegnarlo per intero. Si verifica un effetto vuoto o mascheramento.

29. Sicurezza attiva in campo stradale: il dimensionamento dei letti di arresto.

I letti di arresto vengono utilizzati in strade a forte pendenza dove il sistema frenante dei mezzi pesanti

potrebbe risultare insufficiente e mandare il veicolo in avaria. Il letto di arresto è solitamente posto al lato

della carreggiata ed è costituito con materiale inerte che garantisce una forte resistenza al rotolamento. Le

principali tipologie:

1) letto di arresto con rampa ascendente;

2) Letto di arresto con rampa orizzontale;

3) Letto di arresto con rampa discendente;

4) Letto di arresto bordo strada

La lunghezza del letto è data sa un’equazione di bilancio dell’energia: En. Cinematica di ingresso= En.

Dissipata per effetto della pendenza + En. Dissipata per effetto dell’attrito del letto.

L = spazio d’arresto (m)

v = velocità di entrata nel letto (Km/h)

G = pendenza della rampa (% / 100)

R= coeff. di resistenza al rotolamento del materiale in termini di pendenza equivalente (% / 100) ( ± a

seconda che sia in pendenza o in contropendenza)

30. Il calcolo della capacità al ramo secondo BRILON-BRONDZIO (Germania) negli incrocio a raso con

soluzione a rotatoria: scrivere e commentare la formula esplicativa e le relative grandezze che la

compongono;

Si tratta di una formulazione lineare valida per rotatorie con Dext 28-100m:

Ci= capacità ( flusso ingresso ) al ramo i;

Qci= flusso circolante di fronte al ramo i;

A e B= sono parametri che sono legati alla configurazione della rotatoria e in particolare al numero di corsie

dell’anello, al numero di corsie all’entrata e alla numerosità dei campioni.

31. Studio della portanza di una terra attraverso l’indice CBR: descrivere la prova (nelle n°2 configurazioni

possibili), la determinazione dell’indice e gli eventuali accorgimenti grafico-analitici in caso di anomalie

durante lo svolgimento del test;

la portanza secondo un metodo empirico di laboratorio a partire da un provino addensato, in presenza di un

disco spaziatore che predispone di fatto la superficie di prova del provino. Si tratta di una pseudo prova di

punzonamento attraverso l’infissione di un pistone di diametro=50mm. Si registrano pressioni imposte e

cedimenti ottenuti. A partire da i diagrammi pressioni-affondamenti in corrispondenza degli affondamenti

2,5 mm e 5,0mm si registrano le pressioni le pressioni che verranno poste in comparazione % con un terreno

campione che ha fatto registrare rispettivamente per tali affondamenti le seguenti pressiioni: 70 da N/cm^2 e

105 da N/cm^2

Poi si fa la correzione. Si assume come indice CBR il maggiore tra i due.

32. Descrivere la relazione analitica, e le relative grandezze che la compongono, che consente il calcolo

della percentuale dei vuoti di un conglomerato bituminoso compattato secondo la norma CNR 39/73.

33. L’osservatore in movimento: descrivere graficamente le relazioni che legano sia la distanza di

accomodamento che l’angolo di visione effettiva con la velocità di avanzamento;

entro cui si concentra la visione del guidatore(grafico).

34. L’allargamento della carreggiata in curva: descriverne analiticamente l’espressione ed indicarne i limiti

normativi di applicabilità; Nel caso di raccordo di

transizione, se la curva circolare ha uno sviluppo inferiore a 15 m (strade esistenti) deve risultare per ciascun ramo

del raccordo:

Lz = 7,50 + L + s/2 [m]

35. Il coordinamento plano-altimetrico di un tracciato stradale: descrivere il caso dell’”effetto muro” ed i

possibili interventi mitigativi;

DISCONTINUITà RETTILINEI

Si verifica quando un ( o più ), raccordo verticale è inserito in un lungo rettifilo, senza impegnarlo per intero.

Si determina un effetto muro in corrispondenza di raccordi concavi.

36. Sistemi di ritenuta (guard rail!): definire e descrivere analiticamente l’indice di severità dell’impatto

indicando le soglie di accettazione normativa;

Indice di severità dell’impatto ASI = è l’accelerazione del baricentro del veicolo dato dalla seguente

relazione:

ax= componente accelerazione longitudinale ( m/sec^2)

ay= componente accelerazione trasversale ( m/sec^2)

az= componente accelerazione verticale ( m/sec^2)

g= accelerazione di gravità ( m/sec^2) Il valore dell’ ASI può arrivare fino a 1,4 per punti pericolosi come

per esempio lo sono i ponti, i cavalcavia che sovrastano l’autostrada, ecc.

38. Disegnare schematicamente e illustrare un incrocio a livelli sfalsati di tipo a “quadrifoglio parziale”

considerando l’occupazione, da parte delle rampe, di due quadranti adiacenti;

SVINCOLO A QUADRIFOGLIO, il quale consente, con un unico manufatto a 8 rampe (4 dirette e 4 indirette), la

totalità delle relazioni tra le due arterie intersecantesi, eliminando tutti i punti di conflitto tra le traiettorie.

ROSSO dalla Principale alla Secondaria

BLU dalla Secondaria alla Principale

39. Il dosaggio teorico di legante nei conglomerati bituminosi (Marshall-Duriez): descriverne analiticamente

l’espressione le relative grandezze che la compongono.

40. La distanza di visibilità per l’arresto: descrivere l’iter procedurale per la determinazione approssimata

per via grafica indicando, altresì, le differenze tra il caso autostradale e tutte le altre tipologie di strade;

tpr= 2,8-0,01 V0 --- 1 (extraurbano) ÷ 3 (urbano) sec

SF= V^2/(2G(FE+-i))

Se in km/h

Da= 0.78v-0.0028v^2+ (v^2/(254(fe+-im))

41. Il livello di contenimento, Lc, per la classificazi

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Publisher
A.A. 2023-2024
37 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/04 Strade, ferrovie ed aeroporti

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fra5675 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzione di strade ferroviarie e aeroporti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Vaiana Rosolino.