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Che cos’è il Common European Framework Of Reference for Languages ( CEFRL)?
4. Un documento flessibile di riferimento per tutti coloro che sono coinvolti
nell’apprendimento, insegnamento o valutazione di una lingua. Si basa su un approccio
attivo guardando a tutti coloro che usano una lunga come agente sociale che agiscono in
un contesto specifico.
Le finalità sono tre: raggiungere una maggiore unità tra gli stati membri, promuovere la
mobilità europea, la cooperazione e la comprensione reciproca, adottare e sviluppare
strategie politiche per la diffusione delle lingue. Il Cefr si prefigge di programmare
l’apprendimento linguistico, la certificazione
linguistica e la promozione dell’apprendimento autonomo delle lingue attraverso
l’apprendimento durante l’arco della vita.
Secondo il CEFRL quali sono gli aspetti qualitativi del parlato? Indicarne almeno tre e
5. spiegarne almeno uno.
Gli aspetti qualitativi del parlato sono: range, accuracy, fluency, interaction, coherence.
Accuratezza= si prevede il possesso di poche e semplici strutture grammaticali e la
riproduzione di semplici frasi memorizzate.
Coerenza= si prevede che l’alunno sia capace di mettere insieme gruppi di parole usando
dei connettori lineari di base come ‘and’ e ‘or’.
Tra quelli indicati di seguito indicare quali sono alcuni degli elementi costitutivi della
6. struttura delle griglie di progettazione per unità di competenza.
Dati identificativi dell’istituzione scolastica, docenti, discipline o campi di esperienza,
a) descrizione del gruppo
b) Analisi dei bisogni, attività extracurricolari, e progetti POF
c) Traguardi, descrittori, obiettivi di apprendimento, attività, contenuti, metodi, strumenti,
valutazione formativa, valutazione sommativa dei descrittori
d) Adeguamento da portare in itinere
intende per “Deuteroapprendimento” o ( apprendimento
Secondo Bateson che cosa si 2)?
7. Secondo Bateson esistono tre diversi livelli di apprendimento, che sono contraddistinti dal
genere di cambiamento che si verifica.
APPRENDIMENTO 1 (detto anche PROTOAPPRENDIMENTO): si caratterizza per una
modificazione del comportamento e della scrittura cognitiva del soggetto. Esso
corrisponde all’apprendimento comunemente inteso, e ai cambiamenti che vengono
generati dall’acquisizione di nuove conoscenze che amplificano la capacità del soggetto
di leggere e comprendere il mondo, di ipotizzare nuovi percorsi di indagine. Esso produce
risultati a breve e medio termine e pertanto è subito visibile e più facilmente rilevabile.
(o DEUTEROAPPRENDIMENTO): rappresenta un’evoluzione
APPRENDIMENTO 2
dell’apprendimento 1 poiché ne modifica il successivo decorso, rendendolo più
ulteriore
rapido, più
complesso e meno circoscritto all’acquisizione di contenuti, regole e nozioni conoscitive.
Questo si sviluppa parallelamente all’apprendimento 1 e i suoi risultati sono visibili nel
medio e lungo termine. Le competenze fanno parte di questo apprendimento.
è riconducibile ad un ulteriore modificazione dell’apprendimento 2,
APPRENDIMENTO 3:
rimanda ad
una formazione ancora più veloce e flessibile di abiti mentali e strategie cognitive che
prevedono
l’attivazione di processi metacognitivi, di riflessione e di autoanalisi dei processi di
apprendimento e di costruzione del pensiero che ciascun soggetto mette in atto.
Il curricolo della scuola dell’infanzia secondo le Indicazioni Nazionali 2012 è organizzato
8. in?
Campi di esperienza
Secondo la C.M. numero 3/2015 i livelli delle rubriche di valutazione da impiegare anche
9. ai fini della certificazione delle competenze quanti e quali sono?
Quattro: iniziale, base, intermedio e avanzato
3. Da Capperucci, Cartei, Curricolo e Intercultura, problemi, metodi e strumenti.
cos’è il dell’autonomia?
2. Che curricolo locale nella scuola
Il curricolo locale (20% del monte ore annuo) è espressione dell’autonomia di ogni
istituto scolastico ed è costituito da tutte quelle attività che non sono previste a livello
nazionale (dalle Indicazioni). Queste attività sono previste dalle singole scuole e
vengono definite nel POF.
3. Che cosa si intende per curricolo aperto?
Per curricolo aperto si intende quel particolare tipo di curricolo che viene elaborato dalle
singole scuole. Si chiama anche curricolo centrato sulla scuola (curricolo di periferia).
Aspetti negativi di questo curricolo sono la mancata omogeneità dell’offerta formativa e
la conseguente difficoltà e il confronto tra i vari sistemi di istruzione; l’aspetto positivo
l’essere fondato su bisogni educativi dei soggetti a cui il curricolo è rivolto e sulle
peculiarità esigenze del territorio.
4. Che cosa si intende per curricolo chiuso?
È progettato da una cerchia ristretta di esperti spesso esterni alla scuola che definiscono
discipline, competenze ed obiettivi e dopo di che le scuole possono apporre modifiche
integrative. La cosa positiva è che questo modo è più economico perché ha pochi
progettualisti ma ha come pecca il trascurare le specifiche territoriali aumentando le
tensioni fra centro e periferia.
Secondo le indicazioni nazionali quali sono le principali differenze tra “i traguardi per lo
5. delle competenze” e “ gli obiettivi di apprendimento”?
sviluppo
Secondo le indicazioni nazionali, il curricolo è organizzato in traguardi per lo sviluppo di
competenze definiti al termine di ogni ordine di scuola e che aiutano a finalizzare
l’azione educativa. Per raggiungere i traguardi, sono previsti degli obiettivi di
apprendimento, ovvero conoscenze e abilità di ogni disciplina che servono per
sviluppare i traguardi di quella disciplina. Per ogni disciplina, i traguardi sono obbligatori
e vincolanti, mentre gli obiettivi di apprendimento sono opzionali e lasciati alle scelte
della scuola.
6. I livelli del quadro europeo delle qualifiche (EQF) rimandano a?
Specifici titoli di studio
7. Secondo il DPR n 275/1999 che cosa si intende per curricolo obbligatorio e da cosa è
composto?
Nel POF, le istituzioni scolastiche determinano il curricolo obbligatorio per i propri alunni,
che è composto dalla quota definita a livello nazionale con la quota loro riservata che
comprende le discipline e le attività da loro scelte liberamente.
Formato da
quota nazionale 80% =core curriculum, comune, discipline, attività obbligatorie,
- conoscenze e competenze necessarie per esercitare il pieno diritto di cittadinanza
quota locale 20%= percorsi formativi, laboratori, gruppi di appr/recupero, progetti
- particolari. esplica l’autonomia delle istituzioni
8. In quali ambiti si scolastiche?
Autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sviluppo, sperimentazione finanziaria.
9. Individuare almeno due caratteristiche proprie delle unità di competenze:
Sistematicità, significatività, autonomia, autenticità (basata su compiti autentici),
componibilità, metacognizione (punta alla costruzione di un sé riflessivo),
personalizzazione, trasferibilità, capitalizzabilità (utilizzabile in diversi contesti),
interdisciplinarità.
10. Nelle indicazioni nazionali i traguardi per lo sviluppo delle competenze sono previsti?
Al termine delle classi terza e quinta.
11. Grazie alle rubriche di valutazione le competenze possono essere descritte per?
Livelli di padronanza dell’infanzia
12. Quali sono i principali aspetti formativi della scuola secondo il curricolo delle
Indicazioni Nazionali?
Identità, autonomia, competenza e cittadinanza.
Dal libro: la ricerca-formazione (Asquini)
Cos'è la ricerca formazione?
Quale è il ruolo del ricercatore nella ricerca-formazione?
Quali sono le 5 fasi della ricerca formazione e i 5 impegni del Crespi?
ALTRO:
1. Gamma interdecilica: è un indice di variabilità che esclude il primo ed il decimo decile di
una distribuzione ordinata suddivisa in dieci parti uguali, quindi il 10% dei risultati agli
–
estremi della distribuzione. GID = D9 D1
2. Differenza Interquartile: è uno degli indici di variabilità. Tralascia il 25% dei risultati ai
due estremi di una distribuzione ordinata. Dividendo una distribuzione ordinata di valori
–
in quattro parti uguali, vengono tralasciati il primo ed il quarto quartile, quindi Q = Q3
Q1.
3. Assi culturali della scuola allungata a 10 anni: gli assi culturali sono stabiliti dal ministero
e contengono i saperi/competenze essenziali per la cittadinanza attiva che sono i
collante per l’eterogeneità delle diverse scuole e sono:
medesimi per tutti e fungono da
linguistico, matematico, scientifico-tecnologico, storico- sociale.
il conferimento dell’autonomia
4. Autonomia e istituzione scolastiche: è il più importante
provvedimento teso a svecchiare il sistema scolastico, segna il passaggio da un modello
burocratico centrale gerarchico ad un modello democratico basato su decentramento e
corresponsabilità. È stata introdotta dalla Legge 59 Bassanini del 1997. Le istituzioni
scolastiche acquisiscono personalità giuridica ed hanno diritti e doveri. I settori
dell’autonomia: didattica, organizzativa, di ricerca/sperimentazione/sviluppo, gestionale,
contabile.
5. In una ricerca sperimentale in cui si mettono a confronto delle stime, qual è il valore
arrivare l’errore affinché i dati ottenuti siano validi?
massimo cui può 5%
ESERCIZI
Esercizio tabella:
stime lo si capisce dalla presenza dell’intervallo di confidenza che oscilla tra un
Se sono
limite inferiore ed un limite superiore.
→si
Se è significativamente superiore prende in considerazione la media più alta, di
questa si guarda il limite inferiore e si guarda se è superiore al limite superiore
dell’altra. →si
Se è significativamente inferiore prende in considerazione la media più bassa, di
questa si guarda il limite superiore e si guarda se è inferiore al limite inferiore dell’altra.
Dati i seguenti intervalli di confidenza, rispondere alle seguenti domande:
la media del campione 01 è significativamente inferiore alla media del campione 05 = F
c. la media del campione 02 è significativamente superiore alla media del campione 03 = F
d. la media del campione 02 è significativamente superiore alla media del campione 01 = V
e. la media del campione 03 è significativamente superiore alla media del campione 05 = F
f. la media del campione 05 è significativamente inferiore alla media del campione 06 = F
g. Media 53
8. Errore standard 2.2
Lim. Inf. e sup. -> 53 ± 4