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I SEMXVII
I SEM sono 5:
- il SEM del THINK che fa appello alla logica, all'intrigo, alla sfida, al gioco.
- il SEM del RELATE che si collega alle esperienze di condivisione nelle community, nei gruppi. Trova terreno fertile nei social. File realizzato dalla studentessa Leuzzi Sara (MCA)
- Il SEM del FEEL - esperienze affettive: ci sono alcune tipologie di contenuti, prodotti e brand che sono più portati verso l'affettività derivante dalla condivisione di oggetti e momenti rispetto ad altri. Un esempio è la birra.
- Il SEM del SENSE - fa riferimento all'incorporazione di tutto ciò che riguarda tutti i sensi nelle esperienze. Tanto più un brand si completa sotto i punti di vista dei sensi, tanto più il brand verrà percepito come completo e con il quale è possibile realizzare una relazione di valore. Nel caso di un punto vendita di prodotti alimentari bio, se volesse lanciare il SEM del sense, avrebbe senso per
Fondamento di tale affermazione. La comunicazione, quindi, è caratterizzata da scambi vicendevoli di comunicazione tra le parti e, tra l'altro, ogni scambio dell'oscillazione infinita deve essere punteggiato nel giusto modo.
Punteggiare vuol dire interpretare bene il messaggio sotto l'aspetto delle 4 dimensioni del messaggio (contenuto, appello, relazione, auto-presentazione) e, inoltre si aggiungono 3 elementi: richiamo (o appello), risposta e rinforzo. Il richiamo è un invito a far qualcosa che è insito nella comunicazione e che parte dal mittente per arrivare al ricevente. Il ricevente riceve la richiesta o produce un feedback e una risposta. Alla risposta, poi, si aggiunge il rinforzo che consiste nel dar valore alla richiesta del mittente. Tendenzialmente consiste in una spiegazione.
Di contro, poi, la risposta e il rinforzo generati dal ricevente si trasformano e diventano richiami a loro volta e così procede costantemente la comunicazione.
File
realizzato dalla studentessa Leuzzi Sara (MCA)
Affinché tali oscillazioni siano infinite, si deve punteggiare ogni oscillazione divolta in volta considerando sia gli elementi della CV sia gli elementi della CNV.
Studiare la CNV poi ci porta a sviluppare delle competenze chiave nellagestione delle relazioni interpersonali: si parla della sensibilità nei confrontidelle emozioni degli altri interlocutori, prendere consapevolezza delle proprieemozioni. Questo conduce poi gli individui ad andare oltre un determinatomessaggio al fine di comprendere a pieno le intenzionalità degli individui edessere orientati verso una comunicazione efficace.
Se un individuo risponde male ad una determinata richiesta del mittente, ilbravo comunicatore sarà in grado di andare oltre al tono utilizzato peranalizzare che, per esempio, l’interlocutore ha passato una brutta giornata eciò l’ha portato a rispondere con un tono scorbutico. Quindi, il bravocomunicatore non biasima,
non giudica ma va oltre al fine di entrare in sintonia, grazie all'empatia, con l'altro, riconoscerlo, dargli valore e mantenere sana la relazione. XIX. L'engagement: Se ne è parlato sopra. XX. Le obiezioni nel Public Speaking Durante il public speaking è probabile che insorgano le obiezioni. Esse si dividono in razionali ed emotive. Le obiezioni razionali possono essere associate alle domande, alle obiezioni intese come punti di vista, pareri, incomprensioni e sorgono per un bisogno di conoscenza degli interlocutori. Lo speaker deve rispondere nella maggior parte dei casi a queste obiezioni mentre, quando non sa gestire, può ricorrere a delle tecniche molto utili. Al contrario, per le obiezioni emotive (che sono quelle che vengono realizzate da interlocutori che cercano di ostacolare il naturale incedere dell'ars oratoria) lo speaker deve cercare di non rispondere oppure di sviare il colpo con diverse tecniche. Nel caso delle obiezioni emotive, ilpublic speaker può usare le seguenti tecniche:
- rimandare la risposta
- risposte tangenziali
- effetto eco - si cerca di rimandare indietro il colpo cercando di mettere l'interlocutore in una posizione di disagio
- effetto specchio - ci si sofferma sulle premesse
- tecnica dei perché - si risponde con un altro perché
Nel caso invece di obiezioni razionali, lo speaker può rispondere con le seguenti tecniche:
- rimandare a dopo la risposta
- rimandarla a dopo con un conseguente approfondimento
- accordo a metà
- auto-conversione
- risposta tangenziale
Le campagne sociali
Le campagne sociali fanno riferimento alla comunicazione sociale che è atta a promuovere il sostegno di una causa sociale - ossia un evento negativo che affligge l'intera popolazione (come il Covid) o parte di essa (come la povertà) - da parte degli individui in termini
di firme e consensi oppure in termini di apporto di risorse finanziarie (come le donazioni dell'Ant). Tali campagne vengono realizzate da enti specifici no profit di cui l'obiettivo è proprio quello del sostegno di una causa sociale e mai il profit. Per questo motivo si distingue la campagna sociale dal messaggio responsabile, realizzato dai brand. Tale distinzione si riflette anche nella finalità delle comunicazioni.
Gli unici enti che possono realizzare la comunicazione sociale sono le fondazioni, le associazioni no profit, enti sovranazionali, enti nazionali, la fondazione Pubblicità progresso. Si tende ad associare la pubblicità sociale al termine pubblicità progresso proprio perché tale fondazione nacque nel dopoguerra per promuovere la partecipazione dei concittadini americani al volontariato.
Le finalità abbiamo detto che divergono infatti:
- pubblicità sociale: ottenere supporto, consensi, firme dagli individui
epassaparola; talvolta risorse finanziarie.b. comunicazione responsabile: profitto.
I brand che realizzano la comunicazione responsabile lo fanno per migliorare la percezione intorno al marchio perché le percezioni positive poi portano a una brand reputation positiva che induce poi a transazioni elevate e positive. Ciò si traduce in maniera pura nell'obiettivo profit delle imprese.
Un brand che non supporta cause sociali non viene reputato come vero e affidabile dalla società questo perché nasce sempre più quell'orientamento nei consumatori nell'aiutare il prossimo come mai prima. Infatti, i valori oggigiorno sono proprio legati agli interessi umanitari, alla solidarietà, alla sostenibilità e per questo motivo anche i brand si devono attenere ad essi e agire di conseguenza perché, secondo i consumatori, i brand hanno il potere di fare la differenza.
I brand, quindi, possono realizzare intere campagne di sensibilizzazione
è il loro ruolo all'interno di una causa sociale e di sentirsi coinvolti. La comunicazione digitale offre la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio e di coinvolgere persone che altrimenti non sarebbero state raggiunte. La comunicazione analogica, invece, permette un contatto più diretto e personale con il pubblico, creando un legame più forte e duraturo. Le associazioni e fondazioni utilizzano diversi strumenti di comunicazione per sensibilizzare il pubblico. Questi strumenti possono includere campagne pubblicitarie, eventi, incontri, manifestazioni e molto altro. L'obiettivo è quello di far comprendere al pubblico l'importanza della causa e di spingere le persone a sostenere attivamente la causa stessa. La dissonanza cognitiva è un elemento fondamentale nella comunicazione di una causa sociale. Essa si basa sulla differenza tra la situazione attuale della società e il risultato finale che si potrebbe ottenere se tutti sostenessero la causa. Questa differenza crea un senso di disagio e spinge le persone a cercare una soluzione per eliminare questa dissonanza. La comunicazione deve quindi essere in grado di far emergere questa dissonanza e di spingere le persone a agire per risolverla. Infine, è importante sottolineare che sostenere una causa sociale non solo ha un impatto positivo sulla società, ma anche sulla vita dell'individuo sostenitore. Essere parte di una causa sociale dà un senso di appartenenza, di realizzazione e di gratificazione personale. Sostenere una causa sociale significa fare la differenza e contribuire a creare un mondo migliore per tutti.È la situazione per poi supportare talicause e tali fondazioni. Se non capisce il problema, non sarà neanche portatoa sostenere – effetto boomerang. In questo contesto, poi, si inserisce anche ilprincipio di Cialdini della coerenza: tanto più un individuo si lega a un valore,tanto più le sue azioni saranno coerenti con tal valore. Gli individui sarannopropensi a adottare un comportamento sano nei confronti del valore egenereranno il passaparola.
Gli stili di comunicazione sociale sono:
- lo stile aggressivo
- lo stile delicato
- lo stile divertente
- le raccomandazioni
- lo stile informativo
- enfatizzare il benessere
- ridurre gli elementi positivi legati ad abitudini sbagliate
- supportare la cultura e l’arte.
XXII. Lo storytelling aziendale
Lo storytelling aziendale è una tecnica che può anche rientrare nell’ambito delcontent marketing e che trova il suo potere nella comunicazione digitale,
nel caso di storytelling verbale o scritto, o nella comunicazione analogica nel caso di storytelling sotto forma di video. Tale tecnica, fortemente incentrata sulla sensorialità e sull'emotività, consiste nel narrare una storia (ricordando che la storia ha un potere ancestrale che si lega al passato dell'individuo e che ha un potere particolare sull'attenzione del singolo individuo) e mantenere intrattenuto l'interlocutore per tutto il tempo della narrazione. Da tale narrazione devono emergere emozioni, valori, sensazioni al fine di colpire l'interlocutore non solo alla testa - colpo razionale e cognitivo - e al cuore - colpo emotivo - ma anche alla pancia al fine di scuotere la coscienza e le emozioni. Il brand tendenzialmente fa ricorso allo storytelling per far emergere i valori.