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I dati ci rilevano che si tende in tal modo a sovrarappresentare le
persone molto interessate, con molto tempo libero, istruite, che
vivono fuori dalle grandi aree urbane. Questo ha un effetto negativo
sui risultati soprattutto quando c’è un collegamento diretto tra i
bisogni conoscitivi della ricerca e la probabilità di partecipare
di certe categorie sociali (es sondaggio sul voto). Il grado di
distorsione dei dati dipende dalla relazione tra due fattori: la
percentuale delle mancate partecipazioni e l’entità delle differenze tra
chi partecipa e chi non lo fa. Se la percentuale dei rispondenti al
questionario è molto bassa è altamente probabile che il campione non
rappresenti la popolazione e i dati non siano generalizzabili. In alcuni
casi possiamo far ricorso alla ponderazione matematico-statistica dei
dati a posteriori per aumentare la rappresentatività del campione.
Esempio: se nel mio campione sono sovrarappresentate le donne,
riproporziono i campioni con il fattore di ponderazione in modo che le
donne “pesino un po’ meno”.
10) Strategie di partecipazione alla ricerca
-Costruire questionari brevi e facili da compilare, infatti il tasso di
mancate partecipazioni è direttamente proporzionale alla lunghezza
del questionario.
-Selezionare intervistatori competenti capaci di stimolare sentimenti
positivi negli intervistati. -Associare intervistatore-intervistato sulla
base della similarità (atteggiamenti, retroterra, stile di vita) è
importante anche la gradevolezza dell’intervistatore da un punto di
vista della piacevolezza fisica (se è in ordine etc.).
-Presentare la ricerca con chiarezza, la sua durata e proporre la
partecipazione in nome di un committente prestigioso. -Le lettere che
preannunciano la ricerca aumentano i tassi di risposta. Utilizzare
incentivi sia monetari che non, sottraiamo tempo e chiediamo uno
sforzo ai partecipanti che deve essere ricompensato, bisogna essere
almeno in grado di restituire al partecipante un’immagine di sé
collaborativa, attenta al progresso della scienza o la sensazione di
vivere un’esperienza inconsueta. Comunicare che il tasso di risposta è
molto alto. Enfatizzare il lato positivo della partecipazione.
11) Presentazione della ricerca & collaborazione
La struttura di un questionario influenza tantissimo la qualità dei dati,
pertanto occorre tener presente 3 aspetti preliminari, è importante:
che il questionario sia comprensibile da tutti gli strati sociali (no
linguaggio specialistico, no troppo colloquiale), trasmettere che la
ricerca è legittima ed importante per cui vale la pena partecipare,
infine trasmettere rispetto per chi risponde, riconoscere il loro sforzo,
curare i dettagli. Per quanto riguarda la presentazione vera e propria:
1) presentare chi conduce la ricerca,2) presentare in maniera generale
gli obiettivi della ricerca per evitare distorsioni,
3) sottolineare l’importanza della partecipazione. Rassicurare i
partecipanti sul fatto che non ci sono risposte giuste o sbagliate, sarà
garantito l’anonimato e i dati verranno analizzati in maniera
aggregata, la partecipazione è volontaria e si può interrompere,
spiegare cosa si chiede all’intervistato in termini di tempo.
12) Operazionalizzazione
L’operazionalizzazione è un processo che mi permette di trasformare i
costrutti come il pregiudizio, la felicità etc. in quantificazioni
numeriche. L’assunto di base è che è possibile inferire gli stati
dell’individuo da comportamenti effettivi che ne rappresentano la
manifestazione. Si tratta di un processo lungo e creativo che dipende
anche dalla teoria di riferimento di un dato costrutto,
organizzato in 4 fasi:
1) rappresentazione figurata del concetto, trasformazione in immagine
mentale (es: insicurezza urbana prefigurata come sentimenti di ansia
nell’attraversare alcune zone della città).2) specificazione del concetto
o descrizione, stabilire se è multidimensionale (dimensione cognitiva
come le credenze, affettiva come le reazioni emotive in dati contesti,
comportamentale come evitare alcune zone etc.).3) costruzione degli
indicatori/domande da porre ai miei intervistati sulla base della
definizione e scomposizione del costrutto effettuata in precedenza.4)
formazione degli indici (variabili) che derivano dalla combinazione
di tutti gli indicatori rilevati o di un loro sottoinsieme (indicatore
sintetico dato dalla somma o media dei punteggi).
13) Domande sostanziali e non sostanziali
Le domande sostanziali sono quelle che misurano di fatto i costrutti a
cui sono interessato, entrano a far parte delle analisi statistiche e
rispondono alle mie domande di ricerca. Le domande non sostanziali
non mi permettono di costruire degli indici utilizzabili nelle analisi
statiche ma hanno la funzione di migliorare la qualità del dato rilevato.
Tra le domande non sostanziali individuiamo le domande introduttive/
interattive, che hanno l’obiettivo di focalizzare l’attenzione
dell’intervistato su una precisa tematica. Le domande filtro, che
sono domande che indirizzano verso domande condizionate
(esempio:” è sposato si o no? Se si da quanto tempo?). Infine abbiamo
le domande buffer o distraenti che non hanno nulla a che vedere con
le tematiche della ricerca, hanno l’obiettivo di creare una pausa,
resettare. La paura è che dopo 4/5 pagine di domande che vertono
sulle stesse tematiche, l’intervistato risponda in maniera automatica,
pertanto servono a mantenere alta l’attenzione.
14) Domande aperte e chiuse
Le domande aperte non prevedono alternative di risposta
precodificate, pertanto l’intervistato sarà libero di costruire le
proprie. Sono particolarmente adatte nello studio delle dimensioni
soggettive e in fase esplorativa quando indaghiamo oggetti che non
conosciamo bene. Svantaggi:7 1) lungo processo di codifica e
categorizzazione a posteriori esposto inoltre alla soggettività del
ricercatore.2) compito cognitivamente gravoso.3) presume buona
motivazione e capacità di verbalizzazione.4) lunghi tempi di
risposta.5) interpretazione soggettiva delle domande.6) se
autosomministrate alta percentuale di risposte mancati o incomplete.
7) se eterosomministrate, necessità di ricercatore esperto. -> Le
domande chiuse prevedono alternative di risposta precodificate a
priori dal ricercatore. Vantaggi:6 1) confrontabilità, 2) minor sforzo
cognitivo, 3) facili da somministrare, compilare e codificare, 4) aiutano
a ricordare categorie di risposta meno accessibili, 5) alta percentuale
di risposta, 6) utili per stimare importanza o frequenza di un
fenomeno.
Svantaggi: 5 1) le categorie di risposta potrebbero non essere
rilevanti per l’intervistato, 2) risposte non esaustive, 3) piccole
variazioni alle categorie di risposta determinano grandi variazione dei
risultati.4) inadatte se le categorie di risposta sono molto numerose.
5) possibilità di risposte “purchessia”.
15) Item singoli.
Gli item singoli misurano un concetto attraverso una sola domanda o
un’affermazione, abbiamo 4 tipologie di item singoli: 1) gli item a
scelta forzata che chiedono all’intervistato di scegliere tra 2 o più
alternative di risposta, le alternative devono avere lo stesso livello di
attrattività e costringono l’intervistato ad una risposta informativa.2)
item a scelta graduata: chiedono ai partecipanti di esprimere una
risposta usando un sistema di categorie ordinate, pertanto si
possono costruire variabili ordinali (grado di accordo, importanza,
frequenza).
3) Item a scelta multipla: forniscono agli intervistati un sistema di
categorie di risposta e chiedono di indicare quelle adatte, il
numero delle opzioni può essere libero o stabilito dal ricercatore.
4) item auto ancoranti: prevedono un numero elevato di
alternative di risposta costruite su un continuum, ancorate ed
ordinate solo ai loro estremi, consentono di costruire variabili
su scala a intervallo.
16) Scala likert
Nella ricerca psicosociale per studiare i costrutti complessi quali gli
atteggiamenti utilizziamo degli strumenti quali le scale. La scala Likert
è lo strumento più utilizzato per le inchieste in psicologia sociale. Si
tratta di un insieme di affermazioni che rappresentano
l’operazionalizzazione adeguata ed articolata di un costrutto.
L’idea è che le varie affermazioni contenute nella scala rappresentino
le manifestazioni di un costrutto secondo una data teoria. I rispondenti
devono esprimere il loro grado di accordo con tali affermazioni. Le
scale Likert sono in grado di rilevare la dimensione cognitiva
degli atteggiamenti. Sono strumenti di relativa facile costruzione e
sono flessibili, si adattano a vari setting e varie popolazioni. Requisiti
degli item: devono essere di tipo normativo e non descrittivo per
meglio cogliere la posizione personale e devono essere estremi
pertanto non contenere formulazioni parziali.
17) Regole per la costruzione delle scale Likert: 5
1) è necessario costruire una solida base di conoscenze sia teoriche
che empiriche, è necessario conoscere tutte le teorie che sono state
prodotte su un dato costrutto e gli strumenti esistenti per misurarlo,
valutare le caratteristiche di qualità di dati strumenti.2) Realizzare un
numero molto elevato di item di partenza scalari e controscalari, gli
item controscalari mantengono alta l’attenzione del rispondente e ci
permettono di comprendere se il questionario è stato compilato con
concentrazione o casualmente.3) prima somministrazione del
questionario e selezione degli item in modo tale da avere un numero
degli stessi sufficiente a descrivere il costrutto ma non troppo
elevato.4) scegliere il numero di categorie di risposta (solitamente tra
4 e 7).
5) una volta somministrata la nuova scala verifico validità e
attendibilità dello strumento, la scelta della scala da utilizzare deve
basarsi su attendibilità e validità della stessa.
18) Attendibilità e validità della scala Likert
Quando valutiamo l’attendibilità di una scala stiamo valutando
che tutti gli item che compongono il mio strumento stiano misurando
lo stesso costrutto, che abbiano una loro coerenza interna. Una
metodologia per quantificare l’attendibilità è il calcolo del coefficiente
Alpha di Cronbach che dipende dal numero di item e dalla loro
correlazione media. Il coefficiente è un valore compreso tra 0 e 1, un
valore soddisfacente è di 0,70. Vi è poi una funzione di alcuni software
che misurano l’attendibilità, ovvero la funzione:” scala se l’item è
escluso” con cui individuiamo gli item part