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La persuasione e i modelli di elaborazione delle informazioni sociali

La persuasione designa un mutamento di atteggiamento mediante un messaggio esterno. L'analisi delle persone ai messaggi persuasivi ci riporta alla distinzione tra scienziato ingenuo e economizzatore cognitivo, il processo duale dell'elaborazione delle informazioni sociali. Tale approccio si è rivelato efficace per spiegare come, quando e perché le persone sono persuase da altri. Vi sono due modelli: il modello della probabilità di elaborazione e il modello euristico-sistematico. Entrambi i modelli sostengono che vi siano due modi in cui il messaggio persuasivo possa determinare un atteggiamento:

  • Il percorso centrale, sistematico, che si utilizza quando le persone sono motivate e capaci di riflettere attentamente sul contenuto del messaggio; in questo caso le persone sono influenzate dalla forza e dalla qualità degli atteggiamenti.
  • Il percorso periferico, euristico, che viene compiuto quando le persone non desiderano o sono incapaci di analizzare il contenuto del messaggio in modo approfondito; in questo caso le persone sono influenzate da indizi superficiali o superficialmente rilevanti.
di comportamento in risposta a un ordine o a una richiesta di una figura di autorità. La velocità del discorso può influenzare l'elaborazione dei messaggi persuasivi. Un discorso veloce può rendere più difficile per il destinatario comprendere e valutare il messaggio. L'umore può anche influenzare l'elaborazione dei messaggi persuasivi. Le persone in uno stato d'animo positivo possono essere più aperte e favorevoli al messaggio, mentre le persone in uno stato d'animo negativo possono essere più scettiche o resistenti al messaggio. Il coinvolgimento del destinatario nel tema del messaggio può influenzare anche l'elaborazione. Le persone che sono fortemente coinvolte nel tema possono essere più motivate a elaborare il messaggio in modo approfondito e critico, mentre le persone meno coinvolte possono elaborare il messaggio in modo superficiale o non prestarvi molta attenzione. Le differenze individuali possono anche influenzare l'elaborazione dei messaggi persuasivi. Ad esempio, le persone con una maggiore necessità di coerenza possono essere più influenzate da un messaggio che si allinea con le loro convinzioni preesistenti, mentre le persone con una maggiore necessità di novità possono essere più influenzate da un messaggio che presenta nuove informazioni o punti di vista. Infine, l'umorismo può influenzare l'elaborazione dei messaggi persuasivi. L'uso di umorismo può rendere il messaggio più piacevole e memorabile, ma può anche distrarre dal contenuto persuasivo del messaggio se non viene utilizzato in modo appropriato. In conclusione, ci sono diversi fattori che influenzano il percorso di elaborazione dei messaggi persuasivi, tra cui la velocità del discorso, l'umore, il coinvolgimento, le differenze individuali e l'umorismo.di comportamento in risposta a un ordine diretto o esplicito. Per quanto riguarda lo sviluppo delle norme, Scherif condusse una ricerca per capire come i gruppi giungano a condividere credenze in apparenza consensuali e omogenee. I partecipanti venivano indotti a credere che l'esperimento riguardasse la percezione visiva; essi erano condotti in una stanza completamente buia con un punto luminoso nella parente di fronte a loro. Il compito era quello di giudicare per 100 volte l'ampiezza del movimento del puntino. In assenza di altri punti di luce, il puntino sembrava spostarsi nella stanza buia. Nella prima fase ci furono delle differenze nei diversi punteggi medi dei partecipanti sulla rilevazione del punto luminoso. Scherif ipotizzava che nel contesto in cui i partecipanti erano assieme, si sarebbe sviluppata una regola del gruppo e tutti si sarebbero uniformati, senza rendersene conto, a un standard comune. Infatti, nelle prove successive i partecipanti si allontanavano.

Dalle valutazioni della fase 1. Scherif definì norma sociale questo standard comune. I partecipanti, comunque, negarono di essere stati influenzati dagli altri nel loro giudizio. In relazione all'aumento dell'incertezza del compito aumenta il tasso di sviluppo della convergenza verso la norma sociale. Nelle situazioni incerte i giudizi altrui sono un'euristica preziosa che può aiutare ad essere più precisi. Le persone dell'esperimento, non disponendo di informazioni precise, non potevano affrontare un'analisi ragionata e dettagliata della situazione; erano pertanto costretti ad utilizzare un'euristica, ossia a cercare qualche fonte di informazione nell'ambiente, sulla quale fondarsi per elaborare una risposta (le risposte degli altri partecipanti erano una valida guida). La norma sociale può dunque essere definita come una serie di convinzioni riguardo al proprio gruppo di appartenenza in quanto diverso da un altro gruppo.

giudizio individuale e quello di gruppo perciò convergono. In molti casi gli individui possono sostenere in pubblico un'opinione che non coincide con la loro opinione privata. 9. Conformismo di Asch; maggioranza e minoranza: studi e ricerche Il conformismo descrive un cambiamento di atteggiamento o di comportamento in reazione a una norma sociale implicita. In un esperimento nel 1951, Asch fece credere ai partecipanti che si trattasse di un esperimento di percezione visiva; in realtà egli era interessato a verificare l'effetto degli altri sul giudizio quando la consegna è semplice e c'è una discrepanza tra atteggiamenti pubblici e privati. Quello di Asch era un compito semplice e gli altri partecipanti erano complici dello sperimentatore. Durante il compito, ai partecipanti veniva presentata una linea standard; successivamente venivano mostrate tre linee di confronto (a, b, c) e il compito del partecipante era quello di stabilire quale delle tre linee.

di confronto fosse uguale di lunghezza alla linea standard. I giudizi dei partecipanti venivano espressi dopo quelli di altri partecipanti.

Nei primi due giudizi i collaboratori scelsero la linea di lunghezza chiaramente corretta, dopo di che scelsero sempre la linea di lunghezza errata e Asch verificava l'effetto sui giudizi dei partecipanti: quando non c'erano altre persone presenti, solo l'1% dei partecipanti dava un giudizio sbagliato; in presenza di altre persone i partecipanti si uniformavano alla maggioranza delle risposte scorrette nel 37% delle prove. In realtà, il 76% dei partecipanti si uniformava alle risposte in almeno una delle prove (in tutto erano 18).

Quando la consegna è semplice e le persone sono sicure del proprio atteggiamento privato, talora tendono comunque ad adeguarsi al punto di vista della maggioranza. Gli studi di Asch consentono di pensare che la minoranza non abbia alcuna possibilità contro la piena forza dell'influenza.

normativa e informativa. In realtà gli psicologi hanno scoperto che l'influenza sociale può funzionare in entrambi i sensi, quindi in certi casi anche le minoranze possono far cambiare atteggiamenti e comportamenti alle maggioranze, nonostante questo avvenga solo in alcune condizioni particolari. L'influenza della minoranza può essere reale solo se è coerente e sicura. Secondo uno studio di Moscovici, le maggioranze dovrebbero creare solo un conformismo pubblico, ovvero l'accondiscendenza; mentre le minoranze, in quanto tali, dovrebbero creare solo conformismo privato, cioè una conversione, ma senza cambiamento dell'atteggiamento tenuto in pubblico.

10. Lo studio di Milgram sull'obbedienza

Milgram fu ispirato dalle atrocità della seconda guerra mondiale ed era interessato a scoprire cosa indusse i soldati nazisti a obbedire agli ordini e commettere atrocità nei confronti degli ebrei. Milgram non pensava che

un'intera nazione potesse essere malvagia, ma che potessero esistere delle condizioni nelle quali chiunque avrebbe potuto non riuscire a distinguere la nozione di giusto e sbagliato e obbedire ad un compito immorale. Nell'esperimento ai partecipanti venne detto che lo studio riguardava gli effetti della punizione sull'apprendimento. Ciascun partecipante entrava in laboratorio con un altro partecipante, che era un complice. Lo sperimentatore assegnava un ruolo (non causalmente, ma così veniva fatto credere) ad entrambi i partecipanti: il partecipante faceva l'insegnante e il complice era l'allievo. Il compito dell'insegnante era quello di far imparare coppie di parole all'allievo; ogni volta che quest'ultimo sbagliava, riceveva una scossa elettrica dall'insegnante, e l'intensità di questa scossa aumentava man mano che si procedeva con la presentazione delle coppie da imparare. Nonostante il complice dicesse di avere 50 anni,

Di essere cardiopatico e di non sopportare più il dolore gridando forte, l'insegnante continuava ad obbedire al compito e a somministrare scosse all'allievo. Milgram voleva una conferma all'ipotesi che le persone ragionevoli si sarebbero rifiutate di obbedire a ordini tanto irresponsabili, ma così non è stato. Complessivamente, il 65% dei partecipanti obbedì fino a somministrare la scossa finale di massima intensità (450 volt). Per dare una spiegazione a questa obbedienza, Milgram disse che dove il tasso di obbedienza è elevato entrano in gioco tre fattori: prima di tutto esiste una norma culturale diffusa, secondo la quale si obbedisce all'autorità, che è giusta e degna di fiducia e gli individui sono generalmente premiati quando sono ubbidienti. Successivamente, nel suo esperimento le richieste di obbedienza ad azioni sempre più riprovevoli erano graduali. L'arco di tempo era infatti relativamente lungo.

Infine Milgram sosteneva che intervenisse un cambiamento nello stato di agente, per cui le persone non si consideravano più personalmente responsabili, ma attribuivano la responsabilità ad altri individui presenti nel contesto.

Molti psicologi si chiesero come quell'esperimento avesse indotto un'obbedienza così compatta. Innanzitutto nello studio originale c'erano solo partecipanti maschi, quindi una possibilità è che vi fosse una differenza di genere; forse i maschi sono per loro natura più aggressivi delle femmine.

Inoltre, quando lo studio veniva somministrato in una modesta palazzina di uffici, il livello di obbedienza si abbassava drasticamente (Milgram invece era un rispettabile scienziato, in camice bianco, che comunicava quindi autorevolezza). Lo stesso effetto si aveva quando lo sperimentatore era un individuo trasandato. Dunque l'impatto dell'ambiente circostante e dello sperimentatore riesce in parte a spiegare il

livello elevato di obbedienza. Si riscontrava poi un livello di obbedienza molto alto quando c'erano insegnanti complici e obbedienti; quando però c'era un secondo allievo complice che si ribellava allo sperimentatore, il tasso di obbedienza si riduceva notevolmente. Una fonte di supporto sociale è quindi un potente antidoto all'influenza sociale. Un ultimo insieme di condizioni da segnalare sono gli effetti della prossimità tra la fonte di influenza (sperimentatore) e l'allievo. Quando il partecipante e la vittima erano nella stessa stanza, l'obbedienza si riduceva del 40%, e ancora di più quando veniva chiesto di toccare la vittima.

11. Gruppi sociali: definizione, funzioni e ruoli al suo interno

La coesione è un fattore che caratterizza il gruppo. Quando i pensieri e le azioni di un individuo tendono a coincidere con un aggregato di persone la coesione sociale aumenta. I gruppi coesi tendono a esercitare un'influenza

importante per il buon funzionamento di un gruppo sociale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pulcino.marty di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Bobbio Andrea.