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Sono strategie retrospettive le storie di vita e la narrazione.

La strategia di ricerca retrospettiva consiste, come suggerisce la sua denominazione,

nel risalire indietro nel tempo, raccogliendo informazioni su ciò che ha preceduto una

certa condizione presente.

9. I test proiettivi vengono considerati strumenti particolarmente utili per

l’indagine della personalità. In tal senso sono spesso utilizzati

approfondire

come complemento del colloquio clinico. Indica in cosa consistono.

Le tecniche proiettive consistono nel presentare al soggetto un materiale poco

strutturato o ambiguo e nel chiedergli di strutturarlo a suo piacere: nella

strutturazione del materiale proposto il soggetto proietta parti della propria

personalità.

10. Il modello di J. Piaget, noto psicologo dello sviluppo, ha avuto grande

risonanza per la sua ampia portata. Esso comprende tutto il periodo che va

dalla nascita all’adolescenza e considera una vasta gamma di comportamenti

e funzioni psichiche quali l’intelligenza, il gioco, l’imitazione, le interazioni

tra coetanei, il giudizio morale, etc. Per quanto riguarda le trasformazioni

dell’attività cognitiva, J. Piaget fa ricorso al concetto di stadio. Attraverso

tale concetto, l’autore dà conto della comune esperienza secondo cui bambini

di una certa fascia di età ragionano secondo modalità qualitativamente

diverse rispetti ai bambini della fascia di età precedente e rispetto ai bambini

della fascia di età successiva . La sequenza proposta da J. Piaget è composta

da quattro stadi: stadio senso - motorio, stadio pre - operatorio, stadio delle

operazioni concrete, stadio delle operazioni formali.

Indica cosa si intende per “stadio senso - motorio”.

Stadio senso - motorio (dalla nascita ai 2 anni circa). In questo stadio il bambino

interagisce con l’ambiente soltanto attraverso percezioni e azioni motorie, non

essendo capace di evocare mentalmente, né di rappresentarsi oggetti ed eventi. Le

condotte dei bambini sono guidate da schemi senso-motori (piani di azione che

collegano percezioni e movimenti, come ad es. seguire con gli occhi un oggetto in

movimento, prendere un oggetto e portarlo in bocca, battere, buttare, tirare, spostare

un oggetto , ecc..). La fine di questo stadio e la transizione a quello successivo è

determinata dall’emergere dell’attività rappresentativa che J. Piaget chiama funzione

simbolica o semiotica. 3

Indica cosa si intende per “stadio

11. pre-operatorio”.

Stadio pre-operatorio (dai 2 AI 5-6 ANNI circa). In questo stadio si ha la fioritura

nell’uso di strumenti simbolici come il linguaggio, il gioco di finzione, il linguaggio e

la scrittura. Fino ai 4- 5 anni sembra che i bambini non possiedano ancora dei

concetti veri e propri, basati su classificazioni stabili, ma dei pre-concetti, che

tengono conto solo di quegli aspetti delle cose e degli eventi che di momento in

momento attirano la loro attenzione. La conoscenza è, dunque, pre-logica,

egocentrica, caratterizzata da irreversibilità (le azioni mentali non possono essere

invertite ed eseguite nella direzione opposta. Esempio: il giudizio che A è più piccolo

di B non implica lo stesso giudizio a partire da B, cioè che B è più grande di A).

Indica cosa si intende per “stadio delle operazioni concrete”.

12.

Stadio delle operazioni concrete (Dai 5-6 agli 11- 12 ANNI). In questo stadio i

bambini strutturano progressivamente una logica elementare che consente loro di

manipolare concretamente ma anche mentalmente il reale. Le operazioni della logica

concreta elementare sono componibili tra di loro secondo alcune leggi semplici,

dove ogni operazione può essere annullata da una operazione inversa : es.: 2 + 2 = 4 e

4 2 = 2

Indica cosa si intende per “stadio delle operazioni formali”.

13.

Stadio delle operazioni formali (DOPO GLI 11-12 ANNI). In questo stadio i bambini

iniziano ad utilizzare il ragionamento ipotetico - deduttivo, proposizionale,

combinatorio.

Fin dal 1920 Piaget ricorre all’utilizzo del metodo clinico per studiare le

14. forme e le strutture del pensiero infantile e le tappe della formazione

dell’intelligenza nel bambino. Definisci cosa si intende per metodo clinico in

riferimento alle prime ricerche piagetiane.

Si tratta di un colloquio eminentemente flessibile per cui, alla presentazione di un

determinato quesito, il bambino formula la sua risposta; lo sperimentatore interviene

ponendo una nuova domanda o sottoponendo all’attenzione del bambino un altro

aspetto del problema o proponendo una variante della situazione o, ancora,

introducendo un’alternativa o una contraddizione. 4

15. Definisci cosa si intende per metodo clinico-critico.

J. Piaget ha introdotto nel 1927 una modificazione nella pratica del metodo clinico:

quest’ultimo passerà da metodo completamente verbale a metodo metà verbale e

metà concreto, cioè manipolatorio (metodo clinico-critico). Vengono introdotte

domande o discussione solo dopo o nel corso di manipolazioni di oggetti (perline,

portauova, uova, pupazzi, palline di pongo, asticelle, forme geometriche, fiori di

plastica, etc.) atti a provocare determinate azioni da parte del soggetto. Gli oggetti

usati suscitano interesse nel bambino e consentono di tradurre in termini semplici

problemi la cui formulazione verbale sarebbe ardua.

Se l’interesse del ricercatore è per le idee e i modi di pensare degli individui

16. piuttosto che per i suoi comportamenti, vengono utilizzati i questionari e le

interviste. Questi metodi di rilevazione hanno avuto un enorme importanza

nel campo della psicologia sociale. Definisci cosa si intende per “intervista

strutturata”.

semi -

Nel caso di domande aperte, le interviste sono semi - strutturate in quanto si basano

su una traccia flessibile, aperta e il soggetto può rispondere a suo piacere. Alle

risposte verrà applicata un’analisi del contenuto.

Definisci cosa si intende per “intervista strutturata”.

17.

Nel caso di domande chiuse o a scelta multipla, le interviste sono chiamate strutturate

in quanto le questione poste sono precise e circostanziate.

18. La quantificazione delle risposte alle interviste e ai questionari può avvenire

attraverso l’utilizzo di diverse scale. Elenca i tre tipi di scale utilizzabili.

- scale bipolari,

- scala di Likert,

- scala di differenziale semantico di Osggod, Suci e Tannenbaum.

All’interno delle strategie di ricerca possono essere utilizzati una serie di

19. metodi che dipendono dagli obiettivi specifici del ricercatore. Il metodo

sperimentale, ad esempio, consiste nella manipolazione della variabile

indipendente e nel controllo degli effetti che tale variabile ha sulla variabile

dipendente. Indica cosa tale metodo si propone di verificare.

Il metodo sperimentale si propone di verificare ipotesi causali. 5

L’osservazione condotta a scopi scientifici segue

20. un progetto preciso. Essa

può essere condotta in tre modi: osservazione naturalistica, osservazione

strutturata, osservazione indiretta. Indica cosa si intende per “osservazione

naturalistica”.

Per osservazione naturalistica (o etologica) si intende quel tipo di osservazione che si

propone di non interferire con il comportamento del soggetto osservato o di limitare

al massimo l’interferenza. Gli studiosi che seguono l’approccio etologico hanno

messo a punto modi molto accurati per la registrazione del comportamento al

naturale. Grande cautela è posta affinché la presenza dell’osservatore non modifichi

la situazione, conducendo a comportamenti diversi da quelli che si tenta di conoscere.

Indica cosa si intende per “osservazione strutturata”.

21.

Nel secondo tipo di osservazione , quella strutturata (o partecipante secondo Piaget),

il ricercatore interviene attivamente fornendo degli stimoli per sollecitare il

comportamento che intende studiare. Un esempio di osservazione strutturata o

partecipante è data dal colloquio clinico di Piaget.

Indica cosa si intende per “osservazione indiretta”.

22.

Nel terzo tipo di osservazione , quella indiretta, sono i prodotti dell’attività del

anziché l’attività stessa.

bambino (disegni, temi, etc.) che vengono analizzati

L’unita’ di studio 1 mira a delimitare gli ambiti di interesse della psicologia

23. dello sviluppo rispetto a discipline quali la psicologia generale, l’etologia, la

psicologia sociale, la sociologia e l’antropologia culturale. Definisci gli ambiti

di interesse della psicologia generale .

La Psicologia generale si occupa di studiare le grandi funzioni mentali di base quali:

- la percezione,

- la cognizione,

- la memoria,

- il linguaggio,

- le emozioni

e si propone di studiare come queste grandi funzioni mentali si manifestano a livello

del comportamento. Tale disciplina si occupa, inoltre, di esaminare le interazioni

esistenti tra le funzioni mentali (i rapporti tra la percezione e la cognizione, tra la

memoria e la cognizione, tra la cognizione e l’emozione, ecc). 6

Definisci gli ambiti di interesse dell’etologia.

24.

L’Etologia è la scienza che studia il comportamento degli animali.

25. Definisci gli ambiti di interesse della psicologia sociale.

La Psicologia sociale é la disciplina che studia il funzionamento sociale e i processi

che intervengono in questo funzionamento. Essa trova nello studio delle interazioni il

suo campo di indagine privilegiato. Le interazioni oggetto di studio sono quelle tra

individuo e individuo, tra individuo e gruppo ( o relazioni intra-gruppo), tra gruppi (

o relazioni inter-gruppo), le interazioni tra soggetti sociali e ambiente e fenomeni

sociali, cioè, anche quando gli altri non sono presenti essi condizionano il nostro

comportamento: siamo sensibili alle opinioni e ai giudizi altrui, ci comportiamo

secondo i dettami e le prescrizioni del nostro gruppo di riferimento, siamo influenzati

dalle ideologie che ci circondano.

26. Definisci gli ambiti di interesse della sociologia.

Seguendo F. Ferrarotti (Manuale di Sociologia, Laterza, Bari, 1992) la Sociologia

può essere definita come “la Essa mira a dare corso ad

scienza della società”. un

processo conoscitivo critico, ossia metodologicamente controllato, della società

rispetto a sé stessa, alle sue funzioni, ai suoi comportamenti e alle sue istituzioni. La

studia dunque le diverse forme dell’organizzazione e della strutturazione

Sociologia

sociale, studia il rapporto di ampi gruppi con le istituzioni, con il potere, studia i

comportamenti collettivi, studia insomma i macro processi sociali.

Definisci gli ambiti di interesse dell&r

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paoletto66 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Perucchini Paola.