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RILEBORARE

La facciata è quella parte della rappresentazione dell'individuo che di regola funziona in maniera fissa e generalizzata allo scopo di definire la situazione per quanti la stanno osservando. La facciata è quindi l'equipaggiamento espressivo di tipo standardizzato.

Le parti tipiche della faccia sono:

  • L'ambientazione (o scenario): tutti quei dettagli di fondo che forniscono lo scenario e l'arredo della rappresentazione. È generalmente fissa;
  • La facciata personale (equipaggiamento espressivo dell'attore): segue l'attore e si compone di elementi fissi e di elementi mobili.

212-17. Realtà e apparenze: che significato hanno per Goffman?

Le apparenze sono gli stimoli che suggeriscono gli status dell'attore. Alcuni esempi di attività incongruente che gli attori cercano di nascondere sono:

  • Svolgere un'attività di guadagno incompatibile con la propria immagine pubblica;
  • Errori commessi.

Occultati prima della rappresentazione:

  • Presentazione di un'opera finita, occultando il processo di produzione
  • Occultamento lavori "sporchi"
  • Esaltazione pubblica di elementi della rappresentazione, cui corrisponde in privato una violazione dei principi esaltati

Che cosa sono, secondo Goffman, le rappresentazioni fuorvianti?

I membri di un pubblico saranno sempre propensi a mettere in dubbio la sincerità dell'attore, valutando la sua rappresentazione come vera o falsa, sincera o finta. Ma il pubblico non si interroga sulla verità della rappresentazione, quanto piuttosto sulla legittimità sociale che l'attore possiede nel mettere in scena una determinata parte. Pertanto, quando il pubblico scopre un imbroglio capisce che quell'attore non era un titolare autorizzato dello status rappresentato. Paradossalmente, quanto più una rappresentazione falsa si avvicina a quella vera, tanto più il pubblico

è minacciato in quanto una rappresentazione recitata con competenza da un impostore può indebolire il nesso morale tra legittimità a recitare e capacità di farlo. (214-19)

Che caratteristiche ha l’informatore, secondo Goffman?

L’informatore è colui che si finge membro di una équipe e accede al retroscena, ottenendo così delle informazioni distruttive che può rivelare. (215-20)

Che cosa sono e come funzionano le equipe di rappresentazione, secondo Goffman?

Goffman vede l’équipe di rappresentazione come un complesso di individui che collaborano nell’inscenare una singola routine. Questa costituisce un tezo livello tra la rappresentazione individuale e il complesso delle interazioni dei partecipanti. Il concetto di équipe permette di analizzare più punti; l’interazione tra due individui può essere descritta come interazione tra 2 équipe di 1 solo membro; nelle rappresentazioni in cui

L'attore è contemporaneamente attore e pubblico, ovvero è convinto che la sua proiezione sia la sola e unica realtà egli nasconderà al suo self/pubblico gli aspetti della rappresentazione.

Il rapporto tra i membri di una medesima équipe sarà caratterizzato dalle seguenti componenti principali:

  • Interdipendenza reciproca: ogni membro può determinare il successo o l'insuccesso della rappresentazione. Per questo, ognuno si deve fidare del buon comportamento dei compagni;
  • Familiarità: membri dell'équipe tra loro complici, conoscono i segreti del retroscena e possono anche non mantenere la facciata, instaurando un rapporto di tipo informale.

Come vengono trattati gli assenti, secondo Goffman?

Quando gli attori vanno nel retroscena, normalmente denigrano il pubblico, facendone caricature e utilizzando termini irrispettosi. A queste si aggiungono altre tecniche, come rinviare l'entrata nella parte.

fino all'ultimo momento, quando il pubblico potrebbe accorgersi del retroscena, ovvero saltare dentro e fuori dalla parte molto rapidamente. Questo atteggiamento sottolinea la differenza tra pubblico e équipe e la ribellione contro l'obbligo di presentare uno spettacolo. Un ulteriore forma di aggressività nei confronti degli assenti consiste nel fare scherzi al compagno d'équipe che se ne va e in questa maniera si colpisce il pubblico indirettamente. Infine, un altro esempio di aggressività si ha quando qualcuno del pubblico viene ammesso a far parte dell'équipe. In generale, queste tecniche di denigrazione stanno ad indicare che gli individui vengono trattati bene in loro presenza, ma abbastanza male in loro assenza. La denigrazione del pubblico nel retroscena serve a mantenere alto il morale dell'équipe. 217-22. Che cosa sono, nel pensiero goffmaniano, le tecniche di protezione? Sono tecniche utilizzate dal pubblico e dagli estranei.i quali tendono ad agire con tatto e cautela per aiutare gli attori a salvaguardare lo spettacolo.

La discrezione del pubblico si manifesta nell'evitare di accedere al retroscena o annunciarsi prima dell'accesso.

In presenza di estranei alla rappresentazione, questi mostreranno disinteresse e distrazione.

Se sono coinvolti nella rappresentazione, gli attori mostreranno invece interesse e attenzione.

Il pubblico può fingere di non vedere eventuali passi falsi degli attori.

  • Manifestare una particolare clemenza nei riguardi di un attore principiante.
  • 218-23.

Gli attori sociali sono trafficanti di moralità e affaticati fabbricanti di impressioni: chi lo dice? Che cosa significa?

Gli attori, in quanto tali, hanno interesse a mantenere l'impressione che essi vivano all'altezza dei molti standard sulla base dei quali verranno giudicati. Ma gli individui, in quanto attori, non sono interessati a realizzare questi standard, quanto, piuttosto,

Sono interessati al problema a-morale di far credere in maniera convincente che questi standard siano stati raggiunti. Secondo l'autore il self è l'immagine proiettata che l'individuo cerca di far passare come propria, questa immagine del self è un effetto drammaturgico. Il processo per la creazione del self è macchinoso e può incrinarsi e quando questo accade, le parti come il controllo del retroscena, le cospirazioni di équipe, il tatto del pubblico, sono tutte parti che diventano chiaramente visibili (219-24).

Tatto di fronte al tatto: che cosa significa, secondo Goffman? Gli attori della rappresentazione possono accorgersi del tatto riservato loro dal pubblico e per evitare una messa a nudo della rappresentazione, il riso o la vergogna, devono a loro volta mostrare tatto, attraverso due strategie: cogliere e seguire i minimi suggerimenti del pubblico e in caso debbano comunque distorcere i fatti, devono almeno farlo secondo le regole.

dellarappresentazione fuorviante evitando delle manovre difensive che li facciano apparire come colpevoli o impostori.

220-25.Lealtà, disciplina e circospezione drammaturgica. Che cosa sono, secondo Goffman?

Lealtà drammaturgica: non tradire i segreti dell'équipe tra una rappresentazione e l'altra, non usare la ribalta per mettere in scena uno spettacolo privato. Una tecnica di difesa consiste nel far si che gli attori non si affezionino al pubblico, rischiando di rivelargli dei segreti. Per questo si cerca di cambiare frequentemente pubblico. Per difendersi dalla slealtà si può anche creare una elevata solidarietà tra i membri dell'équipe e sviluppare un'immagine disumana del pubblico nel retroscena;

Disciplina drammaturgica: per il mantenimento della rappresentazione è necessario che ciascun attore, da un lato appaia immerso nella rappresentazione e dall'altro, egli dovrà essere distaccato.

Per poter rimediare a eventuali incidenti. Dal punto di vista drammaturgico l'attore è disciplinato se si ricorda la sua parte, evita gesti non intenzionali o passi falsi, ha presenza di spirito e auto-controllo e non confonde la ribalta con il retroscena;

Circospezione drammaturgica: è la capacità degli attori di prevedere e programmare il modo migliore di metter in scena uno spettacolo. Anche questa capacità richiede tecniche di controllo delle impressioni, ad esempio ridurre il tempo della rappresentazione, limitare le dimensioni dell'equipe oppure la capacità di scegliere un pubblico non fastidioso.

221-26. È possibile controllare le impressioni, secondo Goffman? E come?

Strumenti difensivi adottati dagli attori per salvare la rappresentazione;

  • Strumenti proiettivi usati dal pubblico per aiutare gli attori a salvare la rappresentazione;
  • Strumenti che gli attori devono usare per rendere possibile l'aiuto del pubblico.

222-27/28.

Che differenza c'è tra attore e personaggio in Goffman?

Goffman definisce l'attore come un affaticato fabbricante di impressioni mentre il personaggio è figura dotata di carattere positivo, le cui qualità eccezionali devono essere evocate dalla rappresentazione. 223-29.

Che cosa intende dire Goffman quando paragona l'attore sociale a un giocatore d'azzardo?

Secondo Goffmann l'attore sociale è un giocatore che scommette continuamente le proprie chance di vittoria o perdita nell'interazione quotidiana. L'analisi del gioco, nelle 4 fasi di cui si compone (preparazione, determinazione, rivelazione e aggiustamento), chiarisce la corrispondenza tra gioco d'azzardo e vita quotidiana, ambiti che si somigliano in quanto l'attore sociale corre rischi e scommette ogni giorno attraverso le decisioni che prende nella vita lavorativa e personale, che spera, ma non può esserne certo, che portino sempre a risultati positivi.

come quando di cambia lavoro o ci si trasferisce in una nuova città. L'azione sociale è paragonata al lancio della moneta, della quale è veramente poco prevedibile il risultato, se non sulla base di vaghe esperienze empiriche. Goffman afferma che l'attore è colui che, nella vita di tutti i giorni, affronta creativamente l'azzardo [224-30]. Quante e quali concezioni del "self" emergono nel pensiero di Goffman? Le concezioni di self che emergono nel pensiero di Goffman sono: - Self cooperativo: La cooperazione in quanto tratto fondamentale dell'interazione, contraddistingue il lavoro d'équipe e orienta la rappresentazione degli attori. - Self controllato e dipendente dalle convenzioni sociali: capace di gestire l'interazione controllando la propria immagine e la propria reputazione di fronte ad altri attori sociali. - Self soggetto ai rituali dell'interazione: Goffman individua le regole di

La condotta dell'attore sociale

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
58 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edordo6759778 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e dell'informazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Pedroni Marco Luca.