Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DIFFICOLTÀ AD INDIVIDUARE UN SET DI INDIZI ACUSTICI DELL’ESPRESSIONE VOCALE
che discriminino efficacemente fra le emozioni.
349.
Quali sono le differenti tipologie di gesti?
I gesti sono azioni motorie coordinate e circoscritte, volte a generare un significato e indirizzate a un interlocutore al fine di
raggiungere uno scopo. Si dividono in: gesti iconici, pantomime, gesti simbolici, gesti deittici, gesti motori.
350.
Che cos'è l'aptica?
È la disciplina che si focalizza sullo studio del contatto corporeo fra gli individui. Il contatto corporeo è infatti fra i bisogni
fondamentali dell’essere umano: toccare l’altro può comunicare una relazione di vicinanza, supporto, accudimento o addirittura
segnalare l’esistenza di un rapporto affettivo. Il contatto con altri individui può anche manifestare una relazione di dominanza e di
potere (in genere chi è più potente si ritiene maggiormente libero di toccare l’altro)
351.
Che cos'è l'intermodalità semantica?
A livello comunicativo si passa dalla multimodalità percettiva all’intermodalità semantica, uso di linguaggi differenti in media diversi
per costruire
un messaggio dotato di senso:
− nella comunicazione in presenza si riferisce, ad esempio, all’utilizzo contemporaneo di parole, toni, volume, mimica facciale,
gestualità
− negli artefatti comunicativi: insieme di immagini, suoni, linguaggio verbale (ad esempio, in un film)
352.
Che cos'è la prossemica?
È lo studio dell’organizzazione e dell’uso dello spazio, della distanza e del territorio. È in stretta relazione con la corporeità perché
diversi contesti e relazioni suggeriscono diverse “zone ottimali”. Si è soliti distinguere tra:
zona intima (0-‐0,5 m): area delle relazioni intime
o zona personale (0,5-‐1 m): circonda in modo costante il nostro corpo ed è possibile entrarci solo nel corso delle
o interazioni molto personali
zona sociale (1-‐3,5 m) : la distanza alla quale si svolge la maggior parte delle interazioni quotidiane
o zona pubblica (oltre i 4 m): spazio delle situazioni pubbliche e ufficiali
o
Esistono delle differenze culturali anche nella gestione dello spazio.
personale e della distanza dagli altri:
• cultura della distanza (popolazioni occidentali e asiatiche): grande rispetto dello spazio personale
• cultura della vicinanza (latina e araba): la distanza interpersonale ridotta è percepita come positiva
353.
Che cos'è la comunicazione non verbale?
La comunicazione non verbale è una dimensione fondamentale all’interno dei processi comunicativi; in particolare, risulta
fondamentale sul piano relazionale in quanto interviene nella manifestazione delle emozioni e dell’intimità, dei rapporti di potere,
nei fenomeni di persuasione e della seduzione. La comunicazione non riguarda soltanto conoscenze, informazioni e notizie ma
anche le relazioni interpersonali: attraverso la comunicazione noi creiamo e manteniamo le nostre relazioni con gli altri.
354.
Gli animali usano il linguaggio?
Molti animali comunicano tra di loro in modo rudimentale. Non è ancora dimostrato però che si tratti di un vero e proprio
linguaggio il quale implica la capacità di produrre e comunicare concetti nuovi e unici seguendo una grammatica formale. Vi sono
alcuni casi in cui gli psicologi sono riusciti a far comunicare gli scimpanzé a livelli sorprendentemente alti:
• dopo 4 anni di allenamento, uno scimpanzé ha imparato 132 gesti corrispondenti a parole e a combinarli in
semplici frasi
• uno scimpanzé pigmeo possiede abilità linguistiche simili a quelle di un bambino di due anni
I critici sostengono che il linguaggio utilizzato dagli scimpanzé precedentemente citati manchi della grammatica e delle costruzioni
complesse e uniche tipiche del linguaggio umano. Non ci sono inoltre prove inconfutabili che gli animali riconoscano e rispondano
allo stato mentale dei compagni di specie, un aspetto importante della comunicazione umana. È quindi ancora aperta la domanda
circa la possibilità di insegnare agli animali a comunicare in modo simile a quanto fanno gli umani.
355.
Che cos'è il babbling?
Presente nel 4 stadio di sviluppo del linguaggio: STADIO DI ESPANSIONE: dal quarto all’ottavo mese.
Compare una serie più lunga di sillabe, suoni vocalici e consonantici prolungati. Emerge il babbling (lallazione): produzione di
sequenze di sillabe di tipo consonante-‐vocale che si ripetono identiche o variano, con un’organizzazione ritmica e temporale simile
al parlato adulto.
356.
Quali sono gli stadi di sviluppo del linguaggio?
1.STADIO FONATORIO: dalla nascita ai due mesi. Il bambino produce suoni quasi vocali, compare il pianto riflesso e i suoni
vegetativi (ruttini, colpi di tosse, deglutizioni). Questi suoni non hanno funzioni biologiche, ma sono ripetuti in maniera
probabilmente intenzionale.
2.STADIO PRIMITIVO FONATORIO: dal secondo al quarto mese di vita. Produzione sequenziale di suoni (quasi vocali e
protoconsonanti). Compaiono le vocalizzazioni di benessere (cooing). Emergono nasali sillabiche o suoni vocalici nasalizzati.
3.STADIO DI ESPANSIONE: dal quarto all’ottavo mese. Compare una serie più lunga di sillabe, suoni vocalici e consonantici
prolungati. Emerge il babbling (lallazione): produzione di sequenze di sillabe di tipo consonante-‐vocale che si ripetono identiche o
variano, con un’organizzazione ritmica e temporale simile al parlato adulto.
4.STADIO CANONICO: dai cinque ai dodici mesi. Si verifica il passaggio dal babbling alle prime parole. Periodo nella quale i bambini
dicono “baba” e “dada”. Si presenta la continuità temporale tra il blabbing e le prime parole.
357.
Che cosa afferma la teoria dell'apprendimento del linguaggio?
L’acquisizione della lingua segue i principi di rafforzamento
e di
condizionamento scoperti dagli psicologi dell’apprendimento.