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K= DI/I
K=Costante minore di 1
DI= incremento della stimolazione
I= Intensità dello stimolo
Vi è proporzionalità costante tra stimolo standard e l’incremento della stimolazione.
E’ evidente poi che minore sarà il valore di K e maggiore sarà la finezza discriminativa di
una modalità sensoriale.
37. Qual è la differenza fra soglia assoluta e soglia differenziale?
La soglia assoluta è la quantità minima di stimolo necessaria in modo tale che questo sia
recepibile.
La soglia assoluta è si distingue in SA iniziale, ovvero il limite inferiore, o SA terminale,
ovvero il limite che superato non ci permette più di percepire nulla.
Mentre la soglia assoluta è la quantità minima per cui riusciamo a percepire la differenza
di uno stimolo rispetto ad uno di confronto.
38. Che cosa sono le soglie percettive?
La percezione riguarda invece l’organizzazione, l’interpretazione, l’analisi e l’integrazione
dell’energia fisica o dello stimolo da parte sia degli organi di senso sia del cervello.
soglia assoluta che corrisponde proprio alla minore intensità di uno stimolo che è
necessaria affinché questo sia percepibile. Corrisponde quindi al limite che esiste fra gli
stimoli non percepibili e quelli che l’individuo riesce a cogliere. La soglia assoluta iniziale è
il limite inferiore della stessa, a partire dal quale lo stimolo è appena percepibile; la soglia
assoluta terminale è invece il limite superiore oltre il quale non c’è più percezione o si
percepisce soltanto dolore.
soglia differenziale o Just Noticeable Difference (JND): si può definire come l’incremento
minimo dell’intensità di uno stimolo necessario per percepire la differenza fra due stimoli.
Scaricato da Charles Landi (nicotracarlo1@gmail.com)
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LEZIONE 10
26. Quali sono le differenze fra dolore acuto e dolore lento?
Si definisce dolore acuto, quel dolore che insorge entro i 100ms dallo stimolo dolorifico.
Esso viene indicato come lancinante, pungente, rapido o elettrico.
Si definisce invece dolore lento: Quel dolore che insorge dopo 1s o più. Viene detto
urente, pulsante, nauseante, cronico
27. Si descriva la teoria dell'onda viaggiante.
La teoria dell’onda viaggiante sostiene che aree diverse della membrana basilare
(contenuta nella cocolea, struttura a chiocciola nella zona dell’orecchio interno, che dovuto
alle cellule pelose che la coprono, riesce ad inviare il messaggio dalla coclea al cervello)
rispondono a differenti tipi di frequenze, la parte più vicina alla finestra ovale è
maggiormente recettiva a suoni ad alta frequenza, mentre la parte più vicina alla parte
interna della coclea risponde meglio a stimoli a bassa frequenza.
Questa teoria non spiega completamente il fenomeno uditivo in quanto diverse parti della
membrana basilare si attivano in presenza di suoni a bassa frequenza.
Da ciò si desume una seconda teoria, quella di discriminazione di frequenza, per cui tutta
la membrana vibra in risposta ad un suono. Questa teoria non spiega completamente il
fenomeno sonoro perché non si focalizza su cosa avviene ad alte frequenze.
28. Si descriva il processo di percezione degli odori.
Il senso dell’olfatto si attiva quando molecole di una sostanza entrano nelle cavità nasali.
Le cavità nasali sono coperte da cellule olfattive, neuroni percettivi provvisti di ciglia a cui
si legano sostanze odorose. Le ciglia sono immerse in una mucosa olfattiva che ha il
compito di diluire e fissare gli odori. In questa sede avviene la traduzione in impulso dello
stimolo e viene poi inviato al bulbo olfattivo, connesso alla corteccia olfattiva (nei lobi
temporali)
29. Come funziona il senso del gusto?
Il senso del gusto è ciò che ci permette di attuare una definizione qualitativa di una
sostanza.
Ci sono 5 stimoli base. Dolce (punta), amaro (parte posteriore), salato (ai lobi), acido (ai
lati), umami.
Le cellule recettive del gusto (cellule gustative) sono distribuite in 10000 papille gustative.
Tutte le regioni riescono a percepire il sapore di una determinata sostanza, ma meno
intensamente in confronto all’area di interesse. Lo stimolo gustativo viene trasformato ed
inviato al cervello il quale elaborerà l’informazione.
30. Si descrivano i principali recettori tattili e le loro funzioni.
Cellule di Merkel: Cellule adibite alla percezione della pressione sulla pelle, quindi
permettono di avvertire il contatto.
Corpuscoli di Meissner: Reagiscono alle variazioni di pressione.
Corpuscoli di Ruffini: Reagiscono alle variazioni di tensione.
Corpuscoli del Pacini: Reagiscono a pressioni e vibrazioni di tessuti profondi
Recettori del caldo del freddo: Terminazioni nervose libere nella cute che non si
distinguono dai recettori del dolore.
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31. Che cos'è il dolore?
Il dolore è una risposta ad una grande quantità di stimoli che costituisce per l’organismo
un meccanismo di difesa. Senza il dolore non riusciremmo a percepire dei pericoli fisici
che potrebbero minacciarci, quali una pentola bollente che potrebbe ustionarci, o un
dolore interno dovuto ad un’infiammazione.
32. Quali sono i meccanismi che permettono di ridurre il dolore?
I meccanismi di riduzione del dolore sono principalmente 2:
-Rimpiazzo degli impulsi: Infatti, stimoli diversi del dolore competono e talvolta
rimpiazzano il messaggio neurale del dolore, ostruendo così la risposta.
-Fattori di tipo psicologico: A seconda delle emozioni provate da un individuo, il cervello
può chiudere gradualmente il cancello del gate control, mandando un messaggio
attraverso il midollo spinale a una parte del corpo infortunata per produrre così sollievo o
riduzione del dolore.
33. Si descriva la teoria del gate control.
La teoria del gate control spiega come i recettori nervosi specifici a livello del midollo
osseo sono collegati a determinate aree del cervello legate al senso del dolore.
Quando i recettori sono attivati da un infortunio o da un problema in una parte del corpo,
una sorta di ‘’cancello’’ per il cervello viene aperto, permettendo di sperimentare la
sensazione di dolore.
34. Quali sono le principali strutture dell'orecchio e le loro funzioni?
Orecchio esterno, composto dal padiglione oculare. Una struttura a forma di megafono al
contrario che è deputato alla raccolta dell’onda sonora.
Il suono prosegue nel condotto uditivo che conduce al timpano, che vibra. Maggiore è
l’intensità del sono, maggiore sarà la vibrazione.
Il suono passa poi all’orecchio medio, contenente tre ossa chiamati martello, incudine e
staffa che hanno il compito di aumentare l’intensità della vibrazione trasmettendola alla
finestra ovale, che conduce all’orecchio interno.
Nell’orecchio interno le vibrazioni sonore sono trasformate in modo da poter essere
elaborate dal cervello.
La prima struttura incontrata è la coclea, che prende la forma di una chiocciola,
contenente la membrana basilare, che dovuto alle cellule pelose che la coprono, riesce ad
inviare il messaggio dalla coclea al cervello.
La fonte ondulatoria può essere anche per conduzione ossea. L’orecchio difatti poggia su
delle ossa craniche per cui la coclea può rilevare le vibrazioni che attraversano le ossa
della testa.
All’interno dell’orecchio vi sono anche dei piccoli canali detti semicircolari che contengono
un liquido che si sposta in seguito ai movimenti della testa, determinando l’equilibrio.
Il suono dopo aver lasciato l’orecchio, giunge alla corteccia uditiva, composta di neuroni
specializzati alla risposta di determinati suoni.
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35. Si descriva un'applicazione della teoria del gate control.
La teoria del gate control spiega come i recettori nervosi specifici a livello del midollo
osseo sono collegati a determinate aree del cervello legate al senso del dolore.
Quando i recettori sono attivati da un infortunio o da un problema in una parte del corpo,
una sorta di ‘’cancello’’ per il cervello viene aperto, permettendo di sperimentare la
sensazione di dolore.
I meccanismi di riduzione del dolore sono principalmente 2:
-Rimpiazzo degli impulsi: Infatti, stimoli diversi del dolore competono e talvolta
rimpiazzano il messaggio neurale del dolore, ostruendo così la risposta.
Esempio tipico di questo tipo di riduzione del dolore è lo sfregamento attorno alle ferite.
-Fattori di tipo psicologico: A seconda delle emozioni provate da un individuo, il cervello
può chiudere gradualmente il cancello del gate control, mandando un messaggio
attraverso il midollo spinale a una parte del corpo infortunata per produrre così sollievo o
riduzione del dolore.
Esempi tipici di questo tipo di riduzione del dolore si possono incontrare in contesti di
parto, per cui la felicità dell’atto di avere una prole riduce in parte il dolore, oppure in
contesti di guerra, dove il sentimento di sollievo nel non essere morti sul colpo, riesce a
coprire parte del dolore di una ferita.
36. Si descrivano i tre parametri del suono.
Ampiezza: si può definire come il tratto compreso tra gli alti e i bassi dell’onda sonora.
Maggiore sarà l’ampiezza e maggiore sarà la forza del suono. Si misura in decibel.
Frequenza: Numero di vibrazioni al secondo che corrisponde alla tonalità del suono.
Complessità: Che determina il timbro del suono.
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LEZIONE 11
03. Si descriva un esempio di integrazione fra sensi differenti.
Un esempio di integrazione fra i sensi può essere il fenomeno della Polisensorialità
ricollegato al connubio tra tatto e vista.
Una serie di esperimenti mandati avanti da Kenneth e il suo team hanno dimostrato come
l’attenzione visiva fosse in grado di migliorare quella tattile.
L’esperimento si basava sul definire da parte del soggetto, se si veniva toccati dalla
pressione di una o due bacchette in tre condizioni differenti.
1.Alla luce (visione del proprio avambraccio)
2.Al buio (assenza del contributo visivo)
3. Guardando il proprio avambraccio con una lente di ingrandimento
(sovradimensionamento del contributo visivo)
Chi ha potuto vedere il proprio avambraccio ha registrato delle osservazioni più precise
dello stimolo, se non raddoppiato in caso di sovradimensionamento.
04. Che cos'è la sinestesia?
La sinestesia è la produzione di risposte non solo nello specifico canale sensoriale
sollecitato , ma anche in un sistema diverso.
Difatti,