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Esperimento di Sherif: conformità alla maggioranza
Sherif vuole dimostrare come gli individui tendano a conformarsi al giudizio della maggioranza ogni volta che ci sono situazioni incerte o ambigue. Il suo esperimento sfrutta l'effetto autocinetico, ovvero una sorgente luminosa in un ambiente buio che sembra muoversi ma in realtà è immobile. Ai partecipanti è chiesto verso quale direzione si sposta il fascio di luce.
I partecipanti sono suddivisi casualmente in due gruppi. Il primo gruppo svolge l'esperimento prima individualmente e poi in gruppo, mentre il secondo gruppo fa il contrario. I partecipanti del primo gruppo esprimono il loro parere sincero quando sono soli, ma quando l'esperimento si svolge in gruppo si adegueranno all'idea della maggioranza anche se non la ritengono giusta (conformismo compliance). I partecipanti del secondo gruppo, invece, daranno la stessa risposta anche nella seconda parte dell'esperimento.
cioè quella individuale (internalizzazione).
3=relazione tra gli artefatti di mediazione e i principi regolatori di 1 determinata situazione secondo psicologia culturale
la relazione tra artefatti di mediazione e principi può essere manifesta o implicita. per esempio se osservo una scena famigliare come la cena (relazione manifesta) coglierò subito la relazione tra artefatti (posate) e principi (non mangiare con le mani), invece se dovessi vedere quella scena per la prima volta e non avessi mai utilizzato quegli artefatti probabilmente non riuscirei a cogliere la relazione. perciò si può riassumere dicendo che i principi danno senso agli artefatti e gli artefatti rendono operanti i principi.
4=descrivere i 3 fattori caratteristici delle comunità di pratica secondo wenger
le comunità di pratica analizzano le interazioni degli individui all'interno di gruppi reali in contesti quotidiani. i 3 fattori caratteristici delle comunità di pratica
Sono: impegno reciproco (nonostante competenze diverse ci deve essere impegno da parte di tutti gli individui), impresa comune (nonostante i diversi interessi degli individui bisogna negoziare un obiettivo comune), repertorio condiviso (negoziazione continua di significati). Descrivere esperimento Milgram: Milgram con il suo esperimento vuole analizzare il comportamento di obbedienza all'autorità (deve essere riconosciuta, avere potere e agency). Ci sono 3 partecipanti: teacher, learner e sperimentatore ma solo il teacher è il vero partecipante, viene utilizzata inoltre una cover story dicendo al partecipante che si stanno punendo l'apprendimento. Studiando gli effetti dell'esperimento prevede che il teacher sia nella stessa stanza dello sperimentatore e che abbia dei pulsanti che generano scosse elettriche da premere ogni volta che il learner in realtà il learner non è nell'altra stanza.Una risposta (ogni volta sempre più forte). Legato come viene fatto credere al teacher e ogni volta che sbaglia partono delle registrazioni di dolori alle scosse per vedere fino a dove si spingerà il teacher. Interrompere l'esperimento gli verranno ripetute ogni volta che il partecipante chiederà frasi come "è necessario che continui" o "non si preoccupi, mi prendo io tutta la responsabilità" per spingerlo a continuare. Successivamente l'esperimento verrà rifatto con delle varianti: contesto (in un laboratorio influente l'obbedienza all'autorità), partecipanti molto più piccoli, il contesto rende + o - donne (sono più in ansia quando devono obbedire all'autorità), distanza tra i.