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Il pensiero complesso e il fenomeno della rimediazione

Si spieghi cosa ha a che fare il concetto di "pensiero complesso" con il fenomeno della rimediazione. Le nuove forme mediali della nostra società sono più complesse di quelle del passato; basti pensare a come film, serie, videogame ecc diano origine a fenomeni culturali dinamici e interessanti, in quanto concepiti per stimolare intelligenza e fantasia della gente. Molti film ormai vengono sviluppati in parallelo e si intrecciano fra loro (come i film della Marvel), e sono decisamente più ricchi di effetti speciali di alto livello, basti pensare ai film fantasy più vecchi come La storia infinita e a quelli più recenti come Avatar, dove grazie a nuova tecnologia sono stati resi effetti speciali spettacolari e una narrazione molto più dinamica. Al giorno d'oggi molti contenuti mediali sono ricchi di citazioni complesse e non tutto è auto esplicativo, ma deve essere compreso da chi lo guarda. Questa complessità è lo

Specchio di alcuni modelli culturali che caratterizzano lanostra epoca e che caratterizzano tutto, i mezzi di comunicazione e ilnostro modo di pensare, che ha a che vedere, naturalmente, con la nostrastruttura dell'io

LEZIONE 17

Che cosa si intende con la parola "intermedialità"?

La parola "intermedialità" si riferisce a tutti quei progetti di comunicazione che si appoggiano in maniera coordinata e progettata a due o più media, senza la cui integrazione il progetto stesso non potrebbe esistere o risulterebbe incompleto. Il progetto di Avatar, analizzato durante le lezioni, è intermediale, questo perché ha previsto sin dall'inizio lo sviluppo intrecciato di un film e di un videogioco. L'intermedialità origina da campagne di marketing delle grandi major hollywoodiane, che quando riuscivano a generare grandi successi come Star Wars o saghe come Star Trek, cominciavano ad immetterne i contenuti in altre piattaforme.

Creando giocattoli, videogiochi, giochi da tavolo, fumetti, cartoni animati, riviste, magliette, parchi a tema e quant'altro.

Qual è la differenza tra l'intermedialità e la crossmedialità?

Si utilizza il termine crossmedia per forme narrative che coinvolgono diversi media ma restano identiche nelle loro declinazioni sulle diverse piattaforme. Un esempio di narrazioni crossmediali sono quei film, quei cartoon o quelle fiction che vengono distribuiti senza alcuna variazione di contenuto su piattaforme differenti, come avviene per esempio per i programmi Rai, che vengono trasmessi contemporaneamente in televisione e sul web.

La differenza tra crossmedialità e intermedialità, perciò, sta nel fatto che mentre con l'intermedialità si sviluppa un progetto unico che però deve essere sviluppato su più media per essere completo (es. Avatar che ha previsto sin dall'inizio lo sviluppo intrecciato di un film e un videogioco).

La crossmedialità consiste unicamente nel fruire lo stesso contenuto su piattaforme differenti.

In cosa consiste il paradigma dell'intermedialità?

Il paradigma dell'intermedialità è formato dai modelli culturali che influenzano il nostro modo di pensare sia al linguaggio dei media stessi, sia alle nostre pratiche di utilizzo dei media. Lo studioso Guido Ferraro ha sostenuto che tale paradigma sia composto da nove caratteristiche fisse che consentono di distinguere i nuovi media dai vecchi media. Tali caratteristiche sono: la fine della specializzazione dei singoli mezzi di comunicazione, la produzione di testi ibridi, l'organizzazione modulare dei contenuti, la progressiva sparizione del concetto di testo dai confini chiaramente delimitati, la sensazione di fruizione contemporanea di diversi flussi comunicativi, la personalizzazione dei contenuti, il passaggio ad un paradigma di costruzione e fruizione dei contenuti di testi soggettivanti.

l'importanza dei meta testi nel rendere reperibili e fruibili i contenuti, la trasformazione dei media stessi in spazi sociali. Si spieghi perché il Grande Fratello è un format intermediale e qual è il significato delle sue caratteristiche intermediali. Il Grande Fratello, uno dei più famosi e riusciti esperimenti intermediali. Il programma consisteva nello spiare, tramite web cam, la vita dei concorrenti del reality 24 ore su 24. Ciò che veniva ripreso dalle telecamere poteva essere sempre guardato sul sito web della trasmissione, oppure su un canale mosaico di una rete satellitare. Questo programma è un format intermediale perché, oltre al poter interagire con il sito web e il canale satellitare, sulla televisione generalista venivano mandati in onda quotidianamente alcuni montaggi con le sequenze più significative della giornata, mentre una sera alla settimana veniva trasmesso un talk show finalizzato a eliminare un concorrente alla volta.

volta.In edicola si poteva anche acquistare una rivista, per approfondire quanto visto in tv. Ogni medium svolgeva una funzione ben precisa, precedentemente studiata e coordinata con quella degli altri, rendendo il format intermediale.

LEZIONE 18

Si spieghi cosa significa che nell'epoca dell'intermedialità si verifica una progressiva sparizione del concetto di testo dai confini ben definiti.

Nell'epoca dell'intermedialità sta avvenendo una progressiva sparizione del concetto di testo dai confini chiari e ben delineati perché i progetti di comunicazione attuali, c'è un'interazione continua tra testo e realtà, in cui, per esempio, vengono inclusi gli spettatori e all'interno di programmi televisivi, trasformando le parole scritte da una comunità virtuale in atti concreti ripresi dalle telecamere, o film e videogiochi che subentrano nella realtà.

LEZIONE 19

Si spieghi che cosa significa che nell'epoca

dell'intermedialità assumono una rilevanza fondamentale i metatesti. Il sistema di metatesti è un sistema che permette di orientarsi in un testo principale, cioè l'inserire all'interno di un testo una serie moduli, di flussi informativi che vanno a comporre un mosaico apparentemente ininterrotto all'apparenza, ma potenzialmente scomponibile e "navigabile" in maniera soggettiva. Si pensi a Wikipedia, che è interamente composto di metatesti, cioè voci che, se l'utente vuole liberamente approfondire, può selezionare in modo da aprire un'altra pagina differente dalla prima ma comunque connessa ad essa.

LEZIONE 20

Si spieghi cosa significa il fatto che nell'epoca dell'intermedialità i media si trasformano in spazi sociali.

Al giorno d'oggi i media sono considerati come spazi sociali perché i contenuti trasmessi da un media vengono poi ampliamente approfonditi e discussi nei media digitali.

formattate in modo da poter essere visualizzate su diversi dispositivi, come computer, tablet e smartphone. Inoltre, il programma permetteva agli spettatori di interagire tra loro e con i conduttori attraverso l'invio di mail, creando così una comunità di fan legata al contenuto del programma. Il significato delle caratteristiche intermediali di J'm'en mail è quello di creare uno spazio sociale di condivisione e interazione tra gli spettatori, simile a quello che si può trovare su internet. Questo permette agli spettatori di sentirsi parte di una comunità e di poter discutere e confrontarsi sulle tematiche trattate nel programma. In questo modo, J'm'en mail sfrutta le potenzialità dei nuovi media per creare un'esperienza televisiva più interattiva e partecipativa.dire con "transmedia storytelling" è la saga di Harry Potter. La storia di Harry Potter è stata raccontata attraverso una serie di libri, film, giochi, siti web e persino esperienze di realtà virtuale. Ogni piattaforma offre un pezzo del puzzle narrativo, creando un'esperienza più completa e coinvolgente per i fan. Altri esempi di transmedia storytelling includono il franchise di Star Wars, il Marvel Cinematic Universe e il mondo di The Walking Dead.transmedia storytelling. Ad esempio, il franchise di McDonald's comprende ristoranti, giocattoli, pubblicità e merchandising, ma non si sviluppa attraverso una narrazione che si estende su diversi media. Il concetto di franchise è legato alla creazione di un universo narrativo che si espande attraverso diverse piattaforme, coinvolgendo il pubblico in modo più ampio e interattivo. Questo permette di approfondire la storia e i personaggi, creando un coinvolgimento più profondo da parte dei fan. Un altro esempio di franchise è quello di Harry Potter, che comprende i libri, i film, i giochi, i parchi a tema e molto altro. Ogni medium contribuisce a espandere l'universo narrativo, offrendo nuove prospettive e approfondimenti. In conclusione, il transmedia storytelling e il concetto di franchise sono strettamente legati, in quanto entrambi si basano sulla creazione di un universo narrativo che si sviluppa attraverso diversi media, coinvolgendo il pubblico in modo più completo e interattivo.

transmedia storytelling. Esistono anche “fattuali”, che raccontano il mondo reale, per esempio dei giornali quotidiani, per esempio Repubblica, che ha dato origine a canali televisivi, festival della cultura, riviste, libri, documentari, eccetera. In questi casi, ciò che contano è costruire mondi fantastici ma offrire una visione del mondo riconoscibile

LEZIONE 26

Si descriva il progetto transmediale di "The truth about Marika" e si spieghi perché si è trattato di un buon attivatore culturale tridimensionale

Giovagnoli sostiene che i progetti di transmedia storytelling debbano anche essere tridimensionali, cioè devono allestire spazi di interazione per i destinatari, che servono per metterli in contatto tra di loro e con la storia. Questi spazi devono sia aiutare i destinatari dei progetti a orientarsi dentro al progetto transmediale, sia consentire ai destinatari di ampliarlo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edordo6759778 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi dei Nuovi Media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Santangelo Antonio Maria Dante.