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Il collegamento tra natura e libertà

Oppure possiamo considerare l'albero da un punto di vista teleologico, chiedendoci a quale scopo l'albero produca i frutti (allo scopo di diffondere i semi e riprodursi!)

4) Il problema sistematico: il collegamento tra natura e libertà

Nella Critica della ragion pura, come abbiamo visto, Kant affronta i problemi teorici legati alla possibilità della conoscenza (cosa posso conoscere?). Nella seconda critica, la Critica della ragione pratica, Kant affronta i problemi morali legati al dovere etico (cosa devo fare?). La prima Critica si occupa, dunque, del modo in cui l'intelletto può determinare le leggi della natura dal punto di vista conoscitivo. La seconda Critica si occupa, invece, del modo in cui la ragione può determinare le leggi dell'agire dal punto di vista morale. Kant si rende conto, a un certo punto, che tra questi due mondi, il mondo della natura e il mondo dell'agire umano, è come se vi fosse una sorta di "abisso".

Dal punto di vista teorico, la natura funziona in base al principio causale e alle regole dell'intelletto. L'agire umano invece è del tutto indipendente dal principio causale e dipende invece dalla libertà e dalle leggi morali.

48) Che validità ha il giudizio di gusto per Kant? Anche se non posso spiegare concettualmente le ragioni del mio giudizio sul bello, se si tratta di un giudizio di gusto puro (cioè di un giudizio in cui non si mescolano bisogni, impulsi, desideri che dipendono dalla mia individualità empirica, cioè dal modo particolare in cui sono fatto io) posso presupporre che anche tutti gli altri giudicanti saranno d'accordo con me. Di fatto questo accordo può non esserci. Ma la pretesa di universalità della bellezza non viene meno per questo. Il famoso motto latino "de gustibus non disputandum est" dal punto di vista kantiano non è accettabile. Del bello si discute eccome, si deve discutere!

Chiunque giudica bello un oggetto pretende che tutti siano d'accordo con lui. Si tratta dunque di una universalità pretesa, un'universalità soggettiva. Solo del piacevole non si discute. 49) Che rapporto c'è per Kant tra bellezza e finalità della natura? Il legame tra bellezza e finalità è essenziale, Kant però distingue la finalità oggettiva e la finalità soggettiva. La bellezza è la percezione di una forma particolare di conformità a scopi soggettiva. Anche in questo caso però è necessaria una precisazione. Anche la finalità soggettiva può essere fondata su un concetto determinato. Possiamo dire, infatti, che l'acqua è soggettivamente conforme a scopi, perché può essere utilizzata per lavarsi. Allo stesso modo possiamo dire che un bastone di legno può apparire soggettivamente conforme a scopi perché può essere utilizzato.

Come arma. È chiaro che, in questi due casi non viene presa in considerazione l'adeguatezza "oggettiva" di una realtà, cioè il suo essere perfetta in relazione ad uno scopo posto dalla natura, ma la sua adeguatezza "soggettiva", cioè la sua corrispondenza a uno scopo posto da un soggetto umano. Tuttavia anche questo tipo di finalità presuppone concetti. È necessario sapere cos'è un arma e come si impiega, per capire quale tipo di bastone e quale tipo di legno possono essere utilizzati in questo modo.

50) In che modo Kant concepisce l'immaginazione? Kant distingue immaginazione produttiva e immaginazione riproduttiva. L'immaginazione riproduttiva è la facoltà che ci consente di riprodurre un'immagine percettiva in assenza. L'immaginazione produttiva, invece, è la capacità di determinare spontaneamente la sensibilità, indipendentemente dalle percezioni precedenti.

Questamodalità dell'immaginazione ha invece un uso trascendentale, il che significa che è fondamentaleper rendere possibile l'esperienza.

51) Cos'è il sublime per Kant e come si distingue dal bello? Nella parte della Critica dellafacoltà di giudizio dedicata al giudizio estetico, Kant non analizza solo il bello, ma anche il sublime. L'analisi kantiana riprende per alcuni versi la teoria proposta da Burke, a cui la terza Critica rimandain modo esplicito, ma offre anche ulteriori elementi di approfondimento. Per Kant l'esperienza delsublime ha dei tratti di somiglianza con l'esperienza del bello. Infatti anche il giudizio sul sublimecome il giudizio sul bello è un giudizio estetico perché implica un riferimento al sentimento dipiacere e dispiacere. Non è un giudizio determinante e conoscitivo, ma un giudizio riflettente. Èsempre un giudizio singolare, ma ha una pretesa di

universalità soggettiva Tuttavia ci sono delle differenze importanti tra bello e sublime: «Balzano però anche agli occhi considerevoli differenze. Il bello naturale riguarda la forma dell’oggetto, che è limitazione; il sublime al contrario si può trovare anche in un oggetto informe, in quanto implichi o provochi la rappresentazione dell’illimitatezza, pensata tuttavia nella sua totalità: sicché pare che il bello debba essere considerato la presentazione d’un concetto indeterminato dell’intelletto, il sublime d’un concetto indeterminato della ragione».52)

Quali sono le caratteristiche del genio per Kant? Il genio è colui che «sente» qual è la regola «naturale» di un’arte. Per Kant questa capacità di sentire le regole dell’arte è un «talento» innato, è qualcosa che non si impara. Kant individua quattro caratteristiche del genio:

  1. Il genio deve essere originale. La genialità non è qualcosa che si impara e il tratto caratteristico del genio è di introdurre una regola nuova.
  2. Il genio deve essere esemplare. Il genio detta legge nel campo delle arti. Il genio non imita, ma è imitato. Non imita perché se no non sarebbe originale, ma è imitato perché se no non sarebbe esemplare.
  3. Il genio agisce in modo non razionalizzabile. Per Kant l'artista "non sa egli stesso come" fa quello che fa. Questo peculiare tratto di irrazionalità del genio è strettamente legato all'analisi sviluppata nell'Analitica del bello. Se la bellezza non è concettualizzabile il fare artistico dovrà avere una dimensione inspiegabile.
  4. Il genio è artista e non scienziato. Kant, infatti, esclude in modo categorico che ci possa essere una genialità nel campo della scienza. Esistono artisti geniali, ma non esistono scienziati geniali.
La motivazione di questo rifiuto è legata alla concezione illuministica che Kant ha del sapere. La scienza è il campo teorico dei concetti e dunque, dal punto di vista kantiano, non c'è spazio per niente di irrazionale nella scienza. Mentre un'opera d'arte non può essere "spiegata", cioè tradotta in concetti, un'opera scientifica, anche se è straordinaria e se ha contribuito a chiarire i più profondi misteri dell'universo. 53) In che modo Kant concepisce l'arte? 1) L'arte è distinta dalla natura. Per Kant è arte solo "la produzione mediante libertà". Questo significa che gli oggetti prodotti dagli animali, anche se sono oggetti molto complessi ed efficienti dal punto di vista tecnico, non possono essere considerati come opere d'arte. 2) L'arte è distinta dalla scienza. L'arte in generale, cioè la tecnica, presuppone

«unsaper fare». Ma questo sapere fare è per Kant molto diverso dal sapere teoretico, cioè dalla scienza. Tutti noi sappiamo molto bene cos’è una scarpa e sappiamo anche quali caratteristiche deve avere una scarpa; ma nessuno di noi, a meno che non sia un calzolaio o un artigiano è in grado di produrre una scarpa. Dunque il saper fare non è riducibile al semplice sapere teoretico.

L’arte liberale è distinta dal mestiere. Un arte liberale è per Kant una pratica che è fine a se stessa e che produce di per sé un piacere. Invece le arti mercenarie o mestieri sono sempre finalizzate ad ottenere qualcosa che è utile in vista di qualcosa d’altro e sono sempre faticose e spiacevoli.

L’arte bella non mira al piacevole. Le arti piacevoli, come per esempio le arti della tavola, mirano alla soddisfazione di un bisogno corporeo o all’intrattenimento. Invece l’arte bella è

un'arte che, pur non avendo uno scopo utilitaristico, esalta le facoltà conoscitive, promuove il libero gioco di immaginazione e intelletto.

54) Spiega in che modo Hegel concepisce l'arte

Per Hegel l'arte è una manifestazione dellaverità, cioè una manifestazione dello spirito. Ma l'arte manifesta la verità in una forma sensibile: "il contenuto è il pensiero, la forma il sensibile, la figura in immagine". In questo senso si può dire che l'arte è una forma di "mediazione" tra spirito e materia. Grazie all'attività artistica la materia, che è ciò che è opposto allo spirito, riceve una forma spirituale, assume una conformazione razionale. L'arte è dunque il luogo della conciliazione tra pensiero e realtà materiale. Tuttavia per Hegel l'espressione artistica, pur essendo una delle forme più alte di manifestazione dello

Lo spirito è costitutivamente limitata. Si è detto che l'arte rappresenta sotto forma di immagine la verità dello spirito. È chiaro però che questa verità, essendo appunto una verità "spirituale", è di per sé qualcosa di immateriale. Dunque la verità nell'arte si manifesta in una forma che non è perfettamente adeguata a ciò che si deve manifestare, dal momento che le immagini sensibili non possono essere del tutto adeguate a ciò che deve essere rappresentato. Per Hegel il contenuto dell'arte, della religione e della filosofia è lo stesso: si tratta sempre di una rappresentazione della verità nella sua forma più alta. Tuttavia, se il contenuto è lo stesso, la forma è diversa.

55) Spiega in che modo Schopenhauer concepisce l'arte. Schopenhauer concepisce l'arte come un modo per elevarsi al di sopra del bisogno individuale e del desiderio.

Normalmente gli uomini vivono nell'illusione, senza avere vera consapevolezza della vera natura della realtà che li circonda. Per Schopenhauer è come se il loro sguardo fosse obnubilato da una sorta di velo (il celebre "velo di maya") che impedisce loro di scorgere la vera realtà.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
23 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edordo6759778 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Feyles Martino Maria.