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Libro IV del Codice Civile
Sono applicabili agli atti unilaterali?
No, tali disposizioni sono applicabili esclusivamente ai contratti.
Sono applicabili solo agli atti unilaterali mortis causa e solo se compatibili.
Sono applicabili solo agli atti unilaterali tra vivi aventi contenuto patrimoniale e solo se compatibili.
Sì, sempre.
Si definiscono contratti collegati:
I contratti di per sé leciti che vengono manipolati per conseguire un risultato vietato da una norma imperativa.
I contratti che ricorrono quando i soggetti per raggiungere un effetto perseguibile attraverso un determinato contratto seguono una via indiretta.
I contratti nei quali concorrono gli elementi di più contratti tipici che si fondono in un unico contratto.
I contratti con i quali le parti perseguono un risultato economico comune attraverso il ricorso a una pluralità di contratti tra loro interdipendenti.
Si definiscono contratti ad efficacia reale:
I contratti che richiedono per il loro perfezionamento,
oltre al consenso delle parti, anche la consegna materiale della cosa i contratti produttivi di soli effetti obbligatori contratti che determinano il trasferimento da un soggetto ad un altro della proprietà su un bene oppure la costituzione o trasferimento di un altro diritto reale i contratti che hanno ad oggetto un diritto reale. 05. Secondo il disposto dell'art. 1344 del Codice Civile, quando il contratto, di per sé lecito, costituisce il mezzo per eludere l'applicazione di una norma imperativa ottenendo così un risultato equivalente a quello vietato dalla legge, si reputa: - illecito il motivo e quindi il contratto è nullo se il motivo risulta comune a tutti i contraenti - illecita la causa e quindi il contratto è annullabile - illecita la causa e quindi il contratto è nullo - illecito il motivo anche se non comune a tutti i contraenti 06. Secondo il disposto dell'art. 1346 c.c. l'oggetto del contratto, pena la sua nullità, deveessere possibile, lecito, determinato o determinabile; la determinazione dell'oggetto del contratto può essere rimessa ad un soggetto terzo?
si, ma il soggetto terzo potrà procedere soltanto con equo apprezzamento e quindi la sua sentenza potrà essere impugnata dinanzi ad un giudice perché manifestatamente iniqua o erronea
si, ma il soggetto terzo potrà procedere soltanto con mero arbitrio quindi la sua sentenza non sarà impugnabile
no, l'oggetto può essere determinabile soltanto mediante il rinvio a criteri fissati dalla legge
si, il soggetto terzo cd. arbitratore potrà procedere nella determinazione dell'oggetto sia con equo apprezzamento che con mero arbitrio
01. Quando il verificarsi dell'evento dedotto in condizione dipende dalla volontà di terzi, la condizione si definisce:
mista
meramente potestativa
potestativa
casuale
02. Le parti possono incidere sull'efficacia di un contratto mediante
l’apposizione di una condizione; si definisce condizione risolutiva: un avvenimento futuro e certo al verificarsi del quale cessano gli effetti del contratto. Un avvenimento futuro, ma incerto al cui verificarsi le parti subordinano la cessazione degli effetti del negozio. Un avvenimento futuro, ma certo al verificarsi del quale si producono gli effetti del contratto. Un avvenimento futuro ed incerto al cui verificarsi le parti subordinano la produzione degli effetti del contratto. 03. Quali effetti produce l’apposizione ad un contratto di una condizione illecita cioè contraria a norme imperative, all'ordine pubblico e al buon costume? Il contratto è annullabile se la condizione è sospensiva, mentre è valido e definitivamente efficace se la condizione è risolutiva. Il contratto è valido ed efficace se la condizione è sospensiva, mentre è nullo se la condizione è risolutiva. Il contratto è nullo se la condizione è sospensiva, mentre è valido ed efficace se la condizione è risolutiva.è sospensiva, mentre è valido se la condizione è risolutiva il contratto è nullo sia nel caso di condizione sospensiva sia nel caso di condizione risolutiva 04. Quali effetti produce l'apposizione ad un contratto di una condizione risolutiva impossibile? rende sempre nullo il contratto rende annullabile il contratto nessun effetto, si da per non appostare rende nullo il contratto soltanto se è potestativa 05. Nella pendenza della condizione cioè nel periodo di tempo in cui è incerto il verificarsi dell'evento che costituisce la condizione medesima, la legge disciplina tale fase stabilendo che: chi ha acquistato il diritto sotto condizione sospensiva può compiere atti conservativi chi ha acquistato il diritto sotto condizione sospensiva non può compiere alcun atto fino all'avverarsi della condizione i diritti sottoposti sia a condizione sospensiva che risolutiva non possono essere oggetto di atti di disposizione chi haacquistato il diritto sotto condizione risolutiva può esercitare il diritto stesso impedendo all'altrocontraente la possibilità di compiere qualsiasi atto06. Si ha avveramento della condizione quando la situazione di incertezza che caratterizza il contratto condizionato, cessa perché l'evento dedotto in condizione si è verificato; ai sensi dell'art. 1360 c.c.: gli effetti dell'avveramento della condizione si verificano dal momento concordato dalle parti nel contratto gli effetti dell'avveramento sono stabiliti di volta in volta dal giudice gli effetti dell'avveramento della condizione si verificano dal momento in cui si è verificato l'evento dedotto in giudizio gli effetti dell'avveramento della condizione retroagiscono al tempo in cui è stato concluso il contratto07. Le parti possono incidere sull'efficacia di un contratto mediante l'apposizione del termine; si definisce termine finale:un
avvenimento futuro ed incerto al cui verificarsi le parti subordinano la produzione degli effetti del contratto
un avvenimento futuro e certo al verificarsi del quale cessano gli effetti del contratto
un avvenimento futuro, ma certo al verificarsi del quale si producono gli effetti del contratto
un avvenimento futuro, ma incerto al cui verificarsi le parti subordinano la cessazione degli effetti del negozio
08. L'onere è un elemento accidentale del negozio giuridico che si può apporre:
- soltanto ai negozi inter vivos
- soltanto ai negozi mortis causa
- a tutti i negozi giuridici
- solo ai negozi a titolo gratuito
01. L'accettazione della proposta può essere revocata?
- l'accettazione una volta emessa dal destinatario della proposta non può essere revocata
- l'accettazione è irrevocabile se proviene da un imprenditore purché non piccolo e fatta nell'esercizio dell'impresa
- l'accettazione una volta trasmessa al proponente dal
destinatario della proposta non può essere revocata l'accettazione può essere revocata purché la revoca giunga a conoscenza del proponente prima che vigiunga l'accettazione 02. Nel caso di morte o sopravvenuta incapacità del proponente, l'altra parte può ancora comunicare la sua accettazione perfezionando il contratto? sì, nel caso di proposta ferma o irrevocabile ed entro il termine di validità della proposta, purché il proponente sia un piccolo imprenditore, la proposta rimane efficace entro i termini previsti dalla natura dell'affare e dagli usi la proposta diventa inefficace 03. Ai sensi dell'art. 1341 c.c., le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti hanno efficacia nei confronti dell'altro: no, ma sì, solo se al momento della conclusione del contratto l'altro contraente le ha conosciute o avrebbedovutoconoscerle usando l'ordinaria diligenzasolo se al momento della conclusione del contratto il proponente ha espressamente informato l'aderentedel contenuto delle stesse- Ai fini della validità della proposta contrattuale, si richiedono i seguenti requisiti:
- la proposta deve essere completa
- la proposta deve essere effettuata in forma scritta
- la proposta deve essere sottoscritta dal proponente o effettuata alla presenza di testimoni
- la proposta deve essere tempestiva cioè deve essere inviata al destinatario in un congruo termine normalmente reso necessario dalla natura dell'affare o dagli usi
- La proposta contrattuale può essere revocata?
- no, la proposta contrattuale è sempre irrevocabile dagli aventi diritto in caso di morte o incapacità del proponente
- si, purché la revoca sia emessa prima che il proponente abbia avuto conoscenza dell'accettazione
- si, solo in presenza di una giusta causa
- Quando, di regola, un contratto