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INTELLETTUALEINGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Presciani Chiara
Lezione 002
- Il diritto industriale è un insieme di norme volto a tutelare:
- gli interessi generali dei consumatori
- gli interessi privati degli imprenditori
- lo sviluppo della proprietà intellettuale
- gli interessi individuali dei consumatori
- Il diritto industriale nasce:
- con lo sviluppo delle nuove tecnologie
- a seguito della rivoluzione francese
- a seguito della rivoluzione industriale
- con l'avvento dell'epoca moderna
- Nell'attuale diritto industriale sono compresi anche:
- la disciplina degli standard di produzione di alcuni prodotti
- la tutela dei segni distintivi
- il diritto del lavoro
- la disciplina delle attività delle industrie pericolose
- Il buon funzionamento del mercato:
- Consente la riduzione della concorrenza
- Consente la progressiva crescita dei prezzi
- Induce all'innovazione tecnologica
- Migliora la lealtà della concorrenza
- Le norme italiane di diritto industriale si
distintiva debolei segni dotati di capacità distintiva forte04. Quale di queste affermazioni è vera:
- i nomi generici possono acquisire capacità distintiva
- i nomi di fantasia hanno sempre capacità distintiva
- i nomi generici hanno sempre capacità distintiva
- i nomi generici sono sempre privi di capacità distintiva
05. Che cosa è la capacità distintiva?
I segni distintivi, per poter essere tali, devono quindi avere la c. d. capacità distintiva, ovvero devono essere idonei ad identificare elementi riferibili ad una specifica impresa. Deve essere NOTO e sia percepito dal consumatore medio come idoneo a identificare in modo univoco un elemento dell’impresa.
06. Quali sono i tipi di segni distintivi d'impresa tutelati dalla legge?
Segni distintivi tipici ovvero espressamente previsti e disciplinati dalla legge: sono il marchio, l’insegna e la ditta, utilizzati dall’imprenditore per identificare, rispettivamente, i propri prodotti.
i propri locali, e la propria attività.
07. Quale è la funzione della disciplina sui segni distintivi? È volta a tutelare in via diretta l'interesse individuale dell'imprenditore alla "riconoscibilità" sul mercato della propria attività, dei propri locali e dei propri prodotti, in modo che i consumatori siano in grado di distinguerli rispetto all'attività, ai locali e ai prodotti riferibili ai concorrenti (c. d. funzione distintiva). In via indiretta viene anche tutelato l'interesse collettivo al corretto funzionamento del mercato concorrenziale.
08. Come si garantisce che il segno svolga la propria funzione distintiva? Al fine di garantire che il segno svolga la propria funzione distintiva il sistema riconosce all'imprenditore il diritto all'uso esclusivo del segno e, parallelamente, si vieta ad altri imprenditori di utilizzare lo stesso segno: c. d. principio di esclusività (artt. 2563 e 2569 c.
c.) In questo modo si garantisce che il segno sia riferibile ad un solo imprenditore.
09. Quali sono i principi generali della disciplina dei segni distintivi?
principio di esclusività, tramite l'uso del segno e/o tramite la registrazione, principio di unitarietà e principio di relatività
10. Quale è il segno distintivo a cui l'ordinamento dedica maggiore attenzione?
La legge tutela il marchio. Principio di esclusività
11. Cosa sono i segni distintivi?
I segni distintivi dell'impresa, tenuti in considerazione dal diritto industriale, sono tutti quegli elementi utilizzati dall'imprenditore per identificare sul mercato la propria impresa: nel suo insieme o in singoli aspetti di essa, devono quindi avere la capacità distintiva.
PANIERE DI DIRITTO INDUSTRIALE E PROPRIETA' INTELLETTUALE - 4/65
Set Domande: DIRITTO INDUSTRIALE E PROPRIETA' INTELLETTUALE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Presciani Chiara
Lezione 004
Quale tra le seguenti affermazioni è corretta:- La ditta non può essere trasferita
- La ditta non può essere trasferita senza l'azienda
- La ditta è liberamente trasferibile
- La ditta può essere trasferita senza l'azienda
- con il venir meno del ricordo del segno presso il pubblico, dopo la cessazione dell'uso
- per rinuncia esplicita dell'imprenditore
- dopo la cancellazione dal registro delle imprese
- in caso di trasferimento dell'azienda
- con l'iscrizione all'Ufficio italiano marchi e brevetti
- con l'iscrizione nel registro delle imprese a cui sia seguito l'uso
- con l'uso della stessa
- con l'iscrizione nel registro delle imprese
- Solo se l'imprenditore ha più società
- Solo se la stessa impresa ha più denominazioni sociali
quando: quando può creare confusione per l'oggetto dell'impresa e per il luogo in cui questa è esercitata è già usata da un qualunque imprenditore nazionale
quando ha indotto alcuno in confusione
quando non contiene il nome dell'imprenditore
06. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta
la ditta deve necessariamente contenere il cognome dell'imprenditore, altrimenti è invalida
la ditta deve necessariamente contenere almeno la sigla dell'imprenditore, altrimenti è irregolare
la ditta può anche formata esclusivamente da un nome di fantasia e può sempre essere iscritta nel registro delle imprese
la ditta non può essere formata da un nome di fantasia
07. La ditta patronomica è:
La ditta che contiene un nome di fantasia
la ditta formata dal solo cognome dell'imprenditore
la ditta che non contiene la sigla dell'imprenditore
la ditta formata dalla sola sigla dell'imprenditore PANIERE
DI DIRITTO INDUSTRIALE E PROPRIETA' INTELLETTUALE - 5/65
Set Domande: DIRITTO INDUSTRIALE E PROPRIETA' INTELLETTUALE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Presciani Chiara
08. la ditta è il segno distintivo che consente di identificare l'azienda
09. In caso di morte dell'imprenditore la ditta si trasferisce automaticamente, salvo diversa disposizione testamentaria
10. Quale è il contenuto minimo della ditta? Deve contenere almeno il cognome o la sigla dell'imprenditore, salvo quanto è disposto dall'articolo 2565
11. Come costituisce il diritto sulla ditta? Il diritto sulla ditta si costituisce con l'uso e la registrazione.
diritto all'uso esclusivo di essa non si ottiene mediante registrazione, bensì tramite l'uso di fatto del segno nei rapporti di affari, in modo che la ditta venga conosciuta dal pubblico12. Come si estingue il diritto sulla ditta? Si estingue dopo che l'imprenditore ha cessato di utilizzare la ditta stessa e sia decorso il tempo necessario affinché il pubblico ne perda il ricordo13. Quali sono i limiti di trasferibilità della ditta? Presupposto necessario affinché il diritto all'uso esclusivo della ditta possa transitare da un imprenditore ad un altro, senza creare confusione tra il pubblico, è che detto trasferimento avvenga insieme all'organizzazione aziendale a cui la stessa si riferisce14. Come e quando si può tutelare l'illegittimo utilizzo della ditta altrui? Quando la ditta è uguale o simile a quella usata da altro imprenditore e può creare confusione per l'oggetto dell'impresa e per il pubblico15.luogo in cui questa è esercitata, deve essere integrata o modificata con indicazioni idonee a differenziarle
Perché la ditta non consente di identificare l'imprenditore?
Perché può essere formata anche solo della sigla dell'imprenditore art. 2563.
Cosa è la ditta?
A livello giuridico indica il segno distintivo che consente di identificare l'attività economica (e l'organizzazione produttiva) dell'impresa, nei rapporti diretti con i terzi ed in particolare con i fornitori e i finanziatori dell'impresa.
Quali sono i requisiti della ditta?
i) capacità distintiva; ii) novità; iii) liceità PANIERE DI DIRITTO INDUSTRIALE E PROPRIETA' INTELLETTUALE - 6/65 Set Domande: DIRITTO INDUSTRIALE E PROPRIETA' INTELLETTUALE INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04) Docente: Presciani Chi