Dimensionamento e Ottimizzazione della Rete di aquedotto di Modena
Dimensionamento e ottimizzazione della rete acquedottistica di Modena. Commento dei risultati ottenuti con EPANET. Esercizi di Sistemi idraulici urbani elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni della professoressa Bragalli. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
La seconda proposta invece, si discosta abbastanza da quella elaborata dall'algoritmo in quanto in aggiunta si è cercato di dare una struttura più solida alla rete, collegando la risorsa con i due serbatoi.
Come si può notare dalle seguenti tabelle, la seconda configurazione è caratterizzata nel complesso da tubazioni di maggiore diametro, infatti circa il 54% dei diametri è compreso in un range tra 200 e 300 mm.
FASE1 - I
FASE1 - II
100
92
125
48
150
71
200
75
250
28
300
0
350
2
400
0
Per questo motivo il costo complessivo della seconda variante risulta maggiorato del 37% rispetto al costo della configurazione BONMIN, mentre la prima soluzione solo del 15%: in particolare rispettivamente si ha 4.12·10 € e 3.04·10 €.
Nelle seguenti figure si sono riportate le mappe delle configurazioni a confronto, evidenziando alcuni dei.tratti in cui si sono apportate delle modifiche rispetto alla configurazione di BONMIN.
Figura 3: A sinistra, configurazione variante I (eliminazione restringimenti in serie); A destra, configurazione BONMIN
Benché la prima variante possa sembrare più vantaggiosa in termini di costi, si è scelto di proseguire l'analisi della fase due facendo riferimento alla seconda variante. Infatti, la sua struttura gerarchizzata caratterizzata da percorsi principali e secondari più diretti e meglio definiti ha permesso una analisi in moto vario più stabile.
Figura 4: Configurazione diametri (collegamento risorsa-invaso) - Fase1 Ottimizzazione degli impianti di pompaggio
In questa seconda fase, ci si è posto l'obiettivo di verificare il funzionamento della configurazione proposta nel precedente paragrafo quando sottoposta a una domanda variabile sulla giornata e in presenza degli impianti di rilancio in rete. Questi, in particolare, sono stati opportunamente
settati considerando possibili interventi sulla loro attivazione, sul numero di giri, o sulla loro sostituzione. I parametri di simulazione sono impostati su un periodo di 72 ore con un time step di 1 ora. A differenza di quanto fatto nella fase precedente, la domanda non farà riferimento a una condizione costante e di massimo consumo, ma seguirà un andamento variabile sulla giornata: esso è caratterizzato da due picchi, quello più significativo nelle prime ore del mattino e da un consumo ridotto e perlopiù costante durante le ore notturne.
Nella figura seguente si riporta lo schema adottato dal modello e che verrà ripetuto identico per la simulazione del secondo e terzo giorno.
Figura 5: andamento del coefficiente riduttivo della domanda nelle 24 ore
Per rendere compatibile la configurazione proposta nel paragrafo precedente con il sistema di pompaggio è stato necessario effettuare alcune modifiche al settaggio degli impianti. In particolare, inentrambi i nodi a valle del Lake 1 e del Lake 2 si è aumentato il valore limite di attivazione delle pompe da 37 a 40 m. Tuttavia, avviando la simulazione in queste condizioni, il sistema restituiva il seguente messaggio di warning "pump 331 exceed maximum flow at 7 AM", ovvero nel momento di massimo consumo, il sistema di pompaggio del Lake 2 risultava sottodimensionata.
Per risolvere tale problema si sono analizzate due soluzioni: la prima (dimostratasi la scelta migliore) è stata quella di cambiare la curva caratteristica relativa alla pompa (Intervento di sostituzione della pompa); la seconda proposta è quella di intervenire nuovamente sull'infrastruttura aumentando i diametri delle condotte.
Per quanto riguarda la prima proposta risolutiva, si è cambiata la curva caratteristica da una di questo tipo:
Ad una di questo tipo:
A questo punto,
si è dovuto verificare il rispetto dei vincoli imposto sulla velocità massima nelle condotte e sul carico minimo nei nodi. In questo caso risultano alcune incongruenze sui valori di massima velocità ammissibile nelle condotte evidenziate in Figura 8. A partire dalle 7 del mattino fino alle 23, nei tratti evidenziati in figura le velocità raggiungono anche i 2.5 m/s. Figura 8: Incongruenze vincolo velocità
Per risolvere questa incongruenza sulle velocità, si è deciso di aumentare il diametro di questi tratti passando ad una configurazione dal costo di 4.15·10 € (aumento del 0.73%).
La seconda proposta, cerca di ottimizzare la rete escludendo l'ipotesi di una sostituzione delle pompe e quindi operando solo da un punto di vista dell'infrastruttura, aumentando i diametri.
La configurazione proposta è rappresentata nella figura seguente e prevede l'aumento del diametro per l'anello esterno che collega i due Tank,
raggiungendo un costo di 4.37·10 €.6Figura 9: Ipotesi di configurazione dei diametri per ottimizzare la rete - Fase 2
Dal punto di vista energetico le due soluzioni proposte implicano un consumo rispettivamente pari a 1.10 e 1.14 Gwh/anno.
In conclusione, sia per il costo relativo al dimensionamento sia per il costo energetico, la soluzione migliore è quella che prevede la sostituzione del sistema di pompaggio presso il Lake 2.
Sicuramente un parametro importante per valutare il buon funzionamento della rete è controllare la variazione di livello dei due tank. Un funzionamento ottimale del serbatoio si ha quando le variazioni di livello sono significative: questo infatti è indice del fatto che i due serbatoi svolgano una funzione di compenso e non solo quella di piezometri.
Come si evince dalla figura seguente, i livelli subiscono una variazione che va da un minimo di 2 m per il Tank 270 ad un massimo di 4 m per il Tank 269.
Figura 10: Andamento dei livelli dei tanksaracinesca) e di bilanciare il flusso idrico tra i diversi settori. In questo modo, in caso di guasto o manutenzione in uno dei settori, gli altri settori possono continuare a ricevere l'approvvigionamento idrico.
La distrettualizzazione della rete di distribuzione idrica permette di ottimizzare la gestione del sistema, riducendo le perdite di pressione e garantendo una distribuzione equilibrata dell'acqua. Inoltre, facilita anche la localizzazione e l'intervento in caso di perdite o rotture nella rete.
Questa suddivisione in settori permette di monitorare e controllare in modo più efficiente il flusso idrico, consentendo di individuare eventuali anomalie o problemi nella rete. Inoltre, facilita anche la manutenzione e la riparazione, in quanto è possibile intervenire su un settore senza dover interrompere l'approvvigionamento idrico agli altri settori.
La distrettualizzazione della rete di distribuzione idrica è quindi un elemento fondamentale per garantire un servizio efficiente e affidabile agli utenti, ottimizzando l'utilizzo delle risorse idriche e riducendo gli sprechi.Figura 11: Distrettualizzazione della rete
Tuttavia durante la verifica del limite massimo di velocità, si è riscontrato che nel momento della giornata in cui le domande crescono (tra le 7 del mattino e le 11) nei tratti evidenziati in figura si sono riscontrate delle velocità elevate.
Per ovviare al problema si sono aumentati a 300 i diametri dei pipe del tratto critico.
Figura 12: Incongruenza vincolo velocità - Fase 3
Sulla base di questa configurazione corretta, si sono voluti confrontare i consumi energetici rispetto alla rete aperta: si nota, allora, che la chiusura delle condotte ha provocato una richiesta energetica inferiore, da 1.14 si è infatti passati a 0.95 GWh/anno.
Ovviamente a causa dell'intervento sui diametri il costo è di poco aumentato: 4.16 anziché 4.15·10 €.
Dal punto di vista del funzionamento dei serbatoi possiamo notare delle differenze rispetto alla configurazione di tipo aperta.
Entrambi i
Serbatoi di compenso vengono coinvolti maggiormente nel processo di distribuzione, per esempio nel caso del Tank 270 la variazione di livello è aumentata: da circa 2 m per la rete aperta a 3 m nella rete distrettualizzata. Questo sicuramente dipende dalla re-distribuzione dei flussi a seguito della chiusura delle condotte e spiega anche il minor consumo energetico impiantistico.
Invece, per quanto riguarda il serbatoio 269, il suo funzionamento non risulta soddisfacente: il serbatoio infatti si svuota completamente nelle prime ore a causa di basse pressioni nei pressi del sistema di pompaggio del Lake 2.
Figura 13: Andamento del livello nei tank - Fase 3
Per compensare tale squilibrio e ristabilire una condizione ottimale di funzionamento del serbatoio, si è aumentato il valore limite di attivazione del sistema da 40 a 43 m, modificando i Controls dell'impianto di pompaggio del Lake 2.
Tale richiesta comporta un maggiore dispendio di energia, e infatti, da un totale di
1.14GWh/anno si passa a 1.30 GWh/anno. Una volta ottimizzato il funzionamento del serbatoio 269, l'andamento dei livelli risulta.
Figura 14: Andamento del livello nei tank ottimizzato - Fase 3
Analisi della qualità dell'acqua. Nella quarta ed ultima fase di progetto si richiede un'analisi dei tempi di permanenza dell'acqua in rete (Age) e della concentrazione del cloro (Chemical). In particolare si vogliono confrontare i valori ai nodi per la configurazione con la rete aperta ottenuta dalla seconda fase e per la configurazione con la rete distrettualizzata ottenuta dalla fase 3.
I parametri della simulazione sono stati definiti considerando un time step per l'analisi qualità di 5 minuti, e come parametri di reazione i seguenti valori: global bulk coefficient - 1.1 giorno e global wall coefficient - 1 m/giorno.
Come riferimento temporale si sono raccolti i risultati relativi alla seconda giornata di simulazione nelle ore 2:00, 8:00, 16:00 e 20:00.confrontare meglio i risultati si è deciso di mediare i valori ottenuti su ogni singolo nodo. Il risultato è proposto nei seguenti grafici:
Figura 15: Confronto dell'analisi qualità (Age a sinistra e Cloro a destra) per rete aperta o distrettualizzata
Come si può notare il tempo di permanenza ha un picco intorno alle 7 del mattino, del tutto ragionevole visto l'andamento della domanda. Tuttavia notiamo che mediamente, la rete distrettualizzata presenta dei tempi di permanenza in rete e delle concentrazioni di cloro maggiori.
Vediamo ora di confrontare l'andamento dei due parametri (age e chemical) nei nodi rappresentati in figura: 371913
Figura 16: Nodi selezionati per andamento qualità
Come si può notare dalle seguenti figure, il tempo di permanenza in rete del nodo 3 (centrale al distretto) è costante nel tempo e relativamente basso. Notiamo invece, che per il nodo
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