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Dimensione della comunicazione e del linguaggio

Questa dimensione, in relazione a ICF, fa riferimento alle funzioni corporee e alle funzioni mentali specificamente coinvolte nella comprensione e produzione linguistica. Si riferisce anche alla competenza linguistica, che comprende la comprensione del linguaggio orale, la produzione verbale e l'utilizzo comunicativo del linguaggio verbale o di linguaggi alternativi o integrativi. Inoltre, include tutte le forme di comunicazione non verbale, artistica e musicale. Si considera anche la dimensione comunicazionale, che riguarda le modalità di interazione e i tipi di contenuti prevalenti, nonché l'utilizzo di mezzi privilegiati. Per quanto riguarda la conversazione, si fa riferimento alla capacità di avviare, mantenere e terminare una conversazione e all'utilizzo di riferimenti.

Capacità di avviare, strumenti e tecniche appropriati per la comunicazione (per esempio, saper utilizzare il cellulare per telefonare ad un amico)

Oppure

Dimensione dell'autonomia e dell'orientamento. Fa riferimento all'autonomia della persona e all'autonomia sociale, alle dimensioni motorio-prassica (motricità globale, motricità fine, prassie semplici e complesse) e sensoriale (funzionalità visiva, uditiva, tattile). Questa dimensione ha, al suo interno, molteplici aspetti personali e sociali ed è strettamente legata a quella delle interazioni interpersonali (prima dimensione) e della "Mobilità", sempre all'interno della componente "Attività personali e partecipazione sociale". La parte dedicata alla mobilità (che va necessariamente letta in relazione alle corrispondenti funzioni e strutture corporee implicate nella

La motricità fine e grossa-motoria comprende i seguenti domini: - cambiare e mantenere una posizione corporea - trasportare, spostare e maneggiare oggetti - camminare e spostarsi - muoversi usando un mezzo di trasporto. Nella stessa componente troviamo anche il dominio specifico della "cura della propria persona" che comprende azioni come lavarsi, gestire i bisogni corporali, mangiare, bere, prendersi cura della propria salute, ecc. OPPURE La dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell'apprendimento fa riferimento alle capacità mnestiche, intellettive e all'organizzazione spazio-temporale; a livello di sviluppo raggiunto in ordine alle strategie utilizzate per la risoluzione di compiti propri per la fascia d'età, agli stili cognitivi, alla capacità di integrare competenze diverse per la risoluzione di compiti, alle competenze di lettura, calcolo, decodifica di testi o messaggi. Quest'ultima dimensione comprende gli

Aspetti fondanti del funzionamento della persona che riguardano l'ambito cognitivo, neuropsicologico e dell'apprendimento. Il funzionamento cognitivo dell'alunno va esaminato attraverso la sua modalità abituale e quotidiana di operare nei principali processi mentali e non solo (Ianes, Cramerotti, Scapin, 2019).

Rispetto ad un'azione, esecuzione di un compito o funzione, che differenza c'è tra capacità e performance? All'interno di quest'ambito è più che mai importante fare nostra una distinzione fondamentale all'interno dell'approccio bio-psico-sociale, ossia quella tra capacità e performance. Rispetto ad un'azione, esecuzione di un compito o funzione, quello che l'alunno è in grado di fare senza alcuna influenza, positiva o negativa, di fattori contestuali, ambientali o personali, si definisce capacità. Quello che invece il soggetto fa sotto l'influenza

Dei fattori contestuali è la sua performanceLEZIONE 62sezione n. 6 del nuovo PEI relativa al contesto, che cosa si intende per "barriere" e05. Nella "facilitatori"?

Il PEI su base ICF individua all'interno del contesto scolastico, le barriere e i facilitatori che possanocon disabilità. Infatti se nell'ambientein qualche modo influire sugli atteggiamenti dell'alunnoscolastico, risulta facile identificare quelle che possano essere le problematiche legate all'accessibilitàe alla fruibilità degli spazi o alla disponibilità di attrezzature didattiche o di supporto (le barrierearchitettoniche, la carenza di supporti per l'autonomia personale etc.), l'osservazione del contestosociale non è così scontata, dal momento che vanno presi in considerazione i rapporti non solo congli insegnanti e i compagni ma anche quelli con gli adulti di riferimento, analizzandone poi i relativieffetti.06.

Lo studente scelga una sezione del nuovo PEI e la descriva

LEZIONE 6304. In che modo i fattori contestuali possono influenzare positivamente o negativamente il funzionamento e la partecipazione dello studente?

I decreti legislativi n. 66/2017 e n. 96/2019 sottolineano la necessità di una attenzione particolare al ruolo dei fattori contestuali nell'influenzare positivamente o negativamente il funzionamento e la partecipazione dello studente. Questa attenzione viene ulteriormente rimarcata nel decreto interministeriale "Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato" n. 182 del 29/12/2020. Nell'art. 2, comma 1, lettera b), si legge: "Il PEI [...] tiene conto dell'accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell'inclusione scolastica, di cui all'articolo 12, comma 5, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, e del Profilo di funzionamento, avendo particolare

riguardo all'indicazione dei facilitatori e delle barriere, secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell'OMS. L'importanza attribuita al ruolo dei fattori contestuali è innegabile: un contesto facilitante o "barrierante" può influire profondamente sul funzionamento, sull'apprendimento, sulla partecipazione e sul benessere dello studente. La sezione n. 6 del nuovo PEI è dedicata alla riflessione sul contesto. Come affermano le Linee Guida ministeriali concernenti la definizione delle modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui all'articolo 7 del D.Lgs 66/2017 e il modello di PEI, da adottare da parte delle istituzioni scolastiche (2020), Dal Profilo di Funzionamento è possibile evincere quali sono i fattori contestuali che condizionano il funzionamento. Tuttavia, pur in assenza del Profilo di Funzionamento, è possibile effettuare osservazioni sul contesto.tenendo anche conto della prospettiva bio-psico-sociale, al fine di identificare barriere e facilitatori da considerare per mettere in atto interventi efficaci. La prospettiva bio-psico-sociale alla base di ICF identifica, nei fattori contestuali, due grandi ambiti, che interagiscono tra di loro: fattori ambientali (estrinseci ed esterni all'alunno) e fattori personali (intrinseci ed "interni"). Entrambi i fattori sono in relazione con le Funzioni del Corpo, le Attività Personali e la Partecipazione sociale, migliorandone o rendendone possibile il funzionamento (facilitatori) oppure ostacolandolo (barriere). In ambito scolastico possiamo osservare anche fattori contestuali che hanno entrambe queste valenze – di facilitatore o barriera – come ad esempio nel caso di materiale adattato, vistosamente diverso da quello dei compagni e delle compagne, che facilita certamente la comprensione e l'apprendimento che nello stesso tempo può essere rifiutato.dall'alunno portatore con disabilità in quanto segno evidente di diversità stigmatizzante. I fattori ambientali, secondo la prospettiva dell'ICF, costituiscono gli atteggiamenti, l'ambiente fisico e sociale che condizionano il funzionamento: essi possono essere facilitatori oppure barriere in rapporto al funzionamento della persona con disabilità. Pertanto, al fine di realizzare un contesto scolastico adatto a un progetto inclusivo, è opportuno individuare gli elementi che possono essere facilitatori, da valorizzare nella progettazione e negli interventi educativi e didattici, e identificare gli elementi che rappresentano delle barriere da rimuovere. La fase dell'osservazione del contesto è fondamentale al fine di realizzare un ambiente di apprendimento realmente inclusivo. 05. Quali sono le principali strategie per rendere l'ambiente di apprendimento attento alla diversità e inclusivo? Partendo dalla constatazione che

Negli ambienti dell'apprendimento la diversità individuale è la regola e non l'eccezione e che l'istruzione dovrebbe orientarsi considerando le variabili e non un livello di apprendimento standard, è opportuno valorizzare due strategie di intervento:

  • Didattica flessibile: volta ad adattare ogni attività didattica secondo modalità adeguate alle esigenze di ciascuno studente, evitando una proposta unica per tutta la classe;
  • Proposte ridondanti e plurali: basate su molteplici forme di fruizione-somministrazione-valutazione, considerando canali comunicativi diversi, lasciando aperta la possibilità di scegliere la modalità più efficace per ogni studente/studentessa e valorizzando varie possibilità di esprimere gli output dell'apprendimento. Ad esempio, l'uso del canale uditivo (i.e. esposizione orale dell'insegnante) potrebbe essere rafforzato o compensato utilizzando un rinforzo visivo sia.

verbale (per esempio, testi scritti proiettati sulla LIM) sia non verbale (per esempio, immagini o video). Una lezione che preveda attività operative capaci di coinvolgere tutti i sensi o altre funzioni corporee o cognitive è sicuramente più efficace di una lezione che si svolga attraverso un'unica modalità di ricezione, di rappresentazione e di espressione delle competenze in via di acquisizione. Un contesto di apprendimento di questo tipo, flessibile e ridondante, non esclude ovviamente sempre la necessità di interventi di personalizzazione che però, qualora necessari, risulteranno assai più semplici da organizzare, più efficaci, e se sussistono le condizioni, orientati verso una sostanziale autonomia in cui la personalizzazione non sia più prioritaria.

Lezione 6404. Perché è stata introdotta la dizione "piano educativo individualizzato-progetto di vita? Il PEI si colloca all'interno di un Progetto

di vita (PdV), attento non soltanto ai bisogni della persona portatrice di disabilità, ma anche alla qualità della sua vita affinché, con il necessario supporto
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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gherezzino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Simone Mariagrazia.