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Didattica delle lingue straniere - Esercitazione Pag. 1
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COGNITIVA, POSSESSO DI INFO SPECIFICHE e PADRONANZA LINGUISTICA.

Bimodalità e Direzionalità

3)

Sono alla base dei metodi didattici.

Principio di Bimodalità: L’apprendimento coinvolge entrambi gli emisferi cerebrali. Quello

destro coordina l’attività visiva, ha una percezione globale, simultanea al contesto ed è il

responsabile della comprensione di metafore, ironia, ecc.

Quello sinistro ha il compito di elaborare la lingua, è più astratto, analitico, logico. Un tempo si

pensava che le abilità linguistiche fossero localizzate solo nell’emisfero sinistro, ma poi si è

scoperto che ce ne sono anche in quello destro.

Principio di Direzionalità: Secondo tale principio, bisogna stimolare prima l’emisfero destro,

poi quello sinistro. Ci sono elementi che si trasferiscono da un emisfero all’altro.

Le intelligenze multiple

4)

Gardner è l’autore della teoria delle intelligenze multiple. Egli individua 7 tipi di intelligenze (in

alcuni studi sono 9); i tipi di intelligenza sono presenti in ogni persona, ma in combinazioni e

dominanze diverse che possono dipendere dalla persona, dall’ambiente, dalla cultura.

Intelligenza linguistica: Capacità di cogliere sfumature di significato, scegliere le parole

1. opportune, esprimere emozioni e capire gli altri.

Intelligenza logico – matematica: elabora il pensiero analitico e complesso; attività di analisi

2. e giochi grammaticali coinvolgono questa intelligenza.

Intelligenza spaziale: riguarda l’abilità di ricostruire o modificare mentalmente gli oggetti

3. nello spazio. Utilissima per la memorizzazione del lessico legato ad ambienti.

Intelligenza musicale: Sono sostenute da quest’intelligenza le attività di memorizzazione

4. attuate attraverso l’impiego di canzoni e filastrocche.

Intelligenze intra ed interpersonali: La prima si realizza attraverso la capacità di autoanalisi

5. (scoperta dei propri punti critici e forti); la seconda porta a sapersi mettere nei panni altrui,

quindi ad aiutare l’altro nella comunicazione e collaborazione insieme.

La motivazione

5)

Acquisire è uno sforzo. L’hardware e il software compiono uno sforzo notevole. L’energia che

hanno è data dalla motivazione. Analizziamo le motivazioni di natura psicologica utilizzando

due modelli:

MODELLO EGO DINAMICO DI TITONE: Secondo lui l’ego di ogni persona ha un

- progetto di sé, più o meno consapevole ed esplicito; nel caso del voler apprendere una

lingua, la persona trova una STRATEGIA (iscriversi ad un corso, andare all’estero, ecc); poi

subentra il momento TATTICO (contatto reale con il corso, con l’estero ecc.); se ottiene

RISULTATI ciò rinforza la strategia e spinge a continuare; in caso contrario si inserisce il

filtro affettivo e il progetto di apprendere una lingua cade. 

MODELLO TRIPOLARE: individua le 3 cause dell’agire umano

- DOVERE: non porta all’acquisizione, perché le informazioni apprese per dovere rimangono

 nella memoria a medio termine (ex: argomenti studiati per un esame);

BISOGNO: legato all’emisfero sinistro del cervello. E’ una motivazione che funziona ma ha

 due limiti:

• Il bisogno deve essere percepito;

• Funziona solo finché no ritengo di aver soddisfatto il mio bisogno.

PIACERE: motivazione legata all’emisfero destro, ma può coinvolgere anche il sinistro. Ci

 sono motivazioni legate al piacere:

Piacere di apprendere: Piacere primario, annullato dal fallimento. Fallire annulla il

 piacere, mentre sbagliare è accettabile solo se si accetta l’errore e non ci si colpevolizza.

Piacere della varietà: il corso, gli esercizi devono essere vari, altrimenti subentra la noia

 (piacere della novità).

Piacere della sfida: mettersi alla prova con quiz, prove di lingua, enigmistica.

 Piacere della sistematizzazione: capire come funziona il mondo, un meccanismo è un

 piacere molto forte. Far scoprire la grammatica invece di spiegarla normalmente è un

modo per dare questo piacere.

Piacere di rispondere al proprio senso del dovere: porta ad impegnarsi anche in attività

 che non danno piacere.

Secondo Schumann anche l’emozione ha un ruolo nell’apprendimento. Il cervello seleziona

quello che vuole sulla base di 5 motivazioni:

Novità

 Attrattiva

 Funzionalità

 Realizzabilità (un compito possibile mi sprona, uno impossibile chiude la mente)

 Sicurezza sociale e psicologica (ciò che si deve imparare non deve mettere a rischio

 l’autostima e l’immagine sociale, quindi non deve scattare il filtro affettivo)

LAD e LASS

6)

La facoltà del linguaggio propria della nostra specie è innata, quindi trasmessa geneticamente.

Ci sono 3 osservazioni a sostegno di quest’idea:

• Lo sviluppo del linguaggio in un bimbo segue percorsi simili, a prescindere

dall’ambiente socio culturale in cui cresce;

• Quanto detto sopra vale anche per l’acquisizione spontanea di altre lingue, a prescindere

dall’età.

• Lo studio delle lingue esistenti ha dimostrato l’esistenza di una Grammatica Universale,

cioè meccanismi comuni per tutte le lingue.

Lo studente di lingua straniera non è quindi una tabula rasa su cui incidere, ma è un soggetto

attivo, dotato di un meccanismo di acquisizione linguistica (LAD) che va supportato. Il

LAD (Language Acquisition Device) è il modo in cui Chomsky ha denominato il

meccanismo innato di acquisizione linguistica. Bruner ritiene però che da solo il LAD sia

insufficiente a spiegare l’acquisizione, se non si considera anche il LASS (Language

Acquisition Support System), costituito dall’aiuto che il bimbo ottiene dagli adulti e dai

bambini più grandi.

Il ruolo dell’insegnante sarebbe quello di gestire il LASS, costituito dalla sua azione

didattica e dall’uso dei materiali.

Funzionamento del LAD (Meccanismo generatore di ipotesi sulla base dell’input osservato):

Funzionamento dell’input linguistico-comunicativo che ci circonda, individuando

a) correlazioni pragmatiche (bimbo ha sete, babbo dice ‘acqua’, bimbo dice ‘acqua’ e tutti

gli fanno festa); il bimbo capisce che c’è un collegamento tra ‘io’ e la finale in ‘o’ dei

verbi.

Creazione di ipotesi sul funzionamento di un dato meccanismo: intorno ai 36 mesi il

b) bimbo ipotizza che la finale ‘o’ indica la 1° persona singolare (generazione di ‘ando’)

Verifica dell’ipotesi attraverso conferma o correzione che vengono dagli adulti.

c)

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica delle lingue straniere e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Luise Maria Cecilia.