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I significati condivisi delle situazioni
Si evolvono nel tempo attraverso le tradizioni sociali. I rituali religiosi, le abitudini sociali e i codici legali aiutano a formare le molte definizioni e indicano la strada agli individui, per l'uso degli ambienti disponibili. Di conseguenza, un cambiamento soltanto degli ambienti, non provoca un cambiamento completo o immediato.
Forse uno dei motivi per cui i teorici delle situazioni, hanno sempre avuto la tendenza a considerare abbastanza stabili le situazioni sociali, era la rarissima eventualità di un improvviso cambiamento in una città o in un altro luogo fisico. Ma il cambiamento che avviene nelle situazioni o nei comportamenti, quando si apre o chiude una porta, o si sposta una parete, oggi può avvenire quando si alza la cornetta del telefono o si accende il televisore o si accede ad Internet.
"La realtà sociale non è data semplicemente dalla somma dei comportamenti dei singoli individui, ma dal...
Il testo parla del "modello generale dei comportamenti situati". Quando si sposta o si toglie la linea di confine che separa due situazioni distinte, la realtà sociale cambia. Il comportamento in un ambiente subisce l'influsso dei modelli di accesso e di limitazione rispetto alle informazioni sociali disponibili in quel determinato ambiente. Un fattore esistenziale per determinare fino a che punto una situazione sia isolata da altre è il tipo di linea di confine che separa quella situazione dalle altre. Il modello stesso di separazione e di integrazione delle situazioni non è un aspetto statico, ma piuttosto una variabile, e vi sono quindi infiniti gradi di sovrapposizione situazionale. Si possono modificare i modelli di integrazione e separazione situazionale attraverso decisioni individuali, per caso, o attraverso altre forze, tra cui la diffusione dei media in una società. I media influiscono sulle definizioni delle situazioni superando le tradizionali.
restrizioni fisiche al flusso informativo. Mutando i confini delle situazioni sociali, i media elettronici non si limitano a farci accedere in modo più rapido a eventi e comportamenti, ma ci danno nuovi eventi e nuovi comportamenti. Gli effetti della fusione di situazioni, a breve e lungo termine, differiscono molto. Una fusione improvvisa e temporanea di situazioni produce una rottura nel comportamento. Le rotture permanenti, o a lungo termine, generano nuovi modelli di comportamento. I modelli di comportamento si suddividono in tante definizioni quante sono i singoli ambienti. Quando due o più ambienti si fondono, spesso creano una nuova situazione, con una nuova serie di particolari regole e ruoli. Il rapporto tra vecchi e nuovi comportamenti può essere meglio inteso tramite le teorie di GOFFMAN. Attraverso le definizioni di spazio da "primo piano" e "spazio da retroscena", egli descrive una serie statica di scene d'interazione diretta, che sipossono benissimo adattarea descrivere i cambiamenti nelle situazioni e comportamenti prodotti dai media. Nel modello di GOFFMAN gli spazi da retroscena e da scena sono interdipendenti. La rappresentazione individuale sulla scena dipende dall'esistenza di un retroscena isolato dal pubblico, dove gli attori possono apprendere e ripetere il proprio ruolo, discutere le strategie con gli altri membri della compagnia, oppure dove semplicemente rilassarsi. Se gli attori non riescono a mantenere separati i loro comportamenti da scena da quelli da retroscena, perdonosia aspetti della loro "privacy" sia la capacità di rappresentare i loro ruoli da scena. La mancanza di un luogo privato per gli attori, dove imparare e perfezionare la propria parte, influirà negativamente sulla riuscita della rappresentazione. Lo spostamento della linea di confine tra comportamento da scena e da retroscena produce cambiamenti alla natura della rappresentazione. Il nuovo comportamento prodottodalla fusione del comportamento da scena e da retroscena è definito "spazio intermedio". I due nuovi insiemi di comportamenti, che derivano dalla divisione delle situazioni, si definiscono "spazio da profondo retroscena" e "spazio di primo piano". Vi è comportamento da spazio intermedio, quando il pubblico vede parti del retroscena tradizionale e parti della scena tradizionale; il pubblico vede, cioè, l'attore passare dal retroscena alla scena e viceversa. Un buon attore riadatta il suo ruolo sociale in modo da renderlo coerente con le nuove informazioni disponibili al pubblico. Il modello da spazio intermedio contiene elementi dei comportamenti da scena e da retroscena, ma non i loro estremi. I comportamenti da "profondo retroscena" e da "primo piano" si sviluppano nella misura in cui l'attore si isola dal pubblico. Questa nuova separazione delle situazioni può rendere più rozzo lo stile da retroscena epiù perfetto quello da scena. Nei comportamenti da spazio intermedio, mancano gli estremi dell'area di primo piano, perché gli attori non dispongono più del tempo e dello spazio da retroscena, che gli era necessario emancano gli estremi del comportamento da retroscena, perché gli spettacoli dello spazio intermedio sono pubblici e così gli attori si adeguano come possono alla presenza del pubblico, cercando di mantenere nascosto quello che possono.