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Estratto del documento

Evocative genotipo-ambiente.Passive genotipo-ambiente.Nessuna delle precedenti.

24. Secondo la Prospettiva Epigenetica lo sviluppo:

Dipende prevalentemente da fattori biologici.

E’ solo ereditario.

E’ uno scambio continuo e bidirezionale fra fattori ereditari e ambiente.

Dipende solo dallo stile educativo dei genitori.

25. Per condurre un’osservazione naturalistica, quale di questi ambienti NON va preso in considerazione?

Casa

Asilo nido

Laboratorio di osservazione dei bambini in università

Evento sportivo

26. Il principale vantaggio degli studi trasversali è:

Sono relativamente poco costosi, veloci nell’esecuzione e facili da replicare.

Consentono di identificare differenze tra le età coprendo con una sola rilevazione un arco di tempo prolungato.

Tutte le precedenti.

Nessuna delle precedenti.

27. Dopo aver osservato alcuni bambini interagire con il Babbo Natale di un centro commerciale, uno psicologo decide di studiare la credenza in Babbo Natale dei bambini.

Prima di iniziare il suo studio, lo psicologo predice che i bambini di 5 anni credono in Babbo Natale, quelli di 10 non sono sicuri, mentre quelli di 15 non ci credono. Questa predizione rappresenta: Una teoria. 28. Elena ha appena partorito e la sua bambina ha un indice totale di Apgar di 8. Ciò significa che: Le condizioni della neonata sono buone. 29. Quale di queste è la sequenza corretta del modello di sviluppo cefalo-caudale? Tronco, braccia e gambe, mani, dita di mani e piedi. 30. Gesell è convinto che lo sviluppo motorio avvenga attraverso il manifestarsi di un piano genetico detto: Maturazione. 31. Secondo la teoria dei sistemi dinamici di Thelen, il requisito fondamentale per: Lo sviluppo è la variabilità.

Lo sviluppo delle abilità grosso-motorie è il controllo delle mani. Il controllo posturale. Il controllo del capo. Il controllo delle braccia. È un processo dinamico legato alle informazioni sensoriali provenienti dai segnali propriocettivi della pelle, delle articolazioni e dei muscoli, che ci dicono dove siamo rispetto allo spazio:

  • Imparare a mangiare.
  • Acquisire il controllo posturale.
  • Imparare a risolvere problemi cognitivi.
  • Imparare a utilizzare le abilità fini-motorie.

Sono reazioni istintive a degli stimoli che controllano i movimenti del neonato:

  • I riflessi.
  • Le abitudini.
  • I condizionamenti.
  • Le risposte.

Paolo, sentendo il frastuono causato da una pentola che è caduta sul pavimento, reagisce arcuando la schiena, buttando indietro la testa e tendendo braccia e gambe verso l'esterno. Mostra cioè quale riflesso?

  • Babinsky
  • Rooting
  • Suzione
  • Moro

A quale età in media i bambini stanno in piedi con aiuto?

  • 4 mesi
  • 6 mesi
  • 8-10 mesi
  • 15 mesi

Intorno

A che età i bambini imparano a camminare da soli?

  • 6 mesi
  • 7-8 mesi
  • 12-15 mesi
  • 18 mesi

È il nome dato a una risposta diminuita ad uno stimolo da parte di un neonato dopo

  1. Abituazione
  2. Disabituazione
  3. Discriminazione
  4. Situazione paradigmatica

La percezione olfattiva e gustativa nel neonato è studiata attraverso:

  • I tempi di fissazione
  • Le risposte facciali
  • L'abituazione
  • La tecnica della riposta orientativa

Quali di questi sapori non piacciono ai neonati?

  • Dolci
  • Amari o acidi/aspri
  • Zuccherini
  • Nuovi

Il tono è la percezione della frequenza di un suono. I neonati

  • Sono più sensibili ai toni bassi
  • Non sono capaci di percepire i suoni fino a 3 mesi
  • Sentono peggio i toni alti
  • Sono meno sensibili ai suoni a toni bassi e sentono più facilmente i toni alti

Dei Gibson che il nostro sistema percettivo riesce a operare in modo selettivo

L'idea a partire dalle molte informazioni che l'ambiente di per sé

fornisce supportaLa visione di Freud.La visione socio-emotiva.La teoria ecologica.La teoria etologica.Tutti i recettori dell'occhio sensibili al colore (coni) funzionano a partire dai 2 mesi di42. vita. Alla nascita i bambini distinguono:Il blu e il rosso.Il verde e il rosso.Il giallo e il verde.Il giallo e il blu.Il neonato mostra un'attenzione43. selettiva per stimoli:Grandi, curvilinei, complessi e in movimento.Piccoli e a linee spezzate.Statici e semplici.Conosciuti.44. Indica, sulla base di quanto studiato fino ad ora, un aspetto della Psicologia delloSviluppo (teoria, settore di studio, argomento specifico di interesse...) che ti sembraimportante e motiva brevemente il perché: risposta personale.2° compito1. Metti a confronto le teorie di Piaget e di VygotskijLe due teorie sono di tipo costruttivista, ma si differenziano in quanto Piaget parla più dicognizione e dà effettivamente poca importanza al contesto sociale, mentre per Vygotskijal contrario la società e la cultura giocano un ruolo fondamentale. I due autori hanno strutturato le teorie in modo diverso, perché Piaget individua 4 stadi, (lo stadio sensomotorio, il preoperatorio, l'operatorio concreto e lo stadio delle operazioni formali), ognuno dei quali rappresenta una fascia d'età e leciascuno con i propri sotto-stadi, caratteristiche comuni a queste; nel caso di Vygotskij, invece, la suddivisione in stadi non avviene, ed è stato per questo criticato in quando i cambiamenti e le caratteristiche da lui descritti non erano specificati in fasce d'età. Un'analogia si ha poiché le due teorie hanno trovato occupazione nel mondo dell'educazione e dell'apprendimento, i due si trovano in comune sul fatto che gli insegnanti devono essere per i bambini come delle guide, ma più specificatamente Vygotskij crede che l'apprendimento avvenga oltre che internamente, grazie a persone.

più sapienti, che siano genitori, insegnanti o anche compagni più grandi e coetanei più capaci, attraverso l’utilizzo di un concetto chiamato scaffolding, che consiste nell’adattare il livello di insegnamento al bambino, dando per scontato che in un’interazione sociale un conflitto o una differenza si risolve poiché uno dei due fa, esprime, quello di cui è capace, e l’altro invece esprime tutto ciò che a lui manca.

Per Piaget gli insegnanti servono a fornire un “aiuto”, grazie al quale i bambini possono scoprire nuove cose, infatti per quest’ultimo l’educazione ha un ruolo di aiutare i bambini a migliorare le proprie capacità già esistenti, mentre per Vygotskij l’aiuto di persone con capacità più elevate è fondamentale per l’apprendimento in sé. Come già precisato, Piaget individua degli stadi all’interno dei quali avvengono dei processi chiave,

partendo dagli schemi che caratterizzano l'infante nel suo primo stadio sensomotorio, passando per l'assimilazione, l'accomodamento ed altri processi, fino ad arrivare al ragionamento ipotetico-deduttivo che caratterizza l'adolescente che inizia a utilizzare ipotesi, esperimenti e poi deduzioni. Vygotskij individua dei processi senza collocarli troppo precisamente in delle fasce d'età, come la zona di sviluppo prossimale, che non sarebbe altro che la differenza tra ciò che il bambino cognitivamente ha acquisito finora e ciò che potrebbe acquisire ancora in termini cognitivi, dopo un aiuto. Un altro processo considerato fondamentale per Vygotskij è il linguaggio, che parteciperà alla formazione dei pensieri dal momento che viene interiorizzato, e con il quale si differenzia da Piaget in quanto quest'ultimo crede esattamente il contrario, ossia che sia il pensiero a determinare solo successivamente il linguaggio, e che questo.non abbia quindi un'importanza così rilevante: Vygotskij (e anche molti sostenitori) crede che il linguaggio interno sia uno strumento altamente positivo e fondamentale per lo sviluppo dell'apprendimento intrapsichico, mentre Piaget lo ritiene immaturo. 2. Descrivi lo sviluppo della memoria. La memoria è una funzione psicologica fondamentale per l'apprendimento e che caratterizza l'individuo nell'ambito della propria esperienza. Consiste in meccanismi di codifica (arrivo delle informazioni), immagazzinamento (integrazione delle informazioni), consolidamento (collocamento delle informazioni che acquisiscono stabilità) e recupero (le informazioni vengono rievocate). Si parla di memoria di lavoro (utilizzata per esempio in calcoli mentali), memoria a breve termine (che permette di rievocare informazioni appena presentate), e memoria a lungo termine (che recupera invece informazioni presenti da molto tempo). Nella prima infanzia, nei primi mesi di vita,la memoria a lungo termine si sviluppa ulteriormente. Durante l'età adulta, la memoria tende a stabilizzarsi e rimanere relativamente costante, ma può essere influenzata da fattori come lo stress, la malattia o l'invecchiamento. È importante esercitare la memoria attraverso attività cognitive e stimolanti per mantenerla in buona forma.ni di età.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher c.delcherico1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo nel ciclo di vita e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Casalini Claudia.