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Civiltà Bizantina - Procopio di Cesarea Pag. 1
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PROCOPIO DI CESAREA

VITA

Nato a Cesarea (ultimi del V o primi del VI sec. d.C.), compie i suoi studi letterari e degli storici

antichi Erodoto e Tucidide a Gaza. Si acquista una certa fama a Costantinopoli e nel 527 d.C. il

generale Belisario lo sceglie come consigliere e assessore nelle sue campagne. Egli accompagnò

Belisario in Africa, e dopo di questi, vi rimase accanto al generale Solomone nel 536 d.C. Insieme a

lui raggiunge Belisario a Siracusa, che aveva già tolto la Sicilia agli Ostrogoti e con lui seguì tutta la

campagna in Italia fino alla presa di Ravenna (540 d.C.). Tornato a Costantinopoli, nel 542 d.C.

infuria la peste e ne divenne testimone oculare. Da questa data in poi non si hanno più notizie sicure

e la sua morte va inserita tra il 560 e 570 d.C.

OPERE MAGGIORI

LIBRI SULLE GUERRE

L’opera in 8 libri è una narrazione continuata delle guerre di Giustiniano:

I e II: guerre contro i Persiani dal tempo di Anastasio I;

III e IV: guerra in Africa dall’invasione dei Vandali fino al 548 d.C.;

V, VI e VII: campagne contro gli Ostrogoti e varie invasioni barbariche nei Balcani fino al 551

d.C.;

VIII: eventi della seconda guerra persiana, delle regioni danubiane e la resa ostrogota in Italia (552

d.C.).

INEDITI o STORIA SEGRETA

È una velenosa requisitoria contro il governo di Giustiniano, a cui l’autore attribuisce le calamità

dell’impero, l’esosità del fiscalismo, la crudeltà delle persecuzioni, le invasioni barbariche e persino

i cataclismi naturali, conseguenze dell’ira divina. Procopio crede che Giustiniano e Teodora siano

demoni incarnati per mandare in rovina l’umanità. Dice di Teodora che prima che salisse al trono

sarebbe stata una prostituta, e di Belisario che è una marionetta nelle mani della sua infedele e

corrotta moglie.

SULLE COSTRUZIONI

Composto in 6 libri descrive le opere pubbliche elevate per volere di Giustiniano in tutto il territorio

dell’impero ed anche opere che esprimevano lo zelo religioso dell’imperatore. Particolarmente

importante è il I libro, dove spicca la descrizione di Santa Sofia, ricostruita dopo la rivolta di Nica

del 532 d.C. Quest’opera esprime un panneggio di lode verso l’imperatore e delle sue opere così

belle da affermare che la sua penna non può descrivere tanta bellezza.

Dettagli
A.A. 2009-2010
2 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Joseph Raimondo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Civiltà Bizantina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Caruso Fulvia.