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Il Bauhaus: un'arte utile e pragmatica
Si trattava quindi di una cultura pragmatica, basata sul confronto, sulle idee e sulla pratica, con lo scopo di creare un'arte che fosse utile e che potesse andare incontro ai bisogni delle persone. Il programma, della durata di tre anni e mezzo, includeva lezioni di base come "tecniche artistiche" e "necessità dell'uomo", fino ad arrivare all'aspetto della produzione industriale. Celebri artisti lavoravano all'interno del Bauhaus, tra cui Klee e Kandinsky. Il percorso degli studenti si svolgeva nel seguente modo: sei mesi di corso preliminare durante i quali lo studente imparava le teorie su colori, sulla percezione visiva, sulle forme e sulle composizioni geometriche. La seconda fase, che invece durava tre anni, consisteva in attività di laboratorio, dove si apprendevano le caratteristiche tecniche e di lavorazione dei materiali. Mentre la terza fase comprendeva un tirocinio in cantieri edili e lo studio della progettazione.
architettonica. Era molto importante per gli studenti conoscere le danza e il teatro. Il Bauhaus sosteneva infatti l'idea del "Teatro Totale", in cui vi è una connessione tra spettatore e azione scenica. Nel 1926 Walter Gropius concepì il "Teatro Totale", mai realizzato, quest'ultimo rappresenta l'idea di una sala trasformabile in più modi, dove portare in scena i temi politici e sociali più scottanti per la collettività. Lyonel Feininger realizzò il primo programma per il Bauhaus nel '19, ora esposto al MOMA. "Copertina per il primo programma del Bauhaus" è estremamente significativa, in quanto rappresenta bene quella che era la speranza delle persone dell'epoca. Nell'xilografia viene raffigurata una cattedrale, che in cima, al posto del crocifisso porta tre luci. La simbologia è quindi chiara: si tratta di una cattedrale laica e socialista, che illumina le menti delle persone di
questa nuova epoca. Nel manifesto scritto da Gropius riprende le idee moderne riguardanti la costruzione e l'istruzione. Ogni sorta di lavoro artistico non può essere più o meno nobile rispetto ad altri, tra artigianato e arti non vi è distinzione: ogni cosa deve essere finalizzata alla costruzione, intesa come lavoro non solo manuale ma anche intellettivo. Gropius sperava in un'attività sociale, capace di unificare le arti ed eliminare le differenze di classi. Sul retro del Manifesto, venne poi stampato il programma scolastico, che venne spedito in tutta la Germania, attirando artisti, studenti e visitatori. A sinistra si trova il logo del Bauhaus, ridisegnato nel 1922 da Oskar Schlemmer. Nella figura possiamo osservare il profilo di un uomo racchiuso all'interno di una circonferenza. Il volto è composto solamente da rettangoli fatta eccezione per l'occhio, rappresentato da un quadrato. Ciò comporta che sebbene l'uomo sembri essere diprofilo, l'occhio appare direttamente rivolto verso di noi, quasi ad interpellarci. Il disegno si sviluppa verticalmente, privo di tridimensionalità. Anche in questo caso, il tema della costruzione emerge chiaramente tramite la rappresentazione di un volto composto quasi da tasselli, finalizzata all'uomo stesso. L'aspetto brillante del Bauhaus consiste nel comprendere tutte le tendenze della moderna ricerca artistica: dall'architettura alla grafica, dalla scultura alla pittura, dalla pubblicità al design industriale. Soprattutto dal punto di vista dell'industrial design, il Bauhaus fu capace di realizzare oggetti dall'uso così pratico e ovvio, al punto da riuscire a influenzare il gusto contemporaneo. La "Poltrona Vasiliji" creata da Marcel Breuer (prima allievo e in seguito insegnante della scuola) è un ottimo esempio di quanto semplici e sobrie potessero essere le creazioni del Bauhaus. L'architetto e designerCreò questa poltrona con sei semplici elementi performare una sorta di acciaio tubolare, uniti da viti cromate. Sono stati cuciti inseguito, sul tubolare stesso, della fasce di tessuto in canapa, per comporre seduta, braccioli e spalliera.
La sedia realizzata in onore del suo amico Vasiliji Kandinsky, è tutt'oggi non solo imitata, ma anche prodotta!
Set di quattro tavolini di Josef Albers, 1927 circa. Tavolini sovrapponibili in legno di frassino, colorati e laccati.
Marianne Brandt è stata la prima e unica donna a lavorare presso il laboratorio metallurgico del Bauhaus.
Le linee sono geometriche e nette, pensate per nuovi prodotti realizzati secondo le tecniche costruttive che dovevano tenere conto della produzione in fabbrica per via dell'assemblaggio seriale.