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Struttura dei CAM

CAM.I CAM, dunque, sono indirizzati ciascuno verso una specifica categoria merceologica di riferimento, ma presentano una struttura di base comune. Per ogni categoria vengono poi riportate le normative di riferimento ambientale, vengono fornite tutte le indicazioni sulle procedure di esecuzione delle gare di appalto e descritto l'approccio da seguire per la definizione di ciascun criterio ambientale minimo.

La sezione dedicata alla procedura di gara interessa la modalità di selezione dei candidati (designando i requisiti di qualificazione utili a verificare le capacità tecniche del candidato e tali da garantire l'esecuzione dell'appalto nel totale rispetto dell'ambiente), le specifiche tecniche (ovvero gli standard minimi di prodotto così come disposto dal d.lgs. n.50/2016), i criteri premianti (requisiti finalizzati alla selezione di prodotti o servizi con prestazioni ambientali superiori a quelle definite dalle specifiche tecniche, per

talemotivo premiate con un punteggio migliore), le clausole contrattuali (indicazioni fornite per garantire unamigliore esecuzione dell'appalto sotto il profilo della sostenibilità ambientale).Ogni CAM, inoltre, include un disciplinare per le verifiche nel quale vengono fornite indicazioni perdimostrare la conformità ai requisiti prescritti.

INDICATORI AMBIENTALI SINTETICIMetodi complessi come quelli a punteggio per le valutazioni di sostenibilità ambientale e, ancor più, metodidi Life Cycle Assessment, più sofisticati e più lontani dalle conoscenze e dalle procedure tipiche delprogettista di organismi edilizi, possono rendere poco agevoli le comparazioni e le scelte, in particolare incorrispondenza delle prime valutazioni progettuali di massima (ma non solo). Semplificazioni a talimetodologie complesse potrebbero allora consentire attività valutative più agevoli.

EMBODIED ENERGY, EEL'indicatore ambientale

dell'energia incorporata, embodied energy, EE è spesso definito come l'energia necessaria alla costruzione di un edificio. In realtà l'EE è più propriamente intesa come la quantità di energia utilizzata durante il ciclo di vita dei materiali. Essa, infatti, comprende l'energia utilizzata per:

  • l'estrazione delle materie prime,
  • il loro trasporto dal luogo di estrazione alla sede di produzione,
  • la lavorazione delle materie prime,
  • la produzione di materiali e componenti,
  • i processi di assemblaggio in loco,
  • lo stoccaggio,
  • le prestazioni,
  • la decostruzione e lo smaltimento dei materiali.

L'energia incorporata non è meramente rappresentativa di un prodotto costituito da semplice materia prima, ma riflette l'intero percorso che quello stesso prodotto ha compiuto e che ne ha determinato, peraltro, la sua trasformazione. Si possono individuare differenti contributi dell'EE.

  • Initial EE (iEE): è

L'energia utilizzata per l'estrazione delle risorse, la produzione e il trasporto di prodotti e componenti, nonché l'energia necessaria alla costruzione dell'edificio. L'iEE è, dunque, l'energia utilizzata prima che l'edificio venga occupato dai fruitori dell'immobile.

Recurrent EE (rEE): cioè l'energia impiegata per conservare l'utilizzo dell'edificio in condizioni di performance prestabilite. Essa, dunque, rappresenta l'energia impiegata per la manutenzione o la sostituzione delle parti ammalorate e può essere funzione del tasso di utilizzo dell'immobile, del tasso di occupazione, della sua vita utile e della qualità dei materiali impiegati.

Demolition EE (dEE): è l'energia necessaria alla dismissione dell'edificio al termine del suo ciclo di vita, per riciclare o riutilizzare alcuni componenti e smaltirne altri trasportando detriti e rifiuti nelle sedi di

ottenere un chilogrammo di prodotto). Sebbene l'energia incorporata non sia un concetto nuovo, alle volte è possibile riscontrare in letteratura valori leggermente dissimili dovuti al fatto che i valori calcolati considerano differenti fattori. Tuttavia, i database sviluppati, come ad esempio quello della Bath University, consentono di confrontare tra loro differenti prodotti per attuare una decisione consapevole in merito a quali abbiano una quantità maggiore o minore di energia.

IL POTENZIALE PRESTAZIONALE RESIDUO

Tale energia, tuttavia, può essere in parte, se non del tutto nelle applicazioni più virtuose, recuperata al termine della vita utile dell'edificio mediante attività di riutilizzo e recupero dei materiali e componenti potendone sfruttare il loro potenziale prestazionale residuo, senza, dunque, richiedere la produzione di un nuovo componente e l'estrazione di nuove risorse vergini. L'impiego di materiali riciclati, tra l'altro,

contribuisce ad un forte abbattimento dell'EE rispetto all'arisorsa primaria.

OPERATIONAL ENERGY, OEL'EE, tuttavia, non è l'unica energia da prendere in considerazione con riferimento all'intero ciclo di vita di un organismo edilizio. L'operational energy, OE è l'energia impiegata durante la fase d'uso dell'edificio, ad esempio per raffrescare o riscaldare lo spazio interno, o ancora per il funzionamento dei servizi e delle apparecchiature. A sua volta, l'operational CO2 è la CO2 indotta dall'OE. L'operational energy, peraltro, è dimostrato essere, nella maggior parte dei casi, il contributo maggiore in termini di energia utilizzata se si guarda all'intero ciclo di vita di un edificio. Proprio per questo, tale indicatore è sintomatico della necessità di mettere a sistema una serie di differenti fattori in una valutazione più complessiva. L'utilizzo di materiali

con un elevato contenuto di EE, infatti, potrebbe, in alcuni casi, consentire elevate prestazioni in termini di resistenza termica tale da consentire un notevole sgravio energetico in fase d'uso dell'edificio connesso alla necessità di condizionare meno gli spazi interni.
  • BILANCI COMPLESSIVI
Un solo indicatore ambientale, dunque, potrebbe non essere sufficiente a rappresentare un siffatto quadro complesso ed articolato. Numerosi studi hanno calcolato il rapporto tra EE e OE. L'energia incorporata di un edificio residenziale convenzionale rappresenta una quota del:
  • 4-20% dell'intera domanda di energia del ciclo di vita (lifecycle energy demand),
  • l'11-33% per gli edifici residenziali passivi,
  • il 26-57% per gli edifici residenziali a basso consumo energetico
  • e il 74-100% per i Nearly zero energy buildings.
Poiché il patrimonio edilizio esistente è costituito da edifici residenziali convenzionali, con un alto contenuto di OE, negli ultimiformattazione del testo utilizzando tag html:

Nei recenti anni la ricerca scientifica si è concentrata maggiormente sull'energia in fase d'uso rispetto all'energia incorporata. Il trend nell'imminente futuro, dunque, vedrà un'probabile inversione del rapporto EE/OE e assumerà maggiore importanza il focalizzarsi sull'energia incorporata. Inoltre, la Direttiva Europea sulla prestazione energetica degli edifici richiede che gli Stati Membri assicurino che tutti gli edifici nuovi siano ad energia quasi zero (Nearly Zero-Energy Buildings) entro il 31 dicembre 2020. Ciò, ancora una volta, a dimostrazione che l'energia incorporata diverrà sempre più rilevante.

DOMOTICA E BUILDING AUTOMATION

La domotica è la disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa (dal greco δομοσ= domos) e più in generale negli ambienti confinati. La Building Automation si occupa quindi della

gestione coordinata, integrata e computerizzata di:

  • impianti tecnologici;
  • componenti edili;

ma anche di

  • reti informatiche e di comunicazione.

• AREE DI AUTOMAZIONE

  • Sicurezza (gestione accessi, antifurto, antincendio, ecc.)
  • Domotica assistiva (luci, impianti, ecc.)
  • Controllo degli apparecchi (elettrodomestici, apparecchi idrosanitari, ecc.)
  • Comunicazione ed informazione (telefono, citofono, svago, ecc.)
  • Gestione dell’ambiente di componenti ed impianti e risparmio energetico (controllo dei parametri ambientali di comfort e IAQ, riduzione dei consumi)

• SCALE DI INTERVENTO

  • Nelle nuove costruzioni o in occasione di interventi modificativi/sostitutivi dell’Organismo Edilizio e dei suoi componenti edilizi e impiantistici: la domotica per il controllo del risparmio energetico derivante dall’impiego di scelte progettuali per l’efficientamento degli edifici
  • In assenza di interventi/modifiche sull’Organismo Edilizio: la domotica quale strumento

noninvasivo per l'efficientamento energetico degli edifici esistenti

  • VANTAGGI
    • Reversibilità
    • Adattabilità al contesto
    • Rapidità di installazione
    • Rispetto del valore storico-artistico
    • Flessibilità per l'evoluzione dei quadri esigenziali
  • ARCHITETTURA DEL SISTEMA DOMOTICO
  • SCENARI D'USO
  • È l'insieme delle logiche orientate al controllo e alla gestione del funzionamento del sistema domotico in particolari fasce orarie della giornata o condizioni d'uso.

  • ARCHITETTURA ADATTIVA
  • L'involucro intelligente rappresenta un'evoluzione del concetto statico di tamponamento, partizione o finestra, in virtù della sua capacità di soddisfare molteplici finalità, tra le quali:

    • modificare le proprie caratteristiche termofisiche, come resistenza termica, trasmittanza, permeabilità, ecc., in relazione al cambiamento dei parametri climatici interni ed esterni
    • garantire un controllo centralizzato
    di formattare il testo con tag html, come ad esempio per rendere il testo in grassetto o per rendere il testo in corsivo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
45 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher g.miccoli3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sostenibilità ambientale e bim e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Dell'Osso Guido.