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MOMENTO DI INTERVENTO IRRIGUO
➢ CRITERI BASATI SULL’UMIDITA’ DEL TERRENO:
o Misura potenziale idrico
o Determinazione dell’umidità
➢ CRITERI BASATI SULL’ESAME DELLA PIANTA:
o Misura apertura stomi con il porometro: misura la conducibilità idrica della
pianta.
o Potenziale idrico fogliare mediante la camera pressione: fa uscire delle
goccioline d’acqua attraverso cui si legge il potenziale idrico
o Temperatura della canopy, termometro a raggi infrarossi
➢ CRITERI BASATI SUL BILANCIO IDRICO
o Bilancio idrico basato sull’evapotraspirazione
o Bilancio idrico basato su input e output
➢ CRITERI EMPIRICI : mediante l’azione dell’agronomo in pieno campo, quando la pianta inizia a
dare determinati segnali come l’arrotolamento fogliare
➢ CRITERI BASATI SU PERIODI CRITICI : in corrispondenza di alcune fasi fisiologiche che
potrebbero determinare dei danni alla produzione.
➢ IRRIGAZIONE COLLETTIVA A TURNI FISSI
CLASSIFICAZIONE METODI IRRIGUI
SCORRIMENTO
Consiste nel far scorrere un filo d’acqua su tutta la superficie del terreno, il quale, nel contempo, si infiltra.
[Viene applicata al Nord nei prati invernali per evitare che essi congelino].
Alla base del metodo c’è il campo dotato naturalmente o artificialmente di una certa pendenza e in relazione a
questa abbiamo diverse varianti:
▪ Sistemazione ad ala doppia (es.: marcite lombarde): pendenza 1-2‰ ;
▪ Sistemazione ad ala semplice: pendenza 2-4‰ ;
▪ Sistemazione a campoletto (prati ed erbai): pendenza 3-10‰;
▪ Sistemazione a spianata (colture foraggere
) .
Questo metodo, logicamente, avrà dei vantaggi e dei svantaggi:
VANTAGGI:
▪ Possibilità di applicazione sia a terreni piani che declivi;
▪ Rapidità dell’adacquata.
SVANTAGGI:
▪ Possibilità di erosione e dilavamento;
▪ Poco adatto ai terreni troppo argillosi;
▪ Elevati corpi d’acqua (100-200 l/s);
▪ Bassa efficienza;
▪ Accurate sistemazioni e continua manutenzione.
INFILTRAZIONE LATERALE DA SOLCO
(L’ISTAT sancisce 800.000 ha di terreno irrigati in questo modo)
L’acqua viene immessa in solchi o porche di appropriata dimensione e fittezza e arriva alle radici delle
piante sia con movimento verticale o laterale di infiltrazione .
La sistemazione è generalmente temporanea
▪ Dimensioni, lunghezza e distanza dei solchi o delle porche dipende
dalla costituzione del terreno e dalla sua pendenza
È tipico delle colture ortive e dell’Italia meridionale si adatta bene anche ai frutteti
VANTAGGI:
- Applicabile con corpi d’acqua molto variabili anche 2-3 l/s;
- Si possono usare acque fredde o “luride” ;
- Non si ha formazione di crosta superficiale;
- Il fogliame non viene bagnato, ciò evita alcune malattie.
SVANTAGGI:
- Bassa efficienza ;
- Lentezza dell’adacquamento;
- Necessità dell’assolcatura e di pendenza del terreno;
- Manodopera per l’esecuzione dell’irrigazione ;
- Quando si usano acque saline, il sale si accumula lungo il filare .
La concimazione
La tecnica con la quale si apportano concime il terreno (coltura) per migliorare le
condizioni di nutrizione. Nel caso della coltura si attua la concimazione fogliare.
Il concime è qualsiasi sostanza in grado di modificare le condizioni di nutrizione.
La fertilizzazione invece è la tecnica con la quale si apportano fertilizzanti al terreno
per migliorare le funzioni di abitabilità e nutrizione.
L'acqua è un fertilizzante e anche un agente di apprestamento, un fertilizzante perche
agisce sia sulla funzione di nutrizione che di abitabilità.
La S.O. è un fertilizzante.
Il nitrato è un concime.
Il letame è sia concime che fertilizzante.
I concimi organici possono essere:
- di origine animale
- vegetale
- mista (letame)
Inorganici o minerali o chimici:
- semplici( un solo elemento nutritivo)
- composti( più elementi nutritivi)
- complessi (mescolanza di concimazioni con combinazione chimica)
Tra i fertilizzanti possiamo distinguere:
- ammendanti: modificano le caratteristiche fisiche del terreno, come la calce e la S. O.
;
- correttivi: Correggono le caratteristiche chimiche del terreno.
Unità fertilizzante o titolo: Quantità di elemento fertilizzante espressa in peso,
contenuta in 100 kg di prodotto commerciale. L'urea è un concime azotato minerale
perché prodotto per via sintetica e ha un titolo del 46% di azoto , cioè ci sono 46 kg di
elemento nutritivo( azoto ) in 100 kg di prodotto.
Perché si concima?
È necessario in quanto la maggior parte di quello che mangiamo deriva dall'agricoltura.
È vero che una parte di prodotto può essere ottenuta senza concimazione, ma
asportando materia senza concimazione si rende il terreno sempre più povero di
elementi nutritivi. Il problema economico e ambientale nasce nel momento in cui si
abusa delle concimazioni. Le tecniche di concimazione quindi vanno rapportate alle
esigenze economiche e ambientali.
Le situazioni di concimazioni possono essere tre:
- concimazione nell’agricoltura convenzionale (agricoltura estensiva)
- concimazione nell'agricoltura a bassi input ( agricoltura biologica)
- concimazione dell'agricoltura tecnologicamente avanzata (agricoltura intensiva).
Le piante prendono gli elementi nutritivi dal terreno( acqua, sali minerali) e
dall'atmosfera ( anidride carbonica, radiazioni solari ).
Le piante dal terreno prendono gli elementi minerali che possono essere indispensabili
(questi sono presenti nella cellula, quindi non possono mancare) o accessori. Senza i
primi la pianta non potrebbe vivere, i secondi sono utili ma non necessari.
Indispensabili
Macroelementi: Presenti nella cellula in percentuale maggiore (>0,1). Sono azoto,
fosforo, potassio, magnesio, calcio, zolfo e sodio. Quattro di questi sono primari in
quanto generalmente c'è una carenza costante nel terreno, quelli secondari devono
essere presenti solo in caso di una deficienza documentata.
Microelementi: Presenti in quantità minima, infatti il loro contenuto è espresso in PPR
(parti per milione).
Efficienza della concimazione
Un elemento nutritivo può seguire diverse destinazioni:
1. una frazione del concime può essere dilavato e percolare, soprattutto l'azoto;
2. può essere assorbito dalle colture successive;
3. può essere trasportata per scorrimento superficiale, soprattutto il fosforo;
4. può essere persa sotto forma gassosa, come l'azoto ammoniacale ed
elementare;
5. può essere immobilizzata nel terreno, come il fosforo tricalcico che è
indisponibile per le piante in quanto è trattenuta nel terreno.
Per efficienza si intende quindi la quantità di elemento nutritivo assorbito dalla coltura
rispetto a quello apportato con la concimazione. Questa efficienza è molto alta nel
fosforo e nel potassio, ed è molto bassa nell'azoto.
La prevalenza di una di queste cinque situazioni dipende da:
- caratteristiche intrinseche dell’ elemento nutritivo, l'azoto tende a sfuggire dal
terreno rispetto al fosforo e potassio;
- caratteristiche del terreno e struttura, in un terreno sabbioso gli elementi nutritivi
vengono facilmente lisciviati;
-contenuto di acqua del terreno, l'elemento nutritivo viene perso per percolazione e
l'acqua percola quando il terreno supera la capacità di campo;
- dinamismo di assorbimento da parte della coltura, non è costante per tutto il ciclo
biologico;
- scelte agronomiche, tipo di concime, dosi, epoca di distribuzione;
Possiamo calcolare l'efficacia della concimazione:
Efficienza apparente
Efa=Dc -Dcn/Dn
Dove:
Dc=la frazione di elemento assorbito dalla coltura,
Dcn=assorbito dagli apporti naturali,
Dn=quantità di elemento nutritivo distribuito.
Efficienza reale: (elemento nutritivo assorbito dalla coltura successiva)
Efr=Da-Dan-Ds/Dn=∆Da/Dn
Dove:
DA: dose assorbita dalle colture successive
DAN: sommatoria degli apporti naturali
Ds : impoverimento delle riserve dell’elemento del terreno
∆Da: concime assorbito dalle colture in avvicendamento
Inefficienza reale (Rappresenta il concime disperso nell'ambiente)
Ifa=Dn-∆Da/Dn=1-Efr
È un fattore che si inserisce nella problematica ambientale e non produttiva.
Nell'azoto l'inefficacia e tra il 10-60%, cioè 60% perso nell'ambiente.
Risposta delle piante alla concimazione
Può essere valutata in termini qualitativi e quantitativi e si percepisce attraverso delle
sperimentazioni in campo
R=f(D) Quindi la risposta è funzione di a,v,c
Dove :
D :dose l'elemento nutritivo
a: condizioni ambientali
v: condizione vegetazionali
c: scelta di concimazione
- assenza di concimazioni che porta ad una certa produzione
- dose di concime che dà la produzione più alta
- la produzione diminuisce perché si può squilibrare la pianta, cioè la fase vegetativa
aumenta a discapito di quella riproduttiva
L'efficienza invece è massima con le dosi più basse.
120 produzione
efficienza
0 120
Efficacia produttiva dei concimi
Si intende l’ incremento di produzione ottenuto grazie a quella dose di concime.
E=Rn-Ro/Dn
dove:
Rn: resa ottenuta
Ro: Resa senza concime
Dn: quantità di concime impiegata
Indicazioni per un piano di concimazione
L'obiettivo è massimizzare il reddito compatibile con il vincoli ambientali esistenti. I
requisiti da seguire per un piano di concimazione sono:
1- quanto azoto, fosforo, potassio si deve apportare;
2- sotto quale forma devono essere apportati i concimi e di conseguenza scegliere i
concimi;
3- l'epoca di distribuzione di tali elementi;
4 - modalità di distribuzione, cioè sotto forma solida o liquida. Alcuni tipi di concime ad
esempio devono essere interrati, come l'urea, altrimenti si perdono per
volatilizzazione. Oppure si può concimare all'interno di un solco.
Come si stabiliscono questi tre quesiti:
-Bisogna sapere che la quantità è la disponibilità di elementi nutritivi varia in base al
terreno.
Quindi la prima cosa fondamentale è sapere le caratteristiche del terreno( tessitura,
pH, elementi nutritivi disponibili, la capacità di scambio ionico).
Per esempio se il pH si alza la presenza di calcio può bloccare il fosforo e il ferro, se
siamo in presenza di 800-1000 parti per milione di potassio, non ne dobbiamo
assolutamente integrare perché entra in antagonismo con il magnesio.
Le esigenze della coltura si