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STRUMENTI
Quali sono i concetti teorici oggetto di interesse nella ricerca?
Il concetto teorico oggetto di indagine della ricerca è il legame di attaccamento
madre-bambino.
Quali sono le tecniche di rilevazione delle variabili? Come si
caratterizzano?
E’ stata utilizzata la versione italiana dell’ “ Attachment Q-Set “ (AQS) di
Everett Waters. Si tratta di uno strumento osservativo basato sulla tecnica di
ordinamento Q-sort, utilizzabile nel contesto dell’ambiente familiare.
E’ composto da 90 cartoncini, su ciascuno dei quali è riportato un item che
descrive un comportamento specifico manifestato dal bambino in situazioni di
vita domestica ( separazione dalla madre, gioco in presenza della madre,
comportamento verso gli ospiti, ecc.).
Compito dell’osservatore è quello di leggere attentamente i cartoncini,
osservare i bambini tenendo in mente i comportamenti descritti dai cartoncini e
ordinare i 90 cartoncini in modo da descrivere il bambino osservato. 5
Nella fase di ordinamento dei cartoncini, all’osservatore viene chiesto di
seguire alcune regole che, nella metodologia Q-sort, vengono definite “
distribuzione forzata”.
Inoltre gli autori hanno individuato 5 subscale distinte dell’AQS che si
riferiscono a 5 diverse dimensioni del costrutto di attaccamento :
1. condiscendenza
2. base sicura
3. difficile da accontentare
4. ama il contatto fisico
5. condivisione affettiva
Perché sono stati scelti questi strumenti e non altri?
E’ stato scelto questo strumento in quanto è utilizzabile nel contesto
dell’ambiente familiare.
E’ utilizzato, preferibilmente, nell’arco di tempo che va dai 12 ai 36 mesi di vita
del bambino, ma il suo utilizzo può essere esteso, come in questo caso, fino
all’età di 5 anni in quanto può dimostrare una buona stabilità delle misure di
attaccamento.
Inoltre l’AQS può essere ordinato, oltre che da osservatori esterni, anche dalle
madri.
Quali sono le loro caratteristiche psicometriche ( attendibilità e
validità )?
L’AQS ha dimostrato, anche in ricerche precedenti, una buona stabilità e un
buon livello di validità concorrente delle misure di attaccamento, attraverso il
coefficiente di correlazione r di Pearson.
Quali sono le variabili in cui vengono operazionalizzati i concetti
teorici?
Di che tipo di variabili si tratta? Nominali, ordinali, cardinali o
quasi-cardinali?
CONCETTO TEORICO VARIABILE TIPO DI VARIABILE
PUNTEGGIO ALLE 5 SUBSCALE QUASI-CARDINALE
LEGAME DI ATTACCAMENTO DELL’ AQS
PROCEDURA
Dove è stata condotta la ricerca ( ambiente )?
L’ambiente in cui è stata condotta la ricerca è quello familiare.
Qual è stata la sequenza cronologica degli eventi ai quali sono esposti
i soggetti?
Alla madre di ciascuno dei bambini che hanno preso parte alla ricerca è stato
chiesto di descrivere il comportamento del proprio figlio utilizzando l’AQS. 6
Come previsto dalla metodologia Q-sort, alle madri è stato chiesto,
innanzitutto, di prendere confidenza con i 90 cartoncini che compongono l’AQS;
successivamente, è stato chiesto loro di osservare il bambino per una
settimana circa, tenendo in mente i comportamenti descritti dagli item
dell’AQS.
Infine, le madri sono state invitate a descrivere il comportamento del bambino
organizzando i cartoncini in 9 gruppi, ognuno dei quali formato da 10
cartoncini.
Le madri venivano istruite a collocare nel gruppo n.9 i 10 cartoncini che
riportavano comportamenti “ molto simili “ a quelli del figlio; nel gruppo n.1,
invece, i cartoncini che riportavano comportamenti “ molto diversi “ da quelli
osservati nel proprio figlio.
Ultimato l’ordinamento dei cartoncini, tramite la procedura “ assistita “, è stato
attribuito un punteggio corrispondente alla posizione del gruppo in cui esso era
stato collocato.
Per ciascun bambino è stato, quindi, ottenuto un profilo di 90 punteggi che,
confrontato con il profilo “ criterio “ di sicurezza dell’attaccamento previsto
dallo strumento, fornisce un punteggio di sicurezza espresso in punteggi r.
Quali sono gli intervalli che intercorrono tra i diversi aspetti della
ricerca ( pre-test, trattamento, post-test )?
Innanzitutto, alle madri è stato chiesto di prendere confidenza con i 90
cartoncini che compongono l’AQS; successivamente, è stato loro chiesto di
osservare il bambino per una settimana circa, tenendo in mente i
comportamenti descritti dagli item dell’AQS; infine, le madri sono state invitate
a descrivere il comportamento del bambino.
Quale forma di controllo è stata messa in atto per allontanare
eventuali forme di distorsione?
Nella fase di ordinamento dei cartoncini, all’osservatore viene chiesto di
seguire alcune regole che, nella metodologia del Q-sort, vengono definite “
distribuzione forzata “.
Inoltre, per ottenere descrizioni più affidabili dei bambini osservati, nella
presente ricerca si è deciso di utilizzare la procedura “ assistita “ di
ordinamento; più precisamente, uno degli autori, oltre a fornire verbalmente e
per iscritto tutte le informazioni necessarie per effettuare in modo accurato
l’ordinamento dei cartoncini, ha guidato le madri passo per passo nelle singole
fasi di suddivisione. RISULTATI
Rispetto agli specifici obiettivi ed ipotesi della ricerca, quali tecniche
di analisi dei dati sono state utilizzate? Quali sono i dati e le misure di
interesse primario da cui dipendono le predizioni?
Al fine di rilevare eventuali influenze attribuibili alle variabili “ sesso “ e “
presenza di fratelli “ i punteggi di sicurezza sono stati sottoposti all’analisi
t-test per campioni indipendenti: i risultati non hanno evidenziato alcuna
differenza statisticamente significativa attribuibile ai due fattori considerati ( “
sesso “: t=.24, g.l.= 38, p=.39 ; “ presenza di fratelli “: t=.236, g.l.=38,
p=.69 ). 7
Per valutare se i bambini con dermatite atopica presentano una maggiore
incidenza di attaccamento insicuro rispetto ai bambini del gruppo di controllo, i
punteggi di sicurezza sono stati sottoposti all’analisi t-test per campioni
indipendenti, considerando come variabile indipendente l’appartenenza al
gruppo “ dermatite “ vs “ controllo “: dai risultati non è emersa nessuna
differenza statisticamente significativa ( t= -1.59, g.l.=38, p=.12 ) tra la media
dei punteggi di sicurezza ottenuti nel gruppo di bambini con dermatite ( M=.22,
d.s.=.17 ) e la media dei punteggi di sicurezza rilevati nel gruppo di controllo
( m=.32, d.s.=.21 ).
Per controllare se alcune dimensioni del legame di attaccamento risultavano
maggiormente influenzate dalla condizione “ dermatite atopica “, per ciascun
bambino sono stati calcolati i punteggi relativi ad ognuna delle 5 subscale,
sommando i punteggi attribuiti agli item che costituiscono ogni singola scala:
SCALA MEDIA GRUPPO MEDIA VALORE g.l. p
DERMATITE GRUPPO t
CONTROLLO
Condiscendenza 32.80 34.50 -0.75 38 0.46
Base sicura 72.20 72.45 -0.08 38 0.93
Difficile da 62.55 58.55 0.99 38 0.32
accontentare 29.95 33.30 -1.78 38 0.08
Ama il contatto fisico 16.15 15.15 0.91 38 0.36
Condivisione affettiva
Questi punteggi sono stati, poi, sottoposti all’analisi t-test per campioni
indipendenti al fine di rilevare eventuali differenze nelle medie riportate dai
due campioni di bambini presi in esame.
I risultati ottenuti evidenziano come i punteggi medi ottenuti dai due gruppi
sulle diverse scale non si differenzino in misura statisticamente significativa.
Sono rispettati i criteri necessari per lo svolgimento delle analisi dei
dati?
Penso che i criteri siano stati rispettati.
I gruppi, prima della somministrazione delle condizioni sperimentali,
dimostravano similarità in base alle variabili di interesse che
potrebbero essere utilizzate per interpretare i dati ( es. età )?
Il gruppo “ dermatite “ e il gruppo di controllo prima della somministrazione
delle condizioni sperimentali erano simili sia rispetto al sesso che all’età.
Vi sono dati mancanti dovuti all’incompletezza delle misure ( es. i
soggetti non hanno fornito tutte le risposte richieste ), oppure dovuti
alla perdita dei soggetti? Se questo è il caso, come è stata affrontata
nell’ambito dell’analisi dei dati questa situazione?
Non vi sono informazioni al riguardo. 8
Vi sono analisi ausiliarie che possono fornire ulteriori informazioni
rispetto all’analisi principale, oppure analisi a carattere esplorativo
che potrebbero stimolare ulteriori ricerche?
Non vi sono informazioni al riguardo.
CONCLUSIONI
Quali sono i risultati principali ottenuti dallo svolgimento della
ricerca?
I risultati emersi dal confronto fra un gruppo di bambini affetti da dermatite
atopica e un gruppo di controllo non hanno evidenziato differenze
statisticamente significative nella sicurezza dell’attaccamento tra i due gruppi,
anche se la media dei punteggi di sicurezza ottenuti dal gruppo di bambini con
dermatite atopica risulta più bassa.
Di conseguenza, l’ipotesi iniziale secondo la quale i bambini con dermatite
atopica potrebbero presentare una maggiore incidenza di attaccamento
insicuro non viene confermata.
In che modo questi dati aggiungono, supportano, rifiutano o
forniscono ulteriori informazioni rispetto alle teorie correnti
riguardanti un certo fenomeno?
Visti i risultati ottenuti, che si discostano dai numerosi studi che evidenziano
una forte associazione fra la patologia dermatologica e i disturbi nella relazione
madre- bambino, gli autori affermano che i dati da loro ottenuti evidenziano
come le difficoltà che, nei primi anni di vita, caratterizzano le relazioni tra
bambini affetti da dermatite atopica , non necessariamente sfocino nella
costruzione di un legame di attaccamento insicuro.
Quali interpretazioni alternative dei dati possono essere fornite?
Una prima considerazione è stata avanzata dagli autori relativamente all’età
dei bambini componenti il campione: infatti, analizzando in modo più specifico
le differenti dimensioni della relazione di attaccamento sembra che siano più
gli aspetti legati al contatto fisico a differenziare maggiormente le modalità
relazionali dei due gruppi considerati: tale dato, se può confermare che il
contatto fisico non viene considerato una modalità gradita di comunicazione,
evidenzia anche come esso non sia necessariamente responsabile di esiti di
attaccamento sicuro, soprattutto se la diade riesce ad individuare canali
alternativi di comunicazio