vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CURVE ROC
Quando un determinato test diagnostico non discrimina in maniera netta i malati dai sani,
cioe quando
̀
le distribuzioni dei risultati del test sono parzialmente sovrapposte negli individui affetti e
non affetti da una specifica malattia, e necessario calcolare il grado di incertezza della
̀
classificazione. Se il risultato del test diagnostico di interesse e una variabile binaria
̀
(affetto/non affetto), e sufficiente calcolare la sensibilita, la specificita, il potere predittivo
̀ ̀ ̀
positivo, il potere predittivo negativo e l’accuratezza. Se invece il risultato del test e una
̀
variabile continua, e indispensabile utilizzare l’analisi della curva ROC.
̀
La curva ROC e una tecnica statistica che misura l’accuratezza di un test diagnostico
̀
lungo tutto
il range dei valori possibili. Poiche la curva ROC misura l’accordo tra il test
́
di interesse e la presenza/assenza di una specifica malattia (cosi come identificata da un
̀
golden standard), essa rappresenta il metodo d’elezione per validare un test diagnostico.
La curva ROC permette anche di identificare il valore soglia ottimale (il cosiddetto best
cut-off), cioe il valore del test che massimizza la differenza tra i veri positivi (cioe la
̀ ̀
proporzione di individui che hanno un valore alterato del test tra tutti quelli realmente affetti
dalla malattia) e i falsi positivi (cioe la proporzione di individui che pur avendo un valore
̀
alterato del test non sono affetti dalla malattia di interesse).
Il potere diagnostico di un test e di per se un concetto multidimensionale, in quanto include
̀ ́
la sensibilita, la specificita, il potere predittivo positivo, il potere predittivo negativo e
̀ ̀
l’accuratezza.
- la sensibilità
: la proporzione di pazienti con test positivo tra tutti quelli che hanno
• la malattia [a/(a+c)], cioe la proporzione di veri positivi;
̀
- la specificità
: la proporzione di pazienti con test negativo tra tutti quelli che sono
• sani [d/(b+d)], cioe la proporzione di veri negativi;
̀
- il potere predittivo positivo: la proporzione di pazienti malati tra tutti quelli che
• sono positivi al test [a/(a+b)];
- il potere predittivo negativo: la proporzione di pazienti sani tra tutti quelli che
• sono negativi al test [d/(c+d)];
- l’accuratezza: la proporzione di pazienti correttamente classificati [(a+d)/N].
•
La sensibilita e la specificita sono misure indipendenti dalla prevalenza della malattia, cioe
̀ ̀ ̀
non sono influenzate dalla frequenza con cui una certa patologia e presente in uno
̀
specifico campione di individui. Viceversa, il potere predittivo negativo e positivo sono
invece strettamente dipendenti dalla frequenza della malattia di interesse.
Mentre la sensibilita e la specificita, il potere predittivo negativo
̀ ̀
e positivo classificano gli individui come affetti o non affetti da una specifica malattia sulla
base di un predefinito valore del test (valore soglia), la curva ROC viene costruita
considerando tutti i possibili valori del test e, per ognuno di questi, si calcola la proporzione
di veri positivi (la sensibilita) e la proporzione di falsi positivi.
̀
CONCLuSIONI
La curva ROC e una tecnica statistica che misura l’accuratezza di un test diagnostico
̀
lungo tutto il range dei valori possibili. La curva ROC permette anche di identificare il
valore soglia ottimale (il cosiddetto
best cut-off), cioe il valore del test che massimizza la differenza tra i
̀
veri positivi e i falsi positivi. Per ottenere validi risultati attraverso l’uso delle curve ROC e ̀
indispensabile che la presenza/assenza di una specifica malattia sia accertata tramite un
golden standard. L’area sotto la curva ROC e una misura del potere discriminante del test.
̀
Le curve ROC possono essere confrontate fra loro con l’uso di un appropriato test
statistico disponibile in quasi tutti i software in commercio. Per calcolare il potere
discriminante di una serie di biomarcatori e necessario utilizzare la regressione logistica
̀
multipla.
ALCUNI TIPI DI MODELLI
Modelli statistici (regressione, GLM, logistica, loglineare)
A. Modelli strutturali
B. Modelli fattoriali (analisi fattoriale esplorativa e confermativa)
C. Reti neurali
D.
Modelli omeomorfi
Modelli in cui si ha una corrispondenza biunivoca fra elementi del modello ed elementi del
fenomeno reale che si intende rappresentare
Modelli a Black Box
Modelli formati da un insieme di ingressi, un insieme di uscite e una struttura interna che
ha come scopo di approssimare al meglio la relazione fra ingresso e uscita che si osserva
nel fenomeno reale.
MODELLI A STRUTTURA PREDETERMINATA
Definizione della struttura del modello sulla base di ipotesi a priori
Stima del valore dei parametri
Calcolo dei limiti di confidenza dei parametri
Calcolo della significatività
Ipotesi nulla: parametri = 0
*
*Possibile inferenza
MODELLI A STRUTTURA STIMATA
Stima della struttura del modello sulla base dei dati sperimentali
Stima del valore dei parametri