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Conservazione dei foraggi
Essicazione: può essere sia naturale che artificiale. Si elimina l'acqua e l'umidità per evitare che l'alimento ammuffisca o marcisca a causa dei microorganismi che necessitano di un minimo di acqua per sopravvivere.
Insilazione: si acidifica l'alimento per prevenirne la proliferazione di batteri e muffe. Un esempio è dato dai crauti.
Fieno: viene essiccato fino a che rimane un massimo del 15% di acqua e umidità.
Insilato: l'alimento viene acidificato per impedire la proliferazione di batteri e muffe.
Fieno-silo: l'alimento viene prima essiccato parzialmente e poi acidificato.
Foraggi disidratati: hanno un costo molto elevato.
Paglia: è un sottoprodotto che si ottiene dopo la raccolta del seme, delle granella o dei legumi. Le paglie più comuni provengono dalla lavorazione dei cereali. È ciò che rimane del fusto e delle foglie della pianta dopo la raccolta delle granella.
fieno è foglie e fusto. La differenza tra paglia e fieno quindi è che la paglia la raccogliamo in uno stato vegetativo molto più avanzato rispetto al fieno. Per lo stesso tipo di foraggio, orzo ad esempio, possiamo decidere di raccogliere la granella, quindi lo facciamo maturare finché non è pronta la granella, mentre se decidiamo di raccoglierlo come fieno dobbiamo sfalciarlo e poi affienarlo molto prima di quando ci sarà la granella matura. Il fieno, rispetto alla paglia che deriva dallo stesso tipo di coltivazione, lo sfalciamo molto prima. Per il fieno, lo sfalcio si fa in fase di pre-spigatura o spigatura, quando sta iniziando a formarsi la spiga, ma all'interno di questa spiga non c'è ancora il seme. Una pianta si lignifica perché altrimenti non può sorreggere il peso della granella matura. Se non si lignificasse, il fusto si piegherebbe e la granella toccherebbe per terra e marcirebbe. Quindi quando la granella sta maturando,
Il fusto si lignifica. Così se si sfalcia quando la granella è matura si ha di conseguenza un fusto lignificato. La paglia quindi ha un'alta concentrazione di lignina, il fieno no.
Il fieno non ha semi perché quando lo si sfalcia non si è ancora formato il seme, la paglia non ha semi perché la granella è stata già raccolta.
La paglia è il sottoprodotto più abbondante al mondo. La paglia non è più usata come alimento perché dagli animali sono richieste produzioni tali che la paglia non ha sufficienti proprietà nutritive per soddisfare i loro fabbisogni.
L'elevata lignificazione della paglia comporta uno scarso contenuto di sostanze nutritive digeribili. La paglia ha un basso valore nutritivo. In 20-30 giorni il valore nutritivo della pianta si dimezza.
Densità energetica minima: paglia circa 0,35 UFL/kgSS quindi la paglia, dal punto di vista energetico, vale 1/3 (0,35) dell'orzo, perché.
è molto meno digeribile. Non si può alimentare un animale con solo paglia. [UFL: unità foraggera latte energia fornita da un kg di orzo in granella standard, che corrisponde ad una certa quantità di latte -unità di misura- Umidità dei concentrati e in generale degli alimenti secchi = 12-13% kgSS: per kilo di sostanza secca]. -fibra grezza: livello massimo in assoluto è contenuto nella paglia = 40% UFC/kg-quanta paglia dovrebbe assumere un bovino adulto a mantenimento x soddisfare almeno il fabbisogno energetico: circa 13 kg, x soddisfare solo il fabbisogno energetico a riposo. 13 kg di paglia tal quale 11 kg di paglia in sostanza secca, xkè dai 13 kg si deve togliere il 12-13% di umidità. Un bovino non riesce a mangiarsi 11 kg di paglia in un giorno. -quando parliamo di ingestione alimentare si considerano animali regolarmente alimentati e la quantità di alimento assunto in termini di sostanza secca nelle 24 h; -seLa razione che calcoliamo soddisfa i bisogni dell'animale in ogni aspetto ma la quantità è esagerata, si deve prendere in considerazione il fatto che l'animale non riesca ad ingerire tutto l'alimento e dimagrirà comunque;
MANGIMI CONCENTRATI:
- insieme vasto ed eterogeneo di alimenti con elevato tenore di sostanze nutritive digeribili;
- tutti i mangimi concentrati hanno un elevato contenuto di energia;
- il valore energetico di proteine e zuccheri è simile, circa 4 kcal/gr;
- Il valore energetico dei grassi è circa 9 kcal/gr.
- valore nutritivo sempre superiore anche a quello dei migliori foraggi;
- 2000 < E.M. (energia metabolizzabile) < 4000 Kcal/KgSS
L'energia metabolizzabile contenuta nei concentrati è tra 2000 e 4000 kilo-calorie per kg di sostanza secca. I foraggi non arrivano neanche a 2000.
Concentrati sottoprodotti:
Le farine (prodotto della macinazione dei semi) non sono sottoprodotti, sono dei concentrati.
di estrazione (sottoprodotto rimasto dall'estrazione dell'olio) sono sottoprodotti e sono dei sottoprodotti assimilabili ai concentrati. Il prodotto nobile è l'olio, la farina di estrazione è il sottoprodotto. Le farine più utilizzate oggi sono le farine raffinate, ottenute togliendo la cuticola dal seme. La crusca è un sottoprodotto derivato dalle farine raffinate. Polpa di barbabietola: contiene molta fibra ma è comunque assimilabile ai concentrati perché i ruminanti riescono a utilizzare bene a livello energetico questa cellulosa. Deriva dalla barbabietola a seguito dell'estrazione dello zucchero. -energia metabolizzabile: energia grezza (totale) meno l'energia persa con le feci, con le urine e con i gas. -Valore energetico alimenti: ENERGIA LORDA: energia chimica contenuta in un alimento misurata dalla sua conversione in calore, in energia termica. Si misura con un calorimetro adiabatico (bomba calorimetrica), dove vienecompletamente bruciato (combustione) un alimento e si misura l'energia liberata.
paglia 4500 Kcal/kgSS -> fieno 4500 Kcal/KgSS -> Varierebbe se ci fossero più grassi.
L'energia lorda è simile perché anche la lignina fornisce energia se bruciata, quella che cambia tra fieno e paglia è l'energia digeribile, perché la lignina è scarsamente digeribile, quindi i componenti energetici nella paglia ci sono, ma l'animale non è in grado di accedervi.
concentrati 4500 Kcal/KgSS -> lorda, ottenuta con la combustione, è molto simile tra foraggi e concentrati. La differenza è la quantità di sostanza digeribile, quanto l'animale riesce a sfruttare l'alimento per trarne energia.
Il fieno ha un'energia digeribile doppio rispetto alla paglia e il concentrato ha un'energia digeribile tripla rispetto alla paglia. L'energia che si perde nei concentrati è minima.
L'animale è in grado di accedere a gran parte dell'energia fornita dall'alimento.
DIG.S.O.: percentuale digeribilità sostanza organica (sostanza digeribile = sostanza organica totale meno sostanza organica nelle feci)
Paglia 30-35% (il 70% della sostanza organica ingerita con la paglia la ritroviamo nelle feci)
Fieno 50-60%
Concentrato 80-90%
La differenza è data dal fatto che la cellulosa e la lignina (componenti della parete cellulare delle cellule vegetali) rendono più difficile l'accesso alle sostanze nutritive contenute nelle cellule dell'alimento. Nella paglia rendono quasi inaccessibile il contenuto cellulare. Quindi oltre ad essere difficilmente digeribili e utilizzabili per ricavarne energia, la lignina e la cellulosa stesse rendono anche difficile l'accesso alle altre sostanze nutritive contenute nelle cellule.
Avena granella: UFL/Kg SS = 1,01; fibra grezza = 12,1; ADF (lignina) = 16,1
Avena fieno: UFL/KgSS =
0,63 ; fibra grezza = 31,3 ; ADF = 37,5 (più aspetto a sfalciare il fieno più si avvicinerà alle caratteristiche della paglia, quindi sarà un fieno con abbastanza lignina)
Avena paglia: UFL/KgSS = 0,28 ; fibra grezza = 40,0 ; ADF = 46,0
energetico di un fieno di media qualità è circa la metà del valore energetico della granella e circa il valore doppio del valore energetico di una paglia.
SOTTOPRODOTTI INDUSTRIALI:
- Sottoprodotti agro-industriali: alimenti diversissimi per origine e caratteristiche chimico-nutritive.
- sono residui della lavorazione o dell’industria di trasformazione dei prodotti agricoli (ortaggi, frutta, granelle e semi) o di origine animale (latte, carne, pesce).
- sottoprodotti del pesce sono ad esempio farine o oli di pesce che possono derivare sia dagli scarti di lavorazione di pesci di buona qualità, sia direttamente da pescato di scarsa qualità di valore commerciale basso, ad esempio pesci con molte spine.
Sottoprodotti con alto valore biologico con molte proteine di origine animale con quantità di singoli amminoacidi, soprattutto di quelli essenziali, molto vicina a quella ottimale. - anche le farine che originano dalla carne hanno un alto valore biologico perché contengono quantità di proteine ottimali. - i sottoprodotti del latte invece non contengono proteine così buone, perché le proteine più nobili, con un alto valore biologico sono già state tolte e usate per le lavorazioni successive. - Esempio di sottoprodotti: Paglie
- Sottoprodotti industriali dell'industria molitoria: crusca, cruschello, pula dal riso usata solo per le lettiere non per l'alimentazione perché totalmente indigeribili;
- Sottoprodotti degli oleifici
- Sottoprodotti degli zuccherifici: ad esempio:
Polpa di barbabietola esausta da cui si è già tolto tutto lo zucchero. Melassa che assomiglia molto al miele ed è molto ricco di zuccheri. La melassa
viene utilizzata per rendere dolci e appetibili i concentrati ed è anche utilizzato come additivo per rendere più facilmente pellettabili gli alimenti, perché è molto appiccicosa e aiuta a compattare i pellet. Sottoprodotti della birreria: luppolo e orzo. L'orzo viene messo a germogliare e con le scissioni dell'amido. I sottoprodotti della birreria sono trebbie di birra. Anche il lievito di birra è un sottoprodotto e può essere utilizzato nei mangimi. Le trebbie di birra sono molto umide ma sono anche molto ricche di proteine, perché quello che è fermentato è l'amido mentre gran parte delle proteine sono rimaste. Siccome le trebbie hanno molta umidità sono facilmente deperibili. Quindi si possono utilizzare velocemente in aziende vicine al birrificio oppure essiccarle, anche se spesso essiccarle costa molto. Se è possibile essiccarle a basso costo, le trebbie di birra possono essere conservate più a lungo.