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R R
→ 7→
f : , f : y .
2x + y
z
(1) Verificare che f è lineare e scriverne la matrice rispetto alle basi canoniche di
R R
3 2
ed .
(2) Calcolare la dimensione di Im f e di ker f . Dire se f è iniettiva, se è suriettiva,
se è biiettiva.
(3) Calcolare una base di Im f e una base di ker f . R R
3 2
B B
(4) Scrivere la matrice di f rispetto alle basi , di , , rispettivamente,
3 2
definite qui sotto:
−1
1 0
−1
1
B B
= 0 , 1 , 1 , = , .
3 2 2 1
−1
1 0 1
2 R 3
5. Dire se esiste un’applicazione lineare f di in sè tale che
−1 −1 −2
1 1 2
7→ −1 −1 7→ 7→ −2
f : 1 ; f : 1 ; f : 2 .
0 1 1 0 3 5
In caso affermativo dare un esempio di una funzione con queste proprietà e scriverne la
matrice rispetto alla base canonica.
6. Calcolare il determinante della matrice
1 0 3 4
3 0 1 10
A = .
−1 −2
2 0 −2
1 0 4
Dire se A è invertibile. 3
Risoluzione degli esercizi
1. Poniamo
−1
1 1 0 1 1
−1 −1
A = 0 0 1 1 ; b = .
0 0 0 0 1 2
R R
5 5
A è l’insieme degli x in tali che Ax = b e V l’insieme degli x in tali che Ax = 0.
Risolviamo quindi il sistema Ax = b e il suo sistema omogeneo associato. La matrice
completa di Ax = b è
−1 |
1 1 0 1 1
−1 | −1
(A|b) = 0 0 1 1 ,
|
0 0 0 0 1 2
già in forma a scala e con i pivot sottolineati. Come di consueto scegliamo x e x come
2 4
parametri e esprimiamo le incognite corrispondenti ai pivot, x , x , x , in funzione di
1 3 5
x , x . Risolvendo il sistema per “sostituzione dal basso” otteniamo:
2 4 −x − −x − − −x −
x = + x x + 1 = x + 1 2 + 1 = x
1 2 3 5 2 4 2 4
−x − −x − −x
x = + x 1 = + 2 1 = + 1
3 4 5 4 4
x = 2
5
Le soluzioni del sistema omogeneo associato si trovano in modo analogo e differiscono
da quelle scritte sopra solo per il fatto che i termini costanti sono tutti nulli, cioè sono
−x − −x
le seguenti: x = x ; x = , x = 0. Se poniamo x = s e x = t troviamo
1 2 4 3 4 5 2 4
−s − −s −
t t
s
s
R
R | ∈
−t
A −t | ∈ s, t .
= + 1 s, t ; V =
t t
2 0
A
Da qui otteniamo le equazioni parametriche per e V , rispettivamente:
−s − −s −
x = t x = t
1 1
x = s x = s
2 2
A −t −t
: x = + 1 V : x =
3 3
x = t x = t
4 4
x = 2 x = 0
5 5
Abbiamo inoltre
−1
−1
−s −
−1
−1
−s − t
0
t 0
1
s
0
0
1
s
−1
−t
−1
−t .
+ t
= s 0
1 ;
+
+ t
= s 0
+ 1
1
0
t
0
1
0
t 0
0
0
2
0
0
2
4
−1 −1
0
0 1 0
−1
B A B
0 ,
Se poniamo v = 1 e = , abbiamo che = v + V e che è
0 0 1
0 0
2
un insieme di generatori linearmente indipendente di V , quindi una base di V .
R 4
2. Un elemento x di appartiene a V se e solo se esistono due numeri reali s, t tali che
x = sf + tf . Analogamente, x appartiene a V + v se e solo se esistono due numeri reali
1 2
s, t tali che x = sf + tf + v. Se x ha coordinate x , x , x , x , scrivendo esplicitamente
1 2 1 2 3 4
le condizioni precedenti otteniamo:
− − −
s t = x s t = x 2
1 1
t = x t = x
2 2
−
s = x s = x 3
3 3
t = x t = x + 1
4 4
Quindi x sta in V se e solo se il primo dei due sistemi scritti sopra, nelle incognite s, t,
è risolubile. Analogamente, x sta v + V se e solo se il secondo dei sistemi scritti sopra
è risolubile. Studiamo prima il secondo, sistema. Scriviamone la matrice completa e
applichiamole l’eleminazione di Gauss:
−1 | −
1 x 2
1
|
0 1 x
2 →
| −
1 0 x 3
3
|
0 1 x + 1
4
−1 | − −1 | −
1 x 2 1 x 2
1 1
| |
0 1 x 0 1 x
2 2
→ → .
| − − | − − −
0 1 x 3 x + 2 0 0 x 1 x x
3 1 3 1 2
| | −
0 1 x + 1 0 0 x + 1 x
4 4 2
Da qui si vede che il sistema è risolubile se e solo se le coordinate di di x soddisfano il
sistema −x − −
x + x 1 = 0
1 2 3
−x + x + 1 = 0
2 4
che è quindi un sistema di equazioni cartesiane di v + V . In modo analogo possiamo
trovare il sistema di equazioni cartesiane per V
−x − x + x = 0
1 2 3
−x + x = 0
2 4 5
che differisce da quello di v + V solo per il fatto che i termini costanti sono nulli.
3. Applichiamo l’algoritmo di Gauss esteso per l’inversione di una matrice quadrata.
Innanzitutto applichiamo l’ordinaria eliminazione di Gauss alle matrice (A|I ).
3
| |
1 2 3 1 0 0 1 2 3 1 0 0
II7→
II−2I II↔III
III7→
III+2I
| −−−−−−−→ −1 | −2 −−−−−→
2 4 5 0 1 0 0 0 1 0
−2 | |
3 2 0 0 1 0 7 8 2 0 1
|
1 2 3 1 0 0
|
0 7 8 2 0 1 .
−1 | −2
0 0 1 0
Il fatto che A è stata ridotta a forma triangolare con elementi diagonali tutti diversi da
zero ci garantisce che A è invertibile. Per completare l’algoritmo di inversione procedia-
mo con una “eliminazione dal basso” per ridurre A a forma diagonale; a quel punto
divideremo ciasuna riga della matrice (completa) per un opportuna costante in modo
da ottenere al posto di A la matrice I .
3
| | −5
1 2 3 1 0 0 1 2 0 3 0
II7→
II+8III 2
I7→ II
I−
I7→
I+3III 7
| −−−−−
−→
−−−−−−−→ | −14
0 7 8 2 0 1 0 7 0 8 1
−1 | −2 −1 | −2
0 0 1 0 0 0 1 0
5 27
5 2 | −1 −
1 0 0
| −1 −
1 0 0 1
II7→ II 7
7
7 7
III7→−III 8 1
| −14 −−−−−−→
0 7 0 8 1 .
| −2
0 1 0 7 7
−1 | −2
0 0 1 0 | −1
0 0 1 2 0
Quindi abbiamo ottenuto
−1 27
5 −
−1
1 2 3 7
8 1
2 4 5 = .
−2 7 7
−2 3 2 −1
2 0
6
4. (1) Osserviamo che
x x
−1
1 1
f y = y .
2 1 0
z z
Questo implica in particolare che f è lineare perché la moltiplicazione per una matrice
−1
1 1
è un’applicazione lineare. Poniamo A = . Abbiamo
2 1 0
1 0 0
−1
1 1
f 0 = ; f 1 = ; f 0 = ;
2 1 0
0 0 1
R 3
dunque le immagini dei vettori della base canonica di sono esattamente le colonne
di A e quindi A è la matrice di f rispetto alle basi canoniche.
(2) Im f è generata dalle colonne di A, perciò dim(Im )f = rk A. Applicando l’elimina-
zione di Gauss ad A otteniamo
−1 −1
1 1 1 1
→ ,
−2
2 1 0 0 3
dove sono sottolineati i pivot. Perciò dim(Im f ) = 2. Dalla formula delle dimensioni
3 − −
otteniamo inoltre dim(ker f ) = dim(R ) dim(Im f ) = 3 2 = 1. Otteniamo in
R
2 2
particolare che: f è suriettiva, perchè dim(Im f ) = dim(R ), e quindi Im f = ; f non
6 {0};
è iniettiva, perché dim(ker f ) > 0 e quindi ker f = f non è biiettiva perché non è
iniettiva.
(3) Le colonne di A costituiscono un insieme di generatori per Im f ; per estrarre una base
da questo insieme di generatori basta prendere le colonne corrispondenti alle colonne
−1
1
dei pivot: , è una base di Im f .
2 1
[Abbiamo seguito il procedimento generale per trovare una base dell’immagine di un’applicazione lineare, data
R 2
Im f =
la sua matrice. È ovvio che nel nostro caso particolare, essendo , avremmo potuto prendere una
R 2
qualunque base di .]
Sappiamo che ker f coincide con lo spazio nullo di A, quindi risolviamo il sistema Av = 0,
x
con v = y . Prendiamo z come variabile libera e troviamo:
z 1
− − z
x = y z = 3 ,
2
y = z
3
1 1
− −
z