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Peace Enforcement in Somalia
La missione dell'Unione africana in Somalia (AMISOM) è stata autorizzata il 19 gennaio 2007 per assicurare la sicurezza e la pace dopo la guerra in Somalia in atto dal 2006. La missione è stata approvata dalle Nazioni Unite il 20 febbraio 2007 per assicurare la protezione dei membri del congresso per la riconciliazione nazionale somalo e la messa in sicurezza delle infrastrutture chiave. La durata del mandato è stata estesa di volta in volta, l'ultima volta nel luglio 2018, con l'attuale mandato che scade il 31 maggio 2019. La missione fu creata dal Consiglio per la pace e la sicurezza dell'Unione Africana il 19 gennaio 2007 con un mandato di sei mesi ed autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 21 febbraio 2007, con la Risoluzione 1744. Con la Risoluzione 1772 del 20 agosto 2007, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite incoraggia l'AMISOM a sostenere il governo federale di transizione, mettere inopera una strategia di sicurezza nazionale, formare le forze di sicurezza somale, e contribuire a creare un ambiente sicuro per la distribuzione degli aiuti umanitari. Il mandato dell'AMISOM è stato successivamente prolungato ogni sei o dodici mesi. L'8 gennaio 2010, il Consiglio di pace e sicurezza dell'Unione Africana lo ha prorogato per un nuovo periodo di dodici mesi. Con la Risoluzione 1910 del 28 gennaio 2010, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha autorizzato il mantenimento dell'AMISOM fino al 31 gennaio 2011. In un incontro a porte chiuse svoltosi a Kampala il 22 luglio 2010, i ministri dell'UA avevano concordato di espandere il mandato della missione da un ruolo di peacekeeping a quello di peace-enforcement che avrebbe affrontato più direttamente la lotta contro Al-Shabaab. La decisione venne subito dopo attacchi bomba mortali nella capitale ugandese nel luglio 2010. Pochi giorni dopo in risposta a pressione dell'ONU l'UAconcordò di non espandere il mandato ma consentì comunque bombardamenti preventivi contro Al-Shabaab e promise più truppe da altri Paesi africani. Il 23 luglio 2010, anche il Gibuti e la Guinea hanno impegnato truppe nell'AMISOM. Inoltre il numero di effettivi è cresciuto negli anni seguenti. 37) Consiglio economico e Sociale Il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (detto anche ECOSOC) è l'organo delle Nazioni Unite con la competenza principale sulle relazioni e le questioni internazionali economiche, sociali, culturali, educative e sanitarie, e di coordinamento dell'attività economica e sociale delle Nazioni Unite e delle varie organizzazioni ad esse collegate. Lo scopo del Consiglio è stabilito dall'articolo 62 dello statuto delle Nazioni Unite: programmare lo sviluppo economico e l'assistenza tecnica e finanziaria ai paesi meno sviluppati, nonché promuovere studi o relazioni su questioni economiche, sociali,Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è uno degli organi principali dell'ONU. È responsabile del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. È composto da quindici membri, di cui cinque permanenti (Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti) e dieci non permanenti, eletti ogni due anni dall'Assemblea generale.
La funzione principale del Consiglio di Sicurezza è quella di prendere decisioni vincolanti per risolvere le controversie internazionali e prevenire conflitti. Può adottare risoluzioni che impongono sanzioni economiche, embarghi, o addirittura l'uso della forza militare per ripristinare la pace.
Il Consiglio di Sicurezza ha anche il potere di autorizzare missioni di pace e di stabilizzazione in aree di conflitto. Queste missioni sono condotte da forze di pace composte da personale militare e civile proveniente da diversi paesi membri dell'ONU.
Un'altra importante funzione del Consiglio di Sicurezza è quella di promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Può adottare risoluzioni che condannano violazioni dei diritti umani e stabilire tribunali internazionali per perseguire i responsabili di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Il Consiglio di Sicurezza svolge anche un ruolo di mediazione e conciliazione tra le parti in conflitto. Può inviare missioni diplomatiche per facilitare il dialogo e la negoziazione tra le parti e cercare di raggiungere una soluzione pacifica.
In conclusione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un organo fondamentale per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Svolge un ruolo chiave nel risolvere le controversie internazionali, proteggere i diritti umani e promuovere la pace attraverso la diplomazia e l'uso della forza quando necessario.
pace.39) UNPROFOR
La Forza di protezione delle Nazioni Unite (United Nations Protection Force, acronimo UNPROFOR) era una forza armata di intervento militare dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Fu istituita dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con la risoluzione delle Nazioni Unite del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 743 del 21 febbraio 1992, col compito di "creare le condizioni di pace e sicurezza necessarie per raggiungere una soluzione complessiva della crisi jugoslava" (in atto dopo la dissoluzione della Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia e la conseguente secessione delle sue repubbliche: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina e Macedonia).
È stata la prima forza di peacekeeping in Croazia e in Bosnia ed Erzegovina durante le guerre Jugoslave. Ha operato dall'inizio del coinvolgimento ONU durante le guerre jugoslave nel febbraio 1992 fino al suo mutamento in altre forze nel marzo 1995, venendo coinvolta nel massacro di
Srebrenica.40) La conferenza di S. Francisco La Conferenza delle Nazioni Unite per l'Organizzazione Internazionale (UNCIO) fu una conferenza di delegati provenienti da 50 nazioni Alleate che ebbe luogo dal 25 aprile al 26 giugno 1945 a San Francisco (Stati Uniti). In questa conferenza i delegati riesaminarono e riscrissero gli accordi di Dumbarton Oaks. La conferenza portò alla creazione della Carta delle Nazioni Unite, che fu aperta alla firma dal 26 giugno. La conferenza fu presieduta dal diplomatico americano Alger Hiss. Alla conferenza parteciparono 50 Stati. Il governo in esilio della Polonia non poté presenziare. 41) Cap. VII della Carta VEDI DOMANDA N. 5 42) Cosa si intende per minaccia della pace Per Minaccia si intende una situazione di forte tensione capace di generare una conflitto. È un concetto molto generale e lascia spazio a libere interpretazioni, con un metro di giudizio molto ampio. Comunque deve sussistere una certa gravità oggettiva per attivareIl capitolo VII, pur non essendo necessario che si tratti di operazioni militari, né che vi sia in presenza di un illecito internazionale. È quasi sempre adottato quando il Consiglio intende adottare le misure del capitolo VII.
Nella prassi la minaccia alla pace si usa anche riferita a situazioni interne ritenute idonee a ripercussioni significative all'esterno (anche per il cap VI se ne può occupare ma qui è sentito come pericolo per la pace).
Esempi di minacce alla pace e sicurezza internazionale: segregazione razziale, apartheid, invasione Kuwait 1990 (risoluzione 660: determinando che costituiva una minaccia alla pace), oppressione di una minoranza (Iraq per i curdi, 1991 "minaccia alla pace nella regione, perché la Turchia con incursioni cercava di fermare il flusso migratorio), diritti umani (Bosnia, Kosovo), genocidio (Ruanda), anarchia perpetua (Somalia), rifiuto di estradare terroristi (Libia) 1992, proliferazione nucleare tra entità.
Non statali (2004: risoluzione 1540 + 2001 risoluzione 1373 sugli atti di terrorismo internazionale), situazioni post conflittuali, pirateria in Somalia. Per violazione della pace si intende invece un uso della forza tra stati, anche solo una bomba, oppure un conflitto in atto che non raggiunge il livello dell'aggressione. Per Aggressione si intende uso della forza molto intenso. Elenco di ipotesi di aggressione:
- Invasione, attacco armato, occupazione militare derivante da attacco armato.
- Bombardamenti.
- Blocco porti o coste.
- Attacco alle forze aeree ecc.
- Concessione territorio per atto aggressione verso terzi.
- Invio bande armate, mercenari che svolgano atto di aggressione.
43) La questione di Formosa
Le crisi dello stretto di Formosa, o crisi dello stretto di Taiwan, furono due crisi internazionali degli anni cinquanta che coinvolsero la Repubblica Popolare Cinese e la Cina nazionalista di Taiwan (Formosa) e in cui intervennero anche gli Stati Uniti d'America.
Nel 1995-1996
si ebbe una nuova serie di episodi di ostilità, per quella che è chiamata Terza crisi dello Stretto di Taiwan: il 21 luglio 1995 l'Esercito Popolare di Liberazione della Cina iniziò a sparare missili nelle acque a nord di Taiwan. 44) Cosa sono le forze di peace-keeping Il termine peace-keeping identifica le attività politiche e militari svolte dalle "Forze internazionali di pace delle Nazioni Unite" (comunemente indicate come caschi blu) con lo scopo di mantenere la pace internazionale. Queste azioni sono svolte sotto il controllo del Segretariato delle Nazioni Unite su mandato del Consiglio di sicurezza attraverso coalizioni militari internazionali. Le missioni sono gestite dal Dipartimento per le operazioni di pace, con sede presso il Palazzo di vetro a New York. Nel 1988 alle Forze internazionali di pace dell'ONU è stato assegnato il premio Nobel per la pace. Il concetto di operazioni di pace, o peace-keeping, va invece ad indicare unaSerie di fattispecie alternative fondate sul consenso dello Stato territoriale ed altresì caratterizzate dalla neutralità ed imparzialità delle operazioni e dall'uso della forza solo per legittima difesa.
I vari ambiti di intervento dei caschi blu e dei funzionari internazionali incaricati sono:
- Prevenzione dei conflitti (conflict prevention);
- Edificazione della pace (peace-making);
- Mantenimento della pace (peace-keeping);
- Assistenza umanitaria (humanitarian aid);
- Consolidamento della pace (peace-building).
45) Il caso di Haiti
Le sanzioni contro Haiti sono sanzioni economiche e internazionali attuate in particolare dalle Nazioni Unite a seguito di un colpo di stato militare contro Aristide nel 1991. Queste sanzioni scadono nel 1994, dopo una breve interruzione nel 1993.
L'8 ottobre 1991, l'Organizzazione degli Stati americani, seguita dalla Comunità europea, istituisce un embargo per sanzionare il colpo di stato di Raoul Cedras contro il governo legittimo di Aristide.
Neoeletto presidente Jean-Bertrand Aristide. Il 3 giugno 1993, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con la risoluzione 841 istituisce un embargo sui prodotti petroliferi e sugli armamenti contro Haiti.
Nel Luglio 1993, Raoul Cedras e Jean-Bertrand Aristide firmano un accordo; per reazione, ad agosto, il Consiglio di sicurezza con risoluzione 861 annulla le sue sanzioni. Ma l'accordo è stato cancellato subito dopo, in seguito al rovesciamento del regime militare. Dopo questo episodio, in ottobre, il Consiglio di sicurezza con risoluzione 875 ha ripristinato l'embargo su prodotti petroliferi e armi.
Il 7 maggio 1994, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite vota un embargo quasi completo che entra in vigore il 21 maggio contro Haiti, a seguito del mancato cambiamento della situazione politica. Questo embargo esclude cibo, benzina e prodotti medici. Queste sanzioni includono anche divieti di viaggio per la personalità del regime militare e un divieto di volo.
per gli aerei militari da